Nota in calce
b Paolo usò il verbo greco proskynèo, che secondo The Greek-English Lexicon of the New Testament (Bauer, Arndt, Gingrich) era “usato per indicare la consuetudine di prostrarsi davanti a un personaggio e di baciargli i piedi, l’orlo della veste, o baciare la terra”. (I Samuele 24:8; II Re 2:15) Può anche significare “adorare”, come di solito viene tradotto in Ebrei 1:6. Se tale in questo caso è il corretto significato, indica evidentemente un’adorazione relativa, un’adorazione resa a Geova Dio per mezzo del suo glorificato Figlio. — Confronta Rivelazione 14:7; La Torre di Guardia del 1º giugno 1971, pagine 350, 351.