Presentazione della buona notizia: A persone di un’altra lingua
1 Ogni anno l’Italia, soprattutto nei mesi estivi, viene visitata da un gran numero di turisti stranieri. Nel 1980, ad esempio, gli stranieri che hanno soggiornato negli esercizi alberghieri ed extralberghieri del nostro paese sono stati circa 18 milioni. Ci sono poi molti altri stranieri che risiedono in Italia per ragioni di studio o di lavoro. Pur parlando un’altra lingua, anch’essi hanno bisogno di udire il messaggio del Regno. (Riv. 14:6) Tenendo presenti le varie situazioni che si possono incontrare a questo riguardo nel compiere il nostro ministero, desideriamo suggerire quanto segue.
FACCIAMO DISCEPOLI
2 Nel predicare, è bene ricordare che il nostro scopo è quello di fare discepoli, di insegnare la verità. (Matt. 28:19, 20) Questo insegnamento dovrebbe essere fatto nella lingua che le persone capiscono meglio. (I Cor. 14:9) Comunque, non sempre questo è possibile. Cosa si può fare per aiutare coloro che non parlano la nostra lingua a imparare la verità?
3 Se incontrate qualcuno che parla un’altra lingua, usate l’opuscolo Una buona notizia per tutte le nazioni, che vi permetterà di dare almeno una testimonianza basilare per vedere se la persona mostra qualche interesse per la verità. Se mostra interesse e avete della letteratura nella sua lingua, offritegliela. In seguito chiedete agli anziani o al sorvegliante di circoscrizione se conoscono qualche fratello che parla quella lingua o se c’è una congregazione o un gruppo che tiene adunanze in quella lingua a una distanza ragionevole dal luogo in cui abita la persona. Qualche proclamatore che parla quella lingua potrebbe essere in grado di aiutare la persona. In certi casi questo si potrà forse fare per corrispondenza. Molti stranieri inoltre parlano l’inglese, anche se non è la loro lingua. In Italia ci sono gruppi o congregazioni di lingua inglese ad Aviano (PN), Vicenza, Roma e Castel Volturno (CE). Inoltre ci sono congregazioni di lingua tedesca in Alto Adige. Si può procedere in modo analogo quando si incontrano audiolesi che si esprimono mediante il linguaggio gestuale.
4 Che dire però se non è possibile contattare Testimoni che parlano la lingua della persona interessata? Alcuni proclamatori superano in parte la barriera della lingua usando l’opuscolo Vivere sulla terra per sempre! Se è pubblicato anche nella lingua della persona interessata, tanto meglio. Facendole vedere le figure e leggere le scritture citate, la si potrà aiutare ad acquistare un basilare intendimento della Bibbia. In certi casi forse i familiari dell’interessato sono in grado di fare da interpreti.
5 Se nella zona non si tengono adunanze in quella lingua, incoraggiate la persona ad assistere alle adunanze della congregazione locale. L’associazione cristiana può essere di per sé molto edificante; per poter fare ulteriore progresso, la persona può anche cominciare ad imparare la lingua locale. (Matt. 18:20) Tenete presente che il nostro scopo è quello di fare discepoli.
TERRITORIO MULTILINGUE
6 In certe zone possono esserci due o più congregazioni a cui è assegnato lo stesso territorio geografico, ma che parlano lingue diverse. In questo caso i proclamatori di ciascuna congregazione dovrebbero concentrare i loro sforzi sul loro gruppo linguistico. Naturalmente capiterà che i loro sforzi a volte si sovrapporranno. Comunque i corpi degli anziani e le congregazioni di tali zone possono collaborare strettamente per aver cura dei bisogni delle persone, portando loro la buona notizia nella lingua che esse comprendono meglio. Un modo per farlo è quello di trasmettere alla congregazione competente l’indirizzo delle persone che parlano quella lingua. (Filip. 2:4) Inoltre i proclamatori di ciascuna congregazione dovrebbero tenere presente che in quella zona le assegnazioni di territorio sono fatte in base alla lingua. Tutti dovrebbero perciò lavorare il territorio in maniera coscienziosa. Le case delle persone che capiscono meglio la lingua di una delle congregazioni a cui è assegnato il territorio dovrebbero essere lasciate ai proclamatori di quella congregazione. Applicando questo suggerimento, chi lascia della letteratura sarà in grado di seguire la persona e indirizzarla alla congregazione competente.
7 In certi posti le congregazioni hanno trovato pratico tenere un elenco delle abitazioni i cui padroni di casa preferiscono parlare una determinata lingua. Altre congregazioni della zona potrebbero fare un elenco delle abitazioni a cui i rispettivi proclamatori non devono andare. Questo servirà a evitare inutili visite da parte di proclamatori di più congregazioni. In altri luoghi le congregazioni si mettono d’accordo fra loro su come lavorare accuratamente il territorio e indirizzare gli interessati alla congregazione più opportuna. La Società non ha obiezioni in merito, dato che non c’è una rigida norma al riguardo. — I Cor. 14:33, 40.
8 Si può far molto per predicare la buona notizia a coloro che parlano un’altra lingua se tutti collaborano e mostrano ragionevolezza e altruistico interesse per le pecore del Signore. (Giov. 13:34, 35; Filip. 2:14; Giac. 3:17, 18) Avendo sempre in mente il benessere spirituale delle persone simili a pecore che troviamo nel territorio e il nostro scopo di fare discepoli, potremo aiutare ancora molte persone di ogni nazione e lingua a unirsi a noi nell’adorare Geova. — Isa. 2:2, 3.