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  • Giovanni 7:52
    Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture
    • 52 Gli risposero: “Non sarai anche tu della Galilea? Studia e vedi che nessun profeta deve venire dalla Galilea”.*

  • Giovanni 7:52
    Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture con riferimenti
    • 52 Rispondendo, gli dissero: “Non sei anche tu della Galilea, vero? Scruta e vedi che nessun profeta+ dev’essere suscitato dalla Galilea”.

  • Giovanni
    Indice delle pubblicazioni Watch Tower 1986-2025
    • 7:52 it-1 990; jy 161; ia 109; w09 1/1 25; w91 1/8 15; gt 67; w90 15/9 3-4; w88 15/4 9

      7:53 it-1 1149; w17.11 22

      8:11 it-1 1149; w17.11 22

  • Giovanni
    Indice delle pubblicazioni Watch Tower 1945-1985
    • 7:52 sl 49; w74 120; w71 675; w63 28

      8:7 g58 22/2 25

  • Giovanni
    Guida alle ricerche per i Testimoni di Geova — Edizione 2019
    • 7:52

      Perspicacia, vol. 1, p. 990

      Gesù: la via, p. 161

      Imitiamo, p. 109

      La Torre di Guardia,

      1/1/2009, p. 25

      1/8/1991, p. 15

      15/9/1990, pp. 3-4

      15/4/1988, p. 9

  • Giovanni — Approfondimenti al capitolo 7
    Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
    • 7:52

      Non sarai anche tu della Galilea? A quanto pare questa domanda rispecchia il disprezzo che quei giudei avevano nei confronti dei galilei. Quando Nicodemo parlò in difesa di Gesù (Gv 7:51), con la loro risposta era come se i farisei stessero dicendo: “Stai dalla sua parte e lo difendi? Che fai, ti abbassi al livello di un galileo?” Dal momento che il Sinedrio e il tempio erano a Gerusalemme, senza dubbio lì si trovava un gran numero di maestri della Legge; da questo probabilmente nacque il proverbio ebraico: “A nord [in Galilea] la ricchezza, a sud [in Giudea] la saggezza”. Ma niente fa pensare che i galilei fossero ignoranti in fatto di Legge. Nelle città e nei villaggi della Galilea c’erano maestri della Legge e sinagoghe, che erano luoghi di formazione (Lu 5:17). L’arrogante risposta che i farisei diedero a Nicodemo indica che non avevano fatto nessuno sforzo per appurare che Gesù era nato proprio a Betlemme (Mic 5:2; Gv 7:42). Non avevano capito neanche la profezia di Isaia in cui il ministero del Messia era paragonato a “una gran luce” che avrebbe rifulso in Galilea (Isa 9:1, 2; Mt 4:13-17).

      nessun profeta [...] dalla Galilea Questa affermazione non teneva conto delle parole profetiche riportate in Isa 9:1, 2, secondo cui una gran luce sarebbe venuta dalla Galilea. Stando ad alcuni studiosi, quella dei farisei era una generalizzazione secondo cui dall’umile Galilea non era mai venuto alcun profeta né mai ne sarebbe venuto uno. Questo non teneva conto del fatto che il profeta Giona fosse originario della città galilea di Gat-Hefer, appena 4 km a NNE di Nazaret, dov’era cresciuto Gesù (2Re 14:25).

      7:53

      I manoscritti più antichi e autorevoli non presentano il brano di Gv 7:53–8:11. È chiaro che questi 12 versetti furono aggiunti al testo originale del Vangelo di Giovanni. (Vedi App. A3.) Non sono presenti nei due più antichi papiri rinvenuti che contengono il Vangelo di Giovanni: il papiro Bodmer II (P66) e il papiro Bodmer XIV-XV (P75), entrambi risalenti al II secolo. Non sono nemmeno contenuti nel codice Sinaitico e in quello Vaticano, risalenti al IV secolo. Il primo riscontro di questo brano si trova in un manoscritto greco del V secolo, il codice di Beza, ma non se ne hanno ulteriori attestazioni in altri manoscritti in greco fino al IX secolo. È omesso dalla maggior parte delle prime traduzioni in altre lingue. Una famiglia di manoscritti greci colloca questa aggiunta alla fine del Vangelo di Giovanni, mentre un’altra la colloca dopo Lu 21:38. La sua presenza in punti diversi di questi manoscritti avvalora la conclusione che si tratta di testo spurio. La stragrande maggioranza degli studiosi è concorde nel dire che questi versetti non facevano parte del testo originale di Giovanni.

      I manoscritti in greco e le traduzioni in altre lingue che contengono questo brano dicono (con alcune varianti) quanto segue:

      53 E ciascuno se ne andò a casa sua.

      8 Ma Gesù andò al monte degli Ulivi. 2 Comunque, all’alba si presentò di nuovo al tempio, e tutto il popolo veniva da lui, ed egli, sedutosi, insegnava loro. 3 Ora gli scribi e i farisei condussero una donna colta in adulterio, e, dopo averla posta in mezzo a loro, 4 gli dissero: “Maestro, questa donna è stata colta nell’atto di commettere adulterio. 5 Nella Legge Mosè ci ha prescritto di lapidare tale sorta di donne. Ma tu che ne dici?” 6 Naturalmente, dicevano questo per metterlo alla prova, per avere qualcosa di cui accusarlo. Ma Gesù si chinò e scriveva col dito per terra. 7 Persistendo essi nell’interrogarlo, si drizzò e disse loro: “Chi di voi è senza peccato scagli per primo la pietra contro di lei”. 8 E chinatosi di nuovo scriveva per terra. 9 Ma quelli che avevano udito questo uscirono uno per uno, a cominciare dagli anziani, ed egli fu lasciato solo, come pure la donna che stava in mezzo a loro. 10 Drizzatosi, Gesù le disse: “Donna, dove sono essi? Nessuno ti ha condannata?” 11 Essa disse: “Nessuno, signore”. Gesù disse: “Neanche io ti condanno. Va; da ora in poi non praticare più il peccato”.

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