Nota in calce
k Questo concorda con la Babylonian Chronology, 626 a.C.-45 d.C.
In Luca 21:20-24 Gesù predisse la seconda distruzione di Gerusalemme del 70 d.C. A questo riguardo lo storico giudeo Giuseppe Flavio dice in Guerre dei Giudei, libro 6, capitolo 8, che, dopo che Gerusalemme fu incendiata, “mentre era tutta in fiamme, venne quell’ottavo giorno del mese Gorpieus, o Elul, su Gerusalemme.”
The Encyclopedia Britannica Volume 26, undicesima edizione del 1910, dice alla voce “Tito” (pag. 1032): “Vespasiano, essendo stato proclamato imperatore, ritornò in Italia, e lasciò che Tito continuasse l’assedio di Gerusalemme, che fu presa l’8 settembre 70”.
La data dell’8 settembre dev’essere solo approssimativa. Il mese Elul nel quale, a quanto dice Giuseppe Flavio, Gerusalemme fu distrutta è il 6º mese giudaico. Secondo la tavola che ci è stata sottoposta dal direttore del Nautical Almanac dell’Osservatorio Navale degli Stati Uniti il 5 agosto 1947, il novilunio del primo mese giudaico incominciò il 24 agosto all’una pomeridiana. Perciò l’8º giorno di Elul nel quale Gerusalemme fu distrutta dev’essere incominciato al calar del sole del 2 settembre (giuliano) o del 31 agosto (gregoriano) dell’anno 70 d.C.
Ma sebbene Gerusalemme fosse stata distrutta come città quel giorno, Giuseppe Flavio ci dice che il suo tempio fu distrutto dai Romani il 10 di Ab, ossia il 5-6 agosto (giuliano) o 3-4 agosto (gregoriano) dell’anno 70 d.C., che fu, egli dice, lo stesso giorno dell’anno nel quale il tempio fu distrutto dal Babilonesi nel 607 a.C. (Guerre dei Giudei, Libro 6, capitolo 4, paragrafo 8) Si veda pure il nostro articolo, pagina 137, paragrafi 16, 17.