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1 Corinti — Approfondimenti al capitolo 11Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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capo scoperto O “capo non velato”. Nella società ebraica e in parte nel mondo classico, il fatto che la donna usasse un copricapo o un velo in pubblico era considerato da molti indice di modestia. In base a quello che Paolo dice in questo capitolo, anche le donne cristiane del I secolo si coprivano la testa. Sembra però che alcune donne, tra cui maghe e sacerdotesse di vari culti, quando asserivano di parlare sotto l’influsso di un potere soprannaturale, si togliessero il velo e lasciassero i capelli sciolti. Fare una cosa del genere nella congregazione cristiana avrebbe rivelato una mancanza di rispetto per quanto Geova aveva stabilito in materia di autorità e sottomissione. Forse è per questo motivo che Paolo diede ai cristiani di Corinto dei consigli sull’argomento (1Co 11:3-10; vedi approfondimenti a 1Co 11:10, 15).
come se fosse rasata Stando a quanto dice qui Paolo, per una donna avere la testa rasata o i capelli tagliati corti era una vergogna. Questo probabilmente dipendeva dal fatto che la testa rasata di solito era associata solo alle schiave e forse alle donne che venivano colte in flagrante adulterio. Inoltre le Scritture Ebraiche parlano di donne la cui “bella acconciatura” era stata sostituita dalla “calvizie”, un segno di lutto (Isa 3:24). Anche se non si conoscono con precisione i dettagli, Paolo paragona la vergogna che una donna avrebbe provato in un caso del genere a quella di una donna che nella congregazione cristiana avesse pregato o profetizzato con il capo scoperto: sarebbe stato disonorevole come avere la testa completamente rasata e avrebbe rivelato una mancanza di rispetto per il principio dell’autorità stabilito da Dio (1Co 11:3-10; vedi approfondimento a 1Co 11:15).
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