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Giovanni 15:15Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture
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15 Non vi chiamo più ‘schiavi’, perché lo schiavo non sa quello che fa il suo padrone. Ma vi ho chiamato ‘amici’, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho sentito dal Padre mio.
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Giovanni — Approfondimenti al capitolo 15Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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Non vi chiamo più ‘schiavi’ Il termine greco reso “schiavo” (doùlos) di solito viene usato per riferirsi a individui che erano di proprietà di qualcun altro (Mt 8:9; 10:24, 25; 13:27). Viene usato anche in senso figurato per indicare devoti servitori di Dio e di suo Figlio Gesù Cristo, sia umani (At 2:18; 4:29; Ro 1:1; Gal 1:10) che angelici (Ri 19:10, dove compare il termine sỳndoulos [lett. “compagno di schiavitù”]). Sempre in senso figurato si applica a persone schiave del peccato (Gv 8:34; Ro 6:16-20) o della corruzione (2Pt 2:19). Quando sacrificò la sua vita perfetta, Gesù usò il valore del suo sangue per comprare la vita di tutti quelli che lo avrebbero seguito. Di conseguenza i cristiani non appartengono a sé stessi ma sono “schiavi di Cristo” (Ef 6:6; 1Co 6:19, 20; 7:23; Gal 3:13). Anche se disse che gli apostoli erano suoi amici, Gesù li aveva liberati dal peccato, perciò diventarono suoi schiavi. A volte usò questo termine per riferirsi ai suoi discepoli (Gv 15:20).
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