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2 Corinti — Approfondimenti al capitolo 11Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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per togliere qualsiasi pretesto Paolo si era rifiutato di accettare qualsiasi aiuto economico da parte della congregazione di Corinto (2Co 11:9). Gli “apostoli sopraffini”, invece, a quanto pare lo accettavano, e la loro accusa (il “pretesto” menzionato qui) era che Paolo, lavorando, dimostrava di non essere un apostolo come loro (2Co 11:4, 5, 20). D’altra parte cercavano “una ragione [o “pretesto”] per essere considerati uguali” a Paolo. L’espressione ciò di cui si vantano potrebbe riferirsi alle loro asserzioni in base alle quali avevano i requisiti per essere apostoli (2Co 11:7). Più avanti in questo stesso capitolo e poi nel capitolo 12, Paolo mette in risalto i propri requisiti per dimostrare che le loro asserzioni erano del tutto infondate. Inoltre, di quegli “apostoli sopraffini” dice senza mezzi termini: “Sono falsi apostoli [...] e si fingono apostoli di Cristo” (2Co 11:13).
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