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  • Tito 2:13
    Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture
    • 13 mentre aspettiamo la felice speranza+ e la gloriosa manifestazione del grande Dio e del nostro Salvatore Gesù Cristo,

  • Tito 2:13
    Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture con riferimenti
    • 13 mentre aspettiamo la felice speranza+ e la gloriosa+ manifestazione del grande Dio e del Salvatore nostro Cristo Gesù,*

  • Tito
    Indice delle pubblicazioni Watch Tower 1986-2025
    • 2:13 w11 15/11 20; rs 419; Rbi8 1583-1584

  • Tito
    Indice delle pubblicazioni Watch Tower 1945-1985
    • 2:13 rs 419; w81 1/10 21-26, 31; g72 8/9 8

  • Tito
    Guida alle ricerche per i Testimoni di Geova — Edizione 2019
    • 2:13

      La Torre di Guardia,

      15/11/2011, p. 20

      Ragioniamo, p. 419

  • Tito — Approfondimenti al capitolo 2
    Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
    • 2:13

      la felice speranza Come spiega un’opera di consultazione, nella Bibbia il concetto di speranza racchiude l’idea di una “fiduciosa attesa di qualcosa che sicuramente si realizzerà”. Paolo qui si riferisce alla speranza che alcuni esseri umani nutrono di essere risuscitati come creature spirituali immortali e di regnare con Gesù Cristo nel “suo Regno celeste” (2Tm 4:18; Ri 5:10). Questo Regno porterà grandi benedizioni ai suoi sudditi sulla terra, offrendo loro la possibilità di vivere per sempre. Tutto ciò è fonte di felicità per chi attende l’adempimento delle promesse che solo il “felice Dio” può realizzare (1Tm 1:11). Qui in Tit 2:13 invece di “felice speranza” alcune Bibbie traducono “beata speranza”. Entrambe le rese mettono in risalto il fatto che chi nutre queste speranze gode del favore di Dio. (Confronta approfondimento a Mt 5:3.)

      la gloriosa manifestazione Per come è usato nelle Scritture, il termine greco per “manifestazione” (epifàneia) fa riferimento all’evidenza tangibile e concreta di qualcosa; può anche riferirsi a una dimostrazione di autorità o potenza. (Vedi approfondimento a 1Tm 6:14.) Qui Paolo collega questo tipo di manifestazione alla realizzazione della “felice speranza”. Per i cristiani unti con lo spirito questa speranza include la risurrezione in cielo, dove regneranno con Cristo. La Bibbia indica che la risurrezione celeste non sarebbe avvenuta fino alla “presenza del Signore” Gesù (1Ts 4:15-17). Anche tale risurrezione fa parte della “gloriosa manifestazione del grande Dio e del nostro Salvatore Gesù Cristo”. Con il sostegno di Dio, Gesù è reso manifesto, ovvero si rivela, e ricompensa i cristiani unti che sono morti.

      del grande Dio e del nostro Salvatore Gesù Cristo Qui Paolo parla della “gloriosa manifestazione” sia di Dio che di Gesù Cristo. Di solito, però, il termine “manifestazione” viene usato solo in riferimento a Gesù (2Ts 2:8; 1Tm 6:14; 2Tm 1:10; 4:1, 8). Quindi alcuni studiosi sostengono che questo versetto si riferisce a una persona sola e rendono l’espressione così: “del nostro grande Dio e Salvatore, Gesù Cristo”. Vedono pertanto in questo versetto la prova che le Scritture ispirate parlano di Gesù come del “grande Dio”. Comunque molti studiosi e traduttori della Bibbia riconoscono che questa espressione può appropriatamente essere resa come fa la Traduzione del Nuovo Mondo, che la riferisce a due persone distinte. (Per alcune argomentazioni a sostegno di questa resa, vedi Bibbia con riferimenti, App. 6E, “Del grande Dio e del Salvatore nostro Cristo Gesù”.)

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