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1 Corinti — Approfondimenti al capitolo 15Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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come a uno nato prematuramente Il termine greco reso “uno nato prematuramente” può riferirsi a un bambino la cui nascita avviene all’improvviso, in modo traumatico e al momento sbagliato. Paolo lo usa metaforicamente in riferimento a ciò che accadde alla sua conversione, quando sulla via di Damasco gli apparve Cristo risorto. Nello specifico, però, il senso può essere più di uno. Forse Paolo intendeva dire che la sua conversione, durante la quale perse temporaneamente la vista, fu inaspettata e traumatica, sia per lui che per altri (At 9:3-9, 17-19). Oppure intendeva dire che, rispetto a quelli menzionati nei versetti precedenti, lui era metaforicamente nato come cristiano (o si era convertito) al momento sbagliato, ovvero quando Gesù era già tornato in cielo. Un’altra possibilità è che stesse parlando di sé con modestia, ammettendo di non meritare il privilegio che gli era stato concesso; questo sarebbe in armonia con ciò che dice in 1Co 15:9, 10. Qualunque cosa avesse in mente, non c’è dubbio che considerava preziosa quell’esperienza che gli aveva permesso di vedere Gesù risorto. Per lui infatti fu una prova schiacciante del fatto che Gesù era stato risuscitato (At 22:6-11; 26:13-18).
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