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GalatiIndice delle pubblicazioni Watch Tower 1945-1985
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3:28 w81 1/1 24; w81 1/7 29; po 162; g75 22/4 20; w74 111; w72 158; li 110; w64 389, 560; w63 524; g63 22/2 28; g62 22/6 8; w61 398; w59 94; nh 224; w53 254; el 151; na46-1 17
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Galati — Approfondimenti al capitolo 3Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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né giudeo né greco Il termine “giudeo” si riferisce a chi aveva origini ebraiche, agli israeliti. (Vedi Glossario, “giudeo”.) Il termine “greco” evidentemente qui è usato in senso lato per riferirsi a tutti i non ebrei. (Vedi approfondimento a Ro 1:16.) Dal punto di vista di Dio, quindi, non sono più le origini naturali a determinare chi fa veramente parte della “discendenza di Abraamo”. Non ci sono distinzioni di razza o nazionalità perché i servitori di Dio sono tutti “uno” (Gal 3:26-29; Col 3:11). Geova ha dimostrato la sua imparzialità scegliendo una nuova nazione, “l’Israele di Dio”, che è composta sia da ebrei che da non ebrei (Ef 2:11-18; vedi approfondimento a Gal 6:16). È appropriato che qui Paolo porti questa verità all’attenzione dei cristiani della provincia della Galazia, dal momento che la sua popolazione era un mix di ebrei, greci, romani e autoctoni.
né schiavo né libero Il termine “schiavo” si riferisce a una persona che apparteneva a qualcuno. Il termine “libero”, invece, si riferisce a chi era tale dalla nascita e possedeva tutti i diritti di cittadino. (Vedi Glossario, “libero; liberto”.) Dal punto di vista di Dio, non c’era differenza tra un cristiano che era schiavo e uno che era libero. Tutti i cristiani sono stati comprati con il prezioso sangue di Gesù; pertanto sono schiavi di Dio e di Cristo Gesù (1Co 7:22 e approfondimento, 23; 1Pt 1:18, 19; 2:16).
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