Nota in calce
b Le parole di Isaia rispecchiano la prassi medica dell’epoca. Il biblista Edward H. Plumptre osserva: “‘Spremere’ la ferita in suppurazione era il metodo con cui prima si cercava di eliminare il pus; poi, come nel caso di Ezechia (cap. xxxviii. 21), l’ulcera veniva ‘fasciata’, applicandovi un impiastro, quindi per pulirla si usava qualche olio o unguento tonificante, probabilmente olio e vino, come in Luca x. 34”.