Nota in calce
a La versione cattolica di Tintori legge: “Morì anche il ricco e fu sepolto nell’inferno”. La Volgata latina e la traduzione (inglese) cattolica romana della confraternita leggono allo stesso modo. La versione cattolica di monsignor R.A. Knox legge: “Anche il ricco morì e trovò il suo sepolcro in inferno”. (Luca 16:22) Queste traduzioni, dichiaranti che un uomo trova il suo sepolcro in inferno, dimostrano ciò che tutto il rimanente della Bibbia mostra, cioè che l’inferno della Bibbia è il comune sepolcro dell’umanità, il reame dei morti, non dei viventi. Questo è confermato da Apocalisse 20:13, 14: “E la morte e l’inferno diedero i loro morti. . . . Poi l’inferno e la morte furon gettati nello stagno di fuoco. Questa è la morte seconda”. (Ti) Qui la traduzione cattolica del rev. F.A. Spencer, O.P., legge: “E la Morte e il Sepolcro ridiedero i morti ch’erano in loro, E la Morte e il Sepolcro furono gettati nel Lago di Fuoco. Questa è la seconda morte, il Lago di Fuoco”. Da questo confronto fra le stesse autorità cattoliche romane risulta dimostrato che l’inferno della Bibbia è il comune sepolcro dell’umanità, senza che facciamo alcun argomento su questo soggetto.
Un più ampio paragone rivelerà a qualsiasi persona onesta e coraggiosa che dove versioni cattoliche leggono nelle Scritture Ebraiche “inferno” la Versione Riveduta legge “sepolcro”. La versione di Cocorda rivela che in tutti questi luoghi la parola ebraica originale è “Sceol’, mentre la versione greca del Settanta adopera la parola “Ades”. Nessun propagandista del fuoco dell’inferno può smentirlo. Ora voi potete comprendere perché Amos 9:2 (RG) dice: “Essi scavano nell’inferno”.