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Ebrei — Approfondimenti al capitolo 2Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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Per questo dobbiamo Paolo collega il consiglio di questo versetto all’argomento che ha trattato fino a questo punto: la superiorità di Cristo rispetto agli angeli (Eb 1:1-14). Nel passato Dio aveva parlato per mezzo di profeti umani imperfetti e anche di angeli (Eb 2:2). Ora invece ha fatto qualcosa di ancora più grande: ha parlato per mezzo di suo Figlio, colui che è alla sua destra. È pertanto necessario ascoltare il più importante Portavoce di Dio.
prestare ancora più attenzione alle cose che abbiamo udito Qui Paolo sottolinea in modo enfatico che i cristiani devono prestare particolare attenzione a quello che hanno imparato dagli insegnamenti del Figlio di Dio. I cristiani ebrei correvano il pericolo di farsi distrarre dalla potente influenza del giudaismo con l’imponenza del suo tempio, del sacerdozio e delle tradizioni. Ecco perché dovevano rimanere concentrati. Il verbo greco originale, qui reso “prestare attenzione”, in senso letterale veniva usato con il significato di dirigere una nave per farle mantenere la rotta verso il porto o per ormeggiarla. I cristiani dovevano quindi tenersi stretti a quello che avevano imparato, senza perdere la rotta. Alcuni studiosi hanno avanzato l’ipotesi che qui inizi una metafora di carattere nautico che viene poi sviluppata nella parte finale del versetto.
così da non andare mai alla deriva Sembra che qui Paolo continui la metafora di carattere nautico iniziata poc’anzi. Il verbo greco reso “andare alla deriva” a volte veniva utilizzato per riferirsi a una nave che rischiava di oltrepassare un porto sicuro a motivo di forti correnti o di venti contrari che potevano spingerla alla deriva, soprattutto se l’equipaggio era distratto. Paolo ricorre a questa metafora per mettere seriamente in guardia i cristiani ebrei: se si fossero distratti trascurando la propria fede o lasciando con negligenza che si indebolisse, avrebbero rischiato di andare alla deriva spiritualmente e di perdere la salvezza (Eb 2:3; confronta approfondimento a Eb 3:12).
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