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2 Timoteo — Approfondimenti al capitolo 4Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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Cristo Gesù, il quale deve giudicare i vivi e i morti Nelle Scritture Ebraiche, Geova Dio viene definito “il Giudice di tutta la terra” (Gen 18:25). Anche nelle Scritture Greche Cristiane, Geova viene chiamato “Giudice di tutti” (Eb 12:23). Comunque, le Scritture Ebraiche profetizzavano che anche il Messia avrebbe agito in qualità di giudice (Isa 11:3-5). In armonia con queste profezie, Gesù rivelò che il Padre aveva “interamente affidato il giudizio al Figlio” (Gv 5:22, 27). Per di più la Bibbia parla di Gesù come di “colui che Dio ha costituito giudice dei vivi e dei morti” (At 10:42; 17:31; 1Pt 4:5; vedi anche approfondimento a 2Co 5:10).
ti ordino solennemente Con questa espressione Paolo cerca di imprimere nella mente di Timoteo la serietà di quello che sta per dirgli. (Vedi l’approfondimento a 1Tm 5:21, dove Paolo usa la stessa espressione.) Lui e Timoteo si erano dati tanto da fare per rafforzare le congregazioni e proteggerle dall’influenza dei falsi maestri. Sapendo che la sua morte è imminente (vv. 6-8), Paolo vuole che Timoteo continui a vigilare mentre applica le direttive che seguono (vv. 2-5).
la sua manifestazione In questo contesto, per “manifestazione” si intende uno stabilito periodo di tempo futuro in cui la posizione ricoperta da Gesù in cielo, in tutta la sua gloria, sarà chiaramente riconoscibile. Sarà allora che eseguirà i giudizi di Dio sull’umanità (Da 2:44; 7:13, 14; vedi anche approfondimento a 1Tm 6:14).
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