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Giovanni — Approfondimenti al capitolo 19Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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Nessun osso gli sarà rotto Questa è una citazione di Sl 34:20. Quando istituì la Pasqua, Geova diede questo comando riguardo all’agnello (o capretto) che sarebbe stato scannato quella notte: “Non dovete romperne alcun osso” (Eso 12:46; Nu 9:12). Paolo chiamò Gesù “il nostro agnello pasquale” e infatti, in armonia con quel comando di Geova e con la profezia di Sl 34:20, a Gesù non fu rotto nemmeno un osso (1Co 5:7; vedi approfondimento a Gv 1:29). Questo avvenne secondo quanto predetto, anche se evidentemente per i soldati romani era consuetudine rompere le gambe di quelli che erano appesi al palo, probabilmente con l’obiettivo di affrettarne la morte. (Vedi approfondimento a Gv 19:31.) I soldati ruppero le gambe dei due criminali accanto a Gesù, ma, vedendo che era già morto, a lui non le ruppero. Uno di loro, però, “gli trafisse il fianco con la lancia” (Gv 19:33, 34).
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