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1 CorintiIndice delle pubblicazioni Watch Tower 1945-1985
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15:45 ad 701; w85 1/2 22; rs 28; w83 1/4 22; w83 15/12 15; pe 62; w78 15/5 4; w78 15/12 13; sl 79, 365; gh 88; lp 74-75, 109; po 153; ts 38; w73 211, 335, 365, 614; bf 9; w71 628; si 18; g69 22/7 29; w65 364, 519; im 140, 331, 349; w64 38, 327; g64 22/11 30; w63 254, 296, 305, 443; g63 8/4 29; w61 645; w56 271; dh 23; nh 60, 294-295; w54 597; w52 102, 271; w49 197; w47 245, 300
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1 Corinti — Approfondimenti al capitolo 15Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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Il primo uomo, Adamo [...] L’ultimo Adamo Nella prima parte del versetto Paolo cita Gen 2:7 (“l’uomo diventò un essere vivente”), ma aggiunge le parole “primo” e “Adamo”. Nella seconda parte del versetto chiama Gesù “l’ultimo Adamo”. Poi in 1Co 15:47 chiama Adamo “il primo uomo” e Gesù “il secondo uomo”. Il primo Adamo disubbidì al Padre, colui che gli aveva dato la vita; l’ultimo Adamo gli mostrò assoluta ubbidienza. Il primo Adamo trasmise ai suoi discendenti il peccato; l’ultimo Adamo diede la sua vita umana come sacrificio di espiazione per i peccati (Ro 5:12, 18, 19). Geova poi riportò in vita Gesù come spirito (1Pt 3:18). Visto che Gesù, come Adamo, era un uomo perfetto, Geova coerentemente con i suoi stessi princìpi di giustizia ne poté accettare il sacrificio “come riscatto corrispondente” per ricomprare i discendenti di Adamo; questo sacrificio di riscatto avrebbe ridato agli esseri umani le stesse prospettive di vita che il primo Adamo aveva perso (1Tm 2:5, 6). Pertanto Gesù poteva giustamente essere definito “l’ultimo Adamo”, a indicare che dopo di lui non ci sarebbe stato bisogno di un altro Adamo. (Confronta approfondimenti a Lu 3:38; Ro 5:14.)
un essere vivente O “un’anima vivente”. Paolo sta citando Gen 2:7. Lì in ebraico compare il termine nèfesh, che letteralmente significa “una creatura che respira” e, come indica la nota in calce, può anche essere reso “persona” o “anima”. (Vedi Glossario, “anima”.)
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