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Disoccupazione: ancora un problema mondialeSvegliatevi! 1984 | 22 dicembre
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Disoccupazione: ancora un problema mondiale
LA DISOCCUPAZIONE è qualcosa che va oltre l’essere semplicemente senza lavoro. “A poco a poco perdi il rispetto di te stesso, la tua identità e i contatti col mondo esterno”, ha dichiarato un ex insegnante. Un altro che era disoccupato ha detto: “Mi sembra d’essere morto di dentro”. Alcuni che sono stati licenziati sono caduti in uno stato di disperazione così profonda che hanno minacciato di morte i consulenti in materia di occupazione.
La complessità del problema diventa comunque più evidente man mano che il numero dei disoccupati aumenta nel mondo. “Più di 500 milioni di persone sono disoccupate o sottoccupate nel Terzo Mondo, secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro”, riferiva il Toronto Star. E sottolineando la portata del fenomeno, aggiungeva che “in Europa e nell’America Settentrionale ci sono altri 50 milioni di persone senza lavoro”. In un periodo di dieci mesi il Canada ha distribuito 6 miliardi e 800 milioni di dollari sotto forma di sussidio di disoccupazione, circa il 72 per cento in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E la percentuale dei disoccupati nel Canada è salita recentemente al 13,5 per cento, mentre prima era dell’11,2 per cento.
Benché negli Stati Uniti il tasso di disoccupazione sia sceso all’8 per cento nel 1984, alcuni stati hanno registrato tassi niente meno che del 14,9 per cento.
“Per gli oltre 10 milioni di americani che necessitano disperatamente di un’occupazione e vogliono lavorare, non c’è neppure un segno di ripresa”, dice in U.S.News & World Report Lane Kirkland, presidente di un sindacato.
Nemmeno in Gran Bretagna le prospettive sono luminose nel campo dell’occupazione. Secondo un rapporto (compilato dal Cambridge Economic Group), si prevede che per la fine del decennio ci siano oltre quattro milioni di disoccupati.
In otto paesi dell’Europa e in Giappone, rileva l’Economist del 18 febbraio 1984, ci sono più disoccupati dell’anno scorso. L’inverno passato la Repubblica Federale di Germania ha registrato la più alta cifra di disoccupati nella storia del dopoguerra.
E secondo quanto dice U.S.News & World Report, in Iugoslavia “fino al 15 per cento dei lavoratori della nazione — circa 900.000 unità — sono disoccupati, e le loro file continuano a ingrossarsi”.
Secondo la rivista Time, nella Costa d’Avorio 1 lavoratore su 5 è disoccupato.
Le conseguenze
Molti non si rendono conto delle conseguenze psicologiche, fisiche e sociali che i disoccupati e le rispettive famiglie devono affrontare. Né riescono a capire che le non rosee prospettive di trovare un’occupazione accrescono le frustrazioni dei disoccupati. Un servizio sulla disoccupazione diceva che il fatto d’essere senza lavoro “può avere effetti deleteri sui lavoratori e sulle loro famiglie”. Inoltre spiegava: “È ben comprovato che alcuni reagiscono alla perdita del lavoro con perdita del rispetto di sé, insonnia, tensione in famiglia, violenza domestica, depressione, abuso di alcool e perfino col suicidio”. I giornali titolano: “Suicidi e delitti messi in relazione con la disoccupazione”.
Alcuni contestano il “legame suicidio-economia”, ma ricercatori degli Stati Uniti additano un aumento di suicidi del 13 per cento in un periodo di tre mesi in cui negli Stati Uniti il “corrispondente aumento del tasso di disoccupazione è stato del 28 per cento”. Secondo la loro analisi, “un aumento dell’1 per cento nel tasso annuale di disoccupazione porta a 320 suicidi all’anno fra gli uomini”.
Gli effetti psicologici negativi sono seri. “La disoccupazione uccide”, diceva un altro titolo. L’articolo citava i crescenti disturbi cardiovascolari e l’aumento degli omicidi. Hugh Drummond, medico e giornalista, ha definito la disoccupazione “una delle più grandi minacce alla salute”. Un ecclesiastico ha dichiarato: “Ho seppellito uomini che credo siano morti a causa della disoccupazione”.
Se siete disoccupati, c’è nulla che potete fare per combattere i nocivi effetti della disoccupazione? Potete cavarvela in qualche modo finché non siate nuovamente assunti? Potete creare un lavoro o trovarne un altro? Che potete fare per conservare uno spirito positivo, cosa tanto essenziale per non perdere la calma?
[Riquadro a pagina 3]
TASSO DI DISOCCUPAZIONE
Australia ..... 9,5% Belgio .... 14,8%
Canada ........ 11,2% Francia ... 9,8%
Rep. Fed. di Olanda .... 17,8%
Germania .... 8,8% Giappone .. 2,6%
Italia ........ 12,6% Svizzera .. 1,0%
Svezia ........ 3,7% USA ....... 8,0%
Regno Unito ... 12,5%
(Dall’Economist del 18 febbraio 1984)
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Come far fronte alla disoccupazioneSvegliatevi! 1984 | 22 dicembre
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Come far fronte alla disoccupazione
‘MI DISPIACE, dobbiamo licenziarla’. Queste parole vi giungono come una pugnalata. Poi siete presi dalla disperazione. Il timore del futuro vi attanaglia. Le prospettive di trovare lavoro sono tutt’altro che rosee, e questo non fa che accrescere i già sconvolgenti sentimenti di impotenza e frustrazione. Ogni nuovo giorno diventa un incubo. Siete oppressi da un inesorabile senso di vergogna.
Per un settore della popolazione che si va allargando, c’è la reale prospettiva di venire a trovarsi in tale situazione. Per molti altri è già una cruda realtà. Colpisce senza misericordia persone di ogni razza, età e condizione economica, interessando un crescente numero di persone che non avrebbero mai pensato di trovarsi involontariamente disoccupate. In certi casi gli interessati e le loro famiglie continueranno a risentire delle conseguenze molto tempo dopo che il problema del lavoro è stato risolto. È possibile fare qualcosa?
Lo stato d’animo
Anzitutto bisogna conservare uno spirito positivo. Se i probabili datori di lavoro notano che siete negativi, possono giudicarvi dei falliti e concludere erroneamente che non siete adatti per quel posto. Quindi non perdete la calma e non vi lasciate turbare. Non è la fine del mondo. Consolatevi pensando che non siete gli unici a essere disoccupati. Certo perdere il lavoro può essere una delle esperienze più traumatizzanti. Ma se si è ancora vivi e si ha qualche disponibilità, non tutto è perduto.
Il timore e l’ansietà si possono combattere. Questi suscitano sentimenti negativi che distruggono la fiducia in se stessi. Non cominciate a dare la colpa a voi stessi. (‘Ci dev’essere qualcosa che non va in me! Sono un buono a nulla! Perché lui lavora e io no?’) Resistete alla tentazione di dare la colpa agli altri. (‘Sono sempre stato antipatico al principale!’) Non considerate il fatto d’essere senza lavoro come un ostacolo permanente, ma come un ostacolo che si può eliminare anche se ci vorrà tempo.
Alcuni che sono disoccupati si isolano dalla famiglia e dagli amici. Invece non temete di chiedere aiuto. Non nascondetevi. Se avete figli abbastanza grandi da capire e da aiutarvi, metteteli al corrente, chiedete la loro cooperazione. Parlate con altri dei vostri sentimenti, dei vostri pensieri e dei vostri timori. Nessuno saprà quello che state passando se non ne parlate. Apprezzate l’aiuto morale di coloro che si interessano di voi. Un’antica massima dice: “Il vero compagno ama in ogni tempo, ed è un fratello nato per quando c’è angustia”. (Proverbi 17:17) Se siete familiari o amici di qualcuno che è senza lavoro, date prova d’essere ‘veri compagni’ mostrando comprensione e dando appoggio? Familiari e amici possono aiutarvi a superare il penoso shock della disoccupazione.
Suggerimenti pratici
Quando arrivano fatture da pagare non ignoratele, fingendo che il problema sparirà. Come vi sentireste se qualcuno che vi deve del denaro fosse evasivo e vi nascondesse la ragione per cui non paga in tempo il suo debito? È utile seguire questo buon consiglio: “Fate agli altri tutto ciò che volete che essi facciano a voi”. (Matteo 7:12, Parola del Signore, Il Nuovo Testamento) Se quindi non siete in grado di pagare le fatture, parlate con i vostri creditori. Basterà che li informiate, e in molti casi saranno disposti a modificare il vostro programma dei pagamenti finché non troviate un’altra occupazione regolare.
Poi esaminate realisticamente la vostra situazione. Vedete come potete usare i mezzi di cui disponete. E come minimo un bene prezioso ce l’avete: l’esperienza nel lavoro. Questa può servirvi per mettervi alla ricerca di un’altra occupazione.
Ma prima vedete cosa vi devono dal precedente lavoro. Vi spetta la liquidazione? Eravate assicurati contro la disoccupazione? Potete beneficiare del sussidio di disoccupazione? Ci sono altri provvedimenti governativi? Accertatevi di conoscerli tutti. Se ne avete diritto chiedeteli. Non vi vergognate di chiedere tale aiuto quando ne avete davvero bisogno. Ad esempio, è imbarazzante chiedere aiuto al medico quando si è feriti o non si sta bene? Inoltre è probabile che tali fondi esistano perché voi ed altri avete pagato le tasse. Consideratela dunque una specie di assicurazione. Su quali altri campi potete lavorare?
Eliminate le spese superflue: Disoccupati o no, datevi un’occhiata attorno per vedere cosa bisogna fare per ridurre le spese o anche per eliminarne certune. Può darsi che dobbiate cambiare il vostro modo di vivere, ma per far fronte all’emergenza dovete agire in modo realistico. Ecco alcuni suggerimenti. Cercate, se possibile, di ridurre la bolletta del riscaldamento e dell’aria condizionata. In alcune case basta spostare il termostato di qualche grado. Considerate inoltre se un altro tipo di combustibile può essere meno costoso di quello che usate adesso.
Alcuni arrivano a spendere 700.000 lire all’anno per le sigarette, 850.000 lire all’anno in alcolici e 2 milioni e mezzo all’anno al ristorante. Possono fare molto per ridurre queste spese al fine di riuscire a sbarcare il lunario!
Alcune famiglie potrebbero vedere quanti televisori hanno. È necessario tenerne acceso più d’uno contemporaneamente? Non ne basta uno per la famiglia? Molti fanno anche senza! Quanti telefoni avete? Ne basta uno? Quante macchine avete? Che dire degli oggetti di lusso? Della motoslitta? Della roulotte? Di altre attrezzature per lo svago? Sono tutte cose che comportano spese per carburante, riparazioni e assicurazione. Oltre a ridurre le spese, la vendita di questi e di altri oggetti in sovrappiù può accrescere le vostre entrate.
Risparmiate sul vitto: Diverse famiglie possono acquistare insieme grosse quantità di alimenti a prezzi all’ingrosso e poi dividerseli. Approfittate delle offerte speciali. Comprate cibi ‘di stagione’ e congelateli, o fate conserve. Alcuni acquistano frutta, verdura, carne e pollame direttamente dal produttore e risparmiano parecchio. Ancora di più si può risparmiare raccogliendo da sé frutta e verdura in alcuni poderi. In questo modo la famiglia può fare anche una salutare scampagnata. Alcuni agricoltori sono disposti a lasciarvi spigolare dopo la raccolta, senza farvi pagare nulla! Vedete se dalle vostre parti c’è questa possibilità.
Alcune famiglie coltivano la propria terra, o, dove ce ne sono disponibili, prendono in affitto appezzamenti di terreno, e coltivano verdure oltre ad allevare pollame. Risparmierete denaro facendo conserve e congelando gli alimenti quando ne avete più di quelli che potete consumare freschi. Se non potete permettervi di prendere del terreno in affitto, chiedete a contadini, amici e parenti se potete coltivare gratis un piccolo appezzamento di loro proprietà. Se l’età e la salute non vi consentono di far questo, consultate la locale biblioteca per vedere cosa potete coltivare in cassette sui davanzali. Vi sorprenderà vedere ciò che potete fare e quanto potrete risparmiare!
Alcune casalinghe hanno scoperto che il sabato pomeriggio in alcuni mercati e supermercati venivano gettati via prodotti buoni perché i direttori pensavano che nel fine settimana si sarebbero guastati. Queste donne hanno predisposto di andare a prendere questi cibi buoni prima che venissero gettati via. Altre acquistano pane del giorno prima e pasticceria e congelano quello che non viene consumato subito. O forse risparmierete facendoli da voi. Tutto serve.
Riducete la spesa del vestiario: Potete notevolmente ridurla cucendo gli abiti da voi e barattando gli abiti con altre famiglie dove ci sono figli che crescono. Se dovete proprio acquistare alcuni capi di vestiario, aspettate le svendite. Provate anche nei negozi che smerciano abiti usati di buona qualità. Spesso la gente vende capi di vestiario usati in quelli che in alcuni luoghi vengono comunemente chiamati mercati delle pulci. I bambini crescono in fretta, per cui spesso sono in vendita indumenti seminuovi. (Riviste femminili o periodici specializzati contengono annunci con offerte di articoli usati). Ma attenzione! Comprate solo quello di cui avete veramente bisogno. Evitate di comprare dietro l’impulso del momento.
Risparmiate sulla casa: Alcuni hanno dovuto fare il sacrificio di rinunciare a una casa in cui dovevano pagare un forte mutuo o un affitto elevato e trasferirsi in un appartamento più accessibile o in una casa di campagna. Altri son dovuti andare ad abitare presso parenti o amici, sistemando se necessario certe parti della casa affinché potesse ospitare due famiglie. A volte questo ha anche permesso di eliminare la spesa di un’automobile in più. Anni fa molte famiglie vivevano così con grande beneficio per tutti. Naturalmente, in situazioni del genere entrambe le parti devono essere disposte a rinunciare a qualcosa. Ma c’è qualche problema che non si possa risolvere quando c’è amore sincero? Voi e i vostri figli potreste scoprire la gioia che si ha vivendo nella stessa casa dei nonni.
La disoccupazione offre opportunità
Sebbene il fatto di essere senza lavoro possa spaventare, forse non tutto il male viene per nuocere. Proverbi 20:30 dice: “Una ferita che sanguina è rimedio al male”. — Garofalo.
Il fatto di essere disoccupati vi dà modo di scoprire voi stessi. Vi dà il tempo di rivalutare la vostra vita e di ripensare alle cose. Vi dà l’opportunità di concentrarvi su capacità che non avete mai sfruttato e di esplorare varie occupazioni alternative a cui prima non avevate mai avuto il tempo di pensare. Può darsi scopriate che un altro tipo di lavoro sarebbe più adatto per voi e anche più piacevole.
Il fatto di essere disoccupati vi offre l’occasione di approfondire i rapporti familiari. Il più delle volte, dopo una giornata di duro lavoro, si è troppo occupati o troppo stanchi per conoscere il proprio coniuge e i propri figli così bene come si vorrebbe. Ora potete fare cose con e per i familiari per le quali in passato forse non avete avuto tempo, come preparare un pasto o fare quel ripiano in più per lo sgabuzzino. Ma avete sempre bisogno di un lavoro. Il punto è come trovarlo.
[Immagine a pagina 6]
RISPARMIATE
RACCOGLIETELA DA VOI
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Trovare un lavoro, o crearne unoSvegliatevi! 1984 | 22 dicembre
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Trovare un lavoro, o crearne uno
‘MA CHE dire di un lavoro diverso?’, chiedete. Può darsi dobbiate cercare lavoro in un altro campo, forse anche meno retribuito. Molti però hanno imparato ad accontentarsi di un reddito più basso. E può darsi che, con qualche cambiamento, finiate per guadagnare di meno eppure avere di più! A questo riguardo è indispensabile fare un bilancio preventivo.
Un’altra cosa indispensabile è persistere quando si cerca lavoro. Dopo alcune delusioni ci si può facilmente scoraggiare. Ma ricordate che, anche se i posti di lavoro scarseggiano, ci sono sempre lavoratori che si licenziano, vanno in pensione, muoiono o vengono trasferiti. Quindi, come riferiva un giornale, “uno dei modi migliori per trovare lavoro è ancora quello di andarlo a cercare in ogni angolo”. Telefonate a fabbriche, uffici, agenzie di collocamento, e recatevici di persona. Leggete gli annunci nei giornali. E notate: “Gli esperti convengono che dal 50 all’80 per cento di tutti i posti vacanti non compaiono negli annunci”. Quindi chiedete a parenti, amici e vicini se sanno di lavori disponibili. Spiegate a tutti loro quello che sapete fare e che siete disposti a fare. Preparate un curriculum e lasciatene una copia a loro e nei luoghi dove presentate una domanda d’impiego.a Siate disposti a trasferirvi se occorre. Di tanto in tanto i luoghi dove ci sono posti di lavoro disponibili cambiano.
Non siate però così occupati da non aver tempo per concedervi ogni tanto un po’ di svago. La continua ricerca di un lavoro crea tensione nociva e stress, mentre brevi periodi di svago recano sollievo.
Che dire se nonostante tutto ciò non riuscite a trovare lavoro? O cosa potete fare finché non trovate un’altra occupazione? Molti hanno imparato a creare un lavoro. Risultati particolarmente buoni si ottengono nel campo dei servizi, che consiste nel provvedere ad altri quello che vogliono o di cui hanno bisogno. Per esempio una famiglia, scoprendo che nella loro città non c’era un negozio di abiti usati, ne aprì uno! O che dire di offrirvi di curare le piante? Di questi tempi ci sono molte piante in negozi, uffici, alberghi e sale d’aspetto di aeroporti. Fornendo queste piante e avendone cura in vari luoghi potete avere un guadagno adeguato e spesso sarete voi stessi a scegliere l’orario di lavoro.
Anche per chi non può lavorare fuori casa ci sono opportunità. Forse sapete preparare buone pietanze al forno o squisiti cibi esotici richiesti nella vostra zona. Molti ristoranti acquistano per loro uso piatti di questo genere ben preparati. O può darsi dobbiate reclamizzare i vostri prodotti. In quasi tutte le città ci sono settimanali o pubblicazioni specializzate che offrono annunci pubblicitari gratis. In alcuni luoghi i supermercati hanno quadri informazioni dove la gente può reclamizzare gli articoli in vendita. Una donna che sapeva fare dolci polacchi fu sorpresa dell’accoglienza fatta al suo primo annuncio gratis: ordinazioni per un valore di oltre 350.000 lire! Ci sono altri lavori che si possono fare in casa propria, come ad esempio cucire e modificare abiti. L’elenco qui accanto indica alcuni altri modi in cui certuni sono stati aiutati a superare il problema della disoccupazione creandosi un lavoro.
La cosa principale è tenersi occupati: anche facendo lavoro non retribuito se occorre. Un vantaggio del lavoro non retribuito è che mostra agli eventuali datori di lavoro che siete persone laboriose. Inoltre accresce la fiducia in voi stessi perché siete occupati ad aiutare altri.
Mantenete uno spirito positivo
Alcuni che hanno seguito i summenzionati suggerimenti, e hanno avuto successo, non tornerebbero alla precedente occupazione, neppure se potessero. La perdita del posto ha permesso loro di trovare lavoro in un altro campo che si è dimostrato molto più piacevole. Sono sotto molti aspetti in migliori condizioni finanziarie ed hanno più tempo da dedicare alla famiglia.
Se siete disoccupati o prevedete di essere presto licenziati, non disperate. Andate incontro al futuro con fiducia. Se avete forte fede nelle promesse di Dio contenute nella Bibbia, l’essere senza lavoro non sarà un fatto così sconvolgente, purché ricordiate le sue parole: “Non ti lascerò affatto né in alcun modo ti abbandonerò” e: “Gettate su di lui [Dio] tutta la vostra ansietà, perché egli ha cura di voi”. — Ebrei 13:5; I Pietro 5:7.
La fede in queste promesse può sorreggervi. Insieme ai suggerimenti pratici dati qui, la fede vi aiuterà a far fronte alla disoccupazione.
[Nota in calce]
a Per ulteriori informazioni, vedi gli articoli intitolati “Come regolarsi a un colloquio di lavoro?” nel numero di Svegliatevi! dell’8 luglio 1983 e “Voglio solo un lavoro!” nel numero del 22 febbraio 1983.
[Riquadro a pagina 9]
POSSIBILITÀ DI LAVORO PER I DISOCCUPATI
IN CASA
● Sorveglianza e cura di bambini
● Coltivare e vendere ortaggi
● Cucire, modificare e riparare abiti
● Lavoro a cottimo per una fabbrica
● Preparare dolci e pietanze
● Fare trapunte, lavorare all’uncinetto, ai ferri, fare il macramè, ceramiche; altri lavori artigianali
● Lavori di tappezzeria
● Lavori di contabilità, dattilografia
● Rispondere al telefono
● Lavoro di parrucchiere per donna
● Tenere pensionanti
● Indirizzare e riempire le buste per agenzie pubblicitarie
● Fare i custodi (quando la gente va in vacanza e vuole che qualcuno badi alla sua casa)
● Lavare automobili e darvi la cera (i clienti possono portare la macchina a casa vostra)
● Toletta per cani e altri animali
● Arrotare seghe, forbici, coltelli (si possono consultare libri in biblioteca per vedere come si fa)
● Riparare serrature e fare chiavi (laboratorio in casa, nel garage)
● Molti annunci di questo genere si possono pubblicare gratis o con poca spesa in pubblicazioni periodiche specializzate o, in alcuni paesi, esporre in un quadro informazioni nei supermercati.
FUORI CASA
● Pulizie: negozi, uffici, appartamenti in edifici appena terminati, dopo incendi, quando gli inquilini lasciano liberi gli appartamenti, in casa altrui (lavori domestici)
● Riparazioni: apparecchiature di ogni specie (nelle biblioteche ci sono libri contenenti semplici istruzioni su come fare riparazioni)
● Lavori vari: rivestimenti; fare mobiletti, porte, verande; verniciatura; recinzioni; tetti
● Lavori agricoli: raccolta di frutta e verdura
● Lavoro di taglialegna
● Sistemazione e cura di piante negli interni: uffici, banche, sale d’aspetto
● Amministrazione di proprietà (con alloggio gratis a volte)
● Assicurazioni, beni immobili
● Installazione e pulizia di moquette
● Consegna dei giornali (adulti e ragazzi), altre consegne: annunci pubblicitari, bollette
● Traslochi, magazzinaggio (se si dispone di un seminterrato asciutto)
● Giardinaggio, potatura di alberi, cura di prati
● Guidare uno scuolabus
● Fare fotografie (nei parchi giochi: offrirle ai genitori)
● Raccolta di lombrichi per pescatori
● Riparare automobili in cambio di lavori elettrici, lavori di cucito in cambio di lavori di idraulico, ecc.
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