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Aumenta la paura di essere violentateSvegliatevi! 1980 | 22 novembre
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Aumenta la paura di essere violentate
VIOLENZA CARNALE! Forse vi spaventa così tanto, o la trovate così disgustosa, che siete riluttanti a leggere qualcosa sul soggetto. In tal caso, specie se siete donne, forse avete particolare bisogno di riflettere sulla cosa. Diciamo questo per il modo in cui gli stupratori scelgono le loro vittime.
“L’uomo che intende violentare una donna ne sceglie una vulnerabile”, spiega James Selkin, direttore del Centro per lo Studio della Violenza del General Hospital di Denver. Gene G. Abel, professore di psichiatria, descrive la donna vulnerabile: “Lo stupratore cerca quasi sempre una donna spaventata, sbigottita, passiva che si sottomette sessualmente con una resistenza minima”.
Se foste minacciate di violenza carnale, sareste questo tipo di donna? Come reagireste?
Come reagisce la maggioranza delle vittime
È comprensibile che davanti alla minaccia d’essere violentata una donna sia atterrita. Infatti due professori del Boston College, dopo aver intervistato 80 donne che erano state violentate, hanno rilevato: “La principale reazione di quasi tutte le donne davanti alla violenza è stata la paura”. E il guaio è che la paura può paralizzare.
Una donna che è stata violentata ha fatto questo esempio: “Viaggiando di notte su una strada vi è mai capitato di vedere un coniglio paralizzato dalla luce dei vostri fari? Rimaneva immobile, come se sapesse che sarebbe stato investito: ecco ciò che è accaduto”.
La paura è spesso accompagnata da confusione e incertezza. Per esempio, una diciannovenne ha spiegato: “Non ho lottato fisicamente in alcun modo, in parte perché ero spaventata, soprattutto perché nella mia ingenuità pensavo che una ragazza dovesse fare quello che le dicono. . . . Il modo repentino in cui è successo mi ha lasciato del tutto confusa e inerme”.
Questa ragazza ha reagito come molte altre in circostanze simili. Ha ceduto. Poche sono preparate a resistere, a resistere con tutte le loro forze. Elizabeth R. Dobell, scrivendo per la rivista Seventeen, ha fatto questa sorprendente rivelazione: “Su 4.057 casi di stupro denunciati a New York nel 1974 solo una donna ha fatto resistenza. . . . Davanti alle minacce di violenza fisica il terrore paralizza la maggior parte delle donne”.
Riuscirebbe un uomo a indurvi con le intimidazioni a cedergli? Come fareste a resistere? Lo sapete?
Si deve imparare a resistere
Alcuni consigliano di non resistere, specialmente se l’uomo è armato. Dicono che è meglio accontentare l’uomo evitando così ulteriore danno. Ma è questo un consiglio saggio?
“Penso che sia completamente sbagliato”, dice Frank Lena, che tiene corsi nelle scuole superiori americane su come difendersi. “Insegno a queste ragazze che se si lasciano violentare per la paura, l’uomo potrebbe ugualmente ucciderle una volta ottenuto quello che vuole per non essere poi identificato”. Altri esperti dicono la stessa cosa, e raccomandano di resistere.
Tuttavia c’è il problema di come resistere. “Abbiamo paura”, ha detto una donna, “perché non abbiamo fiducia in noi stesse. . . . Speriamo non succeda. E quando succede, non sappiamo cosa fare”.
Date le condizioni prevalenti in molti luoghi, è importante che la donna sappia cosa fare. Davanti a un potenziale stupratore dovete saper reagire in modo totalmente diverso da come vi comportereste in altre circostanze.
Una minaccia reale?
“Ma in effetti”, chiederete, “non sono i casi di stupro relativamente rari? La possibilità d’essere violentate non è piuttosto remota?”
Guardando certe statistiche sugli stupri, si può supporre che sia così. Nel 1933 negli Stati Uniti furono denunciati solo 4.930 casi di stupro. Nel 1962, sebbene il numero fosse salito a 16.310, non sembra che vi fossero implicate così tante donne.
Tuttavia, nei 16 anni che seguirono il numero degli stupri denunciati si è più che quadruplicato, salendo a 67.131 nel 1978. E nei primi nove mesi dell’anno scorso aumentarono ancora del 9 per cento. In America la violenza carnale è il reato che aumenta più in fretta. Tuttavia i casi denunciati danno solo una vaga idea del problema che si presenta oggi alle donne.
Questo perché la stragrande maggioranza dei casi di violenza non sono denunciati alle autorità. Molte vittime si vergognano di farlo. Temono che la loro asserzione d’essere state violentate sia accolta con scetticismo o sospetto, o desiderano semplicemente salvare la propria intimità. Alcune temono quello che potrebbe dire la famiglia. Altre pensano che non ne valga la pena, dato che solo il 2 per cento circa degli stupratori viene condannato e messo in prigione.
Le indagini indicano che il numero dei casi di stupro è enorme. In genere si calcola che la cifra sia da tre a cinque volte il numero denunciato. La rivista Time diceva: “Alcuni analisti affermano che ben 500.000 persone all’anno vengono aggredite sessualmente”. Secondo il libro How to Protect Yourself from Crime, “da alcune stime risulta che ben il 90 per cento degli stupri non sono denunciati”.
Pertanto solo negli Stati Uniti sarebbero violentate più di 1.000 donne al giorno! E questo numero non include la maggioranza dei 60.000 bambini che subiscono ogni anno abusi di natura sessuale.
Tuttavia lo stupro non è solamente un problema americano. La violenza sessuale aumenta anche nell’America del Sud, in Africa e in Europa.
Perché la violenza carnale è diventata un problema così esteso nel nostro tempo? Che cosa spinge gli uomini a commettere questo reato?
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Perché avviene?Svegliatevi! 1980 | 22 novembre
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Perché avviene?
IL NUMERO delle donne violentate cresce sempre più. “Nelle università gli episodi di violenza carnale sono numerosissimi”, osserva il libro Against Rape, “tanto che in alcune grandi scuole sono stati presi alcuni provvedimenti antistupro. In un’università del Middle West è stato stabilito un servizio di scorta. Poi alcune donne hanno riferito d’essere state violentate dagli uomini che si erano offerti di accompagnarle”.
La violenza carnale non è nulla di nuovo. La Bibbia riferisce episodi di stupro avvenuti migliaia d’anni fa: quello della figlia di Giacobbe e quello della figlia di Davide. Ma perché oggi questo reato è divenuto così comune nel nostro tempo? — Gen. 34:1, 2; II Sam. 13:1-14.
La mentalità dello stupratore
Un fattore importante è ciò che molti uomini pensano delle donne. Secondo loro, la principale funzione della donna sarebbe quella di recare piacere sessuale all’uomo. Tale mentalità è stata incoraggiata dall’enorme diffusione della pornografia. Per descrivere la donna viene perfino usata l’espressione “pezzo di carne”. La mentalità che spinge a usare tale linguaggio è la stessa che spinge l’uomo a violentare.
Molti ragazzi crescono in un ambiente dove imparano a ragionare così. Viene loro insegnato che aggressività e violenza sono indici di virilità e mascolinità. E le ragazze imparano a fare di tutto per stuzzicare gli uomini. Commentando questo fatto, un consulente che lavora in un centro antistupro di Chicago ha affermato: “Lo stupro è la conseguenza logica del modo in cui gli uomini imparano a trattare le donne e viceversa”.
Un altro fattore che spinge alcuni uomini a commettere atti di violenza carnale è la confusione in materia di sesso negli anni dello sviluppo. Alcune parenti, trattando i ragazzi come dei trastulli sessuali, hanno fatto nascere in loro dei sentimenti di aggressività nei confronti delle donne. Uno studio su 200 uomini condannati per reati sessuali negli Stati Uniti ha rivelato che il 44 per cento di loro aveva dormito con la madre nello stesso letto, e che la madre li aveva stuzzicati sessualmente.
Il modo di vivere è cambiato
Il fatto che le donne sono uscite dall’ambiente domestico e competono con gli uomini, avvicinandosi sempre più alla “parità”, è indicato da alcuni come un’altra ragione dell’aumento dei casi di stupro in America. Camille E. LeGrand, avvocatessa californiana, dice che lo stupro è un modo in cui gli uomini, consapevolmente o inconsapevolmente, ‘tengono le donne al loro posto’, mostrando che continuano ad essere più forti di loro e che le tengono sotto il loro dominio.
La maggiore libertà di movimento della donna moderna la espone di più alla violenza carnale. La psicologa Carolyn J. Hursch spiega: “Ci sono più stupri perché ci sono più donne in circolazione. Cinquant’anni fa di rado una donna usciva sola di sera senza essere accompagnata da un uomo. Oggi questa è ovviamente una cosa molto comune”.
Inoltre, nel nostro tempo più donne si mettono in situazioni che le espongono alla violenza. In una pubblicità televisiva si vede una donna sola in casa che invita un conoscente a bere qualcosa nel suo appartamento. Essa spiega agli spettatori che questa è ora una cosa perfettamente legittima. E dato che molti hanno messo da parte le norme bibliche sulla moralità, in tale situazione una donna può essere costretta, contro la sua volontà, ad avere relazioni sessuali.
Violentate a un appuntamento
Secondo un esperto, “il 35 per cento degli stupri” avviene agli appuntamenti; secondo un altro, si tratta della “stragrande maggioranza”.
In uno studio di 1.070 casi di violenza carnale, la sociologa Pauline Bart dell’Università dell’Illinois riferisce che nel 59 per cento dei casi erano implicati uomini conosciuti dalle vittime. Additando il problema, lo Star di Toronto osservava: “In molti casi, la donna è aggredita sessualmente da qualcuno che conosce, che le piaceva e di cui si fidava prima dell’aggressione. In circa metà dei casi, essa ha accettato gli iniziali approcci sessuali”.
Perché allora è stata violentata?
In sostanza è perché la donna frequenta un uomo che non rispetta le norme morali della Bibbia. Per molti, frequentare persone dell’altro sesso è diventato una specie di “gioco”, anziché un modo per trovare un coniuge adatto. Quando escono insieme alcuni uomini fraintendono le donne. “Pensano che se la donna beve qualcosa con loro siano autorizzati ad avere relazione con lei”, spiega lo psichiatra Gene G. Abel. Se una donna invita un uomo nel suo appartamento, o se accetta di andare in quello di lui, l’uomo può pensare che la donna sia disposta ad avere relazioni sessuali, anche se in effetti quando giunge il momento lei dice di no e cerca di scappare.
Violenza e sesso
Ciò che spinge un uomo a violentare una donna è oggetto di discussioni. Di solito si suppone che sia per soddisfare il desiderio sessuale. Ma alcuni dicono che spesso c’è di più. Un gruppo di ricercatori del Boston College ha riferito: “Lo stupro è un atto pseudosessuale, un modello di comportamento sessuale in cui prestigio, aggressività e dominio sono molto più importanti del piacere sensuale o della soddisfazione sessuale”.
Le parti sono spesso delineate molto nettamente nella controversia. Un giornalista ha espresso il parere di molti: “Lo stupro non è un reato di libidine, è un reato di violenza”. Non c’è dubbio che alcuni stupri sono principalmente reati violenti, e hanno origine dal desiderio di far male alla donna, di dominarla, di ‘tenerla al suo posto’. Tuttavia un’altra principale ragione per cui gli uomini costringono donne ad avere relazioni sessuali con loro è che il desiderio sessuale dell’uomo è stato eccitato, che la donna lo volesse o no.
Essendo interessata alla cosa, Donna Vali, sociologa e criminologa di Los Angeles, ha inviato questionari a 645 psichiatri, facendo domande come: “Se una donna desidera evitare d’essere violentata, è saggio che tenga conto di ciò che i suoi abiti e le sue azioni potrebbero significare per i maschi?” Inoltre: “Bikini, magliette attillate, gonne corte, scollature profonde e la moda di non portare il reggiseno sono tra le cose che potrebbero attrarre l’attenzione di un eventuale stupratore?”
L’88 per cento degli psichiatri ha risposto: “Sì”, alla prima domanda, e il 62 per cento “Si” alla seconda. La Vali ha fatto questo commento: “Il risentimento contro le donne è spesso addotto come motivo [della violenza carnale]. L’uomo nutre spesso risentimento perché è stuzzicato da abiti succinti, poi è respinto se cerca di fare quello che sembrava essere stato invitato a fare”.
Ovviamente, dato che fra le vittime ci sono sia donne sull’ottantina che bambine, quello dell’abbigliamento è solo uno dei molti fattori che possono contribuire alla violenza. Ma indipendentemente dai fattori, che un uomo costringa una donna ad avere relazioni sessuali è una cosa che non si può giustificare in nessun modo.
I trasgressori non sono puniti
Un’altra ragione del rapido aumento dei casi di stupro è il fatto che i tribunali non puniscono i trasgressori. Secondo l’Associated Press, “la polizia di Seattle ha ricevuto 308 denunce di violenza carnale l’anno scorso, ma solo sei persone sono state condannate”. Appena il 2 per cento dei colpevoli di violenza carnale è condannato e rinchiuso in prigione. Il resto rimane in libertà. La Bibbia dice: “Perché la sentenza contro un’opera cattiva non è stata eseguita rapidamente, per questo il cuore dei figli degli uomini s’è in loro pienamente volto a fare il male”. — Eccl. 8:11.
Anche coloro che sono condannati tornano presto in libertà, per ricominciare da capo.
Segno dei tempi
Lo stupro e altri reati aumentano a ritmo sempre più veloce, creando un mondo violento e ossessionato dal sesso, in cui è quasi troppo pericoloso vivere. Fatto degno di nota, la Bibbia dice che gli “ultimi giorni” di questo sistema di cose avrebbero visto “tempi difficili” perché gli uomini sarebbero stati “fieri, senza amore per la bontà”. Pertanto l’aumento senza precedenti dei casi di violenza carnale è solo un’altra prova che viviamo in un tempo molto significativo predetto dalla profezia biblica. — II Tim. 3:1-5.
Gli autori di un libro che tratta come prevenire gli stupri osservano: “Alcuni, leggendo i nostri consigli, diranno che rasentano la paranoia. . . . Ma la paranoia è necessaria per la sopravvivenza. Se si considera la nostra società, la paranoia è da prevedere. Non ci se ne deve vergognare, né si deve cercare di negarla, ma, piuttosto, bisogna affrontarla”.
Cosa potete fare? Come potete difendervi ed evitar d’essere violentate?
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Come potete difenderviSvegliatevi! 1980 | 22 novembre
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Come potete difendervi
IL SOLO pensiero d’essere violentate è sgradevole, ma farne l’esperienza dev’essere terrificante. E dato che, come abbiamo detto nell’articolo precedente, viviamo negli “ultimi giorni” di questo sistema di cose, possiamo aspettarci che il numero di questi episodi continui ad aumentare.
Pertanto voi donne dovete sapere come difendervi. Anzitutto, è importante sappiate quali circostanze conducono spesso a essere violentate.
Resistete al vostro corteggiatore
Molte ragazze sono violentate da un corteggiatore. Di solito si baciano, spingendosi forse anche a carezze intime. Poi l’uomo, sessualmente eccitato, vuole di più. Ma la ragazza non vuole andare oltre. L’uomo insiste, e la ragazza, spaventata e confusa, si arrende. Una diciassettenne ha spiegato:
“Ero seria, modesta, umile, sottomessa, e vergine. . . . L’ultima volta mi spinse sul sedile posteriore della macchina e mi strinse. Cedetti”.
Perché le ragazze vengono violentate con tanta facilità? Il primo errore è di frequentare uomini che non seguono le norme morali della Bibbia. Il secondo è quello di farsi mettere in una situazione compromettente. Forse non vogliono sembrare preoccupate o apparire stupide respingendo fermamente i primi approcci dell’uomo. Ma in un manuale che tratta come evitare d’essere violentate, gli autori raccomandano: “Dovete essere brusche, decise, forse apparire anche stupide. Perderete senz’altro un corteggiatore, ma in questo caso è meglio perderlo”.
Proseguendo, gli autori dicono: “Se cominciate a scherzare, siete in trappola. Il punto è di non cominciare, di starne completamente fuori”. Sì, le ragazze devono capire bene che effetto possono avere i giochi sessuali preliminari, come i baci. Frederic Straska, che per anni ha investigato il problema della violenza carnale, ha detto di una vittima che si era abbandonata ai baci:
“Il successivo sbaglio che [Gayle] fece fu di supporre che ‘i baci non sono poi una cosa tanto grave’. I baci sono in se stessi un’efficacissima attività sessuale. Il labbro superiore è una delle parti più sensuali del corpo. Sia l’uomo che la donna potrebbero eccitarsi sessualmente coi baci appassionati quanto accarezzando direttamente le parti intime del corpo. . . .
“Dal punto di vista di Mike, Gayle lo incoraggiava, lo stuzzicava. Magari lei non intendeva farlo. Probabilmente non lo fece. Ma lui interpretò la cosa in quel modo. In una situazione simile la maggioranza degli uomini avrebbero capito la stessa cosa. Permettendogli quanto lei permise, non innalzando nessun convincente segnale di stop, Gayle portò Mike al punto che non poteva più fermarsi”.
I genitori possono far molto per proteggere le figlie. Dovrebbero conoscere bene i giovani che le figlie frequentano. Questi giovani rispettano le norme morali stabilite da Dio? Le seguono nella propria vita? In tal caso, non dovrebbe esserci nessun problema. Ma se un giovane è riuscito a mascherare i suoi veri motivi, la ragazza deve opporsi coraggiosamente, facendogli sapere che non cederà in nessun modo.
Una ragazza può fare molte cose per opporre resistenza. Quando una ragazza comprese le cattive intenzioni del suo accompagnatore, fece ciò che anche altre hanno trovato efficace. Girò la testa dall’altra parte, si infilò un dito in gola, si rigirò e gli vomitò addosso. Immediatamente la sua passione si spense; fu comprensivo, si preoccupò per la sua salute e l’accompagnò a casa.
Come resistere ad altri che conoscete
Altri uomini che conoscete potrebbero tentare di violentarvi, inclusi i vostri parenti, vicini, parenti delle vostre amiche, ecc. È essenziale stare all’erta. Non che dobbiamo sospettare di ogni parente o amico che ci abbraccia o ci mostra affetto o attenzioni in altri modi. Ma ricordate che ogni stupratore è parente o amico di qualcuno.
Mentre era in visita dai parenti, una quindicenne fu violentata dal cugino in assenza degli altri. Una diciassettenne fu violentata dal fratello della cognata che l’aveva invitata nel proprio appartamento. Succede di continuo, e il colpevole è qualcuno che le ragazze conoscevano e di cui spesso si fidavano. Sorprese, scosse, confuse, molte ragazze purtroppo si dimostrano facili vittime, e spesso sorge la domanda, perfino nella mente dei genitori, se non siano state consenzienti.
In tali situazioni la ragazza farà bene a resistere coraggiosamente. Alcune sono riuscite a non farsi violentare ricorrendo a ogni sorta di cose volgari e ripugnanti per rendersi poco attraenti e poco femminili. Anche con le parole si possono far cambiare le cattive intenzioni di un uomo.
Una ragazza di 14 anni era accompagnata a casa dal padre della bambina a cui essa aveva badato. Durante il tragitto egli abbandonò la strada e si fermò in un posto isolato. Cominciò a toccarla e ad accarezzarla, poi si mise a strapparle i vestiti. A questo punto lei smise di lottare e disse: “Sa, signor Jones, fra nove o dieci anni questo potrebbe accadere alla sua bambina”. Questo lo raggelò. Chiese scusa e si mise anche a piangere.
Prendete precauzioni
“Il segreto sta nella prevenzione”, dice un poliziotto. “Sostengo che il 95 per cento di tutti i casi di stupro si sarebbe potuto evitare”. Bisogna pensare alle possibili conseguenze delle proprie azioni.
Per esempio, l’abitudine di fare l’autostop mette la donna in una posizione vulnerabile. Dai questionari forniti da due ricercatori in materia di stupri, risulta che la maggioranza delle donne violentate da sconosciuti stavano facendo l’autostop. Né è prudente prendere su un autostoppista.
Allo stesso modo, potreste essere violentate da un uomo che avete invitato in casa vostra ma che non conoscete bene. Forse è l’uomo che avete assunto per mettervi a posto il giardino, e volete offrirgli qualcosa da bere. O forse si tratta di un uomo che bussa alla porta perché desidera fare una telefonata “urgente”. Per prudenza, portate da bere all’uomo fuori, o fate voi la telefonata per chi è in difficoltà. Specie se abitate dove c’è tanta delinquenza, non permettete a degli estranei di entrare in casa quando siete sole!
Inoltre, rendete più sicura la vostra casa mettendo sufficienti serrature a porte e finestre. Dato che vivere soli espone a maggiori pericoli, se questo è il vostro caso potreste considerare la possibilità di trovare qualcuno che venga a vivere con voi.
Genitori, pensate alle vostre figlie che potrebbero tornare a casa da scuola prima del vostro arrivo. State attenti che vostra figlia non rimanga sola con un ragazzo che non sia suo fratello, o che non si trovi nella situazione d’essere la sola ragazza del gruppo. Parlate con le vostre figlie di quali misure precauzionali possono prendere, e di come possono resistere a un’aggressione.
Per prudenza, tirate giù le tapparelle quando vi vestite o vi spogliate. Non camminate per casa vestite succintamente quando possono vedervi da fuori. Una donna faceva questo. Un vicino lo considerò un invito. Una sera andò da lei, che lo fece entrare, e la violentò.
Se potete evitarlo, non viaggiate da sole di notte. Anche se di solito sono prese di mira le donne fra i 16 e i 24 anni, non supponete che non prenderanno di mira voi perché siete molto più vecchie o molto più giovani. Ricordate che perfino bambine e donne sull’ottantina sono a volte assalite. E dato che in alcuni casi gli abiti provocanti sono stati una causa dello stupro, è saggio vestire con modestia.
Mary Keefe, donna poliziotto di New York, diede un’idea delle precauzioni da prendere descrivendo come agisce spesso uno stupratore: “Di solito sceglie un’ora tarda (dalle 8 di sera alle 4 di mattina, le ore di maggiore incidenza), o un luogo solitario e deserto, ad esempio una scorciatoia o una zona disabitata”.
Tuttavia, nonostante le precauzioni prese, supponete di trovarvi un giorno davanti a un uomo che vi minaccia. Che fare?
Resistete agli sconosciuti
In una parola, resistete! Non vi lasciate intimidire. Come afferma la donna poliziotto Mary Keefe: “Avvicinata la donna ignara, l’uomo cerca di saggiare le sue reazioni per vedere se riuscirà a spaventarla e indurla ad assecondare i suoi desideri con poca fatica”.
Quindi fate capire chiaramente che non cederete. Sin dall’inizio deve capire che se fa qualche tentativo con voi non gli sarà facile ottenere quello che vuole. Questo dicono gli esperti. Lo psicologo James Selkin raccomanda:
“È importante che una donna resista sin dai primi momenti in cui è assalita, non appena l’aggressore rende note le sue intenzioni. A questo punto egli non ha commesso un reato grave, quindi è più semplice cercare una vittima maggiormente disposta a cooperare che lottare per sopraffarne una che ha già mandato in fumo le sue speranze di un facile e fantastico viaggio erotico”.
Il prof. Gene G. Abel dice:
“Per premunirsi contro la violenza carnale, la donna deve far capire in modo deciso e inequivocabile, con parole energiche e risolute, che in nessun caso permetterà la relazione sessuale e che se l’uomo non se ne va immediatamente si metterà nei guai. L’uomo deve vederla come un’avversaria difficile e aggressiva, non come una donna paurosa e passiva che non sa come rispondere alla sua minaccia di violentarla”.
La ferma resistenza sin dall’inizio è molto efficace. Una donna ebbe la seguente esperienza a New York:
“Ero andata a far compere; ero tornata a casa verso le 21 e stavo entrando nel palazzo dove abitavo. Come di consueto guardai nell’ascensore prima di entrarvi. Non c’era nessuno. Ma quando arrivai al quarto piano, la porta dell’ascensore fu spalancata. Un uomo era corso su per le scale per sorprendermi al quarto piano, e non l’avevo visto. Entrò e venne verso di me, dicendo che non mi avrebbe fatto nulla di male se avessi avuto relazione con lui.
“Prima che potesse avanzare oltre, gli dissi senza ira nella voce: ‘Lei dev’essere pazzo per chiedermi una cosa simile. Non sa che sono una cristiana e che commetterei un peccato se facessi una cosa simile? Non faccio queste cose. E poi vado a casa dei miei che mi stanno aspettando’.
“Allora l’uomo disse: ‘Va bene, va bene, non si arrabbi, e non gridi la prego. Me ne vado’. Al quinto piano uscì e corse giù per le scale per allontanarsi”.
Ma qualcuno chiederà: ‘E se l’uomo ha un coltello o una pistola? Non è pericoloso resistere?’ La donna deciderà il da farsi. Ma Susan Brownmiller, eminente autorità in materia di stupri, osserva nel suo libro Against Our Will:
“Nonostante i popolari miti sulla violenza maschile e nonostante si presuma che chi cede si salva, non è mai stato dimostrato che la donna che resiste all’uomo che tenta di violentarla ‘provochi’ l’aggressore inducendolo a commettere un omicidio”.
D’altra parte, in parecchi casi donne che hanno fatto resistenza non sono state violentate, e neppure uccise. Lo stupratore-omicida Alberto DeSalvo, chiamato lo “strangolatore di Boston”, sceglieva donne che riusciva a spaventare. Una cameriera che gli resisté, mordendogli un dito fino all’osso, e lanciando un forte grido prolungato, non fu né violentata né uccisa. Egli fuggì adirato e confuso.
Armi da usare
Fino a che punto può resistere una donna? È giusto che faccia del male al suo assalitore? Certo, come fece la cameriera menzionata sopra. E se l’aggressione continua, può usare qualsiasi mezzo abbia a disposizione per evitare la relazione sessuale. Una donna può chiedere consigli su come difendersi al marito, al padre o a un amico fidato. Alcune donne sono riuscite a mettere fuori combattimento un aggressore con un colpo ben assestato. Anche se una donna non è forte, ha un’arma potente.
Quest’arma è la voce. Le grida si sono dimostrate un metodo efficace per scoraggiare un uomo con cattive intenzioni. Fatto interessante, nei tempi antichi la ragazza israelita aveva l’obbligo di gridare se era assalita. — Deut. 22:23-27.
La forza di un grido può essere illustrata con l’esempio di una donna che secondo il copione di un programma radiofonico doveva gridare. Non l’aveva mai fatto. Quando infine gridò con tutta la sua forza, il gruppo sbalordito reagì dicendo: “Per favore non lo faccia più!” Li aveva realmente spaventati. Solo per esercitarvi, provate qualche volta a gridare con tutta la forza che riuscite a trovare. Ricordate che avete a disposizione quest’arma potente, e se occorre, usatela.
Prossima la liberazione
È davvero triste che oggi la maggioranza delle donne, e perfino alcuni uomini, corrano il rischio d’essere sessualmente aggrediti. La violenza è come una piaga che si diffonde nel mondo. Fingere che non esista aumenta solo la possibilità d’esserne vittime. Affrontate dunque saggiamente il problema. Prendete precauzioni. E nell’eventualità che siate aggredite, fate tutto ciò che è in vostro potere per resistere.
Felicemente, è prossimo il tempo in cui tali problemi non esisteranno più sulla terra. Infatti presto si adempirà questa promessa di Dio: “Ancora un pochino, e il malvagio non sarà più; e per certo presterai attenzione al suo luogo, ed egli non sarà. Ma i mansueti stessi possederanno la terra, e in realtà proveranno squisito diletto nell’abbondanza della pace”. — Sal. 37:10, 11.
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