Nota in calce
c Nel descrivere alcuni avvenimenti intercorsi fra l’attacco iniziale dei romani contro Gerusalemme (66 E.V.) e la sua distruzione, Giuseppe Flavio dice: “Durante la notte scoppiò un violento temporale con venti impetuosi, piogge torrenziali, un terrificante susseguirsi di fulmini e tuoni e spaventosi boati di terremoto. Sembrava la rovina dell’universo per la distruzione del genere umano, e vi si potevano riconoscere i segni di un’immane catastrofe”. — La guerra giudaica, a cura di G. Vitucci, 3ª ed., Mondadori, Milano, 1982, IV, 286.