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1 Timoteo — Approfondimenti al capitolo 1Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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facendo così naufragare la loro fede Per spiegare quanto sia pericoloso rinunciare intenzionalmente alla fede e a una buona coscienza, Paolo si serve di un’immagine molto chiara: il cristiano può perdere la fede nello stesso modo in cui un’imbarcazione può fare naufragio. In una precedente lettera l’apostolo aveva detto di essere sopravvissuto a tre naufragi letterali (2Co 11:25 e approfondimento), e quando scrisse questa prima lettera a Timoteo era sopravvissuto almeno a un altro (At 27:27-44). Perciò sapeva per esperienza personale quanto i naufragi potessero essere pericolosi. A ragione, quindi, fa capire che chi respinge deliberatamente la propria fede potrebbe non riprendersi mai. I naufragi, comunque, non sempre erano fatali. In modo simile, anche chi perde rovinosamente la fede non è senza speranza; può infatti ristabilirsi, a condizione che si avvalga dell’aiuto spirituale disponibile (Gal 6:1; Gc 5:14, 15, 19, 20).
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