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Ebrei — Approfondimenti al capitolo 4Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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un grande sommo sacerdote Nella sua lettera Paolo ha già accennato al fatto che Gesù è un sommo sacerdote (Eb 3:1; vedi approfondimento a Eb 2:17). Qui, a questo titolo, aggiunge l’aggettivo “grande”. (Confronta Eb 10:21.) Come la lettera continua a spiegare, infatti, Gesù era più grande di qualsiasi sommo sacerdote della discendenza di Aronne (Eb 4:14–7:28).
che è entrato nei cieli Qui Paolo inizia a trattare la superiorità del sacerdozio di Cristo rispetto a quello dei sommi sacerdoti che avevano prestato servizio al tabernacolo letterale e successivamente al tempio. Sotto la Legge mosaica il sommo sacerdote entrava nel Santissimo una volta l’anno per offrire il sangue di un sacrificio di espiazione in favore della nazione di Israele (Eb 9:7). Gesù invece, il grande Sommo Sacerdote, dopo la sua risurrezione entrò alla presenza di Dio “nel cielo stesso” per offrire il valore del sangue che aveva versato. Il suo sacrificio espiò in modo completo e permanente i peccati di tutti quelli che esercitano fede in lui (Eb 9:11, 12, 23, 24; 10:1-4).
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