Nota in calce
a Secondo uno studioso, all’epoca esisteva un decreto imperiale che vietava di fare qualsiasi predizione “di un veniente nuovo re o regno, soprattutto se si diceva che avrebbe soppiantato o giudicato l’imperatore in carica”. È possibile che i nemici dell’apostolo Paolo volessero far passare il suo messaggio per una violazione di tale decreto. Vedi il riquadro “I Cesari e il libro degli Atti”.