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Luca — Approfondimenti al capitolo 24Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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gli resero omaggio O “gli si inchinarono”, “si prostrarono a lui”, “lo ossequiarono”. Quando il verbo greco proskynèo è usato nel senso di venerare un dio o una divinità viene tradotto “adorare” (Mt 4:10; Lu 4:8). Comunque, in questo caso i discepoli riconobbero Gesù, ora risuscitato, come rappresentante di Dio. Gli resero omaggio non quale Dio o divinità, ma quale “Figlio di Dio”, il predetto “Figlio dell’uomo”, il Messia investito di autorità da Dio (Lu 1:35; Mt 16:13-16; Gv 9:35-38). Lo fecero alla maniera delle persone menzionate nelle Scritture Ebraiche, le quali si inginocchiavano o prostravano davanti a profeti, re o altri rappresentanti di Dio (1Sa 25:23, 24; 2Sa 14:4; 1Re 1:16; 2Re 4:36, 37). Spesso l’omaggio che le persone rendevano a Gesù era frutto della gratitudine per una rivelazione divina o del riconoscimento di una dimostrazione di favore divino, espressi come si usava fare nelle epoche precedenti (Mt 14:32, 33; 28:5-10, 16-18; Gv 9:35, 38; vedi anche approfondimenti a Mt 2:2; 8:2; 14:33; 15:25).
gli resero omaggio, dopodiché Anche se alcuni manoscritti non le contengono, queste parole sono ben attestate in manoscritti antichi e autorevoli. (Vedi App. A3.)
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