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  • Cos’è accaduto ai fumetti?
    Svegliatevi! 1983 | 22 novembre
    • Cos’è accaduto ai fumetti?

      “I FUMETTI sono proprio cambiati!” Così ha esclamato una donna dopo avere dato un’occhiata ad alcuni fumetti che suo fratello stava leggendo. Essa stessa un’avida lettrice di fumetti da piccola, li ricordava come qualcosa di “spensierato, emozionante, avventuroso e divertente”. Ma ora era “disgustata per il nudo e il sangue” di cui alcuni fumetti sono pieni.

      “Nudo e sangue, nei fumetti?”, chiedete piuttosto scettici. È difficile credere che un mezzo di comunicazione che un tempo ospitava personaggi come “Topolino” e “Paperino” sia ora decaduto a tal punto. Un uomo perciò decise di investigare egli stesso la cosa. Dopo avere visitato la fiera del fumetto (“Comics and Fantasy Fair”) tenuta ad Atlanta (Georgia, USA), ha riferito quanto segue:

      “Il mio ricordo dei fumetti — è imbarazzante ammetterlo — risale a molto tempo fa. Quindi ero curioso di vedere se il fumetto era veramente cambiato tanto. La prima impressione che ho avuto entrando alla fiera è stata quella di una colossale esposizione o di un centro commerciale. C’erano enormi sale di esposizione con file di tavoli e banchi, su cui erano lunghe scatole di cartone piene di riviste. Regnava un silenzio da biblioteca. Persone di età e formazione universitaria esaminavano letteralmente milioni di fumetti in vendita. Davano l’impressione di sapere quello che cercavano.

      “Sfogliando la guida ai prezzi ho capito perché quei collezionisti consideravano i fumetti un investimento così allettante. Infatti un raro fumetto (il più costoso) costa 14.000 dollari! E i venditori mi hanno detto che la letteratura di fantasia surreale è ora più richiesta e più redditizia di quasi ogni altra cosa si trovi nelle edicole eccetto le riviste ‘per adulti’ (pornografiche).

      “Dato che la mostra prometteva ‘Il meglio in quanto ai fumetti’, i miei occhi cercavano i fumetti, il tipo che ero solito leggere da ragazzo. Ma quello che ho visto era al di fuori della mia portata . . . Molti di essi avevano per tema il misterioso, il soprannaturale, il mostruoso, il demoniaco e l’orrendo. ‘Cos’è mai accaduto ai fumetti?’, mi chiesi”.

      Se siete genitori, la cosa dovrebbe preoccuparvi! Un’indagine effettuata pochi anni fa indicava che erano letti dal 90 per cento dei giovani americani. E sono popolari anche tra i ragazzi di altri paesi. Ma i fumetti sono proprio peggiorati tanto?

  • I fumetti: Com’erano una volta
    Svegliatevi! 1983 | 22 novembre
    • I fumetti: Com’erano una volta

      COMINCIÒ con “Yellow Kid”. Era una pagina di vignette umoristiche che fu pubblicata per la prima volta nel 1896 nel World, un giornale di New York. Acquistò un’immensa popolarità. Ben presto i lettori di giornali si divertivano anche alle stranezze di personaggi come “Foxy Grandpa”, “Buster Brown” e i “Katzenjammer Kids” (noti in italiano come Bibì e Bibò). Erano nati i fumetti!

      E com’erano divertenti! Bastano i nomi a dare un’idea dell’allegria che sprizzava da queste creature dei fumetti: “Fortunello”, “Maude the Mule”, “Mutt & Jeff”, “Krazy Kat”, eccetera. Questi personaggi giocherelloni ben riflettevano l’innocenza dell’epoca che precedette il drammatico anno 1914. Ripensandoci, però, non tutto forse era proprio divertente. I popolari “Bibì e Bibò”, per esempio, facevano spanciare i lettori dalle risa con quella che è stata definita “una sistematica campagna di sabotaggio che resiste con successo a sculacciate, minacce e promesse”.

      La nascita del superiore

      Ben presto gli editori decisero di ristampare alcune di queste strisce popolari sotto forma di giornaletto a fumetti. In principio, però, questi giornaletti venivano distribuiti gratuitamente per scopi pubblicitari. Ma nel 1934 gli editori Wildenberg e Gaines scommisero che i ragazzi sarebbero stati disposti a spendere qualche soldo per un fumetto che chiamarono “Famous Funnies”. Fu anch’esso un successo. Quindi, impiegando disegnatori che avevano appena terminato la scuola superiore, gli editori ingaggiarono un’aspra competizione per attirare i lettori.

      Il 1938 segnò una svolta decisiva. I giovani Siegel e Shuster trovarono un editore per un personaggio da fumetti di loro invenzione: Superman (noto in Italia anche come Nembo Kid)! Per usare le parole di uno dei suoi originatori, doveva essere “un personaggio come Sansone, Ercole e tutti gli uomini forti di cui avevo sentito parlare messi insieme. Solo più forte”. Questo “uomo d’acciaio” accese l’immaginazione di grandi e piccini. Ben presto la rivista mensile faceva incassi lordi di un milione di dollari all’anno. E, spronati da questo successo, gli editori cominciarono a inventare altri personaggi avventurosi.

      Ma la successiva generazione di fumetti invase il campo del sesso, della violenza e dell’orrore. Fumetti in cui la violenza era descritta in modo pittoresco, come quello intitolato “Il delitto non paga”, erano in effetti molto redditizi per gli editori. Con il sopraggiungere degli anni cinquanta, i fumetti cominciarono anche ad atterrire i giovani lettori con titoli come “I racconti della cripta”.

      In molti casi i fumetti non facevano più ridere.

      Le proteste del pubblico

      Nel 1954 Frederic Wertham pubblicò un libro intitolato Seduction of the Innocent (Seduzione degli innocenti) che accusava l’industria del fumetto di corruzione dei giovani. Il dottor Wertham effettuò uno studio fra bambini che avevano problemi emotivi riscontrando che molti di loro erano avidi lettori di fumetti. Il dottor Wertham concluse: “I racconti a fumetti insegnano la violenza”.

      Per alcuni comunque le ricerche del dottor Wertham non dimostravano che i fumetti avessero un effetto negativo su bambini normali. Ma almeno negli Stati Uniti furono infine presi provvedimenti per “controllare” l’industria del fumetto, formulando un codice che limitava gli eccessi nella violenza e nel nudo. Ma questi provvedimenti sono serviti a qualcosa? Come sono oggi i fumetti?

      [Testo in evidenza a pagina 5]

      Con lo scoppio della seconda guerra mondiale, la successiva generazione di fumetti invase il campo del sesso, della violenza e dell’orrore

      [Immagini a pagina 4]

      “Yellow Kid” fu il primo personaggio dei fumetti negli Stati Uniti

      Yellow Kid

      Buster Brown

      Polly and Her Pals

      [Immagini a pagina 5]

      Questi allegri personaggi illustrano com’erano una volta i fumetti

      Tillie the Toiler

      Fortunello

      Krazy Kat

      Bibì e Bibò

      Mutt & Jeff

  • I fumetti: Come sono oggi
    Svegliatevi! 1983 | 22 novembre
    • I fumetti: Come sono oggi

      I FUMETTI hanno fatto molta strada dai primi tempi in cui consistevano di elementari disegni a penna o a matita e usavano un linguaggio estremamente semplice. Oggi, in alcuni ambienti la qualità grafica viene perfino elogiata. E uno stile letterario più sofisticato costringe talora i lettori a ricorrere al dizionario.

      Il cambiamento più grande, però, è il fatto che i supereroi dei fumetti devono lottare non solo contro i personaggi avversari ma anche contro la pervasiva influenza della televisione. Uno studio di recente pubblicazione intitolato “La televisione e il comportamento” rivela che la TV ha il potere davvero formidabile di attrarre i giovani spettatori. Come fanno dunque i fumetti a competere con questa forte concorrente?

      Una novità è stata quella di pubblicare racconti a puntate, in modo che il lettore si sentisse costretto a leggere il seguito. Un recente numero di Rom, per esempio, narra una storia avvincente e si interrompe nel momento in cui il supereroe, Rom, e un compagno del continente perduto di Atlantide sono minacciati da un orribile mostro. Cosa succederà poi? Dovete leggere il prossimo numero per saperlo!

      Per mantenere vivo l’interesse dei giovani d’oggi, saturi di TV, i fumetti hanno dovuto praticamente ignorare i loro “codici” e propinare ai lettori forti dosi di violenza. Un numero di Devil (un supereroe cieco dei fumetti che indossa un costume da diavolo) conteneva per il 53 per cento scene di violenza. Quando Devil combatte, la lotta è rappresentata in modo realistico, colpo per colpo, ed è punteggiata da ‘effetti sonori’. (“Whok”, “Klugg”, “Kangg”, “Chudd” e “Thwakk”, per citarne qualcuno). E dato che l’aderente calzamaglia è l’abito d’obbligo per i supereroi, i lettori possono restare a bocca aperta vedendo i muscoli che si contraggono. (Le supereroine sono vestite in modo non meno seducente). Non deve dunque sorprendere che la pubblicità dei corsi di culturismo e di arti marziali ricorra spesso ai fumetti per reclamizzare ciò che offrono.

      Altri soggetti dei fumetti sono la religione e le pratiche occulte. Per esempio, un numero di Thor comincia con un tono pseudobiblico: “In principio era il vuoto. Col passar del tempo, nel vuoto si sviluppò la materia, e la materia formò le stelle, e le stelle formarono i pianeti . . . Nell’aria sopra la terra crepitavano la potenza e l’energia vitale . . . finché l’energia stessa divenne consapevole della sua propria spaventosa potenza”. Dopo di che il lettore è trascinato in un racconto di dèi e dee mitologici.

      Gli scrittori riescono anche abilmente a introdurre nelle parole del fumetto idee religiose come la trasmigrazione delle anime. In un numero di Devil, una morta viene risuscitata da un uomo misterioso che dice con tono noncurante riguardo al miracolo: “Oh, sì, c’è il trucco”. Fumetti con nomi come Ghost Rider e I . . . Vampire! (che in italiano, rispettivamente, significano “Cavaliere fantasma” e “Io . . . vampiro!”) mostrano che alcuni editori vogliono approfittare dell’attuale interesse per le pratiche occulte.

      Anche gli editori di letteratura pornografica hanno intravisto nel fumetto un comodo mezzo per rappresentare scene di nudo e di erotismo. Molti di questi “fumetti” osceni possono finire nelle mani dei bambini.

      Naturalmente non tutti i fumetti sono degradanti. Né tutti sono letti solo dai bambini. Centinaia di milioni di adulti seguono i fumetti pubblicati dal loro giornale preferito. Nelle Filippine molti — adulti inclusi — prendono a nolo un fumetto per pochi soldi e lo leggono nei pressi dell’edicola prima di restituirlo. In Spagna, nella metropolitana di Madrid o di Barcellona, è comune vedere adulti che leggono fumetti.

      Un popolare fumetto francese è pubblicato in almeno 18 lingue. Si tratta di “Asterix”, un minuscolo e intrepido guerriero celtico che viene coinvolto in ogni specie di avventure durante i suoi viaggi attraverso l’antico impero romano. Un’enciclopedia dice: “‘Asterix’, oltre ad essere semplicemente umoristico e avventuroso, si abbandona a sofisticati giochi di parole, spiritosi anacronismi e battute satiriche che hanno reso caro il fumetto a milioni di europei adulti”. — Encyclopædia Britannica.

      Ma è senz’altro vero che molti fumetti sono rivolti primariamente ai ragazzi e non sono letture sane, poiché si occupano di occultismo, sadismo, orrore o violenza gratuita. I genitori preoccupati dovrebbero per questo vietare ai loro figli tutti i fumetti?

      [Immagini a pagina 6]

      In alcuni fumetti oltre metà delle scene sono violente

      [Immagini a pagina 7]

      Molti giornali a fumetti rappresentano sesso e occultismo

  • I fumetti: Una buona lettura per i vostri figli?
    Svegliatevi! 1983 | 22 novembre
    • I fumetti: Una buona lettura per i vostri figli?

      “QUANDO la sapienza sarà entrata nel tuo cuore e la conoscenza stessa sarà divenuta piacevole alla tua medesima anima”, disse Salomone, “la stessa capacità di pensare veglierà su di te, il discernimento stesso ti salvaguarderà”. (Proverbi 2:10, 11) Il genitore che ha discernimento si interessa di quello che legge suo figlio. Che dire dunque dei fumetti?

      Non sarebbe giusto condannare categoricamente tutti i fumetti. Anzitutto, ce ne sono di tanti diversi tipi. Alcuni sono ancora quello che affermano d’essere: divertenti e piacevoli. I fumetti possono anche essere educativi. Alcuni aiutano il bambino a coltivare l’interesse per la letteratura classica. Anche racconti biblici sono stati presentati a fumetti. E dal momento che la TV allontana tanti ragazzi dai libri, alcuni educatori ritengono che si potrebbero usare i fumetti per ravvivare l’interesse per la lettura.

      Fantasia: un bene o un male?

      ‘Ma è salutare per un bambino leggere racconti fantastici?’, chiedono alcuni. Ebbene, sembra che una certa dose di fantasia sia normale nella crescita. Osservate bambini che giocano e notate con quanta facilità una scatola di cartone diventa un’astronave, o che gusto provano imitando una macchina che accelera. Quindi non è detto che la lettura di qualche racconto fantastico sia dannosa.

      Bisogna tuttavia valutare quello che avviene effettivamente in certi fumetti. In quale mondo fantastico entrerà vostro figlio? Si diletterà nelle avventure di un personaggio che manifesta valori ragionevolmente buoni, o si divertirà con le storie di personaggi mostruosi o demonici? Si sottolinea l’importanza di affrontare i problemi in modo costruttivo, o si risolve tutto con uno “zap”?

      Alcuni bambini fanno fatica a distinguere tra fantasia e realtà. Più il bambino è piccolo, meno esperto è in questo. Quindi se vostro figlio legge i fumetti, vorrete prestare attenzione per vedere se influiscono negativamente su di lui. Per vostro figlio gli eroi dei fumetti sono un semplice svago o non fa che parlare di questi personaggi?

      La violenza nei fumetti

      Un altro motivo di preoccupazione può essere il fatto che i giornaletti contengono violenza. Il dottor Wertham (nel suo libro Seduction of the Innocent) afferma che “i fumetti possono avere svariati effetti sui bambini, dal falsare i valori umani fino a incubi e giochi violenti”. Ad ogni modo, uno studio effettuato nel 1976 sulla lettura di fumetti violenti per brevi periodi non ha stabilito un legame tra fumetti e aggressività infantile.

      Spetta dunque ai genitori stabilire se i fumetti influiscono negativamente sui loro figli. Se un bambino immagina continuamente di “far fuori tutti”, il genitore può saggiamente concludere che sono più appropriate altre letture.

      Alcuni sostengono che i fumetti “offrono ai lettori sia la possibilità di sfogare tendenze ostili e aggressive che il modo di imparare a reprimerle”. Ma questo non è il modo suggerito dalla Bibbia per combattere tali emozioni. Essa dice invece: “Infine, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose di seria considerazione, tutte le cose giuste, tutte le cose caste, tutte le cose amabili . . . continuate a considerare queste cose”. — Filippesi 4:8; vedi anche Colossesi 3:5-9.

      Parla un patito dei fumetti

      Daniele, un cristiano che va verso la trentina, ogni tanto sfoglia ancora volentieri i giornali a fumetti. Ma ricorda anche il tempo in cui erano come una droga per lui, e ci spendeva da 70 a 90 mila lire al mese! “Sono un sognatore per natura e mi piacevano i fumetti perché accendevano la mia immaginazione. Non ero attratto dai misteriosi supereroi, non erano credibili. Ma mi piacevano i personaggi come l’Uomo Ragno con le sue abilità acrobatiche. Riuscivo a immedesimarmi in lui. Se non stai attento te ne fai degli idoli e desideri essere come loro, imitarli. Per esempio, i miei amici e io fingevamo d’essere Capitan America. Capitan America aveva e lanciava sempre lo scudo. Fingevamo che i coperchi dei bidoni dell’immondizia fossero i nostri scudi e ce li lanciavamo contro”.

      Ma come era stato indotto a spendere tanto denaro per i fumetti? “Sono come i teleromanzi”, spiega. “Quando la puntata finisce, l’eroe è in difficoltà e non vedi l’ora che esca il numero successivo per vedere cosa gli succede. Prima di rendermene conto avevo messo insieme una pila enorme di fumetti. E quando andavo all’edicola, non ne compravo solo uno ma diversi, arrivando a spendere dalle 12 alle 14 mila lire”.

      Ma la lettura di tutti quei racconti fantastici influiva in qualche modo su di lui? “Sì, devo proprio ammetterlo”, dice Daniele. “Spesso uscivo a fare una passeggiata nelle fredde giornate invernali e lasciavo vagare la mente, pensando alle avventure che avevo letto nei fumetti. Prima di rendermene conto avevo percorso quattro o cinque chilometri, e non sentivo neppure freddo!”

      Insegnate ai bambini a scegliere

      Alcuni genitori, leggendo questo, potrebbero fare piazza pulita di tutti i fumetti che hanno in casa. Daniele, però, dice che “se si è equilibrati, i fumetti possono essere molto divertenti”. E sono così popolari fra i ragazzi che è praticamente impossibile impedire loro di leggerli. Alcuni compagni di scuola dei vostri figli li raccolgono a centinaia. Un ragazzo ha detto: “Ho oltre 600 giornali a fumetti nella mia collezione. Ma alcuni ragazzi ne hanno molti di più”.

      Quindi, anziché ergervi semplicemente a “censori” potete adottare un metodo più positivo: insegnare ai vostri figli a saper scegliere. Il dottor Gary Stollack dell’università statale del Michigan ha dato questo suggerimento ai genitori: “Prendetevi il tempo di leggere i fumetti e di parlarne con i [vostri] figli. I racconti strani e immorali possono quindi essere presentati gradualmente per quello che sono in realtà, e i figli miglioreranno il loro giudizio e il loro gusto”.

      Chiedete a vostro figlio cosa pensa dei fumetti. Cos’è che gli piace? Avete altra letteratura in casa che potrebbe interessare a un bambino della sua età? Anziché condannare tutti i fumetti, non sarebbe più utile incoraggiare il bambino ad allargare le sue letture? Se qualcuna delle letture di vostro figlio è discutibile, perché non gli spiegate quello che voi pensate di ciò che legge e perché la pensate così? Aiutare un bambino a scegliere le letture è molto più difficile che decidere per lui cosa deve leggere. Ma dovete fare anche questo se siete genitori che si interessano sinceramente del benessere dei propri figli.

      Naturalmente i fumetti sono soltanto una piccola parte della popolarissima letteratura di “fantasia surreale” che l’industria sforna sia per i piccoli che per i grandi. Ma è saggio essere troppo assorti in racconti fantastici? Esiste il pericolo di confondere la fantasia con la realtà?

      [Immagine a pagina 9]

      Vi preoccupate se i vostri figli imitano i personaggi violenti dei fumetti?

  • Qualcosa di meglio dei fumetti
    Svegliatevi! 1983 | 22 novembre
    • Qualcosa di meglio dei fumetti

      CHE oggi alcuni cerchino rifugio nella fantasia è comprensibile. Sono cresciuti in un mondo che è moralmente e spiritualmente fallito. La religione ha fatto poco per soddisfare la sete spirituale degli uomini. In molti casi i politici hanno dato un pessimo esempio morale, deludendo i loro seguaci. Le filosofie popolari hanno effettivamente demolito la fede in Dio. Quindi non è strano che alcuni giovani sperimentino qualsiasi cosa, dagli strani culti religiosi alla droga.

      Fantasia surreale e soprannaturale, perciò, esercitano una forte attrattiva su alcuni di questi profughi del deserto spirituale del mondo. Ma è pratico chiudersi nel mondo della fantasia? No, poiché c’è qualcosa di meglio della fantasia.

      Se un individuo che ama i racconti fantastici finisse per occuparsi di pratiche occulte, farebbe il gioco di colui che per secoli ha sviato l’umanità, Satana il Diavolo. Pochi oggigiorno confesserebbero di credere nel Diavolo. Ma la Bibbia ci assicura che esiste veramente e che è una creatura intelligente. In I Giovanni 5:19 la Bibbia dice: “Tutto il mondo giace nella potenza del malvagio”.

      “Superuomini” antidiluviani

      Secondo la Bibbia, questa malvagia creatura spirituale si servì di angeli disubbidienti per dominare la scena del mondo. Questi angelici ‘figli di Dio’ si lasciarono ossessionare dall’idea d’avere relazioni sessuali con le “figlie degli uomini” e in qualche modo si materializzarono per soddisfare le loro egoistiche fantasie. La loro progenie fu una razza singolare di giganti detti Nefilim, famosi per la loro indole violenta. Insieme ai loro padri angelici, trasformarono il mondo in un posto violento, e Dio fu costretto a porre fine a quel mondo per mezzo di un Diluvio. — Genesi 6:1-7, 13; Giuda 6.

      L’uomo però non ha mai dimenticato questi “superuomini” antidiluviani. Probabilmente la mitologia greca con i suoi dèi scesi dal cielo è solo un’eco di queste cose veramente accadute prima del Diluvio.

      Per questo motivo il cristiano evita gli svaghi che rasentano la magia, la stregoneria, lo spiritismo e simili contatti con il soprannaturale. La Bibbia li condanna tutti. — Levitico 19:26, 31; Deuteronomio 18:10-12.

      Né i cristiani sono spinti a sottrarsi alle crude realtà della vita di questo sistema di cose. Sanno che la Bibbia prediceva queste condizioni e consiglia: “Ma quando queste cose [le predette condizioni del mondo] cominceranno ad avvenire, alzatevi e levate la testa, perché la vostra liberazione s’avvicina”. (Luca 21:28) Questa promessa liberazione verrà mediante il risuscitato Re Gesù Cristo i cui poteri superano di gran lunga quelli di qualsiasi immaginario supereroe. (Rivelazione 19:11-16) Il suo intervento negli affari del mondo significherà la distruzione delle religioni e dei governi corrotti che non hanno soddisfatto la fame spirituale dei loro sostenitori. (Daniele 2:44) Il suo giusto governo celeste assumerà il dominio della terra e ristabilirà condizioni paradisiache. — Rivelazione 21:3-5.

      Questi fatti, che non sono racconti fantastici, meritano la vostra considerazione e quella dei vostri figli. I testimoni di Geova saranno felici di esaminare la Bibbia insieme a voi affinché possiate comprendere su che cosa si basa questa speranza. Non fate l’errore di chiudervi in un irreale mondo immaginario. Rivolgetevi invece alle promesse della Bibbia. Sono incoraggianti, sicure e VERE!

      [Immagine a pagina 11]

      I racconti biblici sono molto meglio dei fumetti

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