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2 Corinti 10:10Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture
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10 Infatti si dice: “Le sue lettere sono serie e vigorose, ma la sua presenza fisica è debole e la sua parola insignificante”.
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2 Corinti — Approfondimenti al capitolo 10Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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Infatti si dice Con questa espressione Paolo introduce quelle che sembrano essere le parole di alcuni suoi detrattori di Corinto, forse gli “apostoli sopraffini” o altri condizionati da loro. (Vedi approfondimento a 2Co 11:5.) Di lui dicevano: “La sua presenza fisica è debole e la sua parola insignificante”. Eppure, a Listra, i licaoni avevano scambiato Paolo per Hermes, divinità greca dalla spiccata abilità oratoria. (Vedi approfondimento ad At 14:12.) Inoltre i suoi discorsi riportati nel libro degli Atti indicano che aveva notevoli capacità oratorie (At 13:15-43; 17:22-34; 26:1-29). Perciò le critiche mosse dai suoi detrattori a Corinto sembra fossero infondate, oltre che scortesi e irrispettose.
la sua presenza fisica Paolo contrappone “la sua presenza [in greco parousìa] fisica” alla sua assenza, o lontananza (2Co 10:11). Qui il termine parousìa è usato per descrivere la sua presenza in mezzo ai fratelli piuttosto che il suo arrivo. Ricorre con questo senso altre cinque volte nelle Scritture Greche Cristiane (1Co 16:17; 2Co 7:6, 7; Flp 1:26; 2:12). È anche usato in relazione alla presenza invisibile di Gesù Cristo (Mt 24:3; 1Co 15:23); in casi del genere molte traduzioni rendono parousìa con “arrivo” o “venuta”, ma la resa “presenza” è confermata dall’uso che ne fa Paolo. (Vedi approfondimenti a 1Co 15:23; 16:17.)
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