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RomaniIndice delle pubblicazioni Watch Tower 1945-1985
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10:12 w77 352; g75 22/4 20; kj 334; w46 141
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Romani — Approfondimenti al capitolo 10Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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Signore L’identità di colui che in questo versetto è chiamato “Signore” (Kỳrios) non può essere stabilita con certezza dal contesto. Anche i biblisti non sono concordi nel dire se Paolo con “Signore” intendesse Gesù Cristo o Geova. Ro 10:9 si riferisce chiaramente a Gesù Cristo chiamandolo “Signore”, e anche la citazione di Isa 28:16 che si trova in Ro 10:11 è riferita a lui. Quindi se il “Signore” di Ro 10:12 è da collegarsi direttamente al “lui” di Ro 10:11, allora il “Signore” a cui si fa riferimento è Gesù Cristo. D’altra parte, in Ro 10:9 si parla di esercitare fede con il cuore nel fatto che “Dio lo ha risuscitato dai morti”. Inoltre Ro 10:13, citazione di Gle 2:32, dice: “Chiunque invocherà il nome di Geova sarà salvato”. Quindi se il “Signore” di Ro 10:12 è lo stesso di quello di Ro 10:13, allora si tratta di Geova Dio. Il concetto sarebbe pertanto lo stesso di quello espresso in Ro 3:29: esiste un solo Dio al di sopra degli ebrei e dei non ebrei. Questo è un esempio di come il Comitato di Traduzione della Bibbia del Nuovo Mondo abbia esaminato il contesto di ogni occorrenza del termine Kỳrios per determinare dove ripristinare il nome divino. Se il ripristino del nome divino non è supportato con chiarezza dal contesto o da richiami alle Scritture Ebraiche, il comitato ha mantenuto la resa “Signore” per non oltrepassare i limiti del traduttore sconfinando nel campo dell’interpretazione del testo. (Vedi App. C1.)
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