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2 TimoteoGuida alle ricerche per i Testimoni di Geova — Edizione 2019
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2 Timoteo — Approfondimenti al capitolo 3Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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Tutta la Scrittura Questa espressione, che ha un significato ampio, di sicuro include tutte le Scritture Ebraiche (Lu 24:44 e approfondimento). Timoteo conosceva bene quegli “scritti sacri” (2Tm 3:15 e approfondimento). Inoltre sembra che i cristiani del I secolo considerassero la porzione delle Scritture Greche Cristiane redatta fino ad allora come parte integrante delle Scritture ispirate. Pietro per esempio, quando scrisse la sua seconda lettera intorno al 64 (probabilmente non molto prima che Paolo scrivesse questa lettera a Timoteo), menzionò alcuni scritti di Paolo includendoli nelle Scritture (2Pt 3:16; vedi anche approfondimenti a 1Co 12:10; 1Tm 5:18.) Dicendo che “tutta la Scrittura è ispirata da Dio”, Paolo ricorda a Timoteo e a tutti i cristiani di fidarsi della sapienza dell’ispirata Parola di Dio e di affidarvisi in tutto quello che fanno.
ispirata da Dio Questa espressione traduce il termine greco theòpneustos, composto dal sostantivo theòs (“dio”) e dal verbo pnèo (“soffiare”, “respirare”, “alitare”). Alla lettera si potrebbe tradurre “alitata da Dio”. Il verbo pnèo è affine al sostantivo pnèuma, spesso reso “spirito”. (Vedi Glossario, “spirito”.) Dio fece in modo che il suo spirito, o potenza in azione, operasse su uomini fedeli che impiegò per mettere per iscritto la sua Parola. Come si legge in Mt 22:43, 44, Gesù confermò questo ruolo dello spirito santo quando, citando i Salmi, disse che Davide li aveva composti “per ispirazione [lett. “in spirito”]” (Sl 110:1); il passo parallelo di Mr 12:36 dice “mediante lo spirito santo”. Anche Pietro menziona uomini che “parlarono da parte di Dio mentre erano spinti dallo spirito santo” (2Pt 1:21). Nelle Scritture Ebraiche il re Davide espresse lo stesso concetto quando disse: “Lo spirito di Geova parlò mediante me” (2Sa 23:2). È interessante notare che una traduzione in ebraico del XIX secolo (definita J17 nell’App. C4) rende la prima parte di 2Tm 3:16 così: “Tutta la Scrittura è scritta mediante lo spirito di Dio”. (Vedi Glossario, “canone biblico”.)
utile Paolo spiega che l’ispirata Parola di Dio è utile (o “benefica”, “vantaggiosa”) in diversi ambiti. Essendo un anziano, Timoteo aveva la responsabilità di far abile uso della Parola di Dio a beneficio di altri, sia all’interno che all’esterno della congregazione (2Tm 2:15). Inoltre tutti i cristiani dovevano usare la Parola di Dio per correggere il proprio modo di pensare e di agire, così che fosse in armonia con la volontà di Dio.
per insegnare Ovvero per dare istruzioni in merito alle vere dottrine e alla giusta condotta da tenere (Tit 1:9).
per riprendere I sorveglianti cristiani hanno la responsabilità di riprendere “quelli che praticano il peccato” (1Tm 5:20 e approfondimento; Tit 1:13). Usano con pazienza le Scritture per aiutarli a rendersi conto che si sono allontanati dai princìpi divini e per correggerli di conseguenza (Gal 6:1; 2Tm 4:2). I cristiani possono usare le Scritture anche “per riprendere” sé stessi.
per correggere O “per raddrizzare”. Il verbo greco implica ripristinare una procedura corretta, ristabilire ciò che è corretto o migliorare ciò che è difettoso.
per disciplinare nella giustizia La Parola di Dio provvede disciplina, o addestramento, che è in armonia con le norme divine riguardo a ciò che è giusto e sbagliato (Eb 12:11; vedi Glossario, “giustizia; giusto”).
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