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Galati — Approfondimenti al capitolo 3Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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430 anni Qui Paolo si riferisce al periodo di tempo intercorso tra la stipulazione del patto abraamico e la stipulazione del patto della Legge mosaica. Sembra che il patto tra Geova e Abraamo sia entrato in vigore nel 1943 a.E.V., quando Abraamo e la sua famiglia attraversarono l’Eufrate mentre erano diretti verso Canaan, il paese che Dio aveva promesso di dare alla sua discendenza (Gen 12:4, 5, 7). A quanto pare questo avvenne il 14º giorno del mese successivamente chiamato nisan. A questa conclusione si arriva grazie a Eso 12:41, dove si legge che Geova liberò il suo popolo dalla schiavitù egiziana “430 anni” dopo, nel 1513 a.E.V., “in quello stesso giorno”.
il patto O “l’accordo”. (Vedi approfondimento a Gal 3:15 e Glossario, “patto”.) Il termine greco qui reso “patto” compariva anche nella Settanta come traducente dell’ebraico berìth. La parola berìth ricorre più di 250 volte nelle Scritture Ebraiche con il senso di “patto” o “accordo” (Eso 24:7, 8; Sl 25:10; 83:5, nt.; vedi approfondimento a 2Co 3:14).
il patto precedentemente concluso da Dio Qui Paolo si riferisce al patto che Dio stipulò con Abraamo. A quanto pare quel patto entrò in vigore nel 1943 a.E.V., quando Abraamo attraversò l’Eufrate (Gen 12:1-7). Il patto della Legge che fu concluso 430 anni dopo, nel 1513 a.E.V., non annullava il patto abraamico, ma fu aggiunto a esso. Conduceva le persone alla “discendenza” di Abraamo, Gesù Cristo (Gal 3:15, 16; vedi approfondimento a Gal 3:24).
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