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Romani 2:15Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture
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15 Sono loro stessi che dimostrano come la sostanza della legge sia scritta nel loro cuore, mentre anche la loro coscienza rende testimonianza e i loro ragionamenti li accusano oppure li scusano.
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RomaniIndice delle pubblicazioni Watch Tower 1945-1985
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2:15 ad 279, 868, 954; w83 1/1 17; w80 15/7 3; g79 8/6 13-15; g79 8/10 10; w76 568; w75 466, 559; w74 37, 164; w73 172; g73 22/10 27; g68 22/4 10; w64 37; g63 8/11 30; w62 408; g62 22/11 3; w57 94
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Romani — Approfondimenti al capitolo 2Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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coscienza Il termine greco synèidesis è formato da syn (“con”) ed èidesis (“conoscenza”), e si potrebbe tradurre “conoscenza di sé”. Qui Paolo spiega che persino gli esseri umani che non conoscono le leggi di Dio hanno una coscienza, cioè la capacità di osservare sé stessi e giudicare il proprio comportamento. Tuttavia, solo una coscienza educata secondo la Parola di Dio e sensibile alla Sua volontà può giudicare in modo corretto. Le Scritture fanno capire che non tutte le coscienze funzionano come si deve: una persona può avere una coscienza debole (1Co 8:12), marchiata (1Tm 4:2) o contaminata (Tit 1:15). Parlando del modo in cui agiva la sua coscienza, Paolo dice: “La mia coscienza me ne dà testimonianza nello spirito santo” (Ro 9:1). L’obiettivo di Paolo era quello di “mantenere una coscienza pura davanti a Dio e agli uomini” (At 24:16).
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