-
1 Timoteo — Approfondimenti al capitolo 6Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
-
-
sotto il giogo della schiavitù Lett. “schiavi sotto un giogo”. Il termine “giogo” era spesso usato in senso figurato per intendere schiavitù, o asservimento, sotto l’autorità di un padrone (Tit 2:9, 10; 1Pt 2:18; vedi Glossario, “giogo”). Nell’impero romano c’erano molti schiavi, inclusi alcuni cristiani. I discepoli di Gesù non approvavano né contestavano la schiavitù come istituzione (1Co 7:20, 21). Lo stesso Gesù non si impegnò in nessuna riforma della società del suo tempo e disse che, come lui, i suoi seguaci “non [avrebbero fatto] parte del mondo” (Gv 17:14). Gesù piuttosto predicò il Regno di Dio, che avrebbe infine eliminato ogni forma di oppressione e ingiustizia. (Vedi approfondimento a Gv 18:36; vedi anche Galleria multimediale, “Le mansioni di uno schiavo”.)
continuino a considerare i loro padroni degni di ogni onore Paolo incoraggia i cristiani che erano schiavi a rispettare i loro padroni. L’atteggiamento di uno schiavo si rifletteva sulle sue azioni, determinando quindi il modo coscienzioso o meno in cui svolgeva il suo lavoro. Lo schiavo credente che non rispettava il padrone avrebbe lasciato intendere che gli insegnamenti cristiani non avevano prodotto alcun reale cambiamento nella sua vita. Il suo pessimo esempio avrebbe disonorato il nome di Dio (Col 3:22, 23; vedi approfondimenti a Ef 6:5, 6).
-