Nota in calce
“Sesac”, MVg; T, “Babele”. Pare si tratti di un nome crittografico per Babele (Babilonia), secondo un sistema detto ʼathbàsh, che nasconde il vero nome usando l’ultima lettera dell’alfabeto ebr. (taw) al posto della prima (ʼàlef), la penultima lettera (shin) al posto della seconda (behth), e così via. Pertanto nel caso di “Babele” ciascuna behth, “b”, diventerebbe shin, làmedh diventerebbe kaf, e il nome diverrebbe Sheshàkh (Sesac).