ARTICOLO DI STUDIO 36
CANTICO 103 I pastori, doni negli uomini
“Chiami gli anziani”
“Chiami gli anziani della congregazione presso di sé” (GIAC. 5:14)
IN QUESTO ARTICOLO
Vedremo perché è importante chiedere l’aiuto degli anziani quando ne abbiamo bisogno.
1. In che modo Geova ha dimostrato che considera preziose le sue pecore?
GEOVA considera preziose le sue pecore. Le ha acquistate con il sangue di Gesù e ha incaricato gli anziani della congregazione di prendersi cura del suo gregge (Atti 20:28). Dio vuole che le sue pecore vengano trattate con tenerezza. Gli anziani, guidati da Cristo, ristorano le pecore e le proteggono dai pericoli spirituali (Isa. 32:1, 2).
2. Di chi si interessa Geova in modo particolare? (Ezechiele 34:15, 16).
2 Geova si interessa profondamente di tutte le sue pecore, ma si prende cura in modo particolare di quelle che stanno soffrendo. Tramite gli anziani, aiuta chi soffre dal punto di vista spirituale. (Leggi Ezechiele 34:15, 16.) Ma lui vuole che prendiamo l’iniziativa nel chiedere aiuto tutte le volte che ne abbiamo bisogno. In questi casi, oltre a pregare sentitamente Dio per avere il suo sostegno, ci rivolgiamo ai “pastori e maestri” della congregazione (Efes. 4:11, 12).
3. In che modo esaminare il ruolo degli anziani può essere di aiuto a tutti noi?
3 In questo articolo parleremo di come Dio ha disposto di darci aiuto spirituale tramite gli anziani. Daremo risposta a queste domande: Quando dovremmo chiedere aiuto agli anziani? Perché dovremmo farlo? E come ci aiutano gli anziani? Anche se al momento non stiamo affrontando nessuna difficoltà, la risposta a queste domande ci aiuterà ad apprezzare ancora di più questa disposizione di Dio, e più avanti potrebbe anche salvarci la vita.
QUANDO DOVREMMO CHIAMARE GLI ANZIANI?
4. Perché possiamo dire che Giacomo 5:14-16, 19, 20 si riferisce a uno stato di malattia spirituale? (Vedi anche le immagini.)
4 Parlando di quello che Dio ha disposto per darci aiuto dal punto di vista spirituale, il discepolo Giacomo scrisse: “C’è qualcuno malato fra voi? Chiami gli anziani della congregazione”. (Leggi Giacomo 5:14-16, 19, 20.) Il contesto ci fa capire che Giacomo stava parlando di uno stato di malattia spirituale. Infatti al malato viene detto di chiamare gli anziani, non un dottore. E inoltre viene detto che il processo di guarigione potrebbe includere il perdono dei peccati. Sotto certi aspetti, i passi necessari per trattare una malattia di tipo spirituale sono paragonabili a quelli necessari nel caso di un problema di natura fisica. Quando stiamo male fisicamente andiamo da un dottore, gli spieghiamo i nostri sintomi e seguiamo le sue indicazioni. Allo stesso modo, quando stiamo male dal punto di vista spirituale dovremmo avvicinare un anziano, spiegargli la nostra situazione e poi agire sulla base dei consigli scritturali che ci ha dato.
Quando siamo malati andiamo da un medico; quando soffriamo dal punto di vista spirituale dovremmo rivolgerci agli anziani (Vedi il paragrafo 4)
5. Come possiamo capire se stiamo rischiando di ammalarci spiritualmente?
5 In Giacomo capitolo 5 veniamo incoraggiati a rivolgerci agli anziani quando ci rendiamo conto che la nostra salute spirituale si è in qualche modo indebolita. È saggio, però, chiedere aiuto prima di danneggiare gravemente la nostra amicizia con Dio. Dobbiamo essere onesti con noi stessi. Le Scritture ci avvertono che potremmo ingannarci riguardo alla nostra condizione spirituale (Giac. 1:22). Nel I secolo alcuni cristiani di Sardi commisero questo errore, e Gesù li mise in guardia in merito al loro stato di salute spirituale (Riv. 3:1, 2). Un modo in cui possiamo verificare la nostra condizione spirituale è cercare di capire se per la pura adorazione proviamo lo stesso entusiasmo di un tempo (Riv. 2:4, 5). Potremmo chiederci: “La gioia che provavo nel leggere la Bibbia e nel meditarci sopra è diminuita? Ho iniziato a lasciare al caso la preparazione per le adunanze e a saltarle? Il mio zelo per il ministero si è affievolito? Rispetto al passato mi lascio prendere di più dai piaceri e dai beni materiali?” Se la risposta anche solo a una di queste domande è sì, questo potrebbe essere sintomo di una debolezza che, se non affrontata, probabilmente peggiorerà. Se non riusciamo a porre rimedio a questa debolezza da soli, o se ci ha già portato a violare le norme di Dio, dovremmo chiedere aiuto agli anziani.
6. Cosa dovrebbe fare chi ha commesso un peccato grave?
6 Ovviamente chi ha commesso un peccato grave, cioè un peccato che potrebbe portarlo a essere allontanato dalla congregazione, dovrebbe rivolgersi a un anziano (1 Cor. 5:11-13). Chiunque abbia commesso un peccato grave ha bisogno di aiuto per ristabilire la propria amicizia con Geova. Per ricevere il perdono di Geova tramite il riscatto bisogna compiere “opere che [dimostrino] pentimento” (Atti 26:20). Queste opere includono rivolgersi agli anziani nel caso si sia commesso un peccato grave.
7. Chi altro può aver bisogno dell’aiuto degli anziani?
7 Gli anziani aiutano non solo chi ha commesso un peccato grave, ma anche chi è debole dal punto di vista spirituale (Atti 20:35). Per esempio, potresti avere la sensazione che tu stia perdendo la tua lotta contro i desideri sbagliati. Questa lotta potrebbe essere particolarmente dura per te se prima di conoscere la verità facevi uso di droga, guardavi materiale pornografico o avevi una vita immorale. Non devi affrontare queste sfide da solo. Puoi decidere di esprimere le tue preoccupazioni a un anziano, che ti ascolterà, ti darà dei consigli pratici e ti assicurerà che puoi rendere felice Geova rifiutandoti di agire sulla spinta dei tuoi desideri sbagliati (Eccl. 4:12). Se ti senti scoraggiato a motivo della situazione, gli anziani ti ricorderanno che questo è indice del fatto che ci tieni alla tua amicizia con Geova e non ti senti troppo sicuro di te stesso (1 Cor. 10:12).
8. Per quale tipo di peccati non è necessario rivolgersi agli anziani?
8 Non è necessario rivolgersi agli anziani per ogni minima preoccupazione che potremmo avere riguardo alla nostra salute spirituale. Per esempio, immagina di aver detto qualcosa che ha ferito un fratello o una sorella. Forse hai anche perso la calma. Invece di rivolgerti a un anziano, potresti mettere in pratica il consiglio di Gesù di fare pace direttamente con quel fratello o quella sorella (Matt. 5:23, 24). Potresti fare ricerche sulla mitezza, la pazienza e l’autocontrollo così da riuscire a manifestare più pienamente queste belle qualità in futuro. Ovviamente, se a quel punto non sei ancora riuscito a risolvere il problema, potresti chiedere aiuto a un anziano. Nella sua lettera ai Filippesi, l’apostolo Paolo chiese a un fratello di cui non conosciamo il nome di aiutare Evodia e Sintiche a risolvere un contrasto. Un anziano della tua congregazione potrebbe offrirti questo tipo di aiuto (Filip. 4:2, 3).
PERCHÉ DOVREMMO CHIAMARE GLI ANZIANI?
9. Perché non dovremmo lasciare che la vergogna ci impedisca di chiamare gli anziani? (Proverbi 28:13).
9 Ci vogliono fede e coraggio per chiedere aiuto se abbiamo commesso un peccato grave o abbiamo la sensazione che stiamo perdendo la nostra battaglia contro una debolezza. Non dovremmo lasciare che la vergogna ci impedisca di chiamare gli anziani. Perché? Perché rispettando questa disposizione di Geova, dimostriamo che abbiamo fiducia in lui e nelle istruzioni che ci ha dato per aiutarci a rimanere spiritualmente sani e forti. Riconosciamo che quando stiamo per cadere abbiamo bisogno del suo aiuto (Sal. 94:18). E nel caso in cui abbiamo commesso un peccato, se lo confessiamo e smettiamo di praticarlo Dio ci mostrerà misericordia. (Leggi Proverbi 28:13.)
10. Cosa può succedere se cerchiamo di nascondere i nostri peccati?
10 Se parlare con un anziano quando abbiamo bisogno di aiuto ci fa ottenere benedizioni, cercare di nascondere i nostri peccati può invece peggiorare le cose. Quando cercò di nascondere i suoi peccati, il re Davide soffrì dal punto di vista spirituale, emotivo e anche fisico (Sal. 32:3-5). Come succede nel caso di una malattia o una ferita letterale, un problema spirituale spesso peggiora se non viene curato. Geova lo sa bene; per questo ci invita a “[mettere] le cose a posto” con lui tramite il mezzo che ha stabilito per la nostra guarigione spirituale (Isa. 1:5, 6, 18).
11. Se dovessimo nascondere un peccato grave, come potrebbe influire questo su altri?
11 Se nascondessimo un peccato grave che abbiamo commesso, questo potrebbe avere delle ripercussioni anche su altri. Potremmo ostacolare l’operato dello spirito di Dio all’interno della congregazione e mettere a rischio la pace dei nostri fratelli e delle nostre sorelle (Efes. 4:30). In modo simile, se venissimo a sapere che qualcun altro nella congregazione ha commesso un peccato grave, dovremmo incoraggiarlo a parlarne con gli anziani.a Nascondere il peccato grave di un’altra persona renderebbe colpevoli anche noi (Lev. 5:1). Il nostro amore per Geova dovrebbe spingerci a farci avanti e a dire la verità. Così contribuiremo a mantenere pura la congregazione e aiuteremo chi ha sbagliato a ristabilire la sua amicizia con Geova.
COME CI AIUTANO GLI ANZIANI?
12. In che modo gli anziani aiutano chi è spiritualmente debole?
12 La Bibbia dice agli anziani di sostenere chi è spiritualmente debole (1 Tess. 5:14). Se hai commesso un errore, potrebbero farti con discernimento delle domande per attingere ai tuoi pensieri e sentimenti più profondi (Prov. 20:5). Tu puoi aiutarli esprimendoti liberamente, anche se ti è difficile farlo a causa della tua cultura, della tua personalità o dell’imbarazzo legato alla sfida che stai affrontando. Non aver paura che le tue parole sembrino “avventate” (Giob. 6:3). Gli anziani, anziché arrivare subito alle conclusioni, si sforzeranno di ascoltarti con attenzione e si assicureranno di avere il quadro completo della situazione prima di darti dei consigli (Prov. 18:13). Si rendono conto che per pascere il gregge ci vuole tempo, quindi non si aspetteranno di risolvere una questione complicata con una sola conversazione.
13. Come possono esserci di aiuto le preghiere e i consigli scritturali degli anziani? (Vedi anche le immagini.)
13 Quando chiami gli anziani, loro cercheranno di non farti sentire ancora più in colpa. Piuttosto pregheranno in tuo favore. Potresti rimanere piacevolmente sorpreso dall’“effetto potente” delle loro preghiere. Gli anziani possono aiutarti anche “[ungendoti] d’olio nel nome di Geova” (Giac. 5:14-16). Questo “olio” è la verità della Parola di Dio. Usando abilmente la Bibbia, gli anziani possono consolarti e confortarti, aiutandoti così a ristabilire la tua amicizia con Geova (Isa. 57:18). I loro consigli basati sulle Scritture possono renderti più determinato a continuare a fare ciò che è giusto. Tramite gli anziani puoi sentire la voce di Geova dire: “Questa è la via. Seguitela” (Isa. 30:21).
Gli anziani usano la Bibbia per consolare e confortare chi ha bisogno di aiuto dal punto di vista spirituale (Vedi i paragrafi 13 e 14)
14. In base a Galati 6:1, in che modo gli anziani aiutano chi ha fatto “un passo falso”? (Vedi anche le immagini.)
14 Leggi Galati 6:1. Quando fa “un passo falso”, un cristiano non sta camminando in armonia con le giuste norme di Dio. Il passo falso potrebbe essere un errore di valutazione o una grave violazione della legge di Dio. Gli anziani, spinti dall’amore per quel cristiano, cercheranno di “correggerlo con uno spirito di mitezza”. La parola greca resa “correggere” può anche riferirsi all’azione di rimettere al suo posto un osso per evitare una condizione di disabilità permanente. Proprio come un dottore esperto cerca di rimettere a posto un osso rotto provocando meno dolore possibile, gli anziani cercano di curare la nostra malattia spirituale senza provocarci ulteriore dolore. Agli anziani viene anche detto di ‘badare a sé stessi’. Mentre ci aiutano a rimetterci in sesto, gli anziani riconoscono che anche loro sono imperfetti e possono fare dei passi falsi. Quindi non avranno un atteggiamento di superiorità, moralistico o di condanna, ma cercheranno di mostrare empatia (1 Piet. 3:8).
15. Cosa potremmo fare se abbiamo un problema?
15 Possiamo fidarci dei nostri anziani. Grazie alla formazione che hanno ricevuto, hanno imparato a mantenere la confidenzialità sulle nostre questioni private, a basare i loro consigli sulla Bibbia piuttosto che sulle loro opinioni e a continuare ad aiutarci a portare i nostri pesi (Prov. 11:13; Gal. 6:2). Gli anziani hanno personalità e gradi di esperienza diversi, ma possiamo sentirci liberi di avvicinare chiunque di loro per parlargli di un nostro problema. Ovviamente non andremo da un anziano all’altro a chiedere consigli, sperando di trovarne uno che ci dica quello che vogliamo sentirci dire. Se lo facessimo, saremmo come quelli che preferiscono “farsi solleticare gli orecchi” piuttosto che lasciarsi istruire dal “sano insegnamento” della Parola di Dio (2 Tim. 4:3; nt.). Quando ci rivolgiamo a un anziano per parlargli di un problema, lui potrebbe chiederci se ne abbiamo già parlato con altri anziani e quali consigli abbiamo ricevuto. E la modestia potrebbe spingerlo a consultarsi con un altro anziano (Prov. 13:10).
LA NOSTRA RESPONSABILITÀ
16. Che responsabilità ha ognuno di noi?
16 Anche se vegliano sul gregge di Dio, gli anziani non dicono ai fratelli cosa devono fare. Ognuno di noi ha la responsabilità di vivere la propria vita in armonia con la volontà di Dio. Dobbiamo rendere conto a lui delle nostre parole e delle nostre azioni. Con il suo aiuto possiamo riuscire a rimanere integri (Rom. 14:12). Quindi, invece di dirci esattamente come dovremmo comportarci, gli anziani mettono in risalto i pensieri di Dio riportati nella sua Parola. Seguendo i loro consigli basati sulla Bibbia, alleneremo la nostra “facoltà di giudizio” in modo da prendere decisioni sagge (Ebr. 5:14).
17. Cosa dovremmo essere determinati a fare?
17 Far parte del gregge di Geova è un privilegio meraviglioso. Geova mandò “il pastore eccellente”, Gesù, perché pagasse il riscatto per noi, dandoci così la possibilità di ottenere la vita eterna (Giov. 10:11). Inoltre, provvedendo gli anziani della congregazione cristiana, Geova ha mantenuto questa promessa: “Vi darò pastori graditi al mio cuore, che vi pasceranno con conoscenza e perspicacia” (Ger. 3:15). Quando siamo spiritualmente deboli o malati, non dovremmo esitare a chiamare gli anziani per chiedere il loro aiuto. Siamo quindi determinati ad avvalerci pienamente di questo dono di Geova: gli anziani di congregazione.
CANTICO 31 Cammina con Dio
a Se chi ha commesso il peccato non lo fa entro un ragionevole periodo di tempo, la nostra lealtà a Geova dovrebbe spingerci a riferire agli anziani quello che sappiamo.