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  • Come mi vede Geova?
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Il ministero del Regno 2014
km 7/14 p. 2

Come mi vede Geova?

1. In che senso la Bibbia è come uno specchio?

1 Con che frequenza ti guardi allo specchio? La maggioranza di noi lo fa ogni giorno perché questo ci permette di controllare il nostro aspetto fisico. La Bibbia viene paragonata a uno specchio. Leggere la Parola di Dio ci permette di vedere la nostra persona interiore, la persona che Geova vede (1 Sam. 16:7; Giac. 1:22-24). La Parola di Dio “può discernere i pensieri e le intenzioni del cuore” (Ebr. 4:12). In che modo la lettura quotidiana della Bibbia e la meditazione su di essa possono aiutarci a vedere gli aspetti che dovremmo potenziare per essere evangelizzatori più efficaci? (Sal. 1:1-3).

2. In che modo la Bibbia ci aiuta a fare un autoesame?

2 Usiamo la Bibbia come uno specchio: I racconti biblici relativi ai fedeli servitori di Geova ci insegnano quali sono le qualità che gli piacciono. Per esempio, Davide mostrò zelo per il nome di Dio (1 Sam. 17:45, 46). Isaia si offrì volenterosamente per predicare in un territorio difficile (Isa. 6:8, 9). Il profondo amore per il suo Padre celeste spinse Gesù a considerare il ministero come una fonte di ristoro e soddisfazione e non un peso fastidioso (Giov. 4:34). I cristiani del I secolo predicarono con zelo, fecero affidamento su Geova e furono determinati a non arrendersi (Atti 5:41, 42; 2 Cor. 4:1; 2 Tim. 4:17). Meditare su esempi come questi ci aiuta a esaminare noi stessi con l’obiettivo di migliorare la qualità del nostro sacro servizio.

3. Se ci accorgiamo di dover fare dei cambiamenti, perché non dovremmo procrastinare?

3 Facciamo i ritocchi necessari: Ovviamente sarebbe inutile guardarsi allo specchio e poi ignorare i difetti che abbiamo notato. Possiamo chiedere l’aiuto di Geova per vederci in modo obiettivo e fare i cambiamenti necessari (Sal. 139:23, 24; Luca 11:13). Visto che il tempo rimasto è ridotto e che sono coinvolte delle vite, se ci accorgiamo di dover fare dei cambiamenti, non procrastiniamo (1 Cor. 7:29; 1 Tim. 4:16).

4. Cosa accade a un uomo che guarda attentamente nella Parola di Dio e agisce in armonia con ciò che ha notato?

4 La persona interiore, che è quella che Geova nota, è molto più importante dell’apparenza (1 Piet. 3:3, 4). Cosa accade a un uomo che guarda attentamente nella Parola di Dio e poi agisce in armonia con ciò che ha notato? Egli diventa “non uditore dimentico, ma operatore dell’opera” e “sarà felice nel suo operare” (Giac. 1:25). Sì, saremo ministri felici ed efficaci perché rifletteremo “come specchi la gloria di Geova” (2 Cor. 3:18).

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