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Galati — Approfondimenti al capitolo 6Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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Continuate a portare i pesi gli uni degli altri La parola greca bàros, qui al plurale e resa “pesi”, alla lettera significa “cosa pesante” e può anche essere tradotta “cosa fastidiosa”, “cosa molesta”. Questa esortazione segue ciò che Paolo dice nel versetto precedente a proposito dei tentativi di ristabilire una persona che spiritualmente ha fatto un passo falso. Le conseguenze di questo passo falso potrebbero essere opprimenti, difficili da sopportare senza il sostegno di qualcun altro. I cristiani che hanno l’abitudine di aiutare i compagni di fede a portare i loro pesi mostrano amore, e così adempiono la legge del Cristo (Gv 13:34, 35). Ma come dice lo stesso Paolo nei vv. 3-5, questo non vuol dire portare per conto di un’altra persona il “carico” (in greco fortìon) di responsabilità spirituali che ognuno ha davanti a Dio. (Vedi approfondimento a Gal 6:5.)
la legge del Cristo Questa legge include tutto ciò che Gesù insegnò, ma anche quello che i suoi discepoli, guidati dallo spirito di Dio, scrissero nelle Scritture Greche Cristiane. Come aveva predetto Geremia, questa legge prese il posto del patto della Legge mosaica (Ger 31:31-34; Eb 8:6-13). Anche se si chiama “legge del Cristo”, non fu lui a ideare i princìpi e le leggi che la compongono; li ricevette infatti dal grande Legislatore, Geova (Gv 14:10). L’espressione “legge del Cristo” viene usata solo qui nelle Scritture Greche Cristiane, ma in 1Co 9:21 ne compare una simile, “legge davanti a Cristo”. A questa legge si riferiscono anche le espressioni “legge perfetta che appartiene alla libertà” (Gc 1:25), “legge di un popolo libero” (Gc 2:12) e “legge della fede” (Ro 3:27).
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