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2 Corinti — Approfondimenti al capitolo 5Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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Colui che non ha conosciuto peccato Qui ci si riferisce a Gesù, che non ha mai peccato. Geova però lo ha fatto diventare peccato in nostro favore, nel senso che ha fatto in modo che morisse come se fosse un’offerta per il peccato, così da espiare la pena per i peccati dell’umanità. (Confronta Le 16:21; Isa 53:12; Gal 3:13; Eb 9:28.) L’espressione “lo ha fatto diventare peccato” potrebbe anche essere resa “lo ha fatto diventare un’offerta per il peccato”. Parlando di Gesù, l’apostolo Giovanni scrisse: “Lui è un sacrificio propiziatorio [o “sacrificio di espiazione”, “mezzo per placare”] per i nostri peccati, e non solo per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo” (1Gv 2:2). Mentre gli israeliti per avvicinarsi a Dio offrivano sacrifici animali, che erano uno strumento limitato, i cristiani possono contare sul sacrificio di Gesù Cristo, che è una base molto più valida (Gv 14:6; 1Pt 3:18).
affinché mediante lui diventassimo giustizia di Dio Mediante Gesù possiamo ottenere una condizione giusta, o approvata, dinanzi a Dio. Forse Paolo aveva in mente la profezia messianica di Isaia riguardo al “servitore” di Geova che avrebbe fatto “avere una condizione giusta a molti” (Isa 53:11).
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