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w24 luglio pp. 20-25

ARTICOLO DI STUDIO 30

CANTICO 36 Salvaguardiamo il nostro cuore

Importanti lezioni dai re d’Israele

“Vedrete di nuovo la differenza fra il giusto e il malvagio, fra chi serve Dio e chi non lo serve” (MAL. 3:18)

IN QUESTO ARTICOLO

Vediamo in base a quali fattori Geova valutò i re d’Israele. Questo ci permetterà di capire cosa ricerca nei suoi servitori oggi.

1-2. Cosa rivela la Bibbia riguardo ad alcuni re d’Israele?

LA BIBBIA menziona più di 40 uomini che furono re d’Israele.a Rivela onestamente dettagli molto interessanti circa la loro vita. Ad esempio ci dice che anche i re buoni fecero alcune cose cattive. Pensiamo al re Davide. Di lui Geova disse: “Il mio servitore Davide [...] mi seguì con tutto il suo cuore facendo solo ciò che era giusto ai miei occhi” (1 Re 14:8). Eppure quell’uomo aveva commesso immoralità sessuale con una donna sposata e aveva architettato un piano perché suo marito venisse ucciso in battaglia (2 Sam. 11:4, 14, 15).

2 Ma ci furono anche molti re infedeli che fecero cose buone. Pensiamo al re Roboamo. Lui “fece ciò che era male” agli occhi di Geova (2 Cron. 12:14). Eppure Roboamo ubbidì al comando di Dio di lasciare che 10 tribù si separassero dal suo regno. Fece anche del bene alla nazione fortificando le città (1 Re 12:21-24; 2 Cron. 11:5-12).

3. Quale importante domanda sorge, e di cosa parleremo in questo articolo?

3 Sorge quindi un’importante domanda: se i re d’Israele fecero sia cose buone che cose cattive, su quale base Geova determinò se un re era stato fedele o meno? La risposta a questa domanda ci aiuterà a capire cosa ricerca Geova in noi. Parleremo di tre fattori di cui a quanto pare Geova tenne conto nel valutare i re d’Israele: la condizione del loro cuore, il loro pentimento e il loro attaccamento alla vera adorazione.

IL LORO CUORE FU COMPLETO VERSO GEOVA

4. Qual era una differenza tra i re fedeli e i re infedeli?

4 I re che ebbero l’approvazione di Geova sono quelli che lo adorarono con cuore completo.b Il re Giosafat, ad esempio, “ricercò Geova con tutto il cuore” (2 Cron. 22:9). Parlando di Giosia, il racconto ispirato dice: “Prima di lui non c’era stato nessun re come lui, che fosse tornato da Geova con tutto il cuore” (2 Re 23:25). Riguardo a Salomone, che quando era avanti negli anni fece ciò che era male agli occhi di Geova, viene detto che “il suo cuore non fu completo” (1 Re 11:4). E di Abiam, un altro re infedele, la Bibbia dice: “Il suo cuore non fu completo verso Geova” (1 Re 15:3).

5. Spiegate cosa significa servire Geova con cuore completo.

5 Cosa significa quindi servire Geova con cuore completo? Una persona che ha un cuore completo non adora Dio in modo meccanico. Piuttosto lo serve spinta dall’amore e dalla devozione, e mantiene forti questo amore e questa devozione per tutta la vita.

6. Come possiamo continuare ad avere un cuore completo? (Proverbi 4:23; Matteo 5:29, 30).

6 Come possiamo imitare i re fedeli e continuare ad avere un cuore completo? Evitando tutto quello che esercita su di noi un’influenza negativa. I divertimenti inappropriati, ad esempio, possono dividere il nostro cuore. Lo stesso può dirsi delle cattive compagnie e della mentalità materialistica. Se ci accorgiamo che qualcosa sta iniziando a indebolire il nostro amore per Geova, agiamo subito per correggere la situazione. (Leggi Proverbi 4:23; Matteo 5:29, 30.)

7. Perché è importante evitare ciò che influisce negativamente su di noi?

7 Non dobbiamo lasciare che il nostro cuore diventi diviso. Se non stiamo attenti, potremmo ingannarci pensando che se ci impegniamo di più nelle attività spirituali non abbiamo bisogno di respingere ciò che è male. Per capire il punto, immaginiamo di tornare a casa in una giornata estremamente fredda e ventosa. Al nostro arrivo accendiamo il riscaldamento. Ma a cosa servirebbe se lasciassimo la porta aperta? L’aria gelida raffredderebbe velocemente la casa. Qual è il punto? Non basta nutrirsi di cibo spirituale, che per così dire riscalda la nostra relazione con Geova. Dobbiamo anche chiudere la porta alle influenze nocive, così che l’“aria” fredda di questo mondo, cioè il suo modo di pensare in contrasto con quello di Dio, non entri nel nostro cuore e non lo divida (Efes. 2:2).

SI PENTIRONO DEI LORO PECCATI

8-9. Come reagirono il re Davide e il re Ezechia quando vennero corretti? (Vedi l’immagine.)

8 Come abbiamo detto prima, il re Davide commise dei gravi peccati. Ma quando il profeta Natan lo mise davanti all’evidenza del suo peccato, Davide con umiltà si pentì (2 Sam. 12:13). Non finse di essere dispiaciuto per ingannare Natan o per evitare la punizione. Dalle sue parole riportate nel Salmo 51 capiamo che il suo pentimento era sincero (Sal. 51:3, 4, 17, soprascritta).

9 Anche il re Ezechia peccò contro Geova. La Bibbia dice: “Il suo cuore si era insuperbito, tanto che ci fu indignazione contro di lui e contro Giuda e Gerusalemme” (2 Cron. 32:25). Perché Ezechia diventò orgoglioso? Forse iniziò a sentirsi superiore a motivo della sua ricchezza, della vittoria riportata sugli assiri o perché era stato guarito miracolosamente. Forse fu proprio l’orgoglio a spingerlo a fare sfoggio della sua ricchezza davanti ai babilonesi, cosa per cui fu ripreso dal profeta Isaia (2 Re 20:12-18). Ma come Davide, con umiltà Ezechia si pentì (2 Cron. 32:26). In ultima analisi, Geova lo considerò un re fedele che “[aveva continuato] a fare ciò che era giusto” (2 Re 18:3).

Collage: 1. Il re Davide prova rimorso e guarda verso l’alto mentre Natan gli parla. 2. Il re Ezechia, addolorato, si tiene la testa con una mano mentre Isaia gli parla.

Il re Davide e il re Ezechia si pentirono umilmente dopo essere stati messi davanti all’evidenza dei loro peccati (Vedi i paragrafi 8 e 9)


10. Come reagì il re Amazia quando venne corretto?

10 Al contrario Amazia, re di Giuda, fece ciò che era giusto, “ma non con cuore completo” (2 Cron. 25:2). Dove sbagliò? Dopo che Geova lo aveva aiutato a sconfiggere gli edomiti, Amazia si inchinò davanti ai loro dèi.c Poi, quando il profeta di Geova andò a parlargli, il re si rifiutò ostinatamente di ascoltarlo e lo mandò via (2 Cron. 25:14-16).

11. In base a 2 Corinti 7:9, 11, cosa dobbiamo fare per essere perdonati? (Vedi anche le immagini.)

11 Cosa impariamo da questi esempi? Dobbiamo pentirci dei nostri peccati e fare tutto quello che possiamo per non ripeterli. Se riceviamo dei consigli dagli anziani, anche su cose apparentemente di poca importanza, non dovremmo pensare di essere stati respinti da Geova o dagli anziani. Anche i re buoni dovettero ricevere consigli e correzione (Ebr. 12:6). Quando veniamo corretti, dovremmo (1) reagire con umiltà, (2) fare i necessari cambiamenti e (3) continuare a servire Geova di tutto cuore. Se ci pentiamo dei nostri peccati, Geova ci perdonerà. (Leggi 2 Corinti 7:9, 11.)

Sequenza: 1. Un giovane anziano parla con un fratello che guarda la bottiglia di una bevanda alcolica e un bicchiere mezzo pieno. 2. Il fratello fa delle ricerche usando la Bibbia e la lezione 43 del libro “Puoi vivere felice per sempre”. 3. Il giovane anziano e il fratello predicano insieme di casa in casa.

Quando veniamo corretti, dovremmo (1) reagire con umiltà, (2) fare i necessari cambiamenti e (3) continuare a servire Geova di tutto cuore (Vedi il paragrafo 11)f


RIMASERO ATTACCATI ALLA VERA ADORAZIONE

12. Quale fu una caratteristica distintiva dei re fedeli?

12 I re che furono considerati fedeli da Geova rimasero attaccati alla vera adorazione e incoraggiarono i loro sudditi a fare lo stesso. Ovviamente, come abbiamo visto, commisero degli errori. Ma resero a Geova devozione esclusiva, e lottarono con decisione per eliminare l’idolatria dal paese.d

13. Perché Geova giudicò infedele il re Acab?

13 Che dire dei re che Geova giudicò infedeli? Di certo non tutto quello che fecero fu sbagliato. Perfino il malvagio re Acab mostrò un certo grado di umiltà e di rimorso per aver contribuito all’assassinio di Nabot (1 Re 21:27-29). Costruì anche delle città e riportò delle vittorie a favore di Israele (1 Re 20:21, 29; 22:39). Ma Acab era noto soprattutto per il fatto che, sotto l’influenza della moglie, promuoveva la falsa adorazione. E di questo non si pentì mai (1 Re 21:25, 26).

14. (a) Perché Geova considerò infedele il re Roboamo? (b) Cosa caratterizzò il regno dei re infedeli?

14 Pensiamo a un altro re infedele, Roboamo. Come abbiamo visto, fece molte cose buone. Ma quando il suo regno “fu saldamente stabilito”, lui abbandonò la legge di Geova in favore della falsa adorazione (2 Cron. 12:1). Da lì in avanti rimase sempre in bilico tra la vera adorazione e la falsa (1 Re 14:21-24). Roboamo e Acab non furono gli unici re a deviare dalla vera adorazione. Infatti la stragrande maggioranza dei re infedeli si rese colpevole di avere in qualche modo sostenuto la falsa adorazione. Chiaramente l’attaccamento alla vera adorazione era un fattore chiave in base al quale Geova determinava se un re era buono o cattivo.

15. Perché l’attaccamento alla vera adorazione è importante per Geova?

15 Perché la questione dell’adorazione era così importante per Geova? Innanzitutto perché il re aveva la responsabilità di guidare il popolo di Dio nella vera adorazione. Inoltre, la falsa adorazione porta inevitabilmente a commettere altri gravi peccati e ingiustizie (Osea 4:1, 2). In più, i re e i loro sudditi erano dedicati a Geova. Per questo motivo la Bibbia paragona il loro coinvolgimento nella falsa adorazione all’adulterio (Ger. 3:8, 9). Chi commette adulterio commette un peccato grave nei confronti della persona a cui più di tutte avrebbe dovuto essere fedele, facendola soffrire molto. Similmente, un dedicato servitore di Geova che pratica la falsa adorazione commette un peccato grave nei Suoi confronti, causandogli così un grande dolore (Deut. 4:23, 24).e

16. Agli occhi di Geova cosa fa la differenza tra una persona giusta e una malvagia?

16 Quali lezioni possiamo trarre? Dobbiamo assolutamente essere determinati a evitare la falsa adorazione. Ma dobbiamo anche rimanere attaccati alla vera adorazione e continuare a impegnarci nel sacro servizio. Il profeta Malachia disse in modo molto chiaro cosa fa la differenza agli occhi di Geova tra una persona giusta e una malvagia. Scrisse: “Voi vedrete di nuovo la differenza fra il giusto e il malvagio, fra chi serve Dio e chi non lo serve” (Mal. 3:18). Quindi non permettiamo a niente, nemmeno ai nostri difetti e ai nostri errori, di scoraggiarci al punto che smettiamo di servire Dio. Smettere di servire Geova è di per sé un peccato grave.

17. Come potrebbe influire la scelta del coniuge sulla nostra devozione a Geova?

17 Se sei single e stai pensando al matrimonio, quello che Malachia disse sul servire Dio può influire sulla tua scelta del coniuge. Una persona può avere delle buone qualità ma, se non serve Geova, Lui al momento la considera giusta? (2 Cor. 6:14). Se diventerà il tuo coniuge, avrà su di te un’influenza positiva dal punto di vista spirituale? Rifletti. Le mogli pagane del re Salomone avranno avuto qualche buona qualità. Ma non adoravano Geova, e gradualmente fecero sviare il cuore di Salomone, così che lui iniziò a praticare la falsa adorazione (1 Re 11:1, 4).

18. Cosa dovrebbero insegnare i genitori ai loro figli?

18 Genitori, servitevi delle storie dei re riportate nella Bibbia per instillare nei vostri figli lo zelo per l’adorazione di Geova. Aiutateli a capire che Geova considerava buoni i re che lo adoravano e promuovevano la pura adorazione. Insegnate ai vostri figli a parole e con l’esempio che le cose spirituali, come lo studio della Bibbia, le adunanze e il ministero, devono venire prima di ogni altra attività (Matt. 6:33). Altrimenti i vostri figli potrebbero ritrovarsi a pensare che essere testimoni di Geova non significhi niente di più che appartenere alla “religione di famiglia”. Questo potrebbe portarli a mettere in secondo piano, o addirittura a mettere da parte, la vera adorazione.

19. Che speranza c’è per chiunque abbia smesso di servire Geova? (Vedi anche il riquadro “Puoi ritornare da Geova!”)

19 Chi ha smesso di servire Geova è senza speranza? No, perché può pentirsi e ricominciare a praticare la vera adorazione. Per riuscirci, forse deve mettere da parte l’orgoglio e accettare l’aiuto degli anziani (Giac. 5:14). Nessuno sforzo è troppo grande se messo a confronto con il risultato: riottenere il favore di Geova.

Puoi ritornare da Geova!

Pensa al re Manasse, che “fece in grandi proporzioni ciò che era male agli occhi di Geova”. “Sparse sangue innocente in grandissima quantità”, praticò varie forme di spiritismo e arrivò al punto di offrire i suoi figli in sacrificio a falsi dèi! (2 Re 21:6, 16). Spinse la nazione di Giuda “a fare peggio delle nazioni” (2 Re 21:9; 2 Cron. 33:1-6). Ma quando fu portato prigioniero a Babilonia, Manasse si pentì. E non chiese perdono una volta sola. Dopotutto aveva praticato il peccato per un lungo periodo di tempo. Angosciato, Manasse “continuò a umiliarsi” e “continuò a [pregare]”. Con quale risultato? Geova lo ascoltò e “fu toccato dalle sue suppliche”. Geova perdonò Manasse e “lo fece tornare [...] a Gerusalemme, al suo regno” (2 Cron. 33:12, 13).

Geova farà lo stesso nei confronti di chi ha lasciato la vera adorazione ma si è pentito di cuore e in modo completo. Infatti Isaia 55:7 dice: “Il malvagio abbandoni la sua via, e l’empio i suoi pensieri; ritorni da Geova, che avrà misericordia di lui, dal nostro Dio, perché perdonerà generosamente”. Quindi non esitare a fare ciò che è necessario per ritornare da Geova!

20. Se imitiamo i re fedeli, come ci vedrà Geova?

20 Cosa abbiamo imparato quindi dai re d’Israele? Possiamo essere come i re fedeli continuando a servire Geova con cuore completo. Impariamo dai nostri errori, pentiamoci e facciamo i necessari cambiamenti. E non dimentichiamo mai l’importanza di rimanere attaccati all’adorazione dell’unico e solo vero Dio. Se rimarremo saldamente attaccati a Geova, lui vedrà anche noi come persone che fanno ciò che è giusto ai suoi occhi.

COME POSSIAMO...

  • continuare ad avere un cuore completo verso Geova?

  • dimostrare che siamo pentiti?

  • rimanere attaccati alla vera adorazione?

CANTICO 45 La meditazione del mio cuore

a In questo articolo l’espressione re d’Israele si riferisce a tutti i re che regnarono sul popolo di Geova, sia che abbiano regnato sul regno di Giuda, formato da 2 tribù, sul regno delle 10 tribù d’Israele, o su tutte e 12 le tribù.

b COSA SIGNIFICA: La Bibbia spesso usa la parola cuore per riferirsi alla persona interiore nella sua totalità, inclusi i desideri, i pensieri, la disposizione d’animo, gli atteggiamenti, le capacità, le motivazioni e gli obiettivi.

c A quel tempo era comune che i re pagani adorassero gli dèi delle nazioni che conquistavano.

d Il re Asa commise dei peccati gravi (2 Cron. 16:7, 10). Eppure la Bibbia parla di lui in tono positivo. Anche se inizialmente rifiutò la correzione, è possibile che in seguito si sia pentito. Nell’insieme le sue buone qualità superarono i suoi errori. È significativo che Asa adorò solo Geova e cercò di eliminare l’idolatria dal suo regno (1 Re 15:11-13; 2 Cron. 14:2-5).

e È degno di nota il fatto che i primi due comandamenti della Legge mosaica vietassero di adorare qualsiasi persona o cosa all’infuori di Geova (Eso. 20:1-6).

f DESCRIZIONE DELL’IMMAGINE: Un giovane anziano è preoccupato riguardo alle abitudini di un fratello in fatto di alcolici e ne parla con lui. Il fratello accetta umilmente i consigli, fa i necessari cambiamenti e continua a servire Geova fedelmente.

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