Nota in calce
b “Inferno” traduce la parola ebraica Sceol e quella greca Ades, che significano semplicemente “la tomba”. Infatti la versione di Diodati, pur rendendo Sceol 20 volte “inferno”, lo rende 38 volte “sepolcro”, e quella di Giuseppe Ricciotti lo traduce 46 volte “inferno” e “ìnferi” e 6 volte “sepolcro”, a indicare che queste espressioni sostanzialmente si equivalgono.