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‘Babilonia la Grande è caduta!’Rivelazione: Il suo grandioso culmine è vicino!
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Capitolo 30
‘Babilonia la Grande è caduta!’
1. Cosa annuncia il secondo angelo, e chi è Babilonia la Grande?
È L’ORA del giudizio di Dio! Ascoltate dunque il messaggio divino: “E un altro, un secondo angelo, seguì, dicendo: ‘È caduta! È caduta Babilonia la Grande, che ha fatto bere a tutte le nazioni del vino dell’ira della sua fornicazione!’” (Rivelazione 14:8) Per la prima volta, ma non per l’ultima, Rivelazione richiama l’attenzione su Babilonia la Grande. In seguito, nel capitolo 17, essa è descritta come una lussuriosa meretrice. Di chi si tratta? Come vedremo, essa è un impero mondiale di natura religiosa, una contraffazione che Satana usa per combattere contro il seme della donna di Dio. (Rivelazione 12:17) Babilonia la Grande è l’intero impero mondiale della falsa religione. Include tutte le religioni che perpetuano le dottrine e le pratiche religiose dell’antica Babilonia e che manifestano il suo spirito.
2. (a) Come fu che la religione babilonica si diffuse in ogni parte della terra? (b) Qual è la parte più notevole di Babilonia la Grande, e quando emerse come potente organizzazione?
2 Fu a Babilonia, più di 4.000 anni fa, che Geova confuse le lingue dei mancati costruttori della Torre di Babele. I vari gruppi linguistici furono dispersi fino alle estremità della terra e portarono con sé le credenze e le pratiche apostate che sono tuttora alla base della maggioranza delle religioni. (Genesi 11:1-9) Babilonia la Grande è la componente religiosa dell’organizzazione di Satana. (Confronta Giovanni 8:43-47). La sua parte più notevole è oggi l’apostata cristianità, che emerse nel IV secolo dopo Cristo come potente organizzazione illegale, con credi e formalismi attinti non dalla Bibbia, ma in gran parte dalla religione babilonica. — 2 Tessalonicesi 2:3-12.
3. Perché si può dire che Babilonia la Grande è caduta?
3 Forse chiederete: ‘Dato che la religione esercita ancora una grande influenza sulla terra, perché l’angelo annuncia che Babilonia la Grande è caduta?’ Ebbene, cosa avvenne dopo la caduta dell’antica Babilonia nel 539 a.E.V.? Israele fu liberato affinché tornasse in patria e vi ripristinasse la vera adorazione. Così il ritorno nel 1919 dell’Israele spirituale a una radiosa prosperità spirituale, tuttora in espansione, costituisce una prova che in quell’anno Babilonia la Grande cadde. Essa non ha più il potere di trattenere il popolo di Dio. Per di più incontra serie difficoltà nel suo stesso seno. Dal 1919 la sua corruzione, la sua disonestà e la sua immoralità sono state ampiamente smascherate. Nella maggior parte dell’Europa sono pochi quelli che vanno ancora in chiesa, e in alcuni paesi socialisti la religione è considerata “l’oppio del popolo”. Svergognata agli occhi di tutti quelli che amano la verace Parola di Dio, Babilonia la Grande si trova ora, per così dire, nel braccio della morte in attesa dell’esecuzione del giusto giudizio di Geova contro di lei.
L’umiliante caduta di Babilonia
4-6. Com’è che ‘Babilonia la Grande ha fatto bere a tutte le nazioni del vino dell’ira della sua fornicazione’?
4 Esaminiamo più da vicino le circostanze relative all’umiliante caduta di Babilonia la Grande. Qui l’angelo ci dice che “Babilonia la Grande . . . ha fatto bere a tutte le nazioni del vino dell’ira della sua fornicazione”. Cosa significa questo? Ha relazione con una vittoria. Per esempio, Geova disse a Geremia: “Prendi dalla mia mano questo calice del vino del furore, e lo devi far bere a tutte le nazioni alle quali ti manderò. E devono bere e scuotersi da una parte all’altra e agire come uomini folli a causa della spada che mando fra loro”. (Geremia 25:15, 16) Nel VI e nel VII secolo a.E.V. Geova si servì dell’antica Babilonia per far bere un simbolico calice di tribolazione a molte nazioni, incluso l’apostata regno di Giuda, così che persino il Suo stesso popolo fu portato in esilio. Poi, a sua volta, Babilonia cadde, perché il suo re si era esaltato contro Geova, “il Signore dei cieli”. — Daniele 5:23.
5 Anche Babilonia la Grande ha ottenuto delle vittorie, la maggior parte delle quali però di natura più insidiosa. ‘Ha fatto bere tutte le nazioni’ usando le astuzie di una prostituta, commettendo fornicazione religiosa con loro. Ha adescato governanti politici inducendoli a stringere con lei alleanze e rapporti amichevoli. Mediante lusinghe religiose ha tramato per opprimere altri in senso politico, commerciale ed economico. Ha fomentato persecuzioni, guerre e crociate religiose, come pure conflitti fra nazioni per ragioni puramente politiche e commerciali. E ha santificato queste guerre attribuendole alla volontà di Dio.
6 L’ingerenza della religione nelle guerre e nella politica del XX secolo è cosa risaputa — ad esempio nel Giappone scintoista, nell’India induista, nel Vietnam buddista, in paesi “cristiani” come l’Irlanda del Nord e l’America Latina, e in altri — per non parlare del ruolo avuto nelle due guerre mondiali dai cappellani militari, che esortavano i giovani di entrambe le parti belligeranti a scannarsi a vicenda. Un classico esempio degli amoreggiamenti di Babilonia la Grande è il ruolo che ebbe nella guerra civile spagnola (1936-39), in cui persero la vita almeno 600.000 persone. Quel bagno di sangue fu provocato da sostenitori del clero cattolico e dai loro alleati, in parte perché le ricchezze e la posizione della chiesa erano minacciate dal legittimo governo della Spagna.
7. Chi è stato il principale bersaglio di Babilonia la Grande, e quali sistemi ha essa usato contro questo bersaglio?
7 Dato che Babilonia la Grande è la componente religiosa del seme di Satana, il suo principale bersaglio è sempre stato la “donna” di Geova, la “Gerusalemme di sopra”. Nel I secolo la congregazione dei cristiani unti fu chiaramente identificata come seme della donna. (Genesi 3:15; Galati 3:29; 4:26) Babilonia la Grande fece di tutto per sopraffare quella casta congregazione seducendola affinché commettesse fornicazione religiosa. Gli apostoli Paolo e Pietro avvertirono che molti sarebbero venuti meno e che ne sarebbe derivata una grande apostasia. (Atti 20:29, 30; 2 Pietro 2:1-3) I messaggi indirizzati da Gesù alle sette congregazioni indicavano che, verso la fine della vita di Giovanni, Babilonia la Grande cominciava ad avere un certo successo nei suoi tentativi di corrompere. (Rivelazione 2:6, 14, 15, 20-23) Ma Gesù aveva già indicato fino a che punto le sarebbe stato permesso di arrivare.
Il grano e le zizzanie
8, 9. (a) Cosa indicava la parabola di Gesù del grano e delle zizzanie? (b) Cosa accadde “mentre gli uomini dormivano”?
8 Nella sua parabola del grano e delle zizzanie, Gesù parlò di un uomo che seminò seme eccellente in un campo. Ma “mentre gli uomini dormivano”, venne un nemico e vi seminò sopra le zizzanie. Così il grano finì per essere nascosto dalle zizzanie. Gesù spiegò la parabola dicendo: “Il seminatore del seme eccellente è il Figlio dell’uomo; il campo è il mondo; in quanto al seme eccellente, questi sono i figli del regno; ma le zizzanie sono i figli del malvagio, e il nemico che le seminò è il Diavolo”. Mostrò poi che al grano e alle zizzanie sarebbe stato permesso di crescere insieme fino al “termine del sistema di cose”, quando gli angeli avrebbero ‘raccolto fuori’ le simboliche zizzanie. — Matteo 13:24-30, 36-43.
9 Ciò contro cui Gesù e gli apostoli Paolo e Pietro avevano messo in guardia accadde. “Mentre gli uomini dormivano”, cioè dopo che gli apostoli si erano addormentati nella morte o quando i sorveglianti cristiani erano divenuti sonnacchiosi nel custodire il gregge di Dio, l’apostasia babilonica fiorì proprio all’interno della congregazione. (Atti 20:31) Ben presto le zizzanie divennero molto più numerose del grano e lo sottrassero alla vista. Per vari secoli sembrò come se il seme della donna fosse completamente scomparso sotto le voluminose vesti di Babilonia la Grande.
10. Cosa ebbe luogo verso gli anni ’70 del XIX secolo, e quale fu la reazione di Babilonia la Grande a questo riguardo?
10 Verso gli anni ’70 del XIX secolo cristiani unti cominciarono a fare decisi sforzi per dissociarsi dalle pratiche immorali di Babilonia la Grande. Abbandonarono false dottrine che la cristianità aveva assimilato dal paganesimo e usarono intrepidamente la Bibbia per predicare che nel 1914 sarebbero finiti i tempi dei Gentili. Il principale strumento di Babilonia la Grande, il clero della cristianità, si oppose a questi tentativi di ripristinare la vera adorazione. Durante la prima guerra mondiale approfittò dell’isterismo bellico per cercare di annientare quel piccolo gruppo di cristiani fedeli. Nel 1918, quando le loro attività erano state quasi del tutto fermate, sembrò che Babilonia la Grande fosse riuscita nel suo intento riportando la meglio su di loro.
11. Quale fu un risultato della caduta dell’antica Babilonia?
11 Come abbiamo già detto, nel 539 a.E.V. l’orgogliosa città di Babilonia subì una caduta disastrosa dalla sua posizione di potere. Allora si udì il grido: “È caduta! Babilonia è caduta!” La grande sede di quell’impero mondiale era caduta davanti agli eserciti della Media-Persia guidati da Ciro il Grande. Quantunque la città in sé sopravvivesse alla conquista, la sua caduta dalla posizione di potere fu reale, e un risultato d’essa fu che i suoi prigionieri ebrei vennero liberati. Tornarono a Gerusalemme per ristabilirvi la pura adorazione. — Isaia 21:9; 2 Cronache 36:22, 23; Geremia 51:7, 8.
12. (a) Nel nostro tempo, in che senso si può dire che Babilonia la Grande è caduta? (b) Cosa dimostra che Geova ha completamente rigettato la cristianità?
12 Anche nel nostro tempo si è udito il grido che Babilonia la Grande è caduta! Il temporaneo successo riportato nel 1918 dalla cristianità babilonica fu nettamente capovolto nel 1919, quando il rimanente degli unti, la classe di Giovanni, fu ristabilito mediante una risurrezione spirituale. Babilonia la Grande era caduta per quanto concerneva il tenere in qualsiasi modo prigioniero il popolo di Dio. Come locuste, gli unti fratelli di Cristo uscirono a sciami dall’abisso, pronti per entrare in azione. (Rivelazione 9:1-3; 11:11, 12) Essi erano il moderno “schiavo fedele e discreto”, e il Signore li costituì sopra tutti i suoi averi sulla terra. (Matteo 24:45-47) Il fatto che venissero così impiegati dimostrò che Geova aveva completamente rigettato la cristianità nonostante la sua pretesa di rappresentarlo sulla terra. La pura adorazione fu ripristinata e si aprì la strada per portare a termine il suggellamento del rimanente dei 144.000, i rimanenti del seme della donna, la millenaria nemica di Babilonia la Grande. Tutto ciò costituì una schiacciante sconfitta per quell’organizzazione religiosa satanica.
La perseveranza dei santi
13. (a) Cosa annuncia il terzo angelo? (b) Quale giudizio esprime Geova nei confronti di quelli che ricevono il marchio della bestia selvaggia?
13 A questo punto parla il terzo angelo. Ascoltate! “E un altro angelo, un terzo, li seguì, dicendo ad alta voce: ‘Se qualcuno adora la bestia selvaggia e la sua immagine, e riceve il marchio sulla sua fronte o sulla sua mano, berrà anche lui del vino dell’ira di Dio che è versato non diluito nel calice della sua ira’”. (Rivelazione 14:9, 10a) In Rivelazione 13:16, 17 veniva rivelato che durante il giorno del Signore coloro che non avrebbero adorato l’immagine della bestia selvaggia avrebbero sofferto, o sarebbero stati addirittura uccisi. Ora apprendiamo che Geova ha deciso di portare in giudizio quelli che ‘hanno il marchio, il nome della bestia selvaggia o il numero del suo nome’. Essi saranno costretti a bere un amaro ‘calice dell’ira’ del furore di Geova. Che significherà questo per loro? Nel 607 a.E.V., quando Geova costrinse Gerusalemme a bere “il suo calice di furore”, la città subì “spoliazione e abbattimento, e fame e spada” per mano dei babilonesi. (Isaia 51:17, 19) Similmente quando quelli che idoleggiano potenze politiche della terra e la loro immagine, le Nazioni Unite, berranno il calice dell’ira di Geova, una calamità si abbatterà su di loro. (Geremia 25:17, 32, 33) Saranno completamente distrutti.
14. Anche prima di essere distrutti, cosa devono subire quelli che adorano la bestia selvaggia e la sua immagine, e che descrizione ne fa Giovanni?
14 Ma prima ancora che questo avvenga, quelli che hanno il marchio della bestia devono subire i tormentosi effetti della disapprovazione di Geova. Parlando di chi adora la bestia selvaggia e la sua immagine, l’angelo dice a Giovanni: “E sarà tormentato con fuoco e zolfo dinanzi ai santi angeli e dinanzi all’Agnello. E il fumo del loro tormento ascende per i secoli dei secoli, e non hanno riposo né giorno né notte, quelli che adorano la bestia selvaggia e la sua immagine, e chiunque riceve il marchio del suo nome”. — Rivelazione 14:10b, 11.
15, 16. Qual è il significato delle parole “fuoco e zolfo” in Rivelazione 14:10?
15 Secondo alcuni l’uso dell’espressione “fuoco e zolfo” sarebbe una prova dell’esistenza dell’inferno di fuoco. Ma uno sguardo a una profezia analoga mostra qual è il vero significato di queste parole nel loro contesto. Ai giorni di Isaia, Geova avvertì la nazione di Edom che sarebbe stata punita per la sua inimicizia nei confronti di Israele. Egli disse: “I suoi torrenti si devono cambiare in pece, e la sua polvere in zolfo; e il suo paese deve divenire come pece ardente. Di notte e di giorno non sarà estinta; a tempo indefinito il suo fumo continuerà ad ascendere. Di generazione in generazione sarà inaridita; per i secoli dei secoli nessuno l’attraverserà”. — Isaia 34:9, 10.
16 Edom fu forse scagliata in qualche mitico inferno di fuoco per bruciarvi in eterno? Ovviamente no. Piuttosto, la nazione scomparve del tutto dalla scena mondiale come se fosse stata interamente consumata da fuoco e zolfo. Il risultato finale della punizione non fu il tormento eterno, bensì “vuoto . . . vacuo . . . un nulla”. (Isaia 34:11, 12) Il fumo che ‘ascende a tempo indefinito’ lo illustra vividamente. Quando una casa viene distrutta da un incendio, il fumo continua per qualche tempo ad ascendere dalla cenere dopo che le fiamme si sono estinte, fornendo agli astanti la prova che c’è stato un incendio distruttivo. Il popolo di Dio ricorda ancora oggi la lezione implicita nella distruzione di Edom. Sotto questo aspetto ‘il fumo del suo incendio’ sta ancora ascendendo in senso simbolico.
17, 18. (a) Che fine faranno quelli che ricevono il marchio della bestia selvaggia? (b) In che modo quelli che adorano la bestia selvaggia vengono tormentati? (c) In che senso “il fumo del loro tormento ascende per i secoli dei secoli”?
17 Anche quelli che hanno il marchio della bestia selvaggia saranno completamente distrutti, come col fuoco. Come rivela in seguito la profezia, i loro cadaveri saranno lasciati insepolti per essere mangiati da animali e uccelli. (Rivelazione 19:17, 18) È quindi chiaro che non vengono letteralmente torturati per sempre! In che senso vengono ‘tormentati con fuoco e zolfo’? Nel senso che la proclamazione della verità li smaschera e li avverte dell’imminente giudizio di Dio. Perciò essi diffamano i servitori di Dio e, dov’è possibile, persuadono abilmente la politica bestia selvaggia a perseguitare i testimoni di Geova e addirittura ad ucciderli. Alla fine questi oppositori saranno distrutti come con fuoco e zolfo. Allora ‘il fumo del loro tormento ascenderà per i secoli dei secoli’, in quanto il giudizio di Dio contro di loro servirà da pietra di paragone, se mai qualcuno sfidasse di nuovo la legittimità della sovranità di Geova. Quella contesa sarà stata risolta per tutta l’eternità.
18 Chi porta oggi questo tormentoso messaggio? Ricorderete che le simboliche locuste hanno autorità di tormentare gli uomini che non hanno il suggello di Dio sulla loro fronte. (Rivelazione 9:5) Evidentemente i tormentatori sono loro, sotto la guida angelica. La persistenza delle simboliche locuste è tale che “non hanno riposo né giorno né notte, quelli che adorano la bestia selvaggia e la sua immagine, e chiunque riceve il marchio del suo nome”. E infine, dopo la loro distruzione, l’eclatante prova di quella rivendicazione della sovranità di Geova — “il fumo del loro tormento” — ascenderà per i secoli dei secoli. Possa la classe di Giovanni perseverare fino a che quella rivendicazione non sia completa! L’angelo conclude dicendo: “Qui sta la perseveranza dei santi, quelli che osservano i comandamenti di Dio e la fede di Gesù”. — Rivelazione 14:12.
19. Perché i santi hanno bisogno di perseveranza, e da quali parole di Giovanni vengono rafforzati?
19 Sì, la “perseveranza dei santi” sta nel fatto che adorano Geova con esclusiva devozione tramite Gesù Cristo. Il loro messaggio non è popolare. Li fa essere oggetto di opposizione, persecuzione, addirittura martirio. Ma essi vengono rafforzati da ciò che Giovanni successivamente riferisce: “E udii una voce dal cielo dire: ‘Scrivi: Felici i morti che da ora in poi muoiono unitamente al Signore. Sì, dice lo spirito, si riposino dalle loro fatiche, poiché le cose che fecero vanno direttamente con loro’”. — Rivelazione 14:13.
20. (a) In che modo la promessa riferita da Giovanni è in armonia con la profezia di Paolo riguardante la presenza di Gesù? (b) Quale speciale privilegio viene promesso agli unti che muoiono dopo l’espulsione di Satana dal cielo?
20 Questa promessa è in piena armonia con la profezia di Paolo riguardante la presenza di Gesù: “Quelli che sono morti unitamente a Cristo sorgeranno per primi. In seguito noi viventi che sopravvivremo [gli unti in vita nel giorno del Signore] saremo rapiti, insieme con loro, nelle nubi per incontrare il Signore nell’aria”. (1 Tessalonicesi 4:15-17) Dopo l’espulsione di Satana dal cielo, quelli morti unitamente a Cristo sorsero per primi. (Confronta Rivelazione 6:9-11). In seguito, agli unti che muoiono durante il giorno del Signore è promesso uno speciale privilegio. La loro risurrezione alla vita spirituale in cielo è istantanea, “in un batter d’occhio”. (1 Corinti 15:52) Che meraviglia! E le loro giuste opere continuano ininterrotte nel reame celeste.
La messe della terra
21. Cosa dice Giovanni della “messe della terra”?
21 Anche altri devono trarre beneficio da questo giorno di giudizio, come aggiunge Giovanni: “E vidi, ed ecco, una nube bianca, e seduto sulla nube uno simile a un figlio dell’uomo, con una corona d’oro sulla testa e una falce affilata in mano. E un altro angelo [il quarto] uscì dal santuario del tempio, gridando ad alta voce a colui che sedeva sulla nube: ‘Metti dentro la tua falce e mieti, perché è venuta l’ora di mietere, poiché la messe della terra è completamente matura’. E colui che sedeva sulla nube mise la sua falce sulla terra, e la terra fu mietuta”. — Rivelazione 14:14-16.
22. (a) Chi è colui che porta una corona d’oro ed è seduto su una nube bianca? (b) Quand’è che la raccolta raggiunge il culmine, e come?
22 Non ci sono dubbi sull’identità di colui che siede sulla nube bianca. Seduto su una nube bianca, simile a un figlio dell’uomo e con una corona d’oro, questi è chiaramente Gesù, il Re messianico che fu visto in visione anche da Daniele. (Daniele 7:13, 14; Marco 14:61, 62) Ma di quale messe parla qui la profezia? Quand’era sulla terra, Gesù paragonò l’opera di fare discepoli alla mietitura del campo mondiale dell’umanità. (Matteo 9:37, 38; Giovanni 4:35, 36) Questa mietitura o raccolta raggiunge il culmine nel giorno del Signore, quando Gesù è incoronato Re ed esegue il giudizio per conto del Padre suo. Così il tempo in cui egli domina, a partire dal 1914, è anche il gioioso tempo in cui raccogliere la messe. — Confronta Deuteronomio 16:13-15.
23. (a) Da chi viene l’ordine di cominciare a mietere? (b) Quale raccolta ha avuto luogo dal 1919 a ora?
23 Pur essendo Re e Giudice, Gesù attende l’ordine da Geova, il suo Dio, prima di cominciare a mietere. Quest’ordine giunge dal “santuario del tempio” mediante un angelo. Immediatamente Gesù ubbidisce. Dapprima, a cominciare dal 1919, fa completare dai suoi angeli la mietitura dei 144.000. (Matteo 13:39, 43; Giovanni 15:1, 5, 16). Successivamente ha luogo il radunamento della grande folla di altre pecore. (Giovanni 10:16; Rivelazione 7:9) La storia mostra che fra il 1931 e il 1935 cominciò a manifestarsi un buon numero di queste altre pecore. Nel 1935 Geova fece sì che la classe di Giovanni comprendesse la vera identità della grande folla di Rivelazione 7:9-17. Da allora in poi fu data grande enfasi al radunamento di questa folla. Nel 2005 il suo numero superava i sei milioni di persone, e continua a crescere. Senz’altro colui che è simile a un figlio dell’uomo ha raccolto una messe abbondante e gioiosa durante questo tempo della fine. — Confronta Esodo 23:16; 34:22.
Calcata la vite della terra
24. Cos’ha in mano il quinto angelo, e cosa grida il sesto?
24 Completata la raccolta della salvezza, è tempo di procedere a un altro tipo di raccolta. Giovanni riferisce: “E un altro angelo ancora [il quinto] uscì dal santuario del tempio che è nel cielo, avendo anche lui una falce affilata. E un altro angelo ancora [il sesto] uscì dall’altare e aveva autorità sul fuoco. E chiamò ad alta voce colui che aveva la falce affilata, dicendo: ‘Metti dentro la tua falce affilata e vendemmia i grappoli della vite della terra, perché la sua uva è divenuta matura’”. (Rivelazione 14:17, 18) Alle schiere angeliche è davvero affidata durante il giorno del Signore una grande opera di raccolta, dovendo separare i buoni dai cattivi!
25. (a) Cosa indica il fatto che il quinto angelo esca dal santuario del tempio? (b) Perché è appropriato che il comando di cominciare la vendemmia venga da un angelo ‘uscito dall’altare’?
25 Il quinto angelo viene dalla presenza di Geova nel santuario del tempio; perciò anche questa raccolta finale ha luogo per volontà di Geova. L’ordine di iniziare la sua opera viene comunicato a questo angelo con un messaggio trasmesso mediante un altro angelo, ‘uscito dall’altare’. Questo fatto è molto significativo, dato che le fedeli anime sotto l’altare avevano chiesto: “Fino a quando, Sovrano Signore santo e verace, ti tratterrai dal giudicare e dal vendicare il nostro sangue su quelli che dimorano sulla terra?” (Rivelazione 6:9, 10) Con la vendemmia della vite della terra questo grido di vendetta sarà esaudito.
26. Cos’è la “vite della terra”?
26 Ma cos’è la “vite della terra”? Nelle Scritture Ebraiche la nazione giudaica era chiamata la vite di Geova. (Isaia 5:7; Geremia 2:21) Similmente Gesù Cristo e quelli che presteranno servizio con lui nel Regno di Dio sono paragonati a una vite. (Giovanni 15:1-8) In questo contesto la caratteristica basilare della vite è il fatto che porta frutto, e la vera vite cristiana ha prodotto frutto in abbondanza alla lode di Geova. (Matteo 21:43) Perciò la “vite della terra” dev’essere non questa vera vite, ma l’imitazione che Satana ne ha fatto, il suo corrotto sistema visibile di governo sul genere umano, con i suoi vari “grappoli” di frutti demonici prodotti nel corso dei secoli. Babilonia la Grande, di cui l’apostata cristianità è una parte così preminente, ha esercitato una grande influenza su questa vite velenosa. — Confronta Deuteronomio 32:32-35.
27. (a) Cosa accade quando l’angelo con la falce vendemmia la vite della terra? (b) Quali profezie delle Scritture Ebraiche indicano le proporzioni di questa vendemmia?
27 Il giudizio dev’essere eseguito! “E l’angelo mise la sua falce nella terra e vendemmiò la vite della terra, e la scagliò nel grande strettoio dell’ira di Dio. E lo strettoio fu calcato fuori della città, e dallo strettoio uscì sangue fino ai freni dei cavalli, per una distanza di milleseicento stadi”. (Rivelazione 14:19, 20) L’indignazione di Geova contro questa vite fu preannunciata molto tempo fa. (Sofonia 3:8) Una profezia del libro di Isaia non lascia dubbi sul fatto che intere nazioni saranno distrutte quando verrà calcato lo strettoio. (Isaia 63:3-6) Anche Gioele profetizzò che “folle” enormi, nazioni intere, sarebbero state calpestate a loro distruzione nello “strettoio”, nel “bassopiano della decisione”. (Gioele 3:12-14) Davvero una vendemmia straordinaria, che non si ripeterà mai più! Secondo la visione di Giovanni, non solo vengono vendemmiati i grappoli, ma l’intera vite simbolica è recisa e scagliata nello strettoio per essere calpestata. Così la vite della terra sarà eliminata e non rinascerà mai più.
28. Chi esegue la pigiatura della vite della terra, e cosa significa che lo strettoio venga “calcato fuori della città”?
28 Nella visione la pigiatura è eseguita da cavalli, in quanto il sangue che esce dalla vite raggiunge i “freni dei cavalli”. Dato che la parola “cavalli” ha di solito attinenza con operazioni belliche, deve trattarsi di un tempo di guerra. Gli eserciti del cielo guidati da Gesù nella guerra finale contro il sistema di cose di Satana vengono visti calcare lo “strettoio del vino del furore dell’ira di Dio Onnipotente”. (Rivelazione 19:11-16) Chiaramente sono loro quelli che eseguono la pigiatura della vite della terra. Lo strettoio è “calcato fuori della città”, cioè fuori della Sion celeste. In realtà è appropriato che la vite della terra venga calcata sulla terra. Ma sarà anche ‘calcata fuori della città’ nel senso che nessun danno ne deriverà ai rimanenti del seme della donna, che rappresentano sulla terra la Sion celeste. Questi, insieme alla grande folla, saranno nascosti al sicuro all’interno della disposizione organizzativa di Geova sulla terra. — Isaia 26:20, 21.
29. Quanto è profondo il fiume di sangue che scorre dallo strettoio, che distanza raggiunge e cosa indica tutto questo?
29 Questa drammatica visione trova corrispondenza nello stritolamento dei regni della terra per opera della pietra del Regno menzionata in Daniele 2:34, 44. Ci sarà uno sterminio. Il fiume di sangue che scorre dallo strettoio è molto profondo, in quanto arriva sino ai freni dei cavalli, e si estende per una distanza enorme: 1.600 stadi.a Questo numero, che si ottiene moltiplicando il quadrato di quattro per il quadrato di dieci (4 × 4 × 10 × 10), sottolinea enfaticamente che i segni della distruzione saranno evidenti in tutta la terra. (Isaia 66:15, 16) La distruzione sarà completa e irreversibile. Mai più, sì, mai più, la satanica vite della terra rimetterà radice! — Salmo 83:17, 18.
30. Quali sono i frutti della vite di Satana, e quale dovrebbe essere la nostra determinazione?
30 Per noi che siamo inoltrati nel tempo della fine, la visione di queste due raccolte è molto significativa. Non abbiamo che da guardarci intorno per vedere i frutti della vite di Satana. Aborti e altri tipi di assassinio; omosessualità, adulterio e altre forme di immoralità; disonestà e mancanza di affezione naturale: tutto ciò rende questo mondo spregevole agli occhi di Geova. La vite di Satana produce “frutto di pianta velenosa e assenzio”. La sua condotta rovinosa e idolatra disonora il grande Creatore dell’umanità. (Deuteronomio 29:18; 32:5; Isaia 42:5, 8) Che privilegio essere attivamente associati alla classe di Giovanni nella raccolta dei buoni frutti che Gesù sta portando alla lode di Geova! (Luca 10:2) Vorremo essere determinati a non lasciarci mai contaminare dalla vite di questo mondo, evitando così di essere calpestati insieme alla vite della terra quando sarà eseguito l’avverso giudizio di Geova.
[Nota in calce]
a 1.600 stadi sono quasi 300 chilometri. — Rivelazione 14:20, Traduzione del Nuovo Mondo con riferimenti, nota in calce.
[Riquadro a pagina 208]
‘Il vino della sua fornicazione’
Una parte notevole di Babilonia la Grande è la Chiesa Cattolica Romana. Questa chiesa, governata dal papa di Roma, sostiene che i papi siano tutti successori dell’apostolo Pietro. Ecco alcuni fatti noti sul conto di questi presunti successori:
Formoso (891-96): “Nove mesi dopo la sua morte, il corpo di Formoso fu estratto dal sepolcro papale e portato in giudizio davanti al cosiddetto ‘concilio del cadavere’, presieduto da Stefano [il nuovo papa]. Il papa defunto fu accusato di ambizione smodata per l’ufficio di pontefice, e tutti i suoi atti vennero dichiarati nulli. . . . Il cadavere fu spogliato degli abiti pontificali; le dita della mano destra gli vennero amputate”. — New Catholic Encyclopedia, 1967, vol. XIII, p. 696.
Stefano VI (896-97): “Pochi mesi dopo [il processo al cadavere di Formoso] un’insurrezione popolare pose fine al pontificato di Stefano, che fu deposto, imprigionato e strangolato”. — New Catholic Encyclopedia, vol. XIII, p. 696.
Sergio III (904-11): “I suoi due immediati predecessori . . . erano stati strangolati in prigione. . . . A Roma egli godeva dell’appoggio della famiglia di Teofilatto, dalla cui figlia, Marozia, pare abbia avuto un figlio (il futuro papa Giovanni XI)”. — New Catholic Encyclopedia, vol. XIII, p. 112.
Stefano VII (928-31): “Negli ultimi anni del proprio pontificato, papa Giovanni X . . . era incorso nelle ire di Marozia, proclamatasi senatrice dei romani, ed era stato imprigionato e assassinato. Marozia conferì quindi il papato a Leone VI, che morì sei mesi e mezzo dopo. Gli succedette Stefano VII, probabilmente eletto grazie all’influenza di Marozia. . . . Durante i due anni del suo pontificato, fu succube di Marozia”. — New Catholic Encyclopedia, vol. XIII, p. 696.
Giovanni XI (931-35): “Alla morte di Stefano VII . . . , Marozia, della casa di Teofilatto, fece eleggere papa suo figlio Giovanni, un giovane poco più che ventenne. . . . Nel suo pontificato, Giovanni fu dominato dalla madre”. — New Catholic Encyclopedia, vol. VII, p. 1011.
Giovanni XII (955-64): “Non aveva neanche diciott’anni, e le testimonianze dell’epoca sono concordi sul suo disinteresse per le cose spirituali, la sua dedizione a piaceri triviali e la sua vita sfrenata e dissoluta”. — The Oxford Dictionary of Popes, di J. N. D. Kelly, Oxford University Press, 1986, p. 126.
Benedetto IX (1032-44; 1045; 1047-48): “È famoso per aver venduto la dignità pontificia al suo padrino e per averla rivoluta indietro due volte”. — The New Encyclopædia Britannica, Micropædia, 1987, vol. 2, p. 93.
Così, lungi dal seguire l’esempio di fedeltà di Pietro, questi e altri papi esercitarono un’influenza malefica. Lasciarono che la violenza e la fornicazione, sia spirituale che letterale, nonché un’influenza simile a quella di Izebel, corrompessero la chiesa da essi governata. (Giacomo 4:4) Nel 1917 il libro Il mistero compiuto (inglese), pubblicato dagli Studenti Biblici, denunciò apertamente e con dovizia di particolari molti di questi fatti. Questo fu uno dei modi in cui gli Studenti Biblici di quel tempo ‘colpirono la terra con ogni sorta di piaga’. — Rivelazione 11:6; 14:8; 17:1, 2, 5.
[Immagine a pagina 206]
Il Cristo intronizzato esegue il giudizio col sostegno degli angeli
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Dopo la caduta di Babilonia nel 539 a.E.V., i suoi prigionieri furono liberati
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Le opere di Geova: grandi e meraviglioseRivelazione: Il suo grandioso culmine è vicino!
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Capitolo 31
Le opere di Geova: grandi e meravigliose
Visione 10: Rivelazione 15:1–16:21
Contenuto: Geova nel suo santuario; versate sulla terra le sette coppe della sua ira
Tempo in cui si adempie: Dal 1919 ad Armaghedon
1, 2. (a) Quale terzo segno vede Giovanni? (b) Di quale ruolo angelico i servitori di Geova sono da tempo consapevoli?
UNA donna che dà alla luce un figlio maschio! Un gran dragone che cerca di divorare il bambino! Quei due segni celesti, così vividamente descritti nel capitolo 12 di Rivelazione, ci hanno fatto capire che la millenaria controversia che vede coinvolti il Seme della donna di Dio e Satana col suo seme demonico sta per raggiungere il culmine. Nel richiamare l’attenzione su questi simboli, Giovanni dice: “E un gran segno fu visto nel cielo . . . E fu visto un altro segno”. (Rivelazione 12:1, 3, 7-12) Ora Giovanni ci parla di un terzo segno: “E vidi nel cielo un altro segno, grande e meraviglioso, sette angeli con sette piaghe. Queste sono le ultime, perché per mezzo d’esse si compie l’ira di Dio”. (Rivelazione 15:1) Anche questo terzo segno è di vitale importanza per i servitori di Geova.
2 Si noti l’importante ruolo che ancora una volta gli angeli hanno nel compiere la volontà di Dio. I servitori di Geova ne sono da tempo consapevoli. Infatti, sotto ispirazione, l’antico salmista si rivolse proprio a questi angeli, esortandoli: “Benedite Geova, o angeli suoi, potenti in forza, che eseguite la sua parola, ascoltando la voce della sua parola”! (Salmo 103:20) Ora, in questa nuova scena, ad alcuni angeli viene affidato il compito di versare le ultime sette piaghe.
3. Cosa sono le sette piaghe, e cosa indica il loro versamento?
3 Cosa sono queste piaghe? Come i sette squilli di tromba, sono roventi dichiarazioni di giudizio che fanno conoscere il punto di vista di Geova su vari aspetti di questo mondo e danno avvertimento circa l’esito finale delle sue decisioni giudiziarie. (Rivelazione 8:1–9:21) Il loro versamento addita l’esecuzione di quei giudizi, allorché ciò contro cui è diretta l’ira di Geova verrà distrutto nel giorno della sua ira ardente. (Isaia 13:9-13; Rivelazione 6:16, 17) Così per mezzo d’esse “si compie l’ira di Dio”. Ma prima di descrivere il versamento delle piaghe, Giovanni ci parla di alcuni uomini sui quali esse non avranno un effetto negativo. Avendo rifiutato il marchio della bestia selvaggia, questi leali cantano lodi a Geova mentre proclamano il suo giorno di vendetta. — Rivelazione 13:15-17.
Il cantico di Mosè e dell’Agnello
4. Cosa si presenta ora agli occhi di Giovanni?
4 Agli occhi di Giovanni si presenta ora una scena straordinaria: “E vidi ciò che sembrava un mare di vetro mescolato con fuoco, e quelli che escono vittoriosi dalla bestia selvaggia e dalla sua immagine e dal numero del suo nome stare in piedi presso il mare di vetro, avendo arpe di Dio”. — Rivelazione 15:2.
5. Cosa rappresenta il “mare di vetro mescolato con fuoco”?
5 Il “mare di vetro” è lo stesso che Giovanni ha visto precedentemente dinanzi al trono di Dio. (Rivelazione 4:6) È simile al “mare di metallo fuso” (un bacino d’acqua) del tempio di Salomone, dal quale i sacerdoti attingevano acqua per purificarsi. (1 Re 7:23) È dunque un’idonea rappresentazione del “bagno dell’acqua”, cioè la Parola di Dio, mediante cui Gesù purifica la congregazione sacerdotale dei cristiani unti. (Efesini 5:25, 26; Ebrei 10:22) Questo mare di vetro è “mescolato con fuoco”, a indicare che questi unti vengono provati e raffinati man mano che ubbidiscono alle elevate norme stabilite per loro. Ci ricorda inoltre che la Parola di Dio contiene anche espressioni di infuocati giudizi contro i Suoi nemici. (Deuteronomio 9:3; Sofonia 3:8) Alcuni di questi infuocati giudizi sono manifesti nelle ultime sette piaghe che stanno per essere versate.
6. (a) Chi sono i cantori che stanno in piedi davanti al celeste mare di vetro, e come lo sappiamo? (b) In che modo sono ‘usciti vittoriosi’?
6 Il fatto che il mare di metallo fuso del tempio di Salomone fosse utilizzato dai sacerdoti indica che i cantori in piedi dinanzi al celeste mare di vetro sono una classe sacerdotale. Hanno “arpe di Dio”, per cui c’è da metterli in relazione con i 24 anziani e i 144.000, dato che anche questi gruppi cantano accompagnandosi con arpe. (Rivelazione 5:8; 14:2) I cantori che Giovanni vede “escono vittoriosi dalla bestia selvaggia e dalla sua immagine e dal numero del suo nome”. Devono quindi essere quei componenti dei 144.000 che sono in vita sulla terra negli ultimi giorni. Come gruppo ne escono realmente vittoriosi. Da quasi novant’anni, a partire dal 1919, si rifiutano di ricevere il marchio della bestia selvaggia o di considerare la sua immagine come unica speranza di pace dell’umanità. Molti di loro hanno già perseverato fedelmente sino alla morte, e questi, ormai in cielo, seguono senz’altro con particolare diletto il canto dei loro fratelli ancora sulla terra. — Rivelazione 14:11-13.
7. Com’era usata l’arpa nell’antico Israele, e che effetto dovrebbe avere su di noi la presenza di arpe di Dio nella visione di Giovanni?
7 Questi leali vincitori hanno arpe di Dio. Sotto questo aspetto sono simili agli antichi leviti del tempio, che adoravano Geova col canto accompagnandosi con arpe. Alcuni persino profetizzarono accompagnandosi con l’arpa. (1 Cronache 15:16; 25:1-3) Il bel suono dell’arpa abbelliva i canti di gioia degli israeliti e le loro preghiere di lode e di rendimento di grazie a Geova. (1 Cronache 13:8; Salmo 33:2; 43:4; 57:7, 8) In tempi di depressione o schiavitù, l’arpa taceva. (Salmo 137:2) La presenza di arpe di Dio in questa visione dovrebbe stimolare la nostra viva aspettazione di un esultante e trionfante cantico di lode e rendimento di grazie al nostro Dio.a
8. Quale cantico viene cantato, e cosa dice?
8 Ecco ciò che riferisce Giovanni: “Ed essi cantano il cantico di Mosè, lo schiavo di Dio, e il cantico dell’Agnello, dicendo: ‘Grandi e meravigliose sono le tue opere, Geova Dio, Onnipotente. Giuste e veraci sono le tue vie, Re d’eternità. Chi veramente non ti temerà, Geova, e non glorificherà il tuo nome, perché tu solo sei leale? Poiché tutte le nazioni verranno e adoreranno dinanzi a te, perché i tuoi giusti decreti sono stati resi manifesti’”. — Rivelazione 15:3, 4.
9. Perché il cantico è in parte chiamato “il cantico di Mosè”?
9 Questi vincitori cantano il “cantico di Mosè”, cioè un cantico simile a quello che Mosè cantò in circostanze analoghe. Dopo che gli israeliti ebbero visto le dieci piaghe in Egitto e la distruzione dell’esercito egiziano al Mar Rosso, Mosè li guidò in un trionfante canto di lode a Geova, proclamando: “Geova regnerà a tempo indefinito, sì, per sempre”. (Esodo 15:1-19) Com’è appropriato che anche i cantori della visione di Giovanni, avendo riportato la vittoria sulla bestia selvaggia e partecipando alla proclamazione delle ultime sette piaghe, levino un canto al “Re d’eternità”! — 1 Timoteo 1:17.
10. Quale altro cantico compose Mosè, e che relazione ha il suo ultimo versetto con l’odierna grande folla?
10 In un altro cantico, composto mentre Israele si accingeva a conquistare Canaan, l’anziano Mosè disse a quella nazione: “Dichiarerò il nome di Geova. Attribuite grandezza al nostro Dio!” L’ultimo versetto di questo cantico era di incoraggiamento anche per i non israeliti, e oggi quelle ispirate parole di Mosè risuonano agli orecchi della grande folla: “Rallegratevi, nazioni, col suo popolo”. Perché dovrebbero rallegrarsi? Perché ora Geova “vendicherà il sangue dei suoi servitori, e ripagherà con la vendetta i suoi avversari”. L’esecuzione di questo giusto giudizio sarà motivo di giubilo per tutti coloro che sperano in Geova. — Deuteronomio 32:3, 43; Romani 15:10-13; Rivelazione 7:9.
11. In che modo il cantico udito da Giovanni continua ad adempiersi?
11 Come sarebbe stato felice Mosè di trovarsi ora nel giorno del Signore e di potersi unire al coro celeste nel cantare: “Tutte le nazioni verranno e adoreranno dinanzi a te”! Questo cantico sublime continua ad adempiersi meravigliosamente oggi, in quanto vediamo non semplicemente in visione, ma nella realtà, i milioni di persone delle “nazioni” che ora affluiscono gioiosamente nell’organizzazione terrena di Geova.
12. Perché il cantico dei vincitori è anche chiamato “il cantico dell’Agnello”?
12 Comunque, questo non è solo il cantico di Mosè, ma anche “dell’Agnello”. In che senso? Mosè fu il profeta di Geova per Israele, ma Mosè stesso profetizzò che Geova avrebbe suscitato un profeta come lui. Questi risultò essere l’Agnello, Gesù Cristo. Mentre Mosè era “lo schiavo di Dio”, Gesù era il Figlio di Dio, sì, il più grande Mosè. (Deuteronomio 18:15-19; Atti 3:22, 23; Ebrei 3:5, 6) Perciò i cantori cantano anche il “cantico dell’Agnello”.
13. (a) Sotto quali aspetti Gesù, pur essendo più grande di Mosè, è simile a lui? (b) Come possiamo unirci ai cantori?
13 Come Mosè, Gesù cantò pubblicamente le lodi di Dio e profetizzò la Sua vittoria su tutti i nemici. (Matteo 24:21, 22; 26:30; Luca 19:41-44) Anche Gesù attendeva ansiosamente il tempo in cui le nazioni sarebbero venute a lodare Geova, e in qualità di “Agnello di Dio” disposto a sacrificarsi, egli depose la sua vita umana affinché ciò fosse possibile. (Giovanni 1:29; Rivelazione 7:9; confronta Isaia 2:2-4; Zaccaria 8:23). E proprio come Mosè imparò a conoscere il nome di Dio, Geova, e ad esaltarlo, così Gesù rese manifesto il nome di Dio. (Esodo 6:2, 3; Salmo 90:1, 17; Giovanni 17:6) Geova è leale, per cui l’adempimento delle sue splendide promesse è certo. Sicuramente quindi siamo d’accordo con questi leali cantori, con l’Agnello, e con Mosè, nell’aderire alle parole del cantico: “Chi veramente non ti temerà, Geova, e non glorificherà il tuo nome?”
Gli angeli con le coppe
14. Giovanni chi vede uscire dal santuario, e cosa viene dato loro?
14 È appropriato che udiamo il cantico di questi unti vincitori. Perché? Perché essi proclamano sulla terra i giudizi contenuti nelle coppe piene dell’ira di Dio. Ma, come mostra ora Giovanni, nel versamento di queste coppe non sono implicati soltanto degli uomini: “E dopo queste cose vidi, e il santuario della tenda della testimonianza fu aperto nel cielo, e i sette angeli con le sette piaghe uscirono dal santuario, vestiti di lino puro e splendente e cinti al petto di cinture d’oro. E una delle quattro creature viventi diede ai sette angeli sette coppe d’oro che erano piene dell’ira di Dio, che vive per i secoli dei secoli”. — Rivelazione 15:5-7.
15. Perché non sorprende che i sette angeli escano dal santuario?
15 Nel tempio d’Israele, che conteneva rappresentazioni di cose celesti, solo il sommo sacerdote poteva entrare nel Santissimo, qui chiamato il “santuario”. (Ebrei 9:3, 7) Quest’ultimo rappresenta il luogo del cielo dove Geova risiede di persona. In cielo, però, il privilegio di entrare dinanzi a Geova è concesso non solo al Sommo Sacerdote Gesù Cristo, ma anche agli angeli. (Matteo 18:10; Ebrei 9:24-26) Non sorprende quindi che sette angeli vengano visti uscire dal santuario che è in cielo. Hanno ricevuto un incarico da Geova Dio in persona: quello di versare le coppe piene dell’ira di Dio. — Rivelazione 16:1.
16. (a) Cosa mostra che i sette angeli sono idonei per la loro opera? (b) Cosa indica che anche altri hanno relazione col grande compito di versare le simboliche coppe?
16 Questi angeli sono idonei per quest’opera. Sono vestiti di lino puro e splendente, a indicare che sono spiritualmente puri e santi, giusti agli occhi di Geova. Inoltre indossano cinture d’oro. Di solito si indossa una cintura quando ci si cinge per compiere un determinato lavoro. (Levitico 8:7, 13; 1 Samuele 2:18; Luca 12:37; Giovanni 13:4, 5) Perciò gli angeli sono cinti per eseguire un compito. Per di più le loro cinture sono d’oro. Nell’antico tabernacolo, l’oro era impiegato per rappresentare cose divine, celesti. (Ebrei 9:4, 11, 12) Ciò significa che questi angeli hanno un prezioso e divino incarico di servizio da assolvere. Anche altri hanno relazione con questo grande compito. Una delle quattro creature viventi infatti porge loro le coppe. Senza dubbio questa era la prima creatura vivente, quella simile a un leone, simbolo dell’intrepidezza e dell’indomito coraggio necessari per proclamare i giudizi di Geova. — Rivelazione 4:7.
Geova nel suo santuario
17. Cosa dice Giovanni riguardo al santuario, e perché questo ci rammenta il santuario dell’antico Israele?
17 Infine, completando questa parte della visione, Giovanni dice: “E il santuario si riempì di fumo a causa della gloria di Dio e a causa della sua potenza, e nessuno poteva entrare nel santuario finché non fossero compiute le sette piaghe dei sette angeli”. (Rivelazione 15:8) Nella storia d’Israele ci furono occasioni in cui una nube coprì il santuario letterale, e questa manifestazione della gloria di Geova impedì al sacerdote di entrarvi. (1 Re 8:10, 11; 2 Cronache 5:13, 14; confronta Isaia 6:4, 5). Erano occasioni in cui Geova si occupava attivamente di particolari avvenimenti sulla terra.
18. Quand’è che i sette angeli torneranno da Geova a fare rapporto?
18 Anche ora Geova si interessa vivamente di certe cose che stanno avvenendo sulla terra. Vuole che i sette angeli portino a termine il loro incarico. È un cruciale tempo di giudizio, così descritto in Salmo 11:4-6: “Geova è nel suo santo tempio. Geova, nei cieli è il suo trono. I suoi propri occhi guardano, i suoi propri occhi brillanti esaminano i figli degli uomini. Geova stesso esamina sia il giusto che il malvagio, e la Sua anima certamente odia chiunque ama la violenza. Farà piovere sui malvagi trappole, fuoco e zolfo e un vento bruciante, come porzione del loro calice”. Finché queste sette piaghe non siano state versate sui malvagi, i sette angeli non torneranno all’eccelsa presenza di Geova.
19. (a) Quale comando viene dato, e da chi? (b) Quando deve avere avuto inizio il versamento delle simboliche coppe?
19 Risuona ora un tonante comando che incute reverenziale timore: “E udii un’alta voce che dal santuario diceva ai sette angeli: ‘Andate e versate le sette coppe dell’ira di Dio sulla terra’”. (Rivelazione 16:1) Chi dà questo comando? Dev’essere Geova stesso, dato che lo splendore della sua gloria e della sua potenza impediva a chiunque altro di entrare nel santuario. Geova venne al suo tempio spirituale per il giudizio nel 1918. (Malachia 3:1-5) Dev’essere stato quindi poco dopo quella data che egli diede il comando di versare le coppe dell’ira di Dio. Infatti i giudizi contenuti nelle simboliche coppe cominciarono a essere intensamente proclamati nel 1922, e la loro proclamazione procede oggi in crescendo.
Le coppe e gli squilli di tromba
20. Cosa rivelano le coppe dell’ira di Geova, circa che cosa danno avvertimento, e come vengono versate?
20 Le coppe dell’ira di Geova rivelano aspetti della scena mondiale così come li vede Geova, e avvertono circa i giudizi che Geova eseguirà. Gli angeli versano le coppe mediante la congregazione dei cristiani unti sulla terra, coloro che cantano il cantico di Mosè e il cantico dell’Agnello. Nel proclamare il Regno come buona notizia, la classe di Giovanni ha intrepidamente rivelato il contenuto di queste coppe dell’ira. (Matteo 24:14; Rivelazione 14:6, 7) Il loro messaggio ha quindi avuto un duplice aspetto: è stato pacifico nel proclamare la libertà al genere umano, ma bellicoso nell’avvertire circa il “giorno di vendetta da parte del nostro Dio”. — Isaia 61:1, 2.
21. In che modo i bersagli delle prime quattro coppe dell’ira di Dio corrispondono a quelli dei primi quattro squilli di tromba, ma in che cosa differiscono?
21 I bersagli delle prime quattro coppe dell’ira di Dio corrispondono a quelli dei primi quattro squilli di tromba, e sono la terra, il mare, i fiumi e le fonti delle acque, e le fonti celesti di luce. (Rivelazione 8:1-12) Ma mentre gli squilli di tromba annunciavano piaghe su “un terzo”, gli obiettivi su cui sono versate le coppe dell’ira di Dio vengono colpiti nella loro interezza. Così, sebbene durante il giorno del Signore si sia dapprima prestata attenzione alla cristianità — “un terzo” — nessuna parte del sistema di Satana ha potuto evitare di essere piagata dai vessatori messaggi di giudizio di Geova e dalle pene che essi recano.
22. Cosa c’era di diverso negli ultimi tre squilli di tromba, e che relazione hanno con le ultime tre coppe dell’ira di Geova?
22 Gli ultimi tre squilli di tromba erano di natura diversa, in quanto erano definiti guai. (Rivelazione 8:13; 9:12) I primi due consistevano in particolare nelle locuste e negli eserciti di cavalleria, mentre il terzo introduceva la nascita del Regno di Geova. (Rivelazione 9:1-21; 11:15-19) Come vedremo, anche le ultime tre coppe della Sua ira riguardano alcuni di questi aspetti, ma con qualche diversità rispetto ai tre guai. Prestiamo ora molta attenzione alle drammatiche rivelazioni derivanti dal versamento delle coppe dell’ira di Geova.
[Nota in calce]
a Fatto interessante, nel 1921 la classe di Giovanni pubblicò L’Arpa di Dio, un manuale per lo studio biblico che raggiunse una tiratura di oltre cinque milioni di copie in più di 20 lingue e che contribuì a radunare altri cantori unti.
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L’ira di Dio è portata a compimentoRivelazione: Il suo grandioso culmine è vicino!
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Capitolo 32
L’ira di Dio è portata a compimento
1. Cosa avrà avuto luogo quando le sette coppe saranno state versate sino in fondo, e quali domande sorgono ora riguardo alle coppe?
GIOVANNI ha già presentato gli angeli incaricati di versare le sette coppe. Ci dice che “queste sono le ultime, perché per mezzo d’esse si compie l’ira di Dio”. (Rivelazione 15:1; 16:1) Queste piaghe, che rivelano le sanzioni inflitte da Geova per la malvagità sulla terra, devono essere versate sino in fondo. Una volta finite, i giudizi di Dio saranno stati eseguiti. Il mondo di Satana non esisterà più! Cosa lasciano presagire queste piaghe per il genere umano e per i governanti dell’attuale sistema malvagio? Come possono i cristiani evitare di essere piagati insieme a questo mondo condannato? Sono domande di importanza vitale, cui si deve ora rispondere. Tutti quelli che anelano al trionfo della giustizia mostreranno vivo interesse per ciò che Giovanni sta per vedere.
L’ira di Geova contro la “terra”
2. Cosa accade quando il primo angelo versa la sua coppa sulla terra, e cosa simboleggia la “terra”?
2 Il primo angelo entra in azione! “E il primo andò e versò la sua coppa sulla terra. E venne un’ulcera dannosa e maligna sugli uomini che avevano il marchio della bestia selvaggia e che adoravano la sua immagine”. (Rivelazione 16:2) Come nel caso del primo squillo di tromba, qui la “terra” simboleggia il sistema politico apparentemente stabile che Satana cominciò a edificare qui sulla terra al tempo di Nimrod, più di 4.000 anni fa. — Rivelazione 8:7.
3. (a) In che modo molti governi esigono praticamente l’adorazione da parte dei loro sudditi? (b) Cos’hanno istituito le nazioni in sostituzione del Regno di Dio, e con quale effetto su quelli che la adorano?
3 In questi ultimi giorni, molti governi esigono praticamente l’adorazione da parte dei loro sudditi, asserendo che lo Stato debba essere innalzato al di sopra di Dio o che si debba mostrare lealtà ad esso più che a qualunque altra cosa. (2 Timoteo 3:1; confronta Luca 20:25; Giovanni 19:15). Dal 1914 è diventato comune per le nazioni coscrivere i loro giovani perché combattano, o siano pronti a combattere, il tipo di guerra totale che ha tanto insanguinato le pagine della storia moderna. Durante il giorno del Signore, le nazioni hanno anche prodotto, come sostituto del Regno di Dio, l’immagine della bestia, la Lega o Società delle Nazioni e dopo di essa le Nazioni Unite. Che bestemmia proclamare, come hanno fatto di recente alcuni papi, che questa organizzazione umana sia l’unica speranza di pace per le nazioni! Essa si oppone recisamente al Regno di Dio. Quelli che l’adorano diventano spiritualmente impuri, ulcerati, così come gli egiziani che si opposero a Geova ai giorni di Mosè furono piagati da pustole e ulcere letterali. — Esodo 9:10, 11.
4. (a) Cosa sottolinea vigorosamente il contenuto della prima coppa dell’ira di Dio? (b) Come considera Geova quelli che accettano il marchio della bestia selvaggia?
4 Il contenuto di questa coppa sottolinea vigorosamente la scelta che si presenta agli uomini: o andare incontro alla disapprovazione del mondo o subire l’indignazione di Geova. Gli uomini sono stati costretti ad accettare il marchio della bestia selvaggia, affinché “nessuno possa comprare o vendere se non chi ha il marchio, il nome della bestia selvaggia o il numero del suo nome”. (Rivelazione 13:16, 17) Ma questo ha un prezzo! Geova considera quelli che accettano il marchio come colpiti da “un’ulcera dannosa e maligna”. Dal 1922 questi sono stati pubblicamente marchiati come persone che hanno rigettato l’Iddio vivente. I loro progetti politici non hanno successo, ed essi sono nell’angoscia. Spiritualmente parlando, sono impuri. Se non si pentono, questa “dannosa” infermità sarà loro fatale, perché ora siamo nel giorno di giudizio di Geova. Non si può essere neutrali, ma bisogna scegliere se far parte del sistema di cose del mondo o servire Geova schierandosi dalla parte del suo Cristo. — Luca 11:23; confronta Giacomo 4:4.
Il mare diviene sangue
5. (a) Cosa accade quando viene versata la seconda coppa? (b) Come considera Geova quelli che popolano il mare simbolico?
5 Ora dev’essere versata la seconda coppa dell’ira di Dio. Cosa significherà per il genere umano? Giovanni dice: “E il secondo versò la sua coppa nel mare. E divenne sangue come di un uomo morto, e ogni anima vivente morì, sì, le cose nel mare”. (Rivelazione 16:3) Come il secondo squillo di tromba, questa coppa è diretta contro il “mare”, la tumultuosa, ribelle massa dell’umanità allontanatasi da Geova. (Isaia 57:20, 21; Rivelazione 8:8, 9) Agli occhi di Geova, questo “mare” è come sangue, inadatto alla vita delle creature. Per questo i cristiani non devono far parte del mondo. (Giovanni 17:14) Il versamento della seconda coppa dell’ira di Dio rivela che tutti gli uomini che popolano questo mare sono morti agli occhi di Geova. A causa della responsabilità della comunità, il genere umano è scandalosamente colpevole di spargimento di sangue innocente. Quando arriverà il giorno dell’ira di Geova, questi morranno letteralmente per mano delle sue forze esecutive. — Rivelazione 19:17, 18; confronta Efesini 2:1; Colossesi 2:13.
Dato loro sangue da bere
6. Cosa accade quando viene versata la terza coppa, e quali parole vengono pronunciate da un angelo e dall’altare?
6 La terza coppa dell’ira di Dio, come il terzo squillo di tromba, agisce sulle fonti d’acqua dolce. “E il terzo versò la sua coppa nei fiumi e nelle fonti delle acque. E divennero sangue. E udii l’angelo che era sulle acque dire: ‘Tu, Colui che è e che era, il Leale, sei giusto, perché hai preso queste decisioni, poiché hanno versato il sangue dei santi e dei profeti, e tu hai dato loro sangue da bere. Lo meritano’. E udii l’altare dire: ‘Sì, Geova Dio, Onnipotente, veraci e giuste sono le tue decisioni giudiziarie’”. — Rivelazione 16:4-7.
7. Cosa rappresentano ‘i fiumi e le fonti delle acque’?
7 Questi ‘fiumi e fonti delle acque’ rappresentano le cosiddette fonti di guida e sapienza accettate e considerate ristoratrici da questo mondo, come le filosofie politiche, economiche, scientifiche, educative, sociali e religiose che guidano le azioni e le decisioni degli uomini. Anziché rivolgersi a Geova, la Fonte della vita, per ricevere verità vivificante, gli uomini ‘si sono scavati cisterne rotte’ e hanno avidamente bevuto “la sapienza di questo mondo [che] è stoltezza presso Dio”. — Geremia 2:13; 1 Corinti 1:19; 2:6; 3:19; Salmo 36:9.
8. In quali modi l’umanità si è macchiata della colpa di sangue?
8 Queste “acque” contaminate hanno indotto gli uomini a macchiarsi della colpa di sangue, per esempio incoraggiandoli a spargere un’enorme quantità di sangue nelle guerre, che nel secolo scorso sono costate più di cento milioni di vite. Particolarmente nella cristianità, dove sono scoppiate le due guerre mondiali, gli uomini hanno avuto “fretta di spargere sangue innocente”, e questo ha incluso il sangue degli stessi testimoni di Dio. (Isaia 59:7; Geremia 2:34) L’umanità si è anche macchiata della colpa di sangue col suo uso errato di enormi quantità di sangue per le trasfusioni, in violazione delle giuste leggi di Geova. (Genesi 9:3-5; Levitico 17:14; Atti 15:28, 29) A questo riguardo è già andata incontro a sofferenze a causa del proliferare, attraverso le trasfusioni di sangue, dell’AIDS, dell’epatite e di altre malattie. La piena retribuzione per tutta la colpa di sangue avrà luogo fra breve quando i trasgressori subiranno la massima pena, essendo calpestati nel “grande strettoio dell’ira di Dio”. — Rivelazione 14:19, 20.
9. Cosa comporta il versamento della terza coppa?
9 Ai giorni di Mosè, quando il Nilo fu mutato in sangue, gli egiziani riuscirono a rimanere in vita cercando altre fonti d’acqua. (Esodo 7:24) Oggi, però, durante questa piaga spirituale, non c’è alcun luogo nel mondo di Satana in cui gli uomini possano trovare acque vivificanti. Il versamento di questa terza coppa comporta la proclamazione che ‘i fiumi e le fonti delle acque’ del mondo sono come sangue, in quanto recano morte spirituale a tutti quelli che bevono da essi. A meno che non si volgano a Geova, le persone ricevono il suo avverso giudizio. — Confronta Ezechiele 33:11.
10. Cosa fa sapere l’“angelo che era sulle acque”, e quale testimonianza aggiunge l’“altare”?
10 “L’angelo che era sulle acque”, cioè l’angelo che versa questa coppa nelle acque, esalta Geova quale Giudice universale, le cui giuste decisioni sono inappellabili. Perciò egli dice di questo giudizio: “Lo meritano”. Senza dubbio l’angelo è stato personalmente testimone di gran parte dello spargimento di sangue e della crudeltà fomentati nel corso di migliaia di anni dai falsi insegnamenti e dalle filosofie di questo mondo malvagio. Perciò sa che la decisione giudiziaria di Geova è giusta. Persino l’“altare” di Dio fa sentire la propria voce. In Rivelazione 6:9, 10 è detto che le anime di quelli che sono stati martirizzati sono alla base di quell’altare. Perciò l’“altare” aggiunge una poderosa testimonianza in quanto al diritto e alla giustezza delle decisioni di Geova.a È senz’altro appropriato che quelli che hanno sparso tanto sangue o ne hanno fatto un uso errato siano essi stessi costretti a bere sangue, cosa che simboleggia la loro condanna a morte da parte di Geova.
Uomini arsi col fuoco
11. Qual è il bersaglio della quarta coppa dell’ira di Dio, e cosa accade quando viene versata?
11 La quarta coppa dell’ira di Dio ha come bersaglio il sole. Giovanni dice: “E il quarto versò la sua coppa sul sole; e fu concesso al sole di ardere gli uomini col fuoco. E gli uomini furono arsi dal gran calore, ma bestemmiarono il nome di Dio, che ha autorità su queste piaghe, e non si pentirono in modo da dargli gloria”. — Rivelazione 16:8, 9.
12. Cos’è il “sole” di questo mondo, e cosa è stato concesso a questo sole simbolico di fare?
12 Oggi, al termine del sistema di cose, i fratelli spirituali di Gesù ‘risplendono così fulgidamente come il sole nel regno del Padre loro’. (Matteo 13:40, 43) Gesù stesso è “il sole della giustizia”. (Malachia 4:2) L’umanità, però, ha il proprio “sole”, i suoi governanti che cercano di brillare in opposizione al Regno di Dio. Il quarto squillo di tromba proclamava che ‘il sole, la luna e le stelle’ nei cieli della cristianità sono in realtà fonte di tenebre, non di luce. (Rivelazione 8:12) La quarta coppa dell’ira di Dio mostra ora che il “sole” del mondo sarebbe divenuto insopportabilmente caldo. I capi che l’umanità considera come un sole l’avrebbero ‘arsa’. Al simbolico sole sarebbe stato concesso di farlo. In altre parole, Geova lo avrebbe permesso come parte del suo infuocato giudizio contro il genere umano. In che modo questo è stato arso?
13. In che modo i governanti di questo mondo paragonati al sole hanno ‘arso’ l’umanità?
13 Dopo la prima guerra mondiale, i governanti di questo mondo istituirono la Lega delle Nazioni nel tentativo di risolvere il problema della sicurezza mondiale, ma invano. Vennero così sperimentate altre forme di governo, come il fascismo e il nazismo. Il comunismo continuò ad espandersi. Anziché migliorare la sorte del genere umano, i governanti che questi sistemi consideravano un sole cominciarono ad ‘ardere gli uomini con gran calore’. Guerre locali in Spagna, Etiopia e Manciuria portarono alla seconda guerra mondiale. La storia moderna mostra che i dittatori Mussolini, Hitler e Stalin si resero responsabili, in maniera diretta o indiretta, della morte di decine di milioni di persone, fra cui molti dei loro stessi connazionali. Più recentemente conflitti internazionali o civili hanno ‘arso’ le popolazioni di paesi come Vietnam, Cambogia, Iran, Libano e Irlanda, come pure di paesi dell’America Latina e dell’Africa. Si aggiunga a questo la continua lotta fra le superpotenze, le cui terrificanti armi nucleari sono in grado di incenerire l’intera umanità. In questi ultimi giorni l’umanità è stata senz’altro esposta a un ardente “sole”, i suoi ingiusti governanti. Il versamento della quarta coppa dell’ira di Dio ha dato risalto a questi fatti storici, e il popolo di Dio li ha proclamati in tutta la terra.
14. Cos’hanno coerentemente insegnato i testimoni di Geova come unica soluzione dei problemi dell’uomo, e qual è stata nell’insieme la reazione del genere umano?
14 I testimoni di Geova hanno coerentemente insegnato che l’unica soluzione degli sconcertanti problemi dell’uomo è il Regno di Dio, mediante il quale Geova si propone di santificare il suo nome. (Salmo 83:4, 17, 18; Matteo 6:9, 10) Nell’insieme, però, il genere umano si è mostrato sordo a questa soluzione. Inoltre, molti che rigettano il Regno bestemmiano il nome di Dio, proprio come fece Faraone quando rifiutò di riconoscere la sovranità di Geova. (Esodo 1:8-10; 5:2) Non mostrando interesse per il Regno messianico, questi oppositori preferiscono soffrire sotto il torrido “sole” dell’oppressivo dominio umano.
Il trono della bestia selvaggia
15. (a) Su che cosa viene versata la quinta coppa? (b) Cos’è il “trono della bestia selvaggia”, e cosa implica il versamento della coppa su di esso?
15 Su che cosa il prossimo angelo versa la sua coppa? “E il quinto versò la sua coppa sul trono della bestia selvaggia”. (Rivelazione 16:10a) La “bestia selvaggia” è il sistema di governo di Satana. Essa non ha un trono letterale, come non è letterale la bestia selvaggia stessa. Il fatto però che sia menzionato un trono mostra che la bestia selvaggia ha esercitato autorità regale sul genere umano; questo è in armonia col fatto che su ciascun corno della bestia c’è un diadema reale. In realtà il “trono della bestia selvaggia” è il fondamento, o la fonte, di quell’autorità.b La Bibbia rivela come stanno effettivamente le cose riguardo all’autorità regale della bestia selvaggia quando dice che “il dragone diede alla bestia la sua potenza e il suo trono e grande autorità”. (Rivelazione 13:1, 2; 1 Giovanni 5:19) Perciò il versamento della coppa sul trono della bestia selvaggia implica una proclamazione che riveli il vero ruolo che Satana ha avuto e tuttora ha nel sostenere e promuovere la bestia selvaggia.
16. (a) Sia che se ne rendano conto o no, chi servono le nazioni? Spiegate. (b) In che modo il mondo rispecchia la personalità di Satana? (c) Quando sarà rovesciato il trono della bestia selvaggia?
16 Com’è mantenuta questa relazione fra Satana e le nazioni? Quando Satana tentò Gesù, gli mostrò in una visione tutti i regni del mondo e gli offrì “tutta questa autorità e la loro gloria”. Ma a una condizione: prima Gesù doveva compiere un atto di adorazione davanti a Satana. (Luca 4:5-7) C’è forse da pensare che i governi del mondo ricevano la loro autorità a un prezzo inferiore? No di certo. Secondo la Bibbia, Satana è l’iddio di questo sistema di cose, per cui, sia che le nazioni se ne rendano conto o no, servono lui. (2 Corinti 4:3, 4)c Questa situazione è manifesta nella struttura dell’attuale sistema mondiale, imperniato sul gretto nazionalismo, sull’odio e sull’egoismo. Il sistema è organizzato secondo i desideri di Satana, in modo da tenere l’umanità sotto il suo dominio. La corruzione a livello governativo, la brama di potere, la diplomazia menzognera, la corsa agli armamenti: tutto ciò rispecchia la degradata personalità di Satana. Il mondo si conforma alle ingiuste norme di Satana, facendo così di lui il proprio dio. Il trono della bestia selvaggia sarà rovesciato quando questa bestia sarà distrutta e il Seme della donna di Dio inabisserà infine Satana stesso. — Genesi 3:15; Rivelazione 19:20, 21; 20:1-3.
Tenebre e lancinante dolore
17. (a) Che relazione c’è fra il versamento della quinta coppa e le tenebre spirituali che hanno sempre avvolto il regno della bestia selvaggia? (b) Come reagiscono le persone al versamento della quinta coppa dell’ira di Dio?
17 Il regno di questa bestia selvaggia si trova nelle tenebre spirituali fin dal suo inizio. (Confronta Matteo 8:12; Efesini 6:11, 12). La quinta coppa comporta un intensificato annuncio pubblico di queste tenebre. Le evidenzia in maniera drammatica, in quanto questa coppa dell’ira di Dio è versata sul trono stesso della simbolica bestia selvaggia. “E il suo regno si ottenebrò, e si mordevano la lingua per il dolore, ma bestemmiarono l’Iddio del cielo per i loro dolori e per le loro ulcere, e non si pentirono delle loro opere”. — Rivelazione 16:10b, 11.
18. Che analogia c’è fra il quinto squillo di tromba e la quinta coppa dell’ira di Dio?
18 Il quinto squillo di tromba e la quinta coppa dell’ira di Dio non sono esattamente la stessa cosa, in quanto lo squillo di tromba annunciava una piaga di locuste. Ma si noti che quando quella piaga di locuste fu liberata ci fu un oscuramento del sole e dell’aria. (Rivelazione 9:2-5) E in Esodo 10:14, 15, a proposito delle locuste con cui Geova piagò l’Egitto, si legge: “Furono molto gravose. Prima d’esse non si erano mai viste in questo modo locuste simili, e dopo di esse non se ne vedranno più in questo modo. E coprivano la superficie visibile dell’intero paese, e il paese si oscurò”. Sì, tenebre! Oggi le tenebre spirituali del mondo sono divenute più che evidenti come conseguenza del suono della quinta tromba e del versamento della quinta coppa dell’ira di Dio. Il pungente messaggio proclamato dal moderno sciame di locuste reca tormento e pena a quei malvagi che “hanno amato le tenebre piuttosto che la luce”. — Giovanni 3:19.
19. In armonia con Rivelazione 16:10, 11, che effetto ha la pubblica denuncia di Satana quale dio di questo sistema di cose?
19 Come governante del mondo, Satana ha causato molta infelicità e sofferenza. Carestie, guerre, violenza, criminalità, droga, immoralità, malattie trasmesse sessualmente, disonestà, ipocrisia religiosa: queste e molte altre cose caratterizzano il sistema di Satana. (Confronta Galati 5:19-21). Eppure la pubblica denuncia di Satana quale dio di questo sistema di cose ha causato dolore e imbarazzo a quelli che vivono secondo le sue norme. “Si mordevano la lingua per il dolore”, specialmente nella cristianità. Molti si risentono perché la verità denuncia il loro stile di vita. Altri la considerano una minaccia, e perseguitano quelli che la proclamano. Rigettano il Regno di Dio e oltraggiano il santo nome di Geova. La loro condizione religiosamente malata, ulcerosa, viene messa a nudo, così che bestemmiano l’Iddio del cielo. No, ‘non si pentono delle loro opere’. Non c’è quindi da aspettarsi una conversione in massa prima della fine di questo sistema di cose. — Isaia 32:6.
Prosciugato il fiume Eufrate
20. In che modo sia il sesto squillo di tromba che il versamento della sesta coppa hanno relazione col fiume Eufrate?
20 Il sesto squillo di tromba annunciava la liberazione dei “quattro angeli che sono legati presso il gran fiume Eufrate”. (Rivelazione 9:14) Storicamente, la gran città situata sulle rive dell’Eufrate era Babilonia. E nel 1919 la liberazione dei simbolici quattro angeli accompagnò una significativa caduta di Babilonia la Grande. (Rivelazione 14:8) È quindi degno di nota che anche la sesta coppa dell’ira di Dio abbia relazione col fiume Eufrate: “E il sesto versò la sua coppa sul gran fiume Eufrate, e la sua acqua si prosciugò, affinché si preparasse la via ai re provenienti dal sol levante”. (Rivelazione 16:12) Anche questa è una cattiva notizia per Babilonia la Grande!
21, 22. (a) In che modo nel 539 a.E.V. le acque dell’Eufrate che proteggevano Babilonia si prosciugarono? (b) Cosa sono le “acque” su cui siede Babilonia la Grande, e in che modo queste simboliche acque si stanno già prosciugando?
21 All’apice dello splendore dell’antica Babilonia, le copiose acque dell’Eufrate rappresentavano un elemento fondamentale del suo sistema difensivo. Nel 539 a.E.V. quelle acque si prosciugarono quando il loro corso venne deviato dal condottiero persiano Ciro. Questo permise a Ciro il Persiano e a Dario il Medo, i re provenienti dal “sol levante” (cioè dall’est), di entrare a Babilonia e conquistarla. Nel momento cruciale l’Eufrate venne meno come difesa di quella gran città. (Isaia 44:27–45:7; Geremia 51:36) Qualcosa di simile deve accadere alla moderna Babilonia, il sistema mondiale della falsa religione.
22 Babilonia la Grande “siede su molte acque”. Secondo Rivelazione 17:1, 15, queste simboleggiano “popoli e folle e nazioni e lingue”, moltitudini di seguaci che essa considera una protezione. Ma le “acque” si stanno prosciugando! Nell’Europa occidentale, dove un tempo essa esercitava grande influenza, centinaia di milioni di persone fanno ora apertamente a meno della religione. In alcuni paesi per molti anni si è seguita dichiaratamente una politica volta ad estirpare l’influenza della religione. In questi paesi le masse non si sono sollevate in sua difesa. Similmente, quando verrà il tempo in cui Babilonia la Grande dovrà essere distrutta, il decrescente numero dei suoi seguaci non risulterà essere di alcuna protezione per lei. (Rivelazione 17:16) Sebbene si vanti di avere miliardi di seguaci, Babilonia la Grande si troverà indifesa davanti ai “re provenienti dal sol levante”.
23. (a) Nel 539 a.E.V. chi furono i re provenienti dal “sol levante”? (b) Chi sono durante il giorno del Signore i “re provenienti dal sol levante”, e come distruggeranno Babilonia la Grande?
23 Chi sono questi re? Nel 539 a.E.V. furono Dario il Medo e Ciro il Persiano, che vennero impiegati da Geova per conquistare l’antica città di Babilonia. In questo giorno del Signore, il falso sistema religioso di Babilonia la Grande sarà ugualmente distrutto da governanti umani. Ma ancora una volta si tratterà di un giudizio divino. Geova Dio e Gesù Cristo, i “re provenienti dal sol levante”, dovranno mettere nel cuore dei governanti umani il “pensiero” di rivoltarsi contro Babilonia la Grande e distruggerla completamente. (Rivelazione 17:16, 17) Il versamento della sesta coppa proclama pubblicamente che questo giudizio sta per essere eseguito!
24. (a) Com’è stato proclamato il contenuto delle prime sei coppe dell’ira di Geova, e con quale risultato? (b) Prima di parlare dell’ultima coppa dell’ira di Dio, cosa mostra Rivelazione?
24 Queste prime sei coppe dell’ira di Geova contengono un messaggio che fa riflettere. I servitori terreni di Dio, sostenuti dagli angeli, sono stati impegnati a proclamarne il contenuto su scala mondiale. In questo modo tutti i settori del sistema mondiale di Satana sono stati dovutamente avvertiti, e Geova ha dato ai singoli individui l’opportunità di volgersi alla giustizia e continuare a vivere. (Ezechiele 33:14-16) Resta ancora un’ultima coppa dell’ira di Dio. Ma prima di parlarne, Rivelazione mostra come Satana e i suoi agenti terreni cercano di neutralizzare la proclamazione dei giudizi di Geova.
Radunamento verso Armaghedon
25. (a) Cosa dice Giovanni riguardo a impure “espressioni ispirate” simili a rane? (b) Quale disgustante calamità sotto forma di “impure espressioni ispirate” simili a rane c’è stata nel giorno del Signore, e con quale risultato?
25 Giovanni dice: “E vidi uscire dalla bocca del dragone e dalla bocca della bestia selvaggia e dalla bocca del falso profeta tre impure espressioni ispirate che sembravano simili a rane. Esse sono, infatti, espressioni ispirate da demoni e compiono segni, e vanno dai re dell’intera terra abitata, per radunarli alla guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente”. (Rivelazione 16:13, 14) Ai giorni di Mosè, Geova colpì l’Egitto di Faraone con una ripugnante piaga di rane, così che “il paese puzzava”. (Esodo 8:5-15) Anche durante il giorno del Signore c’è stata una disgustante calamità paragonabile a rane, sebbene da una fonte diversa. Consiste nelle “impure espressioni ispirate” da Satana, le quali simboleggiano chiaramente la propaganda intesa a manovrare tutti i governanti umani, i “re”, in opposizione a Geova Dio. Satana si accerta così che essi non tentennino a causa del versamento delle coppe dell’ira di Dio, ma che siano saldamente al suo fianco quando comincerà la “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente”.
26. (a) Da quali tre fonti proviene la propaganda satanica? (b) Cos’è il “falso profeta”, e come lo sappiamo?
26 La propaganda proviene dal “dragone” (Satana) e dalla “bestia selvaggia” (il sistema politico di Satana sulla terra), figure che abbiamo già incontrato in Rivelazione. Chi è invece il “falso profeta”? È un nuovo arrivato soltanto di nome. Precedentemente ci è stata presentata una bestia selvaggia con due corna simile a un agnello, che compiva grandi segni davanti alla bestia selvaggia con sette teste. Questa ingannevole creatura agiva come un profeta per conto di quella bestia selvaggia. Promuoveva l’adorazione della bestia selvaggia, arrivando al punto di farle erigere un’immagine. (Rivelazione 13:11-14) Questa bestia selvaggia con due corna simile a un agnello deve corrispondere al falso profeta qui menzionato. A conferma di ciò, in seguito si legge che il “falso profeta”, come la simbolica bestia selvaggia con due corna, “aveva compiuto davanti [alla bestia selvaggia con sette teste] i segni con cui aveva sviato quelli che avevano ricevuto il marchio della bestia selvaggia e quelli che rendono adorazione alla sua immagine”. — Rivelazione 19:20.
27. (a) Quale opportuno avvertimento dà Gesù Cristo stesso? (b) Quale avvertimento diede Gesù quand’era sulla terra? (c) In che modo l’apostolo Paolo fece eco all’avvertimento di Gesù?
27 Con tutta questa propaganda satanica in giro, le successive parole riportate da Giovanni sono davvero opportune: “Ecco, io vengo come un ladro. Felice chi sta sveglio e mantiene le sue vesti, affinché non cammini nudo e non si veda la sua vergogna”. (Rivelazione 16:15) Chi è che viene “come un ladro”? Gesù stesso, venendo quale Giustiziere di Geova in un tempo non preannunciato. (Rivelazione 3:3; 2 Pietro 3:10) Anche quand’era sulla terra Gesù paragonò la sua venuta a quella di un ladro, dicendo: “Siate vigilanti, dunque, perché non sapete in quale giorno verrà il vostro Signore. Perciò anche voi siate pronti, perché in un’ora che non pensate viene il Figlio dell’uomo”. (Matteo 24:42, 44; Luca 12:37, 40) Facendo eco a questo avvertimento, l’apostolo Paolo disse: “Il giorno di Geova viene esattamente come un ladro di notte. Quando diranno: ‘Pace e sicurezza!’ allora un’improvvisa distruzione sarà istantaneamente su di loro”. Dietro qualunque falsa proclamazione di “Pace e sicurezza!” c’è Satana. — 1 Tessalonicesi 5:2, 3.
28. Quale avvertimento diede Gesù circa l’importanza di resistere alle pressioni del mondo, e cos’è “quel giorno” che i cristiani non vogliono piombi su di loro “come un laccio”?
28 Gesù mise anche in guardia circa il tipo di pressioni cui questo mondo, permeato dalla propaganda, avrebbe sottoposto i cristiani. Egli disse: “Prestate attenzione a voi stessi affinché i vostri cuori non siano aggravati dalla crapula nel mangiare e nel bere e dalle ansietà della vita e quel giorno non piombi all’improvviso su di voi come un laccio. . . . State svegli, dunque, supplicando in ogni tempo affinché riusciate a scampare da tutte queste cose destinate ad accadere, e a stare in piedi dinanzi al Figlio dell’uomo”. (Luca 21:34-36) “Quel giorno” è il “gran giorno dell’Iddio Onnipotente”. (Rivelazione 16:14) Mentre “quel giorno” della rivendicazione della sovranità di Geova si avvicina, diventa sempre più difficile far fronte alle ansietà della vita. I cristiani devono stare in guardia ed essere vigilanti, rimanendo svegli fino all’arrivo di quel giorno.
29, 30. (a) Qual è il senso dell’avvertimento di Gesù secondo cui quelli trovati addormentati sarebbero stati svergognati perdendo le loro “vesti”? (b) Di quale identità sono un segno le vesti? (c) Come si potrebbero perdere le proprie vesti simboliche, e con quale risultato?
29 Qual è il senso dell’avvertimento secondo cui quelli trovati addormentati sarebbero stati svergognati perdendo le loro “vesti”? Nell’antico Israele ogni sacerdote o levita di guardia al tempio aveva una grossa responsabilità. Commentatori ebrei dicono che se qualcuno veniva trovato addormentato mentre era di guardia, gli potevano essere tolte e bruciate le vesti, così che veniva svergognato pubblicamente.
30 Qui Gesù avverte che qualcosa di simile può accadere oggi. I sacerdoti e i leviti prefiguravano gli unti fratelli di Gesù. (1 Pietro 2:9) Ma per estensione l’avvertimento di Gesù vale anche per la grande folla. Le vesti alle quali si fa qui riferimento identificano chi le porta come cristiano testimone di Geova. (Confronta Rivelazione 3:18; 7:14). Se qualcuno lascia che le pressioni del mondo di Satana lo facciano addormentare o divenire inattivo, perderà probabilmente queste vesti: in altre parole, perderà la sua pura identità di cristiano. Una situazione del genere sarebbe vergognosa. La persona correrebbe il pericolo di venir meno completamente.
31. (a) In che modo Rivelazione 16:16 ribadisce la necessità che i cristiani rimangano svegli? (b) Cos’hanno ipotizzato alcuni esponenti religiosi riguardo ad Armaghedon?
31 La necessità che i cristiani rimangano svegli si fa ancor più pressante mentre si avvicina l’adempimento del successivo versetto di Rivelazione: “E [le espressioni ispirate da demoni] li radunarono [i re o governanti della terra] nel luogo che in ebraico si chiama Har-Maghedon”. (Rivelazione 16:16) Questo nome, la cui forma più comune è Armaghedon, compare una sola volta nella Bibbia. Ma ha acceso l’immaginazione umana. Capi del mondo hanno messo in guardia contro un possibile Armaghedon nucleare. Armaghedon è anche stato messo in relazione con l’antica città di Meghiddo, luogo di molte battaglie decisive nei tempi biblici, per cui alcuni esponenti religiosi hanno ipotizzato che la guerra finale sulla terra si combatterà in quel territorio limitato. Ma in questo sono molto lontani dalla verità.
32, 33. (a) Anziché un luogo letterale, cosa rappresenta il nome Har-Maghedon o Armaghedon? (b) Quali altre espressioni bibliche sono simili ad “Armaghedon” o hanno attinenza con esso? (c) Quando arriverà per il settimo angelo il tempo di versare l’ultima coppa dell’ira di Dio?
32 Il nome Har-Maghedon significa “Monte di Meghiddo”. Ma anziché essere un luogo letterale, rappresenta la situazione mondiale in cui tutte le nazioni vengono radunate in opposizione a Geova Dio e in cui egli infine le distruggerà. Abbraccia il mondo intero. (Geremia 25:31-33; Daniele 2:44) È simile al “grande strettoio dell’ira di Dio” e al “bassopiano della decisione” o “bassopiano di Giosafat”, dove le nazioni vengono radunate per essere giustiziate da Geova. (Rivelazione 14:19; Gioele 3:12, 14) Ha anche attinenza col “suolo d’Israele”, dove gli eserciti satanici di Gog di Magog vengono distrutti, e con quella località “fra il mare grande e il santo monte dell’Adornamento” in cui il re del nord ‘perviene alla sua fine’ per mano di Michele, il gran principe. — Ezechiele 38:16-18, 22, 23; Daniele 11:45–12:1.
33 Quando le nazioni saranno state spinte dalla gracidante propaganda di Satana e dei suoi agenti terreni fino a raggiungere la suddetta situazione, sarà tempo che il settimo angelo versi l’ultima coppa dell’ira di Dio.
“È accaduto!”
34. Su che cosa il settimo angelo versa la sua coppa, e quale proclamazione si ode “dal santuario, dal trono”?
34 “E il settimo versò la sua coppa sull’aria. Allora dal santuario, dal trono, uscì un’alta voce, dicendo: ‘È accaduto!’” — Rivelazione 16:17.
35. (a) Cos’è l’“aria” di Rivelazione 16:17? (b) Versando la sua coppa sull’aria, cosa esprime il settimo angelo?
35 L’“aria” è l’ultimo elemento vitale ad essere piagato. Ma non si tratta dell’aria letterale. Nell’aria letterale non c’è nulla che la renda meritevole degli avversi giudizi di Geova, come non meritano di subire i giudizi di Geova la terra, il mare, le fonti delle acque o il sole letterali. Piuttosto, questa è l’“aria” di cui parlava Paolo quando chiamò Satana il “governante dell’autorità dell’aria”. (Efesini 2:2) È l’“aria” satanica respirata dal mondo attuale, lo spirito o inclinazione mentale generale che caratterizza il suo intero sistema di cose malvagio, la mentalità satanica che permea ogni aspetto della vita fuori dell’organizzazione di Geova. Versando quindi la sua coppa sull’aria, il settimo angelo esprime l’ira di Dio contro Satana, la sua organizzazione e tutto ciò che spinge l’umanità a sostenere Satana nella sfida alla sovranità di Geova.
36. (a) Cosa costituiscono le sette piaghe? (b) Cosa indica il fatto che Geova proclama: “È accaduto!”?
36 Questa piaga e le sei precedenti esprimono la totalità dei giudizi di Geova contro Satana e il suo sistema. Sono una dichiarazione di condanna per Satana e il suo seme. Quando viene versata questa coppa finale, Geova stesso proclama: “È accaduto!” Non c’è altro da dire. Quando il contenuto delle coppe dell’ira di Dio sarà stato proclamato nella misura che Geova riterrà sufficiente, non ci sarà indugio nell’esecuzione dei suoi giudizi proclamati da questi messaggi.
37. Come descrive Giovanni ciò che accade dopo il versamento della settima coppa dell’ira di Dio?
37 Giovanni continua: “E ne seguirono lampi e voci e tuoni, e vi fu un grande terremoto come non ve n’era stato da che gli uomini erano sulla terra, un terremoto così esteso, così grande. E la gran città si divise in tre parti, e le città delle nazioni caddero; e Babilonia la Grande fu ricordata dinanzi a Dio, per darle il calice del vino del furore della sua ira. E ogni isola fuggì, e i monti non furono trovati. E una grossa grandine dai chicchi del peso di circa un talento cadde dal cielo sugli uomini, e gli uomini bestemmiarono Dio a motivo della piaga della grandine, perché la piaga d’essa era insolitamente grande”. — Rivelazione 16:18-21.
38. Cosa simboleggia (a) il “grande terremoto”? (b) il fatto che la “gran città”, Babilonia la Grande, si divida in “tre parti”? (c) il fatto che “ogni isola fuggì, e i monti non furono trovati”? (d) la “piaga della grandine”?
38 Ancora una volta è Geova ad agire inconfondibilmente verso l’umanità, come indicano i “lampi e voci e tuoni”. (Confronta Rivelazione 4:5; 8:5). L’umanità sarà scossa come mai prima, come mediante un terremoto devastatore. (Confronta Isaia 13:13; Gioele 3:16). Questo gigantesco scuotimento sconquasserà la “gran città”, Babilonia la Grande, così che si dividerà in “tre parti”, simbolo del suo irrimediabile e rovinoso crollo. Inoltre cadranno “le città delle nazioni”. “Ogni isola” e “i monti” — le istituzioni e le organizzazioni di questo sistema all’apparenza così stabili — spariranno. “Una grossa grandine”, molto più grossa di quella che colpì l’Egitto nel corso della settima piaga, ogni chicco della quale peserà circa un talento, martellerà dolorosamente il genere umano.d (Esodo 9:22-26) È probabile che questa precipitazione punitiva di acqua solidificata rappresenti espressioni verbali insolitamente pesanti dei giudizi di Geova, indicanti che la fine di questo sistema di cose è finalmente arrivata! Nella sua opera distruttiva Geova potrebbe anche servirsi di grandine letterale. — Giobbe 38:22, 23.
39. Nonostante il versamento delle sette piaghe, come si comporterà la maggior parte degli uomini?
39 Il mondo di Satana dovrà quindi affrontare il giusto giudizio di Geova. Sino alla fine la maggior parte degli uomini continuerà a sfidare Dio e a bestemmiarlo. Come nel caso dell’antico Faraone, il loro cuore non sarà intenerito dalle ripetute piaghe né dal loro culmine micidiale. (Esodo 11:9, 10) Non ci saranno all’ultimo minuto mutamenti di cuore su vasta scala. Nell’esalare l’ultimo respiro, inveiranno contro l’Iddio che dichiara: “Dovranno conoscere che io sono Geova”. (Ezechiele 38:23) Ciò nonostante, la sovranità di Geova Dio, l’Onnipotente, sarà stata rivendicata.
[Note in calce]
a Alcuni esempi di cose inanimate che servono da testimoni o danno testimonianza si trovano in Genesi 4:10; 31:44-53; Ebrei 12:24.
b Un simile impiego della parola “trono” si trova nelle seguenti parole rivolte profeticamente a Gesù: “Dio è il tuo trono a tempo indefinito, sì, per sempre”. (Salmo 45:6) Geova è la fonte, o il fondamento, dell’autorità regale di Gesù.
c Vedi anche Giobbe 1:6, 12; 2:1, 2; Matteo 4:8-10; 13:19; Luca 8:12; Giovanni 8:44; 12:31; 14:30; Ebrei 2:14; 1 Pietro 5:8.
d Se Giovanni aveva in mente il talento greco, ciascun chicco di grandine sarebbe stato del peso di circa 20 chili. Sarebbe stata una grandinata devastatrice.
[Riquadro a pagina 221]
“Sulla terra”
La classe di Giovanni ha fatto conoscere l’ira di Geova contro la “terra” con dichiarazioni come le seguenti:
‘Dopo tanti secoli di sforzi, i partiti politici hanno dato prova della loro insufficienza nel fare fronte alle presenti condizioni, e risolvere gli angosciosi problemi. Economisti, statisti, studiando la questione diligentemente, trovano che non sono capaci di far nulla’. — Milioni ora viventi non morranno mai, 1920, p. 61.
“Non c’è governo oggi sulla terra che soddisfaccia una ragionevole parte del mondo. Parecchie nazioni sono rette da dittatori. Tutto il mondo praticamente è in bancarotta”. — Un Governo desiderabile, 1924, p. 5.
“Metter fine a questo sistema di cose . . . è l’unico mezzo per eliminare il male dal mondo e consentire che vi fioriscano la pace e la giustizia”. — “Questa buona notizia del regno”, 1955, p. 25.
“L’attuale ordinamento mondiale si è distinto per un crescente numero di peccati, per l’ingiustizia e per la ribellione contro Dio e la Sua volontà. . . . È irriformabile. Pertanto deve sparire!” — La Torre di Guardia, 15 marzo 1982, p. 6.
[Riquadro a pagina 223]
“Nel mare”
Quelle che seguono sono solo alcune delle dichiarazioni pubblicate nel corso degli anni dalla classe di Giovanni per proclamare l’ira di Dio contro l’irrequieto e ribelle “mare” dell’empia umanità allontanatasi da Geova:
“La storia di ciascuna nazione dimostra che v’è sempre stata una lotta fra le diverse classi. Vi fu sempre contrasto dei pochi contro i più. . . . Tali lotte hanno avuto sovente per risultato le rivoluzioni, delle grandi sofferenze e spargimento di sangue”. — Governo, 1928, p. 243.
Nel nuovo mondo, “il simbolico ‘mare’ degli irrequieti, ribelli, empi popoli, da cui la simbolica bestia selvaggia ascese molto tempo fa onde il Diavolo se ne servisse, sarà scomparso”. — La Torre di Guardia, 15 marzo 1968, p. 171.
“L’attuale società umana è spiritualmente inferma e malata. Nessuno di noi la può salvare, poiché la Parola di Dio mostra che la sua infermità la condurrà alla morte”. — Vera pace e sicurezza, da quale fonte?, 1973, p. 131.
[Riquadro a pagina 224]
“Nei fiumi e nelle fonti”
La terza piaga ha smascherato ‘i fiumi e le fonti delle acque’ con dichiarazioni come queste:
“Gli ecclesiastici, che asseriscono di insegnare le dottrine [di Cristo], hanno santificato la guerra e l’hanno resa sacra. Sono stati ben contenti che i loro ritratti e le loro statue fossero esposti a fianco a fianco con quelli di guerrieri sanguinari”. — La Torre di Guardia (inglese), 15 settembre 1924, p. 275.
“Lo spiritismo è fondato su una grande falsità, la menzogna di una vita dopo la morte e dell’immortalità dell’anima umana”. — Che cosa dicono le Scritture di una “vita dopo la morte”?, 1956, p. 51.
“Le acque che i popoli hanno bevute dai fiumi e dalle fonti delle filosofie umane, dei teorici politici, degli organizzatori sociali, dei consiglieri economici e dei sostenitori delle tradizioni religiose non hanno recato un vero vivificante ristoro . . . Tali acque hanno indotto quelli che le hanno bevute a violare la legge del Creatore sulla santità del sangue e a prendere parte a persecuzioni religiose”. — Risoluzione adottata nel 1963 all’Assemblea internazionale “Eterna buona notizia”.
“La cosa da aspettarsi dall’uomo stesso non è la salvezza scientifica, ma la distruzione della razza umana. . . . Non possiamo guardare a tutti gli psicologi e gli psichiatri del mondo perché cambino il modo di pensare del genere umano . . . Non possiamo aspettare che si formi una qualsiasi forza di polizia internazionale . . . [che faccia] di questa terra un luogo sicuro in cui vivere”. — Salvata la razza umana mediante il Regno, 1971, p. 5.
[Riquadro a pagina 225]
“Sul sole”
Mentre il “sole” del dominio umano ‘arde’ l’umanità durante il giorno del Signore, la classe di Giovanni, con dichiarazioni come quelle che seguono, ha richiamato l’attenzione su ciò che sta accadendo:
“Attualmente Hitler e Mussolini minacciano la pace del mondo intero, ed hanno l’incondizionato appoggio nella loro opera di soppressione di ogni libertà dalla Gerarchia Cattolico-Romana”. — Fascismo o libertà, 1939, p. 12.
“In tutta la storia la politica dei dittatori umani è stata quella di governare o distruggere! Ma la regola che ora è imposta a tutta la terra dall’intronizzato Re di Dio, Gesù Cristo, è quella di essere governati o distrutti”. — Tutte le nazioni si uniranno sotto il regno di Dio, 1961, p. 23.
“Dal 1945 più di 25 milioni di persone sono state uccise in circa 150 guerre combattute in varie parti del mondo”. — La Torre di Guardia, 1º luglio 1980, p. 6.
“In tutto il mondo le nazioni . . . si preoccupano ben poco delle responsabilità o delle regole di comportamento internazionali. Per raggiungere i loro fini, alcune nazioni si sentono del tutto giustificate a impiegare qualsiasi mezzo ritengano necessario — massacri, assassinii, dirottamenti, attentati dinamitardi, ecc. . . . Fino a che punto le nazioni tollereranno la reciproca condotta insensata e irresponsabile?” — La Torre di Guardia, 15 febbraio 1985, p. 4.
[Riquadro a pagina 227]
“Sul trono della bestia selvaggia”
I testimoni di Geova hanno smascherato il trono della bestia selvaggia e ne hanno proclamato la condanna da parte di Geova con dichiarazioni come queste:
“I governanti e le guide politiche delle nazioni sono influenzati da malefiche forze sovrumane che li spingono irresistibilmente in una marcia suicida verso il decisivo conflitto di Armaghedon”. — Dopo Armaghedon il nuovo mondo di Dio (inglese), 1953, p. 8.
“La ‘bestia selvaggia’ del governo umano non teocratico ricevette il potere, l’autorità e il trono dal Dragone. Deve quindi stare alle regole del gioco, le regole del Dragone”. — Dopo Armaghedon il nuovo mondo di Dio (inglese), 1953, p. 15.
“Le nazioni gentili si possono porre solo . . . dalla parte del principale Avversario di Dio, Satana il Diavolo”. — Risoluzione adottata nel 1973 all’Assemblea internazionale “Vittoria divina”.
[Riquadro a pagina 229]
“La sua acqua si prosciugò”
Già ora in molti luoghi il sostegno dato alla religione babilonica si va ritirando, a indicare ciò che accadrà quando i “re provenienti dal sol levante” sferreranno il loro attacco.
“Un’indagine condotta a livello nazionale [in Thailandia] ha rivelato che il 75 per cento di quelli che vivono nelle zone urbane non assistono mai alle funzioni tenute nei templi buddisti, mentre nelle campagne il numero di quelli che si recano nei templi continua a scendere e si avvicina al 50 per cento”. — Bangkok Post, 7 settembre 1987, p. 4.
“Il taoismo ha perso la sua attrattiva magica nel paese [la Cina] in cui fu fondato circa due millenni fa. . . . Privati degli strumenti magici utilizzati da loro e dai loro predecessori per ottenere un largo seguito, gli appartenenti alla classe sacerdotale si trovano senza successori, col rischio che sul continente il taoismo come religione organizzata arrivi praticamente ad estinguersi”. — The Atlanta Journal and Constitution, 12 settembre 1982, p. 36-A.
“Il Giappone . . . ha una delle più alte concentrazioni di missionari stranieri del mondo, quasi 5.200; eppure . . . meno dell’1 % della popolazione è cristiana. . . . Un frate francescano che opera qui fin dagli anni ’50 . . . ritiene che ‘in Giappone il missionario straniero abbia ormai fatto il suo tempo’”. — The Wall Street Journal, 9 luglio 1986, p. 1.
In Inghilterra, negli scorsi tre decenni, “quasi 2.000 delle 16.000 chiese anglicane sono state chiuse perché inutilizzate. Il numero dei presenti alle funzioni è ormai fra i più bassi dei paesi che si dicono cristiani. . . . ‘Non si può più dire che l’Inghilterra sia un paese cristiano’, ha detto [il vescovo di Durham]”. — The New York Times, 11 maggio 1987, p. A4.
“Dopo ore di acceso dibattito il Parlamento [greco] ha approvato oggi un provvedimento legislativo che autorizza il governo socialista a prendere possesso di enormi proprietà della Chiesa Ortodossa Greca . . . Per di più la legge affida a laici il controllo di commissioni e comitati ecclesiastici cui spetta l’amministrazione di costosi investimenti della chiesa in settori come hotel, cave di marmo e complessi di uffici”. — The New York Times, 4 aprile 1987, p. 3.
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Le piaghe recate dalle prime quattro coppe dell’ira di Dio sono simili a quelle prodotte dai primi quattro squilli di tromba
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La quinta coppa smaschera il trono della bestia selvaggia rivelando che esso è l’autorità conferita da Satana alla bestia selvaggia
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La propaganda demonica sta radunando i governanti della terra verso Har-Maghedon, la situazione cruciale in cui saranno versati su di loro i giudizi di Geova
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Su coloro che agiscono secondo la contaminata “aria” di Satana si abbatteranno i giusti giudizi di Geova
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Giudicata l’infame meretriceRivelazione: Il suo grandioso culmine è vicino!
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Capitolo 33
Giudicata l’infame meretrice
Visione 11: Rivelazione 17:1-18
Contenuto: Babilonia la Grande cavalca una bestia selvaggia di colore scarlatto che alla fine le si rivolta contro e la devasta
Tempo in cui si adempie: Dal 1919 alla grande tribolazione
1. Cosa rivela a Giovanni uno dei sette angeli?
LA GIUSTA ira di Geova, contenuta in sette coppe, dev’essere versata sino in fondo! Il fatto che il sesto angelo abbia versato la sua coppa sul luogo in cui sorgeva l’antica Babilonia ha opportunamente simboleggiato che Babilonia la Grande dev’essere piagata mentre gli avvenimenti si susseguono rapidamente verso la guerra finale di Armaghedon. (Rivelazione 16:1, 12, 16) Probabilmente è questo stesso angelo a rivelare ora perché e come Geova esegue i suoi giusti giudizi. Giovanni è stupito da ciò che ora sente e vede: “E uno dei sette angeli che avevano le sette coppe venne e parlò con me, dicendo: ‘Vieni, ti mostrerò il giudizio della grande meretrice che siede su molte acque, con la quale han commesso fornicazione i re della terra, mentre quelli che abitano la terra si sono inebriati col vino della sua fornicazione’”. — Rivelazione 17:1, 2.
2. Che prove abbiamo che la “grande meretrice” (a) non è l’antica Roma? (b) non è l’alta finanza? (c) è un’entità religiosa?
2 “Grande meretrice”! Perché questo titolo così infamante? A chi si riferisce? Alcuni hanno identificato questa simbolica meretrice con l’antica Roma. Ma Roma era una potenza politica. Questa meretrice commette fornicazione con i re della terra, compresi evidentemente i re di Roma. Inoltre vien detto che dopo la sua distruzione i “re della terra” fanno cordoglio per la sua scomparsa. Perciò non può trattarsi di una potenza politica. (Rivelazione 18:9, 10) Per di più, dato che la sua scomparsa viene pianta anche dai commercianti del mondo, essa non può rappresentare l’alta finanza. (Rivelazione 18:15, 16) Si legge, però, che ‘mediante la sua pratica spiritica sono state sviate tutte le nazioni’. (Rivelazione 18:23) Questo mostra chiaramente che la grande meretrice dev’essere un’entità religiosa mondiale.
3. (a) Perché la grande meretrice deve simboleggiare qualcosa di più della Chiesa Cattolica o anche dell’intera cristianità? (b) Quali dottrine babiloniche si riscontrano nella maggioranza delle religioni orientali come pure nelle sette della cristianità? (c) Cosa ammise il cardinale cattolico John Henry Newman circa l’origine di molte dottrine, cerimonie e pratiche della cristianità? (Vedi nota in calce).
3 Quale entità religiosa? È forse la Chiesa Cattolica Romana, come sostengono alcuni? O è tutta la cristianità? No, dev’essere qualcosa di più grande, visto che svia tutte le nazioni. Essa è infatti l’impero mondiale della falsa religione al completo. Che abbia avuto origine dai misteri di Babilonia è evidente dal fatto che molte dottrine e pratiche babiloniche sono comuni a varie religioni di tutta la terra. Per esempio, la credenza nell’immortalità innata dell’anima umana, in un inferno di tormento e in una trinità di dèi si riscontra nella maggioranza delle religioni orientali, come pure nelle sette della cristianità. La falsa religione, nata più di 4.000 anni fa nell’antica città di Babilonia, è cresciuta fino a divenire l’attuale mostruosità che è appropriatamente chiamata Babilonia la Grande.a Ma per quale motivo è descritta col termine infamante di “grande meretrice”?
4. (a) In quali modi l’antico Israele commetteva fornicazione? (b) In quale notevole maniera Babilonia la Grande ha commesso fornicazione?
4 Babilonia (o Babele, che significa “confusione”) raggiunse l’apice della sua grandezza ai giorni di Nabucodonosor. Era uno stato politico-religioso con più di mille templi e cappelle. Il suo sacerdozio era potentissimo. Sebbene da molto tempo Babilonia abbia cessato di esistere come potenza mondiale, la religiosa Babilonia la Grande esiste ancora e, secondo l’antico modello, cerca ancora di esercitare influenza e di intervenire negli affari politici. Ma approva Dio che la religione faccia politica? Nelle Scritture Ebraiche è detto che Israele si prostituiva quando praticava la falsa adorazione e quando, invece di confidare in Geova, si alleava con le nazioni. (Geremia 3:6, 8, 9; Ezechiele 16:28-30) Anche Babilonia la Grande commette fornicazione. In maniera notevole ha fatto ricorso a ogni sorta di espedienti pur di acquistare potere e ascendente sui re che governano la terra. — 1 Timoteo 4:1.
5. (a) Quale notorietà amano gli ecclesiastici? (b) Perché il desiderio di acquistare importanza nel mondo è in aperto contrasto con le parole di Gesù Cristo?
5 Oggi capita spesso che esponenti religiosi si presentino candidati per alte cariche governative, e in alcuni paesi sono membri del governo, titolari addirittura di alcuni dicasteri. Nel 1988 due noti ecclesiastici protestanti si candidarono alla presidenza degli Stati Uniti. Gli esponenti di Babilonia la Grande amano essere al centro dell’attenzione; spesso sui giornali si vedono fotografie che li ritraggono in compagnia di importanti uomini politici. Gesù, al contrario, evitò nel modo più assoluto di immischiarsi nella politica e disse dei suoi discepoli: “Essi non fanno parte del mondo come io non faccio parte del mondo”. — Giovanni 6:15; 17:16; Matteo 4:8-10; vedi anche Giacomo 4:4.
‘Meretricio’ moderno
6, 7. (a) In che modo il partito nazista di Hitler andò al potere in Germania? (b) In che modo il concordato firmato dal Vaticano con la Germania nazista aiutò Hitler nella sua offensiva per il dominio del mondo?
6 Immischiandosi nella politica, la grande meretrice ha recato indicibili sofferenze al genere umano. Prendete ad esempio i retroscena dell’ascesa al potere di Hitler in Germania, retroscena che alcuni cancellerebbero volentieri dai libri di storia. Nel maggio 1924 il partito nazista aveva 32 seggi al Reichstag tedesco. Nel maggio del 1928 i seggi erano scesi a 12. Comunque, nel 1930 il mondo era in piena Grande Depressione. Approfittando della situazione, i nazisti si ripresero sorprendentemente, conquistando 230 seggi su 608 alle elezioni tedesche del luglio 1932. Poco dopo, l’ex cancelliere Franz von Papen, cavaliere del papa, venne in aiuto dei nazisti. Secondo gli storici, von Papen sognava un nuovo Sacro Romano Impero. La sua breve esperienza come cancelliere era stata un fallimento, così ora sperava di ottenere il potere mediante i nazisti. Entro il gennaio 1933 egli aveva assicurato a Hitler l’appoggio dei grandi industriali, e attraverso abili intrighi fece in modo che il 30 gennaio 1933 Hitler divenisse cancelliere della Germania. Egli stesso fu nominato vice-cancelliere e venne impiegato da Hitler per ottenere l’appoggio dei settori cattolici della Germania. Nel giro di due mesi dalla sua ascesa al potere, Hitler sciolse il parlamento, mandò nei campi di concentramento migliaia di esponenti dell’opposizione e diede il via a un’aperta campagna persecutoria nei confronti degli ebrei.
7 Il 20 luglio 1933 l’interesse del Vaticano per l’astro nascente del nazismo divenne evidente allorché il cardinale Pacelli (il futuro papa Pio XII) firmò a Roma un concordato fra il Vaticano e la Germania nazista. Von Papen firmò il documento in qualità di rappresentante di Hitler, e per l’occasione Pacelli conferì a von Papen l’alta onorificenza pontificia della Gran Croce dell’Ordine Piano.b Al riguardo Tibor Koeves, nel suo libro Satan in Top Hat (Satana col cappello a cilindro), scrive: “Il Concordato fu una grande vittoria per Hitler. Gli diede il primo sostegno morale che avesse ricevuto dal mondo esterno, e questo dalla fonte più autorevole”. Il concordato prevedeva che il Vaticano smettesse di appoggiare in Germania il partito cattolico del Centro, ratificando così lo “stato totalitario” retto dal partito unico di Hitler.c Inoltre l’articolo 14 dichiarava: “Le nomine di arcivescovi, vescovi e simili saranno effettuate solo dopo che il governatore, insediato dal Reich, avrà debitamente accertato che non sussistano dubbi circa le considerazioni politiche generali”. Per la fine del 1933 (proclamato “Anno Santo” da papa Pio XI) l’appoggio del Vaticano era divenuto un elemento importante nell’offensiva di Hitler per il dominio del mondo.
8, 9. (a) Come reagirono alla tirannide nazista il Vaticano e la Chiesa Cattolica col suo clero? (b) Quale dichiarazione pubblicarono i vescovi cattolici tedeschi all’inizio della seconda guerra mondiale? (c) Qual è stato il risultato dei rapporti fra religione e politica?
8 Sebbene un esiguo numero di sacerdoti e suore protestasse contro le atrocità commesse da Hitler — e ne pagasse le conseguenze — sia il Vaticano che la Chiesa Cattolica e il suo esercito di ecclesiastici appoggiarono attivamente o tacitamente la tirannide nazista, da essi considerata un baluardo contro il dilagare del comunismo mondiale. Tranquillamente chiuso in Vaticano, papa Pio XII lasciò che l’Olocausto degli ebrei e le crudeli persecuzioni contro i testimoni di Geova e altri proseguissero senza critiche. Paradossalmente, papa Giovanni Paolo II, visitando la Germania nel maggio 1987, ha esaltato l’atteggiamento antinazista di un sacerdote sincero. Cosa facevano le altre migliaia di ecclesiastici tedeschi durante il regno del terrore instaurato da Hitler? A questo riguardo una lettera pastorale pubblicata dai vescovi cattolici tedeschi nel settembre 1939, allo scoppio della seconda guerra mondiale, è illuminante. Essa dice in parte: “In quest’ora decisiva incoraggiamo ed esortiamo i nostri soldati cattolici, in obbedienza al Führer, a compiere il loro dovere e ad essere pronti a sacrificare tutto di se stessi. Esortiamo i fedeli a unirsi in una ardente preghiera affinché la Provvidenza divina conduca questa guerra ad una fine benedetta”. — I nazisti e la Chiesa, di Guenter Lewy, ed. Il Saggiatore, 1965, trad. di Irene Giorgi Alberti, p. 327.
9 Questo destreggiarsi della diplomazia cattolica illustra il tipo di meretricio praticato negli scorsi 4.000 anni dalla religione nel corteggiare lo Stato politico per acquistare potere e vantaggi. Questi rapporti fra religione e politica sono stati causa di guerre, persecuzioni e sventure su vasta scala. L’umanità può essere davvero felice che il giudizio di Geova contro la grande meretrice sia imminente. Possa esso venir presto eseguito!
Siede su molte acque
10. Cosa sono le “molte acque” sulla cui protezione Babilonia la Grande fa affidamento, e cosa sta accadendo loro?
10 L’antica Babilonia sedeva su molte acque: il fiume Eufrate e numerosi canali. Quelle acque erano per lei una protezione, come pure una fonte di ricchezza commerciale, finché in una sola notte si prosciugarono. (Geremia 50:38; 51:9, 12, 13) Anche Babilonia la Grande fa affidamento su “molte acque” perché la proteggano e la facciano arricchire. Queste acque simboliche sono “popoli e folle e nazioni e lingue”, cioè tutte le migliaia di milioni di esseri umani sui quali ha dominato e da cui ha tratto sostegno materiale. Ma anche queste acque si vanno prosciugando, cioè smettono di sostenerla. — Rivelazione 17:15; confronta Salmo 18:4; Isaia 8:7.
11. (a) In che modo l’antica Babilonia ‘fece inebriare tutta la terra’? (b) In che modo Babilonia la Grande “ha fatto inebriare tutta la terra”?
11 Inoltre l’antica Babilonia fu descritta come “un calice d’oro nella mano di Geova, [in quanto] essa ha fatto inebriare tutta la terra”. (Geremia 51:7) L’antica Babilonia costrinse le nazioni vicine a trangugiare le espressioni dell’ira di Geova quando le conquistò militarmente, rendendole deboli come uomini ubriachi. Sotto questo aspetto essa fu uno strumento di Geova. Anche Babilonia la Grande ha fatto conquiste, al punto di divenire un impero mondiale. Ma non è certo uno strumento di Dio. Piuttosto, ha servito “i re della terra” con i quali commette fornicazione religiosa. Ha appagato questi re usando le sue dottrine menzognere e le sue pratiche asservitrici per stordire le masse, “quelli che abitano la terra”, rendendole deboli come ubriachi e succubi dei loro governanti.
12. (a) In che modo in Giappone una componente di Babilonia la Grande si rese responsabile di un grande spargimento di sangue durante la seconda guerra mondiale? (b) In che modo “acque” che in Giappone sostenevano Babilonia la Grande si ritirarono, e con quale risultato?
12 Il Giappone scintoista ne è un notevole esempio. Per l’indottrinato soldato giapponese il massimo onore era quello di dare la vita per l’imperatore, il dio supremo scintoista. Durante la seconda guerra mondiale circa 1.500.000 soldati giapponesi perirono in battaglia; quasi senza eccezioni consideravano un disonore arrendersi. Ma in seguito alla sconfitta del Giappone, l’imperatore Hirohito fu costretto a rinunciare alle sue pretese di divinità. Il risultato fu che le “acque” che sostenevano la componente scintoista di Babilonia la Grande si ritirarono in misura notevole, purtroppo dopo che lo scintoismo aveva approvato l’immane carneficina della guerra del Pacifico! Questo indebolimento dell’influenza scintoista aprì anche la via affinché in anni recenti più di 200.000 giapponesi, la stragrande maggioranza dei quali erano prima scintoisti o buddisti, divenissero ministri dedicati e battezzati del Sovrano Signore Geova.
La meretrice cavalca una bestia
13. Cosa vede di straordinario Giovanni quando l’angelo lo porta nella potenza dello spirito in un deserto?
13 Cos’altro rivela la profezia circa la grande meretrice e la sua sorte? Come riferisce ora Giovanni, si presenta un’altra vivida scena: “E [l’angelo] mi portò nella potenza dello spirito in un deserto. E scorsi una donna seduta su una bestia selvaggia di colore scarlatto che era piena di nomi blasfemi e che aveva sette teste e dieci corna”. — Rivelazione 17:3.
14. Perché è appropriato che Giovanni venga portato in un deserto?
14 Perché Giovanni viene portato in un deserto? Di una precedente dichiarazione di condanna contro l’antica Babilonia veniva detto che era “contro il deserto del mare”. (Isaia 21:1, 9) Essa avvertiva opportunamente che, malgrado tutte le sue difese idriche, l’antica Babilonia sarebbe divenuta una distesa desolata, priva di vita. È quindi appropriato che nella visione Giovanni venga portato in un deserto per vedere la sorte che attende Babilonia la Grande. Anch’essa deve divenire una distesa desolata. (Rivelazione 18:19, 22, 23) Giovanni comunque è sorpreso per ciò che vede lì. La grande meretrice non è sola! Siede su una mostruosa bestia selvaggia!
15. Quali differenze ci sono fra la bestia selvaggia di Rivelazione 13:1 e quella di Rivelazione 17:3?
15 Questa bestia selvaggia ha sette teste e dieci corna. È forse la stessa bestia selvaggia che Giovanni ha visto in precedenza, la quale pure ha sette teste e dieci corna? (Rivelazione 13:1) No, ci sono delle differenze. Questa bestia selvaggia è di colore scarlatto e, a differenza della prima bestia selvaggia, non è detto che abbia diademi. Anziché avere nomi blasfemi solo sulle sue sette teste, è “piena di nomi blasfemi”. Nondimeno dev’esserci qualche relazione fra questa nuova bestia selvaggia e la precedente; le somiglianze fra loro sono troppo marcate per essere casuali.
16. Qual è l’identità della bestia selvaggia di colore scarlatto, e cosa è stato detto circa il suo scopo?
16 Cos’è dunque questa nuova bestia selvaggia di colore scarlatto? Dev’essere l’immagine della bestia selvaggia che fu prodotta sotto la spinta della bestia selvaggia anglo-americana che ha due corna come un agnello. Dopo che fu fatta l’immagine, alla bestia selvaggia con due corna fu concesso di dare respiro all’immagine della bestia selvaggia. (Rivelazione 13:14, 15) Ora Giovanni vede l’immagine vivere e respirare. Essa rappresenta la Lega o Società delle Nazioni cui la bestia selvaggia con due corna diede vita nel 1920. Il presidente americano Wilson aveva auspicato che la Lega “servisse da tribunale in cui assicurare giustizia per tutti gli uomini ed eliminare definitivamente la minaccia della guerra”. Quando dopo la seconda guerra mondiale essa fu riesumata col nome di Nazioni Unite, secondo il suo statuto aveva lo scopo di “mantenere la pace e la sicurezza internazionale”.
17. (a) In che senso la simbolica bestia selvaggia di colore scarlatto è piena di nomi blasfemi? (b) Chi cavalca la bestia selvaggia di colore scarlatto? (c) In che modo la religione babilonica si è schierata fin dall’inizio con la Lega delle Nazioni e col suo successore?
17 In che senso questa simbolica bestia selvaggia è piena di nomi blasfemi? Nel senso che gli uomini hanno eretto questo idolo multinazionale in sostituzione del Regno di Dio, affinché compia ciò che secondo Dio solo il suo Regno può compiere. (Daniele 2:44; Matteo 12:18, 21) Comunque, ciò che è rimarchevole nella visione di Giovanni è il fatto che Babilonia la Grande cavalca la bestia selvaggia di colore scarlatto. Conforme alla profezia, la religione babilonica, particolarmente nella cristianità, si è schierata con la Lega delle Nazioni e il suo successore. Già il 18 dicembre 1918 l’organismo oggi noto col nome di Consiglio Nazionale delle Chiese di Cristo in America adottò una dichiarazione che in parte diceva: “Tale Lega non è un semplice espediente politico; è piuttosto l’espressione politica del Regno di Dio sulla terra. . . . La Chiesa può dare uno spirito di buona volontà, senza il quale nessuna Lega delle Nazioni può durare. . . . La Lega delle Nazioni è radicata nel Vangelo. Come il Vangelo, il suo obiettivo è ‘pace in terra, buona volontà verso gli uomini’”.
18. In che modo il clero della cristianità mostrò di sostenere la Lega delle Nazioni?
18 Il 2 gennaio 1919 un giornale (San Francisco Chronicle) titolava in prima pagina: “Il Papa esorta ad adottare la Lega delle Nazioni di Wilson”. Il 16 ottobre 1919 una petizione firmata da 14.450 ecclesiastici delle principali confessioni religiose fu presentata al Senato americano per esortarlo “a ratificare il trattato di pace di Parigi con la relativa clausola della Lega delle Nazioni”. Sebbene il Senato americano non ratificasse il trattato, il clero della cristianità continuò la sua campagna a favore della Lega. E come fu inaugurata la Lega? Un dispaccio d’agenzia dalla Svizzera in data 15 novembre 1920 diceva: “L’apertura della prima assemblea della Lega delle Nazioni è stata annunciata stamani alle undici dallo scampanio delle campane di tutte le chiese di Ginevra”.
19. Quando la bestia selvaggia di colore scarlatto fece la sua comparsa, quale linea di condotta seguì la classe di Giovanni?
19 La classe di Giovanni, il solo gruppo sulla terra che accettò prontamente il neonato Regno messianico, si unì forse alla cristianità nel rendere omaggio alla bestia selvaggia di colore scarlatto? Niente affatto! La domenica 7 settembre 1919, all’assemblea tenuta dal popolo di Geova a Cedar Point (Ohio, USA), fu pronunciato il discorso pubblico dal tema “Speranza per l’afflitta umanità”. Il giorno seguente un giornale (Star-Journal di Sandusky, USA) riferiva che Joseph F. Rutherford, parlando a quasi 7.000 persone, aveva dichiarato: “Il dispiacere del Signore sarà per certo sulla Lega . . . perché il clero — cattolico e protestante — che pretende di rappresentare Dio, ha abbandonato il suo piano e ha sostenuto la Lega delle Nazioni, acclamandola come un’espressione politica del regno di Cristo sulla terra”.
20. Perché era blasfemo che il clero acclamasse la Lega delle Nazioni come “l’espressione politica del regno di Dio sulla terra”?
20 Il misero fallimento della Lega delle Nazioni avrebbe dovuto far capire al clero che tali organizzazioni di fattura umana non costituiscono affatto parte di un Regno di Dio sulla terra. Che bestemmia asserire una cosa del genere! Fa apparire Dio corresponsabile del fiasco colossale che la Lega mostrò di essere. In quanto a Dio, “la sua attività è perfetta”. Il celeste Regno di Geova affidato a Cristo — e non un’accozzaglia di politicanti litigiosi, molti dei quali atei — è il mezzo mediante il quale egli porterà la pace e farà compiere la sua volontà sulla terra come in cielo. — Deuteronomio 32:4; Matteo 6:10.
21. Cosa mostra che la grande meretrice sostiene e ammira il successore della Lega, le Nazioni Unite?
21 Che dire del successore della Lega, le Nazioni Unite? Fin dal suo inizio anche questo organismo è stato cavalcato dalla grande meretrice, visibilmente schierata con esso nel tentativo di dirigerne le sorti. Per esempio, in occasione del suo 20º anniversario nel giugno 1965, esponenti della Chiesa Cattolica e della Chiesa Ortodossa Orientale, insieme a protestanti, ebrei, indù, buddisti e musulmani — in rappresentanza, si calcola, di circa due miliardi di abitanti della terra — si radunarono a San Francisco per celebrare il loro sostegno e la loro ammirazione nei riguardi dell’ONU. Recatosi in visita alle Nazioni Unite nell’ottobre del 1965, papa Paolo VI le definì “la più grande di tutte le organizzazioni internazionali”, e aggiunse: “I popoli della terra guardano alle Nazioni Unite come all’ultima speranza di concordia e di pace”. Un altro papa, Giovanni Paolo II, rivolgendosi alle Nazioni Unite nell’ottobre 1979, disse: “Auguro che l’organizzazione delle Nazioni Unite rimanga sempre il supremo foro della pace e della giustizia”. Fatto significativo, nel suo discorso il papa fece solo qualche raro cenno a Gesù Cristo e al Regno di Dio. Durante la sua visita alle Nazioni Unite nel settembre 1987, “Giovanni Paolo parlò a lungo del ruolo positivo che le Nazioni Unite hanno nel promuovere . . . una ‘nuova solidarietà a livello mondiale’”. — The New York Times.
Un nome, un mistero
22. (a) Che specie di bestia ha scelto di cavalcare la grande meretrice? (b) Come descrive Giovanni la simbolica meretrice, Babilonia la Grande?
22 L’apostolo Giovanni sta per apprendere che la grande meretrice ha scelto di cavalcare una bestia pericolosa. Prima però la sua attenzione si volge verso Babilonia la Grande stessa. Essa è riccamente adorna, ma com’è ripugnante! “E la donna era vestita di porpora e scarlatto, ed era adorna di oro e pietra preziosa e perle e aveva in mano un calice d’oro pieno di cose disgustanti e delle cose impure della sua fornicazione. E sulla sua fronte era scritto un nome, un mistero: ‘Babilonia la Grande, la madre delle meretrici e delle cose disgustanti della terra’. E vidi che la donna era ubriaca del sangue dei santi e del sangue dei testimoni di Gesù”. — Rivelazione 17:4-6a.
23. Qual è il nome completo di Babilonia la Grande, e cosa significa?
23 Com’era usanza nell’antica Roma, questa prostituta è identificata dal nome che ha sulla fronte.d È un nome lungo: “Babilonia la Grande, la madre delle meretrici e delle cose disgustanti della terra”. Questo nome è un “mistero”, qualcosa dal significato nascosto. Ma nel tempo stabilito da Dio, il mistero dev’essere svelato. Infatti l’angelo dà a Giovanni informazioni sufficienti per consentire agli odierni servitori di Geova di discernere il pieno significato di questo nome descrittivo. Riconosciamo che Babilonia la Grande è tutta la falsa religione. È “la madre delle meretrici” perché tutte le singole false religioni del mondo, incluse le molte sette della cristianità, sono come sue figlie, in quanto la imitano nel commettere meretricio spirituale. Essa è anche la madre delle “cose disgustanti”, in quanto ha dato alla luce una progenie disgustosa sotto forma di idolatria, spiritismo, divinazione, astrologia, chiromanzia, sacrifici umani, prostituzione sacra, ubriachezza in onore di falsi dèi e altre pratiche oscene.
24. Perché è appropriato che Babilonia la Grande venga vista vestita di “porpora e scarlatto”, e perché è “adorna di oro e pietra preziosa e perle”?
24 Babilonia la Grande è vestita di “porpora e scarlatto”, i colori della regalità, ed è “adorna di oro e pietra preziosa e perle”. Com’è appropriato questo! Pensate a tutti gli splendidi edifici, alle statue e ai dipinti rari, alle icone d’inestimabile valore e ai vari oggetti d’uso liturgico, come pure alla quantità astronomica di beni e denaro contante che le religioni di questo mondo hanno accumulato. Sia presso il Vaticano che nell’impero dei predicatori televisivi americani o nelle pagode e nei templi dell’Oriente, Babilonia la Grande ha accumulato — e talvolta perso — favolose ricchezze.
25. (a) Cosa simboleggia il contenuto del “calice d’oro pieno di cose disgustanti”? (b) In che senso la simbolica meretrice è ubriaca?
25 Guardate ora cosa ha in mano la meretrice. Giovanni dev’essere rimasto a bocca aperta nel vederlo: un calice d’oro “pieno di cose disgustanti e delle cose impure della sua fornicazione”! Questo è il calice che contiene il “vino dell’ira della sua fornicazione” con cui ha fatto ubriacare tutte le nazioni. (Rivelazione 14:8; 17:4) Esternamente sembra prezioso, ma il suo contenuto è disgustante, impuro. (Confronta Matteo 23:25, 26). Contiene tutte le immonde pratiche e menzogne che la grande meretrice ha usato per sedurre le nazioni e portarle sotto la sua influenza. Cosa ancor più rivoltante, Giovanni vede che la meretrice stessa è ebbra, ubriaca del sangue dei servitori di Dio! Infatti in seguito leggiamo che “in lei fu trovato il sangue dei profeti e dei santi e di tutti quelli che sono stati scannati sulla terra”. (Rivelazione 18:24) Che enorme colpa di sangue!
26. Che prove abbiamo che Babilonia la Grande è colpevole di spargimento di sangue?
26 Nel corso dei secoli l’impero mondiale della falsa religione ha sparso fiumi di sangue. Per esempio, nel Giappone medievale i templi di Kyoto vennero trasformati in fortezze, e monaci guerrieri, invocando “il sacro nome di Budda”, si combatterono a vicenda finché le strade divennero rosse di sangue. Nel XX secolo il clero della cristianità marciò con gli eserciti dei rispettivi paesi, i quali si scannarono a vicenda, con la perdita di almeno cento milioni di vite umane. Nell’ottobre 1987 l’ex presidente americano Nixon disse: “Il XX secolo è stato il più sanguinoso della storia. Nelle guerre di questo secolo hanno perso la vita più persone che in tutte le guerre combattute prima dell’inizio del secolo”. Le religioni del mondo vengono giudicate avversamente da Dio per la parte avuta in tutto questo; Geova detesta le “mani che spargono sangue innocente”. (Proverbi 6:16, 17) Precedentemente Giovanni aveva udito un grido dall’altare: “Fino a quando, Sovrano Signore santo e verace, ti tratterrai dal giudicare e dal vendicare il nostro sangue su quelli che dimorano sulla terra?” (Rivelazione 6:10) Babilonia la Grande, la madre delle meretrici e delle cose disgustanti della terra, sarà pienamente chiamata in causa quando verrà il tempo di rispondere a quella domanda.
[Note in calce]
a Additando l’origine non cristiana di molte dottrine, cerimonie e pratiche della cristianità apostata, John Henry Newman, cardinale cattolico del XIX secolo, scrisse: “L’uso dei templi, la dedica di taluni di questi a dei santi particolari e il fatto che in certe occasioni venissero ornati con rami di albero; l’incenso, i lumi, e le candele; le offerte votive a seguito della salute ricuperata; l’acqua santa, il diritto di asilo, i giorni santi e le quattro tempora, l’uso dei calendari, le processioni, la benedizione delle campagne (le rogazioni); gli abiti sacerdotali, la tonsura, l’anello del matrimonio, la pratica di volgersi verso l’Oriente, e più tardi le immagini e forse il canto ecclesiastico e il Kyrie Eleison [l’invocazione “Signore, abbi pietà”] sono tutte derivazioni da usi pagani, santificati perché vennero adottati nella vita della Chiesa”. — Lo sviluppo della dottrina cristiana, ed. Il Mulino, 1967, p. 394.
Lungi dal santificare tale idolatria, “Geova l’Onnipotente” ammonisce i cristiani dicendo: “Uscite di mezzo a loro e separatevi, . . . e cessate di toccare la cosa impura”. — 2 Corinti 6:14-18.
b Nel suo libro Storia del Terzo Reich (Einaudi, 1962, trad. di Gustavo Glaesser, vol. II, p. 1733) William L. Shirer afferma che von Papen fu “responsabile piú di ogni altro tedesco dell’ascesa di Hitler al potere”. Nel gennaio 1933 l’ex cancelliere tedesco von Schleicher aveva detto di von Papen: “Si è rivelato un traditore in paragone col quale Giuda Iscariota è un santo”.
c Il 14 maggio 1929, rivolgendosi agli alunni del collegio di Mondragone (Frascati), papa Pio XI aveva detto che avrebbe negoziato con il Diavolo in persona se il bene delle anime lo avesse richiesto. — Il Vaticano e le dittature 1922-1945, di A. Rhodes, ed. Mursia, 1975, trad. di Paolo Colacicchi, p. 47.
d Confronta le parole dello storico romano Seneca rivolte a una sacerdotessa traviata: “Tu, fanciulla, stavi nella casa di malaffare . . . il tuo nome pendeva dalla tua fronte; accettavi denaro per il tuo disonore”. — Controversiae, i, 2 (da Commentary on Revelation, di H. B. Swete, 1977).
[Riquadro a pagina 237]
Churchill denuncia il ‘meretricio’
Nel suo libro The Gathering Storm (1948), Winston Churchill riferisce che Hitler nominò Franz von Papen suo ambasciatore speciale a Vienna per “minare la posizione di importanti personalità politiche austriache o conquistarne il favore”. Churchill cita il rappresentante americano a Vienna che avrebbe detto di von Papen: “Nella maniera più schietta e più cinica . . . Papen mi disse che . . . intendeva valersi della sua reputazione di buon cattolico per acquistare ascendente su personaggi austriaci come il cardinale Innitzer”.
Dopo la capitolazione dell’Austria e dopo che le truppe d’assalto di Hitler furono entrate a Vienna marciando al passo dell’oca, il cardinale cattolico Innitzer ordinò che tutte le chiese austriache esponessero la svastica, suonassero le campane e pregassero per Adolf Hitler in occasione del suo compleanno.
[Riquadro/Immagine a pagina 238]
Un articolo così intitolato apparve il 7 dicembre 1941 sulla prima edizione del New York Times. Esso diceva:
‘PREGHIERA DI GUERRA’ PER IL REICH
“I vescovi cattolici a Fulda chiedono benedizione e vittoria . . . La Conferenza dei Vescovi Cattolici Tedeschi riuniti a Fulda ha raccomandato di introdurre una speciale ‘preghiera di guerra’ da leggersi all’inizio e alla fine di tutte le funzioni religiose. La preghiera implora la Provvidenza di benedire con la vittoria le armi tedesche e di proteggere la vita e la salute di tutti i soldati. I vescovi hanno inoltre dato istruzioni al clero cattolico di continuare a ricordare in una speciale omelia domenicale almeno una volta al mese i soldati tedeschi ‘di terra, di mare e dell’aria’”.
Nelle successive edizioni del giornale l’articolo fu soppresso. Il 7 dicembre 1941 fu il giorno in cui il Giappone, alleato della Germania nazista, attaccò la flotta americana a Pearl Harbor.
[Riquadro a pagina 244]
“Nomi blasfemi”
Quando dopo la prima guerra mondiale la bestia selvaggia con due corna caldeggiò l’istituzione della Lega o Società delle Nazioni, i suoi molti amanti religiosi cercarono immediatamente di conferire a questa mossa un carattere religioso. Di conseguenza la nuova organizzazione per la pace divenne “piena di nomi blasfemi”.
“La cristianità può fornire lo spirito di buona volontà, ciò che deve animare la lega [delle nazioni], e così trasformare il trattato da un pezzo di carta in uno strumento del regno di Dio”. — The Christian Century (USA), 19 giugno 1919, p. 15.
“Il concetto di Lega delle Nazioni è l’estensione ai rapporti internazionali del concetto di Regno di Dio come ordine mondiale di buona volontà. . . . È ciò per cui tutti i cristiani pregano quando dicono: ‘Venga il tuo Regno’”. — The Christian Century (USA), 25 settembre 1919, p. 7.
“Ciò che unisce la Lega delle Nazioni è il Sangue di Cristo”. — Frank Crane, ministro protestante americano.
“Il Consiglio [Nazionale delle Chiese Congregazionaliste] sostiene il Patto [della Lega delle Nazioni] come unico strumento politico oggi disponibile mediante il quale lo Spirito di Gesù Cristo può trovare più ampia applicazione a livello pratico negli affari delle nazioni”. — The Congregationalist and Advance (USA), 6 novembre 1919, p. 642.
“La conferenza invita tutti i metodisti a sostenere e promuovere attivamente gli ideali [della Lega delle Nazioni] espressi dal concetto di Dio Padre e dei figli terreni di Dio”. — Chiesa Metodista Wesleyana, Gran Bretagna.
“Se consideriamo le aspirazioni, le possibilità e i proponimenti di questo accordo, vediamo che contiene il succo degli insegnamenti di Gesù Cristo: il Regno di Dio e la sua giustizia . . . Significa proprio questo”. — Discorso dell’Arcivescovo di Canterbury all’apertura dell’Assemblea della Lega delle Nazioni a Ginevra, 3 dicembre 1922.
“L’Associazione della Lega delle Nazioni ha in questo paese lo stesso sacro diritto di qualsiasi società missionaria con fini umanitari, perché essa è attualmente il più efficace strumento del governo di Cristo come Principe della pace fra le nazioni”. — Garvie, ministro congregazionalista, Gran Bretagna.
[Cartina a pagina 236]
(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)
False dottrine diffuse in ogni parte del mondo traggono origine da Babilonia
Babilonia
Trinità o triadi di dèi
L’anima umana sopravvive alla morte
Spiritismo: parlare con i “morti”
Uso di immagini nell’adorazione
Sortilegi per placare i demoni
Dominio da parte di un potente sacerdozio
[Immagine a pagina 239]
L’antica Babilonia sedeva su molte acque
[Immagine a pagina 239]
Anche la grande meretrice oggi siede su “molte acque”
[Immagine a pagina 241]
Babilonia la Grande siede su una pericolosa bestia selvaggia
[Immagini a pagina 242]
La meretrice religiosa ha commesso fornicazione con i re della terra
[Immagini a pagina 245]
La donna è “ubriaca del sangue dei santi”
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Svelato un grande misteroRivelazione: Il suo grandioso culmine è vicino!
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Capitolo 34
Svelato un grande mistero
1. (a) Come reagisce Giovanni alla vista della grande meretrice e della sua temibile cavalcatura, e perché? (b) Come reagisce oggi la classe di Giovanni all’evolversi degli avvenimenti che adempiono la visione profetica?
QUAL È la reazione di Giovanni alla vista della grande meretrice e della sua temibile cavalcatura? Egli stesso risponde: “E, scorgendola, mi meravigliai di grande meraviglia”. (Rivelazione 17:6b) Una tale vista non avrebbe mai potuto essere frutto della semplice immaginazione umana. Eppure ecco lì, in pieno deserto, una depravata meretrice in groppa a un’orribile bestia selvaggia di colore scarlatto! (Rivelazione 17:3) Oggi anche la classe di Giovanni si meraviglia di grande meraviglia vedendo evolversi gli avvenimenti che adempiono la visione profetica. Se le persone del mondo potessero vederla, esclamerebbero: ‘Incredibile!’ E i capi del mondo farebbero loro eco dicendo: ‘Inconcepibile!’ Ma nel nostro tempo la visione è diventata una sorprendente realtà. I servitori di Dio hanno già avuto un ruolo notevole nell’adempimento della visione, e questo assicura loro che la profezia procederà inarrestabilmente verso il suo straordinario culmine.
2. (a) Vedendo lo stupore di Giovanni, cosa gli dice l’angelo? (b) Cosa è stato rivelato alla classe di Giovanni, e in che modo?
2 L’angelo nota lo stupore di Giovanni. “E l’angelo”, prosegue Giovanni, “mi disse: ‘Perché ti sei meravigliato? Io ti dirò il mistero della donna e della bestia selvaggia che la porta e che ha le sette teste e le dieci corna’”. (Rivelazione 17:7) Sì, l’angelo sta per svelare il mistero! Egli spiega all’attonito Giovanni i vari aspetti della visione e i drammatici avvenimenti che sta per vedere. Similmente alla vigile classe di Giovanni, mentre oggi presta servizio sotto la guida angelica, è stato rivelato l’intendimento della profezia. “Le interpretazioni non appartengono a Dio?” Come il fedele Giuseppe, siamo convinti di sì. (Genesi 40:8; confronta Daniele 2:29, 30). I servitori di Dio si trovano, per così dire, al centro della scena mentre Geova interpreta per loro il significato della visione e come essa influisce sulla loro vita. (Salmo 25:14) Al momento opportuno egli ha permesso loro di comprendere il mistero della donna e della bestia selvaggia. — Salmo 32:8.
3, 4. (a) Quale discorso pubblico fu pronunciato nel 1942 da Nathan Knorr, e con che cosa identificò la bestia selvaggia di colore scarlatto? (b) Quali parole rivolte dall’angelo a Giovanni furono commentate da Nathan Knorr?
3 Dal 18 al 20 settembre 1942, mentre la seconda guerra mondiale era in pieno svolgimento, i testimoni di Geova tennero negli Stati Uniti la loro Assemblea teocratica del Nuovo Mondo. La città di Cleveland (Ohio) era collegata via cavo con più di 50 città in cui erano in corso assemblee, con un totale di 129.699 presenti. Laddove, nonostante la guerra, le condizioni lo permettevano, altre assemblee ripeterono il programma in varie parti del mondo. All’epoca molti servitori di Geova si aspettavano che la guerra sfociasse in Armaghedon, la guerra di Dio; quindi il titolo del discorso pubblico, “Pace — Può essa durare?”, destò molta curiosità. Come poteva il nuovo presidente della Società (Watch Tower), Nathan H. Knorr, parlare di pace quando per le nazioni sembrava essere in serbo l’esatto contrario?a Poteva farlo perché la classe di Giovanni prestava “più che la solita attenzione” alla profetica Parola di Dio. — Ebrei 2:1; 2 Pietro 1:19.
4 In che modo il discorso “Pace — Può essa durare?” fece luce sulla profezia? Nathan Knorr, identificando chiaramente la bestia selvaggia di colore scarlatto di Rivelazione 17:3 con la Lega delle Nazioni, ne illustrò il burrascoso percorso sulla base delle successive parole rivolte dall’angelo a Giovanni: “La bestia selvaggia che hai visto era, ma non è, e sta per ascendere dall’abisso, e se ne andrà nella distruzione”. — Rivelazione 17:8a.
5. (a) In che modo la “bestia selvaggia . . . era” e poi “non è”? (b) Come rispose Nathan Knorr alla domanda “Rimarrà la Lega nell’abisso?”
5 “La bestia selvaggia . . . era”. Sì, era esistita come Lega delle Nazioni dal 10 gennaio 1920 in poi, e 63 nazioni ne avevano fatto parte in vari periodi. Ma, uno dopo l’altro, il Giappone, la Germania e l’Italia si erano ritirati dalla Lega, mentre l’Unione Sovietica ne era stata espulsa. Nel settembre 1939 il dittatore nazista della Germania scatenò la seconda guerra mondiale.b Non essendo riuscita a mantenere la pace nel mondo, la Lega delle Nazioni sprofondò praticamente nell’abisso dell’inattività. Nel 1942 non esisteva più. Né prima né dopo — ma proprio in quel momento critico — Geova interpretò per il suo popolo il pieno significato della visione! All’Assemblea teocratica del Nuovo Mondo, Nathan Knorr poté dichiarare, in conformità alla profezia, che “la bestia selvaggia . . . non è”. Egli rivolse quindi la domanda: “Rimarrà la Lega nell’abisso?” Citando Rivelazione 17:8, rispose: “L’associazione delle nazioni mondane sorgerà di nuovo”. E così avvenne, a conferma della veracità della profetica Parola di Geova!
Ascende dall’abisso
6. (a) Quand’è che la bestia selvaggia di colore scarlatto ascese dall’abisso, e con quale nuovo nome? (b) Perché le Nazioni Unite sono in realtà la bestia selvaggia di colore scarlatto rediviva?
6 La bestia selvaggia di colore scarlatto riuscì in effetti a venir fuori dall’abisso. Il 26 giugno 1945, con una chiassosa fanfara, 50 nazioni firmarono a San Francisco (USA) l’accordo per approvare lo Statuto delle Nazioni Unite. Questa organizzazione doveva “mantenere la pace e la sicurezza internazionale”. C’erano molte somiglianze fra la Lega e l’ONU. Un’enciclopedia afferma: “Sotto alcuni aspetti l’ONU assomiglia alla Lega delle Nazioni, istituita dopo la prima guerra mondiale . . . Molti dei paesi fondatori dell’ONU sono gli stessi che fondarono la Lega. Come la Lega, l’ONU fu istituita per contribuire al mantenimento della pace fra le nazioni. Gli organi principali dell’ONU sono molto simili a quelli della Lega”. (The World Book Encyclopedia) L’ONU, perciò, è in realtà la bestia selvaggia di colore scarlatto rediviva. I suoi stati membri, circa 190, sono molti di più dei 63 della Lega; rispetto al suo predecessore, l’ONU si è anche assunta maggiori responsabilità.
7. (a) In che modo gli abitanti della terra si sono meravigliati con ammirazione vedendo rivivere la bestia selvaggia di colore scarlatto? (b) Quale obiettivo l’ONU non è riuscita a raggiungere, e cosa disse a questo riguardo il suo segretario generale?
7 Inizialmente nell’ONU furono riposte grandi speranze, il che adempiva le parole dell’angelo: “E vedendo come la bestia selvaggia era, ma non è, eppure sarà presente, quelli che dimorano sulla terra si meraviglieranno con ammirazione, ma i loro nomi non sono stati scritti nel rotolo della vita dalla fondazione del mondo”. (Rivelazione 17:8b) Gli abitanti della terra hanno ammirato questo nuovo colosso, la cui imponente sede si trova a New York, sull’East River. Ma l’ONU non è riuscita ad assicurare vera pace e sicurezza. Per gran parte del XX secolo la pace mondiale è stata mantenuta solo dalla minaccia della reciproca distruzione, e la corsa agli armamenti ha continuato la sua vertiginosa ascesa. Dopo quasi 40 anni di sforzi compiuti dalle Nazioni Unite, nel 1985 l’allora segretario generale, Javier Pérez de Cuéllar, disse con rammarico: “Viviamo in un’altra era di fanatismo, e non sappiamo come uscirne”.
8, 9. (a) Perché l’ONU non ha la soluzione dei problemi del mondo, e cosa le accadrà fra breve secondo il decreto di Dio? (b) Perché i nomi dei fondatori e degli ammiratori dell’ONU non sono scritti nel “rotolo della vita” di Dio? (c) Cosa compirà con successo il Regno di Geova?
8 L’ONU non ha la soluzione. Perché? Perché il Datore di vita di tutta l’umanità non è colui che ha dato vita all’ONU. Essa avrà vita breve, perché, secondo il decreto di Dio, “se ne andrà nella distruzione”. I nomi dei fondatori e degli ammiratori dell’ONU non sono scritti nel rotolo della vita di Dio. Come possono uomini mortali e peccatori, molti dei quali scherniscono il nome di Dio, realizzare mediante l’ONU ciò che Geova Dio ha dichiarato che egli compirà non mediante mezzi umani, ma mediante il Regno del suo Cristo? — Daniele 7:27; Rivelazione 11:15.
9 L’ONU è in realtà una blasfema contraffazione del messianico Regno di Dio retto dal suo Principe della pace, Gesù Cristo, del cui dominio principesco non ci sarà fine. (Isaia 9:6, 7) Anche se l’ONU dovesse riuscire a portare una pace temporanea, presto scoppierebbero altre guerre. Questa è la natura degli uomini peccatori. “I loro nomi non sono stati scritti nel rotolo della vita dalla fondazione del mondo”. Il Regno di Geova retto da Cristo non solo porterà pace eterna sulla terra, ma, sulla base del sacrificio di riscatto di Gesù, risusciterà i morti, i giusti e gli ingiusti che sono nella memoria di Dio. (Giovanni 5:28, 29; Atti 24:15) Questo includerà tutti quelli che sono rimasti saldi nonostante gli attacchi di Satana e del suo seme, e altri che devono ancora mostrarsi ubbidienti. Ovviamente il rotolo della vita di Dio non conterrà mai i nomi di ostinati seguaci di Babilonia la Grande o di coloro che avranno continuato ad adorare la bestia selvaggia. — Esodo 32:33; Salmo 86:8-10; Giovanni 17:3; Rivelazione 16:2; 17:5.
Pace e sicurezza: una speranza vana
10, 11. (a) Cosa proclamò l’ONU nel 1986, e quale fu la risposta? (b) Quante “famiglie religiose” si radunarono ad Assisi per pregare per la pace, ed esaudisce Dio tali preghiere? Spiegate.
10 Nel tentativo di riaccendere le speranze dell’umanità, le Nazioni Unite proclamarono il 1986 “Anno Internazionale della Pace”, allo scopo di “salvaguardare la pace e il futuro dell’umanità”. Le nazioni belligeranti furono esortate a deporre le armi, almeno per un anno. Quale fu la loro risposta? Secondo un rapporto dell’Istituto Internazionale di Ricerche per la Pace, ben cinque milioni di persone morirono a causa delle guerre nel solo anno 1986! Sebbene venissero emesse monete speciali e francobolli commemorativi, quell’anno la maggioranza delle nazioni fece ben poco per promuovere l’ideale della pace. Nondimeno le religioni del mondo — sempre ansiose di mantenere buoni rapporti con l’ONU — fecero gran pubblicità a quell’anno in molti modi. Il 1º gennaio 1986 papa Giovanni Paolo II elogiò l’operato dell’ONU e dedicò il nuovo anno alla pace. E il 27 ottobre riunì ad Assisi i capi di molte religioni del mondo per pregare per la pace.
11 Esaudisce Dio tali preghiere per la pace? Ebbene, quale Dio pregavano quei capi religiosi? Se glielo aveste chiesto, ogni gruppo vi avrebbe dato una risposta diversa. Esiste forse un pantheon di milioni di divinità che possano udire ed esaudire richieste presentate in tanti modi diversi? Molti dei partecipanti adoravano la Trinità della cristianità.c Buddisti, indù e altri intonarono preghiere a innumerevoli divinità. In tutto si erano radunate 12 “famiglie religiose”, rappresentate da personaggi di spicco come l’arcivescovo anglicano di Canterbury, il Dalai Lama buddista, un metropolita ortodosso russo, il presidente dell’associazione dei santuari scintoisti di Tokyo, animisti africani e due indiani d’America col caratteristico copricapo di piume. Un raduno pittoresco, a dire il meno, adatto per un grande spettacolo televisivo. Un gruppo pregò incessantemente per dodici ore consecutive. (Confronta Luca 20:45-47). Ma riuscì qualcuna di quelle preghiere a oltrepassare la coltre di nubi sospesa su quel raduno? No, per i seguenti motivi:
12. Per quali ragioni Dio non ha esaudito le preghiere per la pace pronunciate dai capi religiosi del mondo?
12 In contrasto con quelli che ‘camminano nel nome di Geova’, nemmeno uno di quei capi religiosi pregava Geova, l’Iddio vivente, il cui nome ricorre circa 7.000 volte nel testo originale della Bibbia. (Michea 4:5; Isaia 42:8, 12)d Come gruppo, non si accostavano a Dio nel nome di Gesù, in quanto la maggioranza d’essi non credeva nemmeno in Gesù Cristo. (Giovanni 14:13; 15:16) Nessuno di loro fa la volontà di Dio per i nostri giorni, che è quella di proclamare in tutto il mondo il veniente Regno di Dio — non l’ONU — come vera speranza per l’umanità. (Matteo 7:21-23; 24:14; Marco 13:10) Per la maggior parte, le loro organizzazioni religiose sono state implicate nelle sanguinose guerre della storia, incluse le due guerre mondiali del XX secolo. A costoro Dio dice: “Quantunque facciate molte preghiere, non ascolto; le vostre medesime mani son divenute piene di spargimento di sangue”. — Isaia 1:15; 59:1-3.
13. (a) Perché è significativo che i capi religiosi del mondo si siano associati all’ONU nell’invocare la pace? (b) In quale evento culminante predetto da Dio sfoceranno le invocazioni di pace?
13 Inoltre è assai significativo che i capi religiosi del mondo si siano associati alle Nazioni Unite nell’invocare la pace in questo tempo. Vorrebbero influenzare l’ONU a loro proprio vantaggio, specialmente in quest’era moderna in cui moltissimi loro seguaci stanno abbandonando la religione. Come i capi infedeli dell’antico Israele, essi gridano: “‘C’è pace! C’è pace!’ quando non c’è nessuna pace”. (Geremia 6:14) Senza dubbio le loro invocazioni di pace continueranno, e si leveranno a sostegno dell’evento culminante circa il quale l’apostolo Paolo disse profeticamente: “Il giorno di Geova viene esattamente come un ladro di notte. Quando diranno: ‘Pace e sicurezza!’ allora un’improvvisa distruzione sarà istantaneamente su di loro come il dolore di afflizione su una donna incinta; e non sfuggiranno affatto”. — 1 Tessalonicesi 5:2, 3.
14. Quale forma potrebbe assumere il grido di “Pace e sicurezza!”, e come si può evitare di esserne sviati?
14 Negli ultimi anni gli uomini politici hanno usato l’espressione “pace e sicurezza” in relazione a vari progetti umani. Questi sforzi compiuti dai capi del mondo costituiscono l’inizio dell’adempimento di 1 Tessalonicesi 5:3? Oppure Paolo si riferiva a un evento specifico di proporzioni così drammatiche da imporsi all’attenzione del mondo? Dato che spesso le profezie bibliche si comprendono pienamente solo dopo che si sono adempiute o mentre sono in corso di adempimento, dobbiamo aspettare e vedere. Nel frattempo i cristiani sanno che, qualunque grado di pace e sicurezza le nazioni possano dare l’impressione di aver raggiunto, nella sostanza non sarà cambiato nulla. Egoismo, odio, criminalità, crisi della famiglia, immoralità, malattie, dolore e morte ci saranno ancora. Per questo nessun grido di “pace e sicurezza” deve sviare voi, se rimanete desti al significato degli avvenimenti mondiali e date ascolto agli avvertimenti profetici della Parola di Dio.— Marco 13:32-37; Luca 21:34-36.
[Note in calce]
a Joseph F. Rutherford era morto l’8 gennaio 1942, e Nathan H. Knorr gli era succeduto come presidente della Watch Tower Society.
b Il 20 novembre 1940 Germania, Italia, Giappone e Ungheria firmarono la proposta di una “nuova Lega delle Nazioni”, e quattro giorni dopo il Vaticano trasmise per radio una messa e una preghiera per una pace religiosa e per un nuovo ordine di cose. Quella “nuova Lega” non si concretizzò mai.
c Il concetto di Trinità deriva dall’antica Babilonia, dove si adorava la triade formata dal dio sole Shamash, dal dio luna Sin e dalla dea astrale Ishtar. L’Egitto seguì lo stesso modello, adorando Osiride, Iside e Horus. Il dio supremo dell’Assiria, Assur, è raffigurato con tre teste. Similmente in alcune chiese cattoliche si trovano immagini in cui Dio è raffigurato con tre teste.
d L’edizione 1993 del Webster’s Third New International Dictionary definisce Geova Dio come “divinità suprema riconosciuta dai testimoni di Geova, e l’unica da essi adorata”.
[Riquadro a pagina 250]
Il paradosso della “pace”
Sebbene il 1986 fosse stato proclamato dall’ONU Anno Internazionale della Pace, la corsa suicida agli armamenti si intensificò. Ecco alcuni dati significativi tratti da World Military and Social Expenditures 1986:
Nel 1986 le spese militari del mondo raggiunsero i 900 miliardi di dollari.
La somma spesa nel mondo in una sola ora per gli armamenti sarebbe bastata a vaccinare i tre milioni e mezzo di persone che ogni anno morivano di malattie infettive prevenibili.
In tutto il mondo una persona su cinque viveva nella più assoluta miseria. Tutte queste persone che rischiavano di morire di fame si sarebbero potute sfamare per un anno con la cifra che il mondo spendeva in due giorni per gli armamenti.
Il potenziale esplosivo di tutti gli ordigni nucleari del mondo era 160 milioni di volte superiore a quello dell’esplosione di Chernobyl.
Era possibile lanciare una bomba nucleare avente una potenza esplosiva oltre 500 volte superiore a quella della bomba sganciata su Hiroshima nel 1945.
Gli arsenali nucleari contenevano l’equivalente di più di un milione di bombe come quella di Hiroshima. Il loro potenziale esplosivo era pari a 2.700 volte quello liberato nella seconda guerra mondiale, che fece 38 milioni di vittime.
Le guerre si sono fatte più frequenti e più micidiali. Le vittime della guerra furono 4,4 milioni nel XVIII secolo, 8,3 milioni nel XIX secolo e 98,8 milioni nei primi 86 anni del XX secolo. Dal XVIII secolo a questa parte, il numero delle vittime della guerra è cresciuto oltre sei volte più in fretta della popolazione mondiale. Nel XX secolo il numero di vittime per conflitto è stato dieci volte più alto che nel XIX secolo.
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Come profetizzato in merito alla bestia selvaggia di colore scarlatto, la Lega delle Nazioni fu inabissata durante la seconda guerra mondiale, ma tornò in vita sotto forma di Nazioni Unite
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A sostegno dell’“Anno della Pace” proclamato dall’ONU, rappresentanti delle religioni del mondo innalzarono ad Assisi una babele di preghiere, ma nemmeno uno d’essi pregò l’Iddio vivente, Geova
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Giustiziata Babilonia la GrandeRivelazione: Il suo grandioso culmine è vicino!
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Capitolo 35
Giustiziata Babilonia la Grande
1. In che modo l’angelo descrive la bestia selvaggia di colore scarlatto, e che tipo di sapienza ci vuole per comprendere i simboli di Rivelazione?
DESCRIVENDO ulteriormente la bestia selvaggia di colore scarlatto menzionata in Rivelazione 17:3, l’angelo dice a Giovanni: “Qui sta l’intelligenza che ha sapienza: Le sette teste significano sette monti, in cima ai quali la donna siede. E ci sono sette re: cinque sono caduti, uno è, l’altro non è ancora arrivato, ma quando sarà arrivato dovrà rimanere per breve tempo”. (Rivelazione 17:9, 10) Qui l’angelo impartisce sapienza dall’alto, l’unica che può darci intendimento dei simboli di Rivelazione. (Giacomo 3:17) Questa sapienza illumina la classe di Giovanni e i suoi compagni circa la serietà dei tempi in cui viviamo. Infonde nei cuori devoti l’apprezzamento per i giudizi di Geova, che ora stanno per essere eseguiti, e instilla un sano timore di Geova. Come dice Proverbi 9:10, “il timore di Geova è l’inizio della sapienza, e la conoscenza del Santissimo è l’intendimento”. Cosa ci rivela la sapienza divina a proposito della bestia selvaggia?
2. Cosa significano le sette teste della bestia selvaggia di colore scarlatto, e in che senso “cinque sono caduti, uno è”?
2 Le sette teste di quella feroce bestia rappresentano sette “monti”, o sette “re”. Entrambi i termini sono usati nelle Scritture con riferimento a potenze governative. (Geremia 51:24, 25; Daniele 2:34, 35, 44, 45) Nella Bibbia sono menzionate sei potenze mondiali che hanno avuto attinenza con le attività del popolo di Dio: Egitto, Assiria, Babilonia, Media-Persia, Grecia e Roma. Di queste, quando Giovanni ricevette la Rivelazione, cinque erano già sorte e scomparse, mentre Roma era ancora una grande potenza mondiale. Questo ben corrisponde alle parole “cinque sono caduti, uno è”. Ma che dire dell’“altro” che doveva venire?
3. (a) Come fu diviso l’impero romano? (b) Quali avvenimenti si verificarono in Occidente? (c) Come va considerato il Sacro Romano Impero?
3 L’impero romano durò e continuò a espandersi per centinaia d’anni dopo il tempo di Giovanni. Nel 330 E.V. l’imperatore Costantino trasferì la capitale da Roma a Bisanzio, che chiamò Costantinopoli. Nel 395 E.V. l’impero romano fu diviso in due parti: impero romano d’Oriente e impero romano d’Occidente. Nel 410 E.V. Roma stessa cadde nelle mani di Alarico, re dei visigoti (una tribù germanica convertita al “cristianesimo” ariano). Tribù germaniche (sempre “cristiane”) conquistarono la Spagna e gran parte dei territori romani dell’Africa settentrionale. In Europa ci furono secoli di lotte, instabilità e cambiamenti. In Occidente sorsero grandi imperatori, come Carlo Magno, che nel IX secolo strinse un’alleanza con papa Leone III, e Federico II, che regnò nel XIII secolo. Ma il loro dominio, pur essendo chiamato Sacro Romano Impero, era molto più limitato rispetto a quello dell’ex impero romano all’apice del suo splendore. Più che un nuovo impero era una restaurazione o un proseguimento di quell’antica potenza.
4. Quali successi riportò l’impero romano d’Oriente, ma cosa accadde a gran parte degli ex territori dell’antica Roma nell’Africa settentrionale, in Spagna e in Siria?
4 L’impero romano d’Oriente, con capitale Costantinopoli, rimase in rapporti piuttosto tesi con l’impero d’Occidente. Nel VI secolo Giustiniano I, imperatore d’Oriente, riuscì a riconquistare gran parte dell’Africa settentrionale, e intervenne anche in Spagna e in Italia. Nel VII secolo Giustiniano II riconquistò territori della Macedonia che tribù slave avevano sottratto all’impero. Nell’VIII secolo, comunque, gran parte di quelli che erano stati territori dell’antica Roma nell’Africa settentrionale, in Spagna e in Siria vennero a trovarsi sotto il nuovo impero dell’Islam, cessando così di essere sotto il dominio sia di Costantinopoli che di Roma.
5. Anche se la città di Roma cadde nel 410 E.V., come mai ci vollero molti altri secoli prima che dalla scena mondiale scomparisse ogni traccia dell’impero romano come entità politica?
5 La città di Costantinopoli resisté più a lungo. Respinse frequenti attacchi di persiani, arabi, bulgari e russi, finché da ultimo, nel 1203, cadde non nelle mani dei musulmani, bensì in quelle dei crociati provenienti dall’Occidente. Nel 1453, però, fu conquistata dal sultano ottomano Maometto II, musulmano, e presto divenne la capitale dell’impero ottomano o turco. Perciò, anche se la città di Roma cadde nel 410 E.V., ci vollero molti altri secoli prima che dalla scena mondiale scomparisse ogni traccia dell’impero romano come entità politica. E anche allora la sua influenza continuò a vedersi negli imperi religiosi fondati sul papato di Roma e sulle chiese ortodosse orientali.
6. Quali imperi completamente nuovi sorsero, e quale ebbe maggior successo?
6 Verso il XV secolo, comunque, alcuni paesi stavano edificando imperi completamente nuovi. Sebbene alcune di queste nuove potenze imperiali si trovassero nel territorio di ex colonie romane, i loro imperi non erano un semplice proseguimento dell’impero romano. Portogallo, Spagna, Francia e Olanda divennero tutti sedi di estesi domini. Ma la nazione che ebbe maggior successo fu la Gran Bretagna, la quale si trovò a capo di un enorme impero sul quale ‘non tramontava mai il sole’. Questo impero si estese in tempi diversi su gran parte dell’America Settentrionale, dell’Africa, dell’India e del Sud-Est asiatico, come pure sul vasto Pacifico meridionale.
7. Come venne all’esistenza una sorta di duplice potenza mondiale, e per quanto tempo disse Giovanni che sarebbe esistita la settima ‘testa’ o potenza mondiale?
7 Prima dell’inizio del XIX secolo, alcune colonie dell’America Settentrionale si erano già distaccate dalla Gran Bretagna e avevano formato una nazione indipendente, gli Stati Uniti d’America. Politicamente continuarono ad esserci attriti fra il nuovo stato e l’ex madrepatria. Nondimeno la prima guerra mondiale costrinse entrambi i paesi a riconoscere i loro comuni interessi e li unì in uno speciale vincolo di solidarietà. Venne così all’esistenza una sorta di duplice potenza mondiale, formata dagli Stati Uniti d’America, ora la nazione più ricca della terra, e dalla Gran Bretagna, sede del più grande impero del mondo. Ecco quindi la settima ‘testa’ o potenza mondiale che continua a esistere nel tempo della fine e nei cui territori vennero inizialmente a trovarsi i testimoni di Geova moderni. In paragone col lungo regno della sesta testa, la settima rimane solo per “breve tempo”, finché il Regno di Dio non distruggerà tutte le entità nazionali.
Perché è chiamato un ottavo re?
8, 9. Come chiama l’angelo la simbolica bestia selvaggia di colore scarlatto, e in che modo essa viene dai sette?
8 L’angelo prosegue spiegando a Giovanni: “E la bestia selvaggia che era ma non è, è anch’essa un ottavo re, ma viene dai sette, e se ne va nella distruzione”. (Rivelazione 17:11) La simbolica bestia selvaggia di colore scarlatto “viene” dalle sette teste, cioè è nata da esse, ovvero deve la sua esistenza alle teste dell’originale “bestia selvaggia [ascesa] dal mare”, della quale la bestia selvaggia di colore scarlatto è un’immagine. In che senso? Ebbene, nel 1919 la testa predominante era la potenza anglo-americana. Le precedenti sei teste erano cadute, e la posizione di potenza mondiale dominante era passata a questa duplice testa ed era ora accentrata in essa. Questa settima testa, attuale rappresentante della successione delle potenze mondiali, fu quella che prese l’iniziativa nell’istituire la Lega delle Nazioni, ed è tuttora la principale promotrice e finanziatrice delle Nazioni Unite. Così, simbolicamente parlando, la bestia selvaggia di colore scarlatto — l’ottavo re — “viene” dalle sette teste originali. Da questo punto di vista, la dichiarazione che essa è venuta dai sette ben concorda con la precedente rivelazione secondo cui la bestia selvaggia con due corna simile a un agnello (la potenza mondiale anglo-americana, settima testa della bestia selvaggia originale) caldeggiò l’istituzione dell’immagine e le diede vita. — Rivelazione 13:1, 11, 14, 15.
9 Inoltre, fra i membri originali della Lega delle Nazioni c’erano, oltre alla Gran Bretagna, governi che dominavano in quelle che erano state le sedi di alcune delle precedenti teste, cioè Grecia, Iran (Persia) e Italia (Roma). Alla fine governi che dominavano il territorio appartenuto alle precedenti sei potenze mondiali divennero membri sostenitori dell’immagine della bestia selvaggia. Anche in questo senso si poteva dire che la bestia selvaggia di colore scarlatto veniva dalle sette potenze mondiali.
10. (a) Perché si può dire che la bestia selvaggia di colore scarlatto “è anch’essa un ottavo re”? (b) Come si espresse un leader dell’ex Unione Sovietica in favore delle Nazioni Unite?
10 Si noti che la bestia selvaggia di colore scarlatto “è anch’essa un ottavo re”. Infatti oggi le Nazioni Unite hanno l’aspetto di un governo mondiale. A volte hanno anche esercitato questo ruolo, inviando truppe in certi luoghi per risolvere dispute internazionali, come in Corea, nella Penisola del Sinai, in alcuni paesi africani e nel Libano. Ma è solo l’immagine di un re. Come un’immagine religiosa, non ha nessuna vera influenza o potere se non quello attribuitole da coloro che l’hanno portata all’esistenza e l’adorano. A volte questa simbolica bestia selvaggia appare debole, ma non ha mai sperimentato un abbandono totale da parte di membri dittatoriali come quello che fece vacillare e andare nell’abisso la Lega delle Nazioni. (Rivelazione 17:8) Pur avendo opinioni radicalmente opposte in altri campi, nel 1987 un importante leader dell’ex Unione Sovietica fece eco ai papi di Roma nell’esprimersi in favore dell’ONU. Egli auspicò persino “un ampio sistema di sicurezza internazionale” basato sull’ONU. Come Giovanni sta per apprendere, verrà il tempo in cui l’ONU agirà con notevole autorità. Dopo di che anch’essa ‘se ne andrà nella distruzione’.
Dieci re per un’ora
11. Cosa dice l’angelo di Geova circa le dieci corna della simbolica bestia selvaggia di colore scarlatto?
11 Nel precedente capitolo di Rivelazione, il sesto e il settimo angelo hanno versato coppe dell’ira di Dio. Siamo stati quindi informati che i re della terra vengono radunati per la guerra di Dio ad Armaghedon e che ‘Babilonia la Grande dev’essere ricordata dinanzi a Dio’. (Rivelazione 16:1, 14, 19) Ora apprendiamo in maniera più particolareggiata come devono essere eseguiti i giudizi di Dio su costoro. Ascoltiamo di nuovo l’angelo di Geova mentre parla a Giovanni: “E le dieci corna che hai visto significano dieci re, che non hanno ancora ricevuto il regno, ma ricevono autorità come re per un’ora con la bestia selvaggia. Questi hanno un solo pensiero, e danno la loro potenza e la loro autorità alla bestia selvaggia. Questi combatteranno contro l’Agnello, ma, siccome egli è Signore dei signori e Re dei re, l’Agnello li vincerà. E con lui vinceranno quelli che sono chiamati ed eletti e fedeli”. — Rivelazione 17:12-14.
12. (a) Cosa raffigurano le dieci corna? (b) Come mai le simboliche dieci corna ‘non avevano ancora ricevuto il regno’? (c) In che modo le simboliche dieci corna hanno ora un “regno”, e per quanto tempo?
12 Le dieci corna raffigurano tutte le potenze politiche attualmente al potere nel mondo e che sostengono l’immagine della bestia selvaggia. Pochissimi dei paesi oggi esistenti erano conosciuti ai giorni di Giovanni. E quei pochi che lo erano, come l’Egitto e la Persia (Iran), oggi hanno una struttura politica interamente diversa. Perciò nel I secolo le ‘dieci corna non avevano ancora ricevuto il regno’. Ma ora, nel giorno del Signore, hanno un “regno” o autorità politica. Col crollo dei grandi imperi coloniali, particolarmente dalla seconda guerra mondiale in poi, sono sorte molte nuove nazioni. Queste, come pure le potenze esistenti da più tempo, devono dominare con la bestia selvaggia per un breve periodo di tempo — “un’ora” soltanto — prima che Geova ponga fine ad ogni autorità politica mondana ad Armaghedon.
13. In che senso le dieci corna hanno “un solo pensiero”, e quale atteggiamento nei confronti dell’Agnello questo rende certo?
13 Oggi il nazionalismo è una delle forze principali che spingono queste dieci corna. Esse hanno “un solo pensiero” nel senso che intendono mantenere la loro sovranità nazionale anziché accettare il Regno di Dio. Fu in primo luogo questo lo scopo per cui aderirono alla Lega delle Nazioni e alle Nazioni Unite, per mantenere la pace mondiale e salvaguardare così la loro stessa esistenza. Poiché hanno questo atteggiamento, si può essere certi che le corna si opporranno all’Agnello, il “Signore dei signori e Re dei re”, perché Geova ha stabilito che il Suo Regno retto da Gesù Cristo sostituisca fra breve tutti questi regni. — Daniele 7:13, 14; Matteo 24:30; 25:31-33, 46.
14. Come possono i governanti del mondo combattere contro l’Agnello, e quale sarà il risultato?
14 Naturalmente non c’è nulla che i governanti di questo mondo possano fare contro Gesù stesso. Egli è in cielo, assolutamente fuori della loro portata. Ma i fratelli di Gesù, i rimanenti del seme della donna, sono ancora sulla terra e apparentemente vulnerabili. (Rivelazione 12:17) Molte delle corna hanno già dimostrato di nutrire ostilità nei loro confronti, e così facendo hanno combattuto contro l’Agnello. (Matteo 25:40, 45) Presto, però, verrà il tempo in cui il Regno di Dio “stritolerà tutti questi regni e porrà loro fine”. (Daniele 2:44) Allora i re della terra, come vedremo fra breve, impegneranno un combattimento a oltranza contro l’Agnello. (Rivelazione 19:11-21) Ma qui possiamo capire chiaramente che le nazioni non avranno successo. Sebbene esse e la bestia selvaggia di colore scarlatto, l’ONU, abbiano “un solo pensiero”, non possono sconfiggere il grande “Signore dei signori e Re dei re”, né possono sconfiggere “quelli che sono chiamati ed eletti e fedeli” con lui, i quali includono i suoi unti seguaci ancora sulla terra. Anche questi avranno vinto mantenendo l’integrità in risposta alle spregevoli accuse di Satana. — Romani 8:37-39; Rivelazione 12:10, 11.
Devastata la meretrice
15. Cosa dice l’angelo a proposito della meretrice, di ciò che le dieci corna e la bestia selvaggia proveranno per lei e di ciò che le faranno?
15 I servitori di Dio non sono gli unici ai quali le dieci corna mostreranno inimicizia. Ora l’angelo richiama di nuovo l’attenzione di Giovanni sulla meretrice: “Ed egli mi dice: ‘Le acque che hai visto, dove la meretrice siede, significano popoli e folle e nazioni e lingue. E le dieci corna che hai visto, e la bestia selvaggia, queste odieranno la meretrice e la renderanno devastata e nuda, e mangeranno le sue carni e la bruceranno completamente col fuoco’”. — Rivelazione 17:15, 16.
16. Perché Babilonia la Grande non potrà fare affidamento sulle sue acque perché la proteggano e la sostengano quando i governi politici le si rivolteranno contro?
16 Proprio come l’antica Babilonia faceva affidamento sulle sue difese fluviali, così Babilonia la Grande fa oggi affidamento sull’enorme numero dei suoi membri, “popoli e folle e nazioni e lingue”. Appropriatamente l’angelo richiama la nostra attenzione su costoro prima di menzionare un eccezionale sviluppo: i governi politici della terra si rivolteranno violentemente contro Babilonia la Grande. Cosa faranno allora tutti questi “popoli e folle e nazioni e lingue”? I servitori di Dio stanno già avvertendo Babilonia la Grande che le acque dell’Eufrate si prosciugheranno. (Rivelazione 16:12) Queste acque infine si esauriranno completamente. Non saranno in grado di dare alla disgustante vecchia meretrice nessun effettivo sostegno nel momento in cui ne avrà più bisogno. — Isaia 44:27; Geremia 50:38; 51:36, 37.
17. (a) Perché le ricchezze di Babilonia la Grande non la salveranno? (b) In che senso la fine di Babilonia la Grande sarà tutt’altro che dignitosa? (c) Oltre alle dieci corna, o singole nazioni, cos’altro interverrà nella furia contro Babilonia la Grande?
17 Le immense ricchezze materiali di Babilonia la Grande non la salveranno di certo. Potranno addirittura accelerarne la distruzione, poiché la visione mostra che quando la bestia selvaggia e le dieci corna sfogheranno su di lei il loro odio, la spoglieranno delle sue vesti regali e di tutti i suoi gioielli. Saccheggeranno le sue ricchezze. “La renderanno . . . nuda”, esponendone la vera identità alla pubblica vergogna. Che devastazione! Anche la sua fine sarà tutt’altro che dignitosa. La distruggeranno — “mangeranno le sue carni” — riducendola a uno scheletro inanimato. Alla fine “la bruceranno completamente col fuoco”. Sarà bruciata come un’appestata, senza nemmeno una decorosa sepoltura! A distruggere la grande meretrice non saranno soltanto le nazioni, rappresentate dalle dieci corna: in questa furia si unirà loro la “bestia selvaggia”, cioè l’ONU stessa. Essa sanzionerà la distruzione della falsa religione. La maggioranza degli oltre 190 paesi membri dell’ONU ha già manifestato, col modo in cui vota, una certa ostilità nei confronti della religione, specialmente quella della cristianità.
18. (a) Per quanto riguarda il rivoltarsi delle nazioni contro la religione babilonica, cosa si è già visto a livello potenziale? (b) Quale sarà il motivo basilare dell’attacco a oltranza contro la grande meretrice?
18 Perché mai le nazioni dovrebbero trattare in maniera così oltraggiosa la loro ex amante? La storia recente ci ha permesso di vedere, a livello potenziale, la possibilità di un tale voltafaccia contro la religione babilonica. L’opposizione governativa ufficiale ha enormemente ridotto l’influenza della religione in paesi come l’ex Unione Sovietica e la Cina. Nelle zone protestanti dell’Europa, la diffusa apatia e lo scetticismo hanno svuotato le chiese, così che la religione è praticamente morta. Il vasto impero cattolico è lacerato da ribellione e discordia, situazione che i suoi leader non sono stati in grado di sanare. Non dovremmo comunque perdere di vista il fatto che questo finale attacco a oltranza contro Babilonia la Grande sarà un’espressione dell’inappellabile giudizio di Dio contro la grande meretrice.
Eseguono il pensiero di Dio
19. (a) In che modo il giudizio di Geova contro la grande meretrice può essere illustrato dal Suo giudizio contro l’apostata Gerusalemme nel 607 a.E.V.? (b) Cosa prefigurò per i nostri giorni la condizione di desolazione e spopolamento di Gerusalemme dopo il 607 a.E.V.?
19 In che modo Geova eseguirà questo giudizio? Lo si può illustrare con ciò che Geova fece nell’antichità contro il suo popolo apostata, riguardo al quale disse: “Nei profeti di Gerusalemme ho visto cose orribili, commettere adulterio e camminare nella falsità; e hanno rafforzato le mani dei malfattori perché non tornino, ciascuno dalla sua propria malizia. Per me son divenuti tutti come Sodoma, e gli abitanti d’essa come Gomorra”. (Geremia 23:14) Nel 607 a.E.V. Geova si servì di Nabucodonosor per ‘spogliare delle sue vesti’ quella città spiritualmente adultera, ‘toglierle i begli oggetti e lasciarla nuda e scoperta’. (Ezechiele 23:4, 26, 29) La Gerusalemme di quei tempi era un tipo dell’odierna cristianità e, come Giovanni ha visto in precedenti visioni, Geova impartirà alla cristianità e al resto della falsa religione una punizione analoga. La condizione di desolazione e spopolamento di Gerusalemme dopo il 607 a.E.V. indica quale sarà l’aspetto della religiosa cristianità dopo che sarà stata spogliata delle sue ricchezze ed esposta al pubblico ludibrio. E il resto di Babilonia la Grande non se la passerà meglio.
20. (a) Come mostra Giovanni che ancora una volta Geova si servirà di governanti umani per eseguire il giudizio? (b) Qual è il “pensiero” di Dio? (c) In che modo le nazioni eseguiranno il loro “unico pensiero”, ma il pensiero di chi verrà in realtà eseguito?
20 Ancora una volta Geova si serve di governanti umani per eseguire il giudizio. “Poiché Dio ha messo nei loro cuori di eseguire il suo pensiero, e di eseguire il loro unico pensiero di dare il loro regno alla bestia selvaggia, finché le parole di Dio non siano compiute”. (Rivelazione 17:17) Qual è il “pensiero” di Dio? Far sì che i giustizieri di Babilonia la Grande si alleino fra loro, così da distruggerla completamente. Il motivo per cui i governanti la attaccheranno sarà ovviamente quello di eseguire il loro “unico pensiero”. Riterranno che sia nei loro interessi nazionalistici rivoltarsi contro la grande meretrice. Potrebbero arrivare a pensare che l’esistenza della religione organizzata all’interno dei loro confini costituisca una minaccia alla loro sovranità. Ma sarà Geova in realtà a manovrare le cose; essi eseguiranno il suo pensiero distruggendo questa adultera nemica millenaria in un sol colpo! — Confronta Geremia 7:8-11, 34.
21. Dato che per distruggere Babilonia la Grande verrà usata la bestia selvaggia di colore scarlatto, cosa faranno evidentemente le nazioni riguardo alle Nazioni Unite?
21 Sì, le nazioni impiegheranno la bestia selvaggia di colore scarlatto, le Nazioni Unite, per distruggere Babilonia la Grande. Non agiranno di loro propria iniziativa, perché sarà Geova a mettere nel loro cuore “di eseguire il loro unico pensiero di dare il loro regno alla bestia selvaggia”. Quando arriverà il momento, evidentemente le nazioni comprenderanno la necessità di rafforzare l’ONU. La doteranno dei mezzi necessari, conferendole qualsiasi autorità e potere abbiano, perché possa rivoltarsi contro la falsa religione e combattere efficacemente contro di lei “finché le parole di Dio non siano compiute”. Così l’antica meretrice perverrà alla sua completa fine. Che liberazione sarà quella!
22. (a) In Rivelazione 17:18, cosa indica il modo in cui l’angelo conclude la sua testimonianza? (b) Come reagiscono i testimoni di Geova allo svelamento del mistero?
22 Come per sottolineare la certezza dell’esecuzione del giudizio di Geova sull’impero mondiale della falsa religione, l’angelo conclude la sua testimonianza dicendo: “E la donna che hai visto significa la gran città che ha il regno sopra i re della terra”. (Rivelazione 17:18) Come Babilonia al tempo di Baldassarre, Babilonia la Grande ‘è stata pesata nella bilancia ed è stata trovata mancante’. (Daniele 5:27) La sua esecuzione sarà rapida e definitiva. Ma come reagiscono i testimoni di Geova allo svelamento del mistero della grande meretrice e della bestia selvaggia di colore scarlatto? Mostrano zelo nel proclamare il giorno di giudizio di Geova, rispondendo nel contempo “con grazia” a coloro che ricercano sinceramente la verità. (Colossesi 4:5, 6; Rivelazione 17:3, 7) Come mostrerà il prossimo capitolo, tutti quelli che desiderano sopravvivere all’esecuzione della grande meretrice devono agire, e prontamente!
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La successione delle sette potenze mondiali
EGITTO
ASSIRIA
BABILONIA
MEDIA-PERSIA
GRECIA
ROMA
GRAN BRETAGNA-AMERICA
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“È anch’essa un ottavo re”
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Voltando le spalle all’Agnello, “danno la loro potenza e la loro autorità alla bestia selvaggia”
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La cristianità, come parte principale di Babilonia la Grande, assomiglierà all’antica Gerusalemme nella sua completa rovina
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Devastata la gran cittàRivelazione: Il suo grandioso culmine è vicino!
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Capitolo 36
Devastata la gran città
Visione 12: Rivelazione 18:1–19:10
Contenuto: Caduta e distruzione di Babilonia la Grande; annunciato il matrimonio dell’Agnello
Tempo in cui si adempie: Dal 1919 fin dopo la grande tribolazione
1. Cosa segnerà l’inizio della grande tribolazione?
IMPROVVISA, sconvolgente, rovinosa: così sarà la fine di Babilonia la Grande! Sarà uno degli avvenimenti più catastrofici di tutta la storia, e segnerà l’inizio della “grande tribolazione come non è accaduta dal principio del mondo fino ad ora, no, né accadrà più”. — Matteo 24:21.
2. Sebbene imperi politici siano sorti e caduti, quale genere di impero è rimasto?
2 La falsa religione esiste da molto tempo. Si è perpetuata senza interruzione dai giorni del sanguinario Nimrod, che si oppose a Geova e fece costruire la Torre di Babele. Quando Geova confuse la lingua di quei ribelli e li disperse su tutta la terra, questi portarono con sé la falsa religione di Babilonia. (Genesi 10:8-10; 11:4-9) Da allora, imperi politici sono sorti e caduti, ma la religione babilonica è rimasta. Ha assunto svariate forme e aspetti, divenendo un impero mondiale di falsa religione, la predetta Babilonia la Grande. La sua componente principale è la cristianità, nata dal connubio fra antichi insegnamenti babilonici e dottrine “cristiane” apostate. Poiché Babilonia la Grande ha una storia millenaria, molti trovano difficile credere che possa essere distrutta.
3. Come conferma Rivelazione la condanna della falsa religione?
3 È quindi appropriato che Rivelazione confermi la condanna della falsa religione fornendoci due descrizioni dettagliate della sua caduta e di eventi successivi che porteranno alla sua completa desolazione. L’abbiamo già incontrata nel ruolo di “grande meretrice” che viene infine devastata dai suoi ex amanti del reame politico. (Rivelazione 17:1, 15, 16) Ora, in un’altra visione, stiamo per vederla nel ruolo di una città, l’antitipo religioso dell’antica Babilonia.
Babilonia la Grande cade
4. (a) Quale visione vede quindi Giovanni? (b) Come possiamo identificare l’angelo, e perché è appropriato che sia lui ad annunciare la caduta di Babilonia la Grande?
4 Giovanni prosegue la narrazione, dicendo: “Dopo queste cose vidi un altro angelo che scendeva dal cielo, con grande autorità; e la terra fu illuminata dalla sua gloria. E gridò con voce forte, dicendo: ‘È caduta! Babilonia la Grande è caduta’”. (Rivelazione 18:1, 2a) È la seconda volta che Giovanni ode questo annuncio angelico. (Vedi Rivelazione 14:8). Questa volta, però, il suo significato è accentuato dalla magnificenza dell’angelo celeste, la cui gloria illumina l’intera terra! Chi può essere questi? Secoli prima, il profeta Ezechiele, nel riferire una visione celeste, aveva detto che ‘la terra stessa splendé della gloria di Geova’. (Ezechiele 43:2) L’unico angelo che risplende con una gloria simile a quella di Geova è il Signore Gesù, che è ‘il riflesso della gloria di Dio e l’esatta rappresentazione del suo stesso essere’. (Ebrei 1:3) Nel 1914 Gesù divenne un Re celeste, e da quel tempo sta esercitando autorità sulla terra quale Re e Giudice associato a Geova. È dunque appropriato che sia lui ad annunciare la caduta di Babilonia la Grande.
5. (a) Di chi si serve l’angelo per proclamare la caduta di Babilonia la Grande? (b) Quale risultò essere la posizione della cristianità quando iniziò il giudizio di quelli che dicevano di essere la “casa di Dio”?
5 Di chi si serve questo angelo investito di grande autorità per proclamare al genere umano questa straordinaria notizia? Ebbene, si serve dello stesso popolo che viene liberato grazie a questa caduta, i rimanenti unti sulla terra, la classe di Giovanni. Dal 1914 al 1918 essi soffrirono grandemente per mano di Babilonia la Grande, ma nel 1918 il Signore Geova e il suo “messaggero del patto” abraamico, Gesù Cristo, cominciarono il giudizio dalla “casa di Dio”, cioè da coloro che si dicevano cristiani. Così l’apostata cristianità fu portata in giudizio. (Malachia 3:1; 1 Pietro 4:17) L’enorme colpa di sangue di cui si era macchiata durante la prima guerra mondiale, la sua complicità nel perseguitare i fedeli testimoni di Geova, e i suoi credi babilonici non testimoniarono a suo favore nel momento del giudizio; e nemmeno il resto di Babilonia la Grande meritò l’approvazione di Dio. — Confronta Isaia 13:1-9.
6. Perché si può dire che per il 1919 Babilonia la Grande era caduta?
6 Così per il 1919 Babilonia la Grande era caduta, il che permise al popolo di Dio di essere liberato e ristabilito, in un sol giorno per così dire, nel suo paese di prosperità spirituale. (Isaia 66:8) Geova Dio e Gesù Cristo, il più grande Dario e il più grande Ciro, avevano guidato le cose in modo tale che da quell’anno in poi la falsa religione non poteva più aver presa sui servitori di Geova. Non poteva più impedire loro di servire Geova e di far conoscere a tutti quelli ben disposti che la meretrice, Babilonia la Grande, è condannata e che la rivendicazione della sovranità di Geova è imminente! — Isaia 45:1-4; Daniele 5:30, 31.
7. (a) Sebbene Babilonia la Grande non venisse distrutta nel 1919, come la considerava Geova? (b) Cosa avvenne al popolo di Geova quando nel 1919 Babilonia la Grande cadde?
7 È vero che Babilonia la Grande non fu distrutta nel 1919, come l’antica città di Babilonia non fu distrutta nel 539 a.E.V., quando cadde in mano agli eserciti di Ciro il Persiano. Ma dal punto di vista di Geova quell’organizzazione era caduta. La sua condanna giudiziaria era stata emessa, ed essa era in attesa dell’esecuzione; perciò la falsa religione non poteva più tenere schiavi i servitori di Geova. (Confronta Luca 9:59, 60). Questi furono liberati affinché prestassero servizio come schiavo fedele e discreto del Signore provvedendo cibo spirituale a suo tempo. Avevano ricevuto un giudizio positivo — un “Ben fatto” — e vennero incaricati di impegnarsi di nuovo nell’opera di Geova. — Matteo 24:45-47; 25:21, 23; Atti 1:8.
8. Quale avvenimento proclama la sentinella di Isaia 21:8, 9, e chi oggi è prefigurato da quella sentinella?
8 Millenni fa Geova impiegò altri profeti per predire questo storico avvenimento. Isaia parlò di una sentinella che “chiamava come un leone: ‘Sulla torre di guardia, o Geova, io sto continuamente di giorno, e al mio posto di guardia sono in piedi tutte le notti’”. E quale avvenimento questa sentinella scorge e proclama con coraggio leonino? Questo: “È caduta! Babilonia è caduta, e tutte le immagini scolpite dei suoi dèi [Geova] ha spezzato a terra!” (Isaia 21:8, 9) Questa sentinella ben prefigura oggi la vigile classe di Giovanni, che impiega la rivista Torre di Guardia e altre pubblicazioni teocratiche per annunciare ovunque la notizia che Babilonia è caduta.
Declino di Babilonia la Grande
9, 10. (a) Quale declino ha subìto l’influenza della religione babilonica dalla prima guerra mondiale in poi? (b) Come descrive il potente angelo la condizione decaduta di Babilonia la Grande?
9 La caduta dell’antica Babilonia nel 539 a.E.V. segnò l’inizio di un lungo declino che terminò con la sua desolazione. Similmente, a partire dalla prima guerra mondiale, l’influenza della religione babilonica è notevolmente diminuita su scala mondiale. In Giappone il culto scintoista dell’imperatore fu vietato dopo la seconda guerra mondiale. In Cina il governo comunista controlla tutte le nomine e le attività religiose. Nell’Europa settentrionale protestante la maggioranza delle persone sono divenute indifferenti nei riguardi della religione. E ultimamente la Chiesa Cattolica si è indebolita a causa di scismi e dissensi all’interno del suo reame mondiale. — Confronta Marco 3:24-26.
10 Tutte queste tendenze fanno indubbiamente parte del ‘prosciugamento del fiume Eufrate’ in preparazione del futuro attacco militaristico contro Babilonia la Grande. Questo ‘prosciugamento’ si rispecchia anche nell’annuncio fatto dal papa nell’ottobre 1986 secondo cui la Chiesa deve ‘di nuovo farsi mendicante’ a causa del suo enorme deficit. (Rivelazione 16:12) In particolare dal 1919 Babilonia la Grande è stata esposta alla pubblica vista come una distesa spiritualmente desolata, proprio come annuncia qui il potente angelo: “Ed è divenuta luogo di dimora di demoni e luogo di rifugio di ogni esalazione impura e luogo di rifugio di ogni uccello impuro e odioso!” (Rivelazione 18:2b) Presto diverrà una distesa desolata in senso letterale, squallida come le rovine di Babilonia nell’Iraq di oggi. — Vedi anche Geremia 50:25-28.
11. In che senso Babilonia la Grande è divenuta “luogo di dimora di demoni” e ‘luogo di rifugio di esalazioni impure e uccelli impuri’?
11 Qui la parola “demoni” si richiama probabilmente all’espressione “demoni a forma di capro” (se‘irìm) che si trova nella descrizione della decaduta Babilonia fatta da Isaia: “E certamente vi giaceranno i frequentatori delle regioni aride, e le loro case dovranno essere piene di gufi. E vi dovranno risiedere gli struzzi, e vi salteranno gli stessi demoni a forma di capro”. (Isaia 13:21) L’espressione può non riferirsi ai demoni letterali, ma ad animali irsuti del deserto il cui aspetto faceva pensare ai demoni. La presenza simbolica di questi animali fra le rovine di Babilonia la Grande, insieme a un’aria venefica e stagnante (“esalazione impura”) e a uccelli impuri, rappresenta la sua condizione di morte spirituale. Essa non offre al genere umano nessuna prospettiva di vita. — Confronta Efesini 2:1, 2.
12. In che modo la situazione di Babilonia la Grande corrisponde alla profezia contenuta in Geremia capitolo 50?
12 La sua condizione corrisponde anche a questa profezia di Geremia: “‘C’è una spada contro i caldei’, è l’espressione di Geova, ‘e contro gli abitanti di Babilonia e contro i suoi principi e contro i suoi saggi. . . . C’è una devastazione sulle sue acque, e si devono prosciugare. Poiché è un paese di immagini scolpite, e a causa delle loro spaventose visioni continuano ad agire follemente. Perciò i frequentatori delle regioni aride dimoreranno con gli animali che ululano, e in essa dovranno dimorare gli struzzi; e non vi si dimorerà mai più, né essa risiederà di generazione in generazione’”. L’idolatria e la recitazione di preghiere ripetitive non possono salvare Babilonia la Grande da una retribuzione paragonabile al rovesciamento di Sodoma e Gomorra da parte di Dio. — Geremia 50:35-40.
Vino che suscita passione
13. (a) In che modo il potente angelo richiama l’attenzione sull’ampiezza del meretricio di Babilonia la Grande? (b) Quale immoralità diffusa nell’antica Babilonia si riscontra anche in Babilonia la Grande?
13 Il potente angelo richiama quindi l’attenzione sull’ampiezza del meretricio di Babilonia la Grande, proclamando: “Poiché a causa del vino che suscita passione della sua fornicazionea tutte le nazioni sono cadute vittime, e i re della terra han commesso fornicazione con lei, e i commercianti viaggiatori della terra si sono arricchiti a causa della potenza del suo lusso sfrenato”. (Rivelazione 18:3) Essa ha indottrinato tutte le nazioni del genere umano con le sue impure pratiche religiose. Nell’antica Babilonia, secondo lo storico greco Erodoto, ogni donna era tenuta a prostituirsi una volta nella vita come parte dell’adorazione praticata nel tempio. Scene rivoltanti di immoralità sessuale si possono ancora vedere nelle sculture, danneggiate dalla guerra, di Angkor Vat, in Cambogia, e nei templi di Khajurāho, in India, che mostrano il dio indù Vishnu circondato da disgustose scene erotiche. Gli scandali di natura sessuale che nel 1987, e di nuovo nel 1988, hanno scosso il mondo dei predicatori televisivi americani, come pure la rivelazione della diffusa omosessualità fra i ministri religiosi, illustrano che anche la cristianità tollera ripugnanti eccessi di fornicazione letterale. Nondimeno tutte le nazioni sono cadute vittime di un tipo di fornicazione ancora peggiore.
14-16. (a) Quale connubio spiritualmente illecito fra religione e politica si instaurò nell’Italia fascista? (b) Quali dichiarazioni fecero alcuni vescovi cattolici quando l’Italia invase l’Abissinia?
14 Abbiamo già parlato dell’illecito connubio fra religione e politica che portò Hitler al potere nella Germania nazista. Anche altre nazioni soffrirono a causa dell’ingerenza della religione negli affari secolari. Per esempio, nell’Italia fascista, l’11 febbraio 1929 Mussolini e il cardinale Gasparri firmarono i Patti Lateranensi, in virtù dei quali la Città del Vaticano divenne uno stato sovrano. Papa Pio XI asserì di aver “restituito l’Italia a Dio, e Dio all’Italia”. Era la verità? Considerate ciò che accadde sei anni dopo. Il 3 ottobre 1935 l’Italia invase l’Abissinia, definita “una terra barbara in cui era ancora praticato lo schiavismo”. (Il Vaticano e le dittature, cit., p. 77) Ma chi erano i veri barbari? La Chiesa Cattolica condannò forse la barbarie di Mussolini? Mentre il papa faceva dichiarazioni ambigue, i suoi vescovi benedicevano apertamente le forze armate della “madrepatria” italiana. Anthony Rhodes scrive:
15 “In una lettera pastorale datata . . . 19 ottobre [1935], il vescovo di Udine scriveva che non era opportuno né corretto pronunciarsi in qualche modo sui torti o sulle ragioni della vicenda. Il dovere degli italiani e in particolare quello dei cristiani era di contribuire al successo delle armi patrie. Il 21 ottobre, a sua volta, il vescovo di Padova scriveva che nelle ore difficili che si stavano attraversando occorreva aver fede nei reggitori e nelle forze armate del paese. Pochi giorni dopo, il 24, il vescovo di Cremona, dopo la benedizione di alcune bandiere reggimentali, diceva che la benedizione divina andava anche ai soldati che in terra africana avrebbero conquistato nuovo e fertile suolo per il genio italiano portandolo nel seno della cultura di Roma e del cristianesimo. Che l’Italia — concludeva il vescovo — potesse dunque risorgere quale nuovo mentore cristiano per il mondo intero”. — Il Vaticano e le dittature, cit., p. 82.
16 La violenza contro l’Abissinia ebbe la benedizione del clero cattolico romano. Poteva alcuno di questi ecclesiastici asserire, come l’apostolo Paolo, di essere “puro del sangue di tutti gli uomini”? — Atti 20:26.
17. Quali sofferenze patì la Spagna perché il suo clero era venuto meno in quanto a “fare delle loro spade vomeri”?
17 Alla Germania, all’Italia e all’Abissinia c’è da aggiungere un’altra nazione che fu vittima della fornicazione di Babilonia la Grande: la Spagna. La guerra civile (1936-39) vi scoppiò, in parte, a causa dei provvedimenti presi dal governo democratico per ridimensionare l’enorme potere della Chiesa Cattolica. All’inizio della guerra il leader fascista cattolico delle forze rivoluzionarie, Franco, si definì “El Generalísimo Cristianísimo de la Santa Cruzada [il Generalissimo cristiano della Santa Crociata]”, titolo che successivamente abbandonò. Diverse centinaia di migliaia di spagnoli morirono nei combattimenti. A parte questo, secondo stime prudenti, i nazionalisti di Franco avevano ucciso 40.000 aderenti al Fronte Popolare, mentre quest’ultimo aveva ucciso 8.000 religiosi (frati, sacerdoti, monache e novizi). L’orrore e la tragedia della guerra civile ben illustrano quanto sia saggio dare ascolto alle parole di Gesù: “Riponi la tua spada al suo posto, perché tutti quelli che prendono la spada periranno di spada”. (Matteo 26:52) Com’è disgustoso che la cristianità sia implicata in simili bagni di sangue! Il suo clero è venuto completamente meno in quanto a “fare delle loro spade vomeri”! — Isaia 2:4.
I commercianti viaggiatori
18. Chi sono i “commercianti viaggiatori della terra”?
18 Chi sono i “commercianti viaggiatori della terra”? Sono quelli che oggi chiamiamo trafficanti, giganti commerciali, affaristi della grande industria. Con questo non si vuol dire che sia errato fare del legittimo commercio. La Bibbia dà saggi consigli agli uomini d’affari, mettendoli in guardia contro disonestà, avidità e simili. (Proverbi 11:1; Zaccaria 7:9, 10; Giacomo 5:1-5) Il maggior guadagno è la “santa devozione con autosufficienza”. (1 Timoteo 6:6, 17-19) Tuttavia il mondo di Satana non segue i giusti princìpi. La corruzione dilaga. La si trova nella religione, nella politica e nel mondo degli affari. Ogni tanto i mezzi d’informazione denunciano scandali, quali appropriazioni indebite da parte di alti funzionari governativi e traffici illegali di armi.
19. Quale aspetto dell’economia mondiale aiuta a comprendere perché in Rivelazione si parla sfavorevolmente dei commercianti della terra?
19 Il traffico internazionale di armi sta superando i 1.000 miliardi di dollari l’anno, mentre centinaia di milioni di esseri umani sono privi del necessario per vivere. Questo è già un gran male. Ma gli armamenti sembrano costituire uno dei pilastri dell’economia mondiale. Il settimanale londinese Spectator dell’11 aprile 1987 riferiva: “Calcolando solo le industrie direttamente interessate, si tratta di circa 400.000 posti di lavoro negli USA e di 750.000 in Europa. Ma, fatto abbastanza curioso, con l’affermarsi del ruolo sociale ed economico della produzione di armi, la questione stessa della difesa dei paesi produttori è passata in secondo piano”. Il traffico mondiale di bombe e altre armi, vendute addirittura a potenziali nemici, permette di ricavare enormi profitti. Ma un giorno quelle bombe potrebbero essere usate in un olocausto di fuoco contro quelli che le hanno vendute. Che assurdità! A ciò si aggiunga la corruzione da cui è circondata l’industria degli armamenti. Nei soli Stati Uniti, secondo il succitato settimanale, “ogni anno il Pentagono perde inspiegabilmente armi ed equipaggiamento per un valore di 900 milioni di dollari”. Non sorprende che in Rivelazione si parli sfavorevolmente dei commercianti della terra!
20. Quale esempio mostra che la religione è implicata in spregiudicate operazioni finanziarie?
20 Come predetto dal glorioso angelo, la religione è stata seriamente implicata in tali spregiudicate operazioni finanziarie. Prendete ad esempio il coinvolgimento del Vaticano nel crollo del Banco Ambrosiano nel 1982. La questione si è trascinata per anni, con un grosso interrogativo: Dove sono finiti i soldi? Nel febbraio 1987 alcuni magistrati milanesi emisero mandati di cattura per tre funzionari del Vaticano, fra cui un arcivescovo americano, con l’accusa di concorso in bancarotta fraudolenta, ma il Vaticano respinse la richiesta di estradizione. Nel luglio 1987, suscitando un coro di proteste, i mandati di cattura furono annullati dalla Corte di Cassazione sulla base di un vecchio accordo fra il Vaticano e il governo italiano.
21. Come sappiamo che Gesù non aveva nessun legame con operazioni finanziarie discutibili del suo tempo, ma cosa si può dire oggi della religione babilonica?
21 Gesù ebbe mai qualche legame con operazioni finanziarie discutibili del suo tempo? No. Non possedeva nemmeno dei beni, in quanto non aveva “dove adagiare la testa”. A un giovane capo ricco Gesù consigliò: “Vendi tutto ciò che hai e distribuiscilo ai poveri, e avrai un tesoro nei cieli; e vieni, sii mio seguace”. Questo era un ottimo consiglio, perché gli avrebbe permesso di liberarsi di tutte le ansietà legate agli affari. (Luca 9:58; 18:22) La religione babilonica, al contrario, spesso ha rapporti spregiudicati col mondo degli affari. Per esempio, come riferiva nel 1987 l’Albany Times Union, l’amministratore finanziario dell’archidiocesi cattolica di Miami (Florida, USA) aveva ammesso che la chiesa possedeva azioni di società produttrici di armi nucleari, film vietati ai minori e sigarette.
“Uscite da essa, o popolo mio”
22. (a) Cosa dice una voce dal cielo? (b) Cosa fu motivo di gioia per il popolo di Dio nel 537 a.E.V. e nel 1919 E.V.?
22 Le successive parole di Giovanni additano un ulteriore adempimento del modello profetico: “E udii un’altra voce dal cielo dire: ‘Uscite da essa, o popolo mio, se non volete partecipare con lei ai suoi peccati, e se non volete ricevere parte delle sue piaghe’”. (Rivelazione 18:4) Anche alcune profezie delle Scritture Ebraiche relative alla caduta dell’antica Babilonia includono il comando di Geova al suo popolo: “Fuggite di mezzo a Babilonia”. (Geremia 50:8, 13) Similmente, vista l’imminente desolazione di Babilonia la Grande, i servitori di Dio vengono ora esortati a fuggire. Nel 537 a.E.V. l’opportunità di fuggire da Babilonia fu motivo di grande gioia per gli israeliti fedeli. Nello stesso modo la liberazione dei servitori di Dio dalla cattività babilonica nel 1919 fu per loro motivo di gioia. (Rivelazione 11:11, 12) E da allora milioni di altre persone hanno ubbidito al comando di fuggire.
23. In che modo la voce dal cielo sottolinea l’urgenza di fuggire da Babilonia la Grande?
23 È davvero così urgente fuggire da Babilonia la Grande, facendosi cancellare dai registri delle religioni del mondo e separandosi completamente da esse? Sì, perché bisogna considerare questa millenaria mostruosità religiosa, Babilonia la Grande, come la considera Dio. Egli non andò tanto per il sottile quando la definì la grande meretrice. Ora la voce dal cielo dà a Giovanni altre informazioni su questa prostituta: “Poiché i suoi peccati si sono ammassati fino al cielo, e Dio si è rammentato dei suoi atti d’ingiustizia. Rendetele come essa stessa rese, e fatele il doppio, sì, il doppio del numero delle cose che essa fece; nel calice in cui mise un miscuglio mettetele il doppio del miscuglio. Quanto si glorificò e visse nel lusso sfrenato, tanto datele di tormento e lutto. Poiché in cuor suo continua a dire: ‘Siedo regina, e non sono vedova e non vedrò mai lutto’. Perciò in un sol giorno verranno le sue piaghe: morte e lutto e carestia, e sarà completamente bruciata col fuoco, perché Geova Dio, che l’ha giudicata, è forte”. — Rivelazione 18:5-8.
24. (a) Il popolo di Dio deve fuggire da Babilonia la Grande per evitare che cosa? (b) Quelli che non fuggono da Babilonia la Grande partecipano con lei a quali peccati?
24 Parole forti, non c’è dubbio! È pertanto necessario agire. Geremia esortò gli israeliti dei suoi giorni a farlo, dicendo: “Fuggite di mezzo a Babilonia, . . . poiché è il tempo della vendetta che appartiene a Geova. C’è il trattamento che egli le ripaga. Uscite di mezzo a lei, o popolo mio, e ciascuno provveda scampo alla sua anima dall’ardente ira di Geova”. (Geremia 51:6, 45) In maniera simile, la voce dal cielo avverte oggi il popolo di Dio di fuggire da Babilonia la Grande per non ricevere parte delle sue piaghe. Su questo mondo, che include Babilonia la Grande, vengono ora proclamati i giudizi di Geova simili a piaghe. (Rivelazione 8:1–9:21; 16:1-21) I servitori di Dio devono separarsi dalla falsa religione se non vogliono subire essi stessi queste piaghe e perire infine con essa. Inoltre, rimanendo dentro quell’organizzazione parteciperebbero ai suoi peccati. Sarebbero colpevoli come lei di adulterio spirituale e di aver sparso il sangue “di tutti quelli che sono stati scannati sulla terra”. — Rivelazione 18:24; confronta Efesini 5:11; 1 Timoteo 5:22.
25. In quali modi il popolo di Dio uscì dall’antica Babilonia?
25 Ma in che modo il popolo di Dio esce da Babilonia la Grande? Nel caso dell’antica Babilonia i giudei dovettero letteralmente percorrere la via del ritorno dalla città di Babilonia fino alla Terra Promessa. Ma vi era implicato qualcosa di più. Profeticamente Isaia aveva detto agli israeliti: “Allontanatevi, allontanatevi, uscite di là, non toccate nulla d’impuro; uscite di mezzo ad essa, mantenetevi puri, voi che portate gli utensili di Geova”. (Isaia 52:11) Sì, dovevano abbandonare tutte le pratiche impure della religione babilonica che avrebbero potuto contaminare l’adorazione che rendevano a Geova.
26. Come ubbidirono i cristiani di Corinto alle parole: ‘Uscite di mezzo a loro e cessate di toccare la cosa impura’?
26 L’apostolo Paolo citò le parole di Isaia nella sua lettera ai Corinti, dicendo: “Non siate inegualmente aggiogati con gli increduli. Poiché quale associazione hanno la giustizia e l’illegalità? O quale partecipazione ha la luce con le tenebre? . . . ‘Perciò uscite di mezzo a loro e separatevi’, dice Geova, ‘e cessate di toccare la cosa impura’”. Per ubbidire a quel comando non era necessario che i cristiani di Corinto lasciassero la città. Dovevano però stare letteralmente lontani dagli impuri templi della falsa religione, e dovevano separarsi spiritualmente dalle azioni impure che quegli idolatri compivano. Nel 1919 i servitori di Dio cominciarono a fuggire in questo modo da Babilonia la Grande, purificandosi di qualsiasi residua dottrina e pratica impura. Furono così in grado di servirlo come suo popolo purificato. — 2 Corinti 6:14-17; 1 Giovanni 3:3.
27. Quali paralleli ci sono fra i giudizi contro l’antica Babilonia e quelli contro Babilonia la Grande?
27 La caduta dell’antica Babilonia e infine la sua desolazione furono una punizione per i suoi peccati. “Poiché il suo giudizio è giunto fino ai cieli”. (Geremia 51:9) Similmente i peccati di Babilonia la Grande “si sono ammassati fino al cielo”, così da richiamare l’attenzione di Geova stesso. Essa è colpevole di ingiustizia, idolatria, immoralità, oppressione, rapina e omicidio. La caduta dell’antica Babilonia servì in parte a vendicare ciò che essa aveva fatto al tempio di Geova e ai Suoi veri adoratori. (Geremia 50:8, 14; 51:11, 35, 36) La caduta di Babilonia la Grande e in ultimo la sua distruzione sono similmente espressioni di vendetta per ciò che essa ha fatto ai veri adoratori nel corso dei secoli. La sua distruzione definitiva sarà infatti l’inizio del “giorno di vendetta da parte del nostro Dio”. — Isaia 34:8-10; 61:2; Geremia 50:28.
28. Quale norma di giustizia Geova applicherà a Babilonia la Grande, e perché?
28 Sotto la Legge mosaica, se un israelita derubava il suo prossimo, doveva restituire almeno il doppio come risarcimento. (Esodo 22:1, 4, 7, 9) Nell’imminente distruzione di Babilonia la Grande, Geova applicherà un’analoga norma di giustizia. Essa deve ricevere il doppio di ciò che ha dato. Non le sarà mostrata misericordia, perché Babilonia la Grande non ha avuto nessuna misericordia per le sue vittime. È vissuta alle spalle dei popoli della terra per mantenere il suo “lusso sfrenato”. Ora la attendono sofferenze e lutto. L’antica Babilonia pensava di essere assolutamente al sicuro, e si vantava dicendo: “Non sederò vedova, e non conoscerò perdita di figli”. (Isaia 47:8, 9, 11) Anche Babilonia la Grande si sente al sicuro. Ma la sua distruzione decretata da Geova, che “è forte”, verrà con gran rapidità, come “in un sol giorno”!
[Nota in calce]
a Traduzione del Nuovo Mondo con riferimenti, nota in calce.
[Riquadro a pagina 263]
“I re . . . han commesso fornicazione con lei”
Agli inizi del 1800 commercianti europei introducevano clandestinamente grandi quantità di oppio in Cina. Nel marzo 1839 funzionari cinesi cercarono di fermare il traffico illegale sequestrando 20.000 casse di oppio di proprietà di commercianti inglesi. I rapporti fra Gran Bretagna e Cina si fecero tesi. Col deteriorarsi delle relazioni fra i due paesi, alcuni missionari protestanti esortarono la Gran Bretagna a entrare in guerra, facendo dichiarazioni come questa:
“Queste difficoltà rallegrano il mio cuore perché penso che il governo inglese potrebbe adirarsi, e Dio, nella Sua potenza, potrebbe abbattere le barriere che impediscono al Vangelo di Cristo di entrare in Cina”. — Henrietta Shuck, missionaria battista del Sud.
Infine scoppiò la guerra, conosciuta oggi col nome di guerra dell’oppio. Alcuni missionari diedero pieno appoggio alla Gran Bretagna facendo commenti come questi:
“Non posso fare a meno di ripensare all’attuale stato di cose non tanto come all’affare dell’oppio o a un problema inglese, quanto come al grande disegno della Provvidenza di asservire la malvagità dell’uomo ai Suoi propositi di misericordia nei confronti della Cina, sfondando il muro del suo isolamento”. — Peter Parker, missionario congregazionalista.
Un altro missionario congregazionalista, Samuel W. Williams, aggiunse: “La mano di Dio è particolarmente evidente in tutto ciò che è successo, e non abbiamo dubbi che Colui che disse di essere venuto a metter spada sulla terra sia venuto qui, e che lo abbia fatto per consentire la rapida distruzione dei Suoi nemici e l’istituzione del Suo proprio regno. Egli continuerà ad abbattere finché non avrà insediato il Principe della pace”.
Parlando dell’orrendo massacro di cittadini cinesi, il missionario J. Lewis Shuck scrisse: “Considero queste scene . . . diretti strumenti del Signore per togliere di mezzo i rifiuti che impediscono il progresso della Verità Divina”.
Il missionario congregazionalista Elijah C. Bridgman aggiunse: “Dio si è spesso servito del braccio forte del potere civile per spianare la via al Suo regno . . . In questi momenti grandiosi lo strumento è umano; il potere che lo guida è divino. Colui che regge tutte le nazioni ha impiegato l’Inghilterra per castigare e umiliare la Cina”. — Da un articolo di Stuart Creighton Miller, “Ends and Means”, pubblicato in The Missionary Enterprise in China and America, a cura di John K. Fairbank, Harvard University Press, 1974, pp. 252, 254-5.
[Riquadro a pagina 264]
“I commercianti viaggiatori . . . si sono arricchiti”
“Fra il 1929 e l’inizio del secondo conflitto mondiale [Bernardino] Nogara [amministratore delle finanze vaticane] piazzò i capitali vaticani, con i relativi ‘agenti’, nei più vari settori dell’economia italiana, particolarmente in quelli dell’energia elettrica, delle comunicazioni telefoniche, del credito bancario, delle ferrovie locali, della produzione di macchine agricole, del cemento e delle fibre tessili sintetiche. La maggior parte di questi investimenti risultarono redditizi.
“Nogara assorbì un certo numero di imprese tessili quali la Società Italiana della Viscosa, la Supertessile, la Società Meridionale Industrie Tessili, la Cisaraion, e le conglobò in un’unica Società, che chiamò Cisa-Viscosa e che pose nelle mani del barone Francesco Maria Oddasso, uno dei più fidati ‘agenti’ del Vaticano. Dopo di che Nogara manovrò perché la giovane Società venisse assorbita dalla Snia-Viscosa, la più grande industria chimica italiana per le fibre tessili. Successivamente il Vaticano andò accrescendo le partecipazioni azionarie nella Snia-Viscosa fino ad assumerne il pieno controllo, come dimostra la nomina del barone Oddasso a vicepresidente.
“In tal modo Nogara penetrò nell’industria tessile. Fornito di molte frecce al suo arco, s’introdusse in modi analoghi ma diversi anche in altri settori dell’industria. Quest’uomo disinteressato . . . ha probabilmente dato all’economia italiana maggiore impulso di qualsiasi altro uomo d’affari . . . Benito Mussolini non riuscì a realizzare, se non effimeramente, i suoi sogni imperiali, ma rese possibile al Vaticano e a Bernardino Nogara di fondare un dominio di altro genere”. — L’oro del Vaticano, di Nino Lo Bello, Edizioni del Borghese, 1971, trad. di Anna De Martino, pp. 76-78.
Questo è solo un esempio della stretta collaborazione esistente fra i commercianti della terra e Babilonia la Grande. Non c’è da sorprendersi se questi commercianti piangeranno quando la loro partner in affari non esisterà più!
[Immagine a pagina 259]
Disperdendosi in tutta la terra, gli uomini portarono con sé la religione babilonica
[Immagini a pagina 261]
La classe di Giovanni, come una sentinella, proclama che Babilonia è caduta
[Immagine a pagina 266]
Le rovine dell’antica Babilonia lasciano presagire l’imminente rovina di Babilonia la Grande
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Cordoglio e allegrezza per la fine di BabiloniaRivelazione: Il suo grandioso culmine è vicino!
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Capitolo 37
Cordoglio e allegrezza per la fine di Babilonia
1. Come reagiranno i “re della terra” all’improvvisa distruzione di Babilonia la Grande?
LA FINE di Babilonia è una buona notizia per il popolo di Geova, ma come la considerano le nazioni? Giovanni dice: “E i re della terra che han commesso fornicazione con lei e han vissuto nel lusso sfrenato piangeranno e si batteranno con dolore per lei, quando vedranno il fumo del suo incendio, mentre staranno a distanza per timore del suo tormento e diranno: ‘Sventura, sventura, la gran città, Babilonia la città forte, perché in una sola ora è arrivato il tuo giudizio!’” — Rivelazione 18:9, 10.
2. (a) Dato che Babilonia la Grande sarà distrutta dalle simboliche dieci corna della bestia selvaggia di colore scarlatto, perché i “re della terra” si addolorano per la sua fine? (b) Perché i re addolorati se ne stanno a distanza dalla città condannata?
2 La reazione delle nazioni può sembrare sorprendente se si tiene conto del fatto che Babilonia sarà stata distrutta dalle simboliche dieci corna della bestia selvaggia di colore scarlatto. (Rivelazione 17:16) Ma una volta scomparsa Babilonia, i “re della terra” si renderanno evidentemente conto di quanto essa fosse loro utile per tenere tranquillo e sottomesso il popolo. Il clero ha santificato le guerre, ha agito da reclutatore di truppe e con le sue prediche ha esortato i giovani ad andare in guerra. La religione ha fornito a governanti corrotti un paravento di santità dietro il quale nascondersi per opprimere il popolo. (Confronta Geremia 5:30, 31; Matteo 23:27, 28). Si noti comunque che questi re addolorati se ne stanno ora a distanza dalla città condannata. Non le si avvicinano abbastanza da soccorrerla. Sono tristi nel vederla sparire, ma non abbastanza da correre rischi per lei.
I commercianti piangono e fanno cordoglio
3. Chi altri si rammarica della scomparsa di Babilonia la Grande, e quali ragioni ne dà Giovanni?
3 I re della terra non sono i soli a rammaricarsi della scomparsa di Babilonia la Grande. “E i commercianti viaggiatori della terra piangono e fanno cordoglio su di lei, perché nessuno compra più il loro pieno carico, pieno carico d’oro e argento e pietra preziosa e perle e lino fine e porpora e seta e scarlatto, e ogni legno odoroso e ogni sorta di oggetto d’avorio e ogni sorta di oggetto di legno preziosissimo e di rame e di ferro e di marmo, e cinnamomo e spezia indiana e incenso e olio profumato e olibano e vino e olio d’oliva e fior di farina e grano e bovini e pecore e cavalli e carrozze e schiavi e anime umane. Sì, l’eccellente frutto che la tua anima desiderava si è allontanato da te [Babilonia la Grande], e tutte le cose squisite e le cose splendide sono perite da te, e non si troveranno più”. — Rivelazione 18:11-14.
4. Perché i “commercianti viaggiatori” piangono e fanno cordoglio per la fine di Babilonia la Grande?
4 Sì, Babilonia la Grande era amica intima e cliente affezionata di facoltosi commercianti. Per esempio, nel corso dei secoli i monasteri, i conventi e le chiese della cristianità hanno accumulato enormi quantità di oro, argento, pietre preziose, oggetti di legno pregiato e altre ricchezze materiali. Inoltre, è stata accordata la benedizione religiosa alla dispendiosa frenesia di acquisti e alle gozzoviglie tipiche della celebrazione del Natale — una festa che offende Cristo — e di altri cosiddetti giorni sacri. Missionari della cristianità sono penetrati in paesi lontani aprendo nuovi mercati ai “commercianti viaggiatori” di questo mondo. Nel Giappone del XVII secolo il cattolicesimo, arrivato al seguito dei mercanti, fu addirittura implicato in guerre feudali. Parlando di una battaglia decisiva combattuta sotto le mura del castello di Osaka, l’Encyclopædia Britannica afferma: “Le truppe di Tokugawa si trovarono a combattere contro un nemico i cui vessilli recavano la croce e immagini del Salvatore e di San Giacomo, patrono di Spagna”. La fazione vincitrice perseguitò il cattolicesimo e praticamente lo eliminò dal paese. Anche l’attuale ingerenza della chiesa negli affari mondani non le recherà nessuna benedizione.
5. (a) In che modo la voce dal cielo descrive ulteriormente il cordoglio dei “commercianti viaggiatori”? (b) Perché anche i commercianti se ne ‘stanno a distanza’?
5 La voce dal cielo aggiunge: “I commercianti viaggiatori di queste cose, che si sono arricchiti mediante lei, staranno a distanza a causa del timore del suo tormento e piangeranno e faranno cordoglio, dicendo: ‘Sventura, sventura, la gran città, vestita di lino fine e porpora e scarlatto, e riccamente adorna di ornamento d’oro e pietra preziosa e perla, perché in una sola ora così grandi ricchezze sono state devastate!’” (Rivelazione 18:15-17a) Con la distruzione di Babilonia la Grande, i “commercianti” fanno cordoglio per la perdita del loro partner commerciale. È veramente “sventura, sventura” per loro. Si noti comunque che i motivi per cui fanno cordoglio sono assolutamente egoistici, e che essi — come i re — se ne ‘stanno a distanza’. Non si avvicinano abbastanza da essere di qualche aiuto per Babilonia la Grande.
6. Come descrive la voce dal cielo il cordoglio dei capitani di nave e dei marinai, e perché questi piangono?
6 Il racconto prosegue dicendo: “E ogni capitano di nave e ognuno che viaggi in qualsiasi luogo, e i marinai e tutti quelli che si guadagnano da vivere sul mare, se ne stettero a distanza e guardando il fumo del suo incendio gridarono, e dissero: ‘Quale città è simile alla gran città?’ E si gettarono polvere sulla testa e gridarono, piangendo e facendo cordoglio, e dissero: ‘Sventura, sventura, la gran città, nella quale si arricchirono tutti quelli che avevano navi in mare a motivo della sua opulenza, perché in una sola ora è stata devastata!’” (Rivelazione 18:17b-19) L’antica Babilonia era una città commerciale dotata di una grossa flotta. Similmente Babilonia la Grande fa grossi affari mediante le “molte acque”, i suoi aderenti. Questo dà lavoro a molti suoi sudditi religiosi. Che colpo sotto il profilo economico sarà per questi la distruzione di Babilonia la Grande! Non ci sarà mai più una fonte di reddito come lei.
Allegrezza per il suo annientamento
7, 8. Al culmine del suo messaggio, cosa dice la voce dal cielo riguardo a Babilonia la Grande, e chi accoglierà con allegrezza quelle parole?
7 Parlando di quando l’antica Babilonia sarebbe stata conquistata dai medi e dai persiani, Geremia disse profeticamente: “E su Babilonia i cieli e la terra e tutto ciò che è in essi certamente grideranno di gioia”. (Geremia 51:48) Alla distruzione di Babilonia la Grande, la voce dal cielo porta al culmine il suo messaggio dicendo di Babilonia la Grande: “Rallegrati su di lei, o cielo, e voi santi e apostoli e profeti, perché per voi Dio ha decretato la punizione giudiziaria di lei!” (Rivelazione 18:20) Geova e gli angeli si rallegreranno vedendo l’annientamento dell’antica nemica di Dio, come si rallegreranno gli apostoli e i primi profeti cristiani, che ormai sono stati risuscitati e occupano i rispettivi posti nella disposizione dei 24 anziani. — Confronta Salmo 97:8-12.
8 In realtà tutti i “santi” — risuscitati in cielo o ancora in vita sulla terra — grideranno di gioia, così come farà la grande folla di altre pecore loro compagne. Col tempo tutti i fedeli dell’antichità saranno risuscitati nel nuovo sistema di cose, e anch’essi parteciperanno a questa allegrezza. I servitori di Dio non hanno cercato di vendicarsi dei loro persecutori appartenenti alla falsa religione. Hanno rammentato le parole di Geova: “La vendetta è mia; io ricompenserò, dice Geova”. (Romani 12:19; Deuteronomio 32:35, 41-43) Ebbene, ora Geova avrà dato la ricompensa. Tutto il sangue versato da Babilonia la Grande sarà stato vendicato.
Scagliata una grande macina da mulino
9, 10. (a) Cosa fa e cosa dice ora un forte angelo? (b) Quale azione simile a quella compiuta dal forte angelo di Rivelazione 18:21 ebbe luogo ai giorni di Geremia, e di che cosa fu una garanzia? (c) Cosa garantisce l’azione compiuta dal forte angelo visto da Giovanni?
9 Ciò che Giovanni ora vede conferma che il giudizio di Geova su Babilonia la Grande è definitivo: “E un forte angelo alzò una pietra simile a una grande macina da mulino e la scagliò nel mare, dicendo: ‘Così, con rapido lancio, Babilonia la gran città sarà scagliata giù, e non sarà più trovata”. (Rivelazione 18:21) Ai giorni di Geremia fu compiuta un’azione simile con un poderoso significato profetico. Geremia fu ispirato a scrivere in un libro “tutta la calamità che sarebbe venuta su Babilonia”. Egli diede il libro a Seraia e gli disse di recarsi a Babilonia. Lì, secondo le istruzioni di Geremia, Seraia lesse una dichiarazione contro la città: “O Geova, tu stesso hai parlato contro questo luogo, per stroncarlo così che non ci sia alcun abitante, né uomo né animale domestico, ma divenga semplici distese desolate a tempo indefinito”. Seraia legò quindi al libro una pietra e lo scagliò nell’Eufrate, dicendo: “Così Babilonia affonderà e non si leverà mai a causa della calamità che farò venire su di lei”. — Geremia 51:59-64.
10 Il fatto che il libro con la pietra legata venisse gettato nel fiume era una garanzia che Babilonia sarebbe sprofondata nell’oblio, senza riprendersi mai più. In modo analogo il fatto che l’apostolo Giovanni veda un forte angelo compiere un’azione simile costituisce una vigorosa garanzia che il proposito di Geova circa Babilonia la Grande sarà adempiuto. L’assoluta rovina in cui oggi giace l’antica Babilonia è una poderosa testimonianza di ciò che accadrà alla falsa religione nel prossimo futuro.
11, 12. (a) Cosa dice ora il forte angelo rivolgendosi a Babilonia la Grande? (b) Cosa profetizzò Geremia riguardo all’apostata Gerusalemme, e cosa significa questo per i nostri giorni?
11 Ora il forte angelo si rivolge a Babilonia la Grande dicendo: “E il suono dei cantori che si accompagnano con l’arpa e dei musicisti e dei flautisti e dei trombettieri non si udrà più in te, e non si troverà più in te nessun artefice di qualsiasi arte, e non si udrà più in te suono di macina da mulino, e non risplenderà più in te luce di lampada, e non si udrà più in te voce di sposo e di sposa; perché i tuoi commercianti viaggiatori erano gli uomini preminenti della terra, poiché mediante la tua pratica spiritica furono sviate tutte le nazioni”. — Rivelazione 18:22, 23.
12 Sullo stesso tono, Geremia profetizzò riguardo all’apostata Gerusalemme: “Certamente distruggerò da essi il suono di esultanza e il suono di allegrezza, la voce dello sposo e la voce della sposa, il suono della macina a mano e la luce della lampada. E tutto questo paese deve divenire un luogo devastato, un oggetto di stupore”. (Geremia 25:10, 11) Come parte principale di Babilonia la Grande, la cristianità diverrà una rovina priva di vita, come fu raffigurato assai vividamente dallo stato di desolazione di Gerusalemme dopo il 607 a.E.V. La cristianità, che in precedenza si rallegrava spensieratamente e ferveva di rumorose attività quotidiane, si ritroverà sconfitta e abbandonata.
13. Quale cambiamento improvviso subirà Babilonia la Grande, e che effetto avrà sui suoi “commercianti viaggiatori”?
13 Sì, come l’angelo qui dice a Giovanni, tutta Babilonia la Grande sarà trasformata da un potente impero internazionale in un’arida distesa simile a un deserto. I suoi “commercianti viaggiatori”, fra cui grossi miliardari, si sono serviti della sua religione per tornaconto personale o come paravento, e gli ecclesiastici hanno ritenuto profittevole mettersi in mostra insieme a loro. Ma quei commercianti non avranno più Babilonia la Grande come loro complice. Essa non abbindolerà più le nazioni della terra con il suo misticismo religioso.
Una spaventosa colpa di sangue
14. Quale ragione menziona il forte angelo per spiegare la severità del giudizio di Geova, e cosa disse di simile Gesù quand’era sulla terra?
14 In conclusione, il forte angelo dice perché Geova giudica Babilonia la Grande con tanta severità. “Sì”, dice l’angelo, “in lei fu trovato il sangue dei profeti e dei santi e di tutti quelli che sono stati scannati sulla terra”. (Rivelazione 18:24) Quand’era sulla terra, Gesù disse ai capi religiosi di Gerusalemme che essi erano responsabili di “tutto il sangue giusto versato sulla terra, dal sangue del giusto Abele” in poi. Per questo motivo quella perversa generazione fu distrutta nel 70 E.V. (Matteo 23:35-38) Oggi la colpa di sangue grava su un’altra generazione di fanatici religiosi che hanno perseguitato i servitori di Dio.
15. In quali due modi la Chiesa Cattolica si macchiò della colpa di sangue nella Germania nazista?
15 Nel suo libro I nazisti e la Chiesa (cit., p. 70), Guenter Lewy scrive: “Quando la setta dei Testimoni di Geova fu soppressa in Baviera (il 13 aprile [1933]), la Chiesa accettò persino il compito assegnatole dal Ministero dell’Educazione e del Culto di denunciare qualsiasi membro della setta che continuasse a praticare la religione proibita”. La Chiesa Cattolica è pertanto corresponsabile dell’invio di migliaia di Testimoni nei campi di concentramento; le sue mani sono sporche del sangue di centinaia di Testimoni che vennero giustiziati. Quando giovani Testimoni, come Wilhelm Kusserow, mostrarono di saper morire coraggiosamente davanti a un plotone d’esecuzione, Hitler decise che la fucilazione era una pena troppo mite per gli obiettori di coscienza; così Wolfgang, fratello di Wilhelm, morì ghigliottinato all’età di vent’anni. Nello stesso tempo la Chiesa Cattolica incoraggiava i giovani cattolici tedeschi ad andare incontro alla morte combattendo per la patria. La colpa di sangue della chiesa è evidente a tutti!
16, 17. (a) Quale colpa di sangue dev’essere imputata a Babilonia la Grande, e in che modo il Vaticano condivide la colpa di sangue per quanto riguarda gli ebrei morti nei pogrom nazisti? (b) Qual è una ragione per cui la falsa religione è responsabile dell’uccisione di milioni di persone in centinaia di guerre nei tempi moderni?
16 Comunque la profezia dice che il sangue di “tutti quelli che sono stati scannati sulla terra” è da imputare a Babilonia la Grande. È stato senz’altro così nei tempi moderni. Per esempio, dato che le manovre cattoliche favorirono l’ascesa di Hitler al potere in Germania, il Vaticano condivide una terribile colpa di sangue per quanto riguarda i sei milioni di ebrei morti nei pogrom nazisti. Inoltre, nel nostro tempo, ben oltre cento milioni di persone hanno perso la vita in centinaia di guerre. La falsa religione ha qualche responsabilità al riguardo? Sì, per due ragioni.
17 La prima è che molte guerre hanno una matrice religiosa. In India, per esempio, la violenza fra musulmani e indù negli anni 1946-48 aveva una motivazione religiosa. Le vittime furono centinaia di migliaia. Il conflitto fra Iran e Iraq negli anni ’80 aveva relazione con divergenze settarie, che provocarono centinaia di migliaia di morti. La violenza fra cattolici e protestanti nell’Irlanda del Nord è costata migliaia di vite. Trattando questo argomento, nel 1976 il giornalista C. L. Sulzberger disse: “Una triste realtà è che probabilmente più della metà delle guerre combattute ora nel mondo sono veri e propri conflitti religiosi o hanno relazione con dispute religiose”. È stato così durante tutta la turbolenta storia di Babilonia la Grande.
18. Qual è la seconda ragione per cui le religioni del mondo sono colpevoli di sangue?
18 Qual è la seconda ragione? Dal punto di vista di Geova, le religioni del mondo sono colpevoli di spargimento di sangue perché non hanno insegnato in maniera convincente ai loro seguaci la verità su ciò che Geova richiede dai suoi servitori. Non hanno insegnato in maniera convincente che i veri adoratori di Dio devono imitare Gesù Cristo e mostrare amore al prossimo indipendentemente dalla nazione cui appartiene. (Michea 4:3, 5; Giovanni 13:34, 35; Atti 10:34, 35; 1 Giovanni 3:10-12) Poiché le religioni che compongono Babilonia la Grande non hanno insegnato queste cose, i loro aderenti sono stati trascinati nel vortice delle guerre internazionali. Com’è stato evidente questo nelle due guerre mondiali della prima metà del XX secolo, scoppiate entrambe in seno alla cristianità e sfociate in un massacro reciproco fra correligionari! Se tutti quelli che si dicevano cristiani avessero seguito i princìpi biblici, quelle guerre non si sarebbero mai potute verificare.
19. Quale spaventosa colpa di sangue grava su Babilonia la Grande?
19 Geova attribuisce a Babilonia la Grande la colpa di tutto questo spargimento di sangue. Se i capi religiosi, e in particolare quelli della cristianità, avessero insegnato ai loro seguaci la verità biblica, non ci sarebbe stato tale enorme spargimento di sangue. È quindi vero che, direttamente o indirettamente, Babilonia la Grande — la grande meretrice, l’impero mondiale della falsa religione — deve rispondere a Geova non solo del “sangue dei profeti e dei santi” da lei perseguitati e uccisi, ma anche del sangue di “tutti quelli che sono stati scannati sulla terra”. Su Babilonia la Grande grava davvero una spaventosa colpa di sangue. Che liberazione quando essa sarà definitivamente distrutta!
[Riquadro a pagina 270]
Il prezzo del compromesso
Nel suo libro I nazisti e la Chiesa, Guenter Lewy scrive: “Se il cattolicesimo tedesco avesse fin dall’inizio adottato una politica di resistenza decisa al regime nazista, è possibile che il corso della storia del mondo ne sarebbe risultato cambiato. Anche se non si fosse riusciti in una tale lotta a sconfiggere definitivamente Hitler e a prevenire tutti i suoi numerosi delitti, il prestigio morale della Chiesa ne sarebbe uscito infinitamente accresciuto. In termini umani, una simile politica di resistenza sarebbe indubbiamente costata molto; ma i sacrifici sarebbero stati fatti in nome della più grande fra tutte le cause. Se il fronte interno non fosse stato sicuro, forse Hitler non avrebbe osato dichiarare la guerra e letteralmente milioni di vite umane avrebbero potuto essere salvate. . . . Migliaia di antinazisti tedeschi furono torturati a morte nei campi di concentramento di Hitler; l’intellighenzia polacca fu sterminata; centinaia di migliaia di russi morirono perché considerati e trattati come sotto-uomini slavi; sei milioni di esseri umani furono assassinati perché non erano ariani. Mentre avveniva tutto questo, l’alto clero cattolico in Germania appoggiava il regime che commetteva questi delitti. A Roma il papa, capo spirituale e supremo maestro morale della Chiesa cattolica romana, taceva”. — Op. cit., pp. 458, 483-4.
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“Sventura, sventura”, dicono i governanti
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“Sventura, sventura”, dicono i commercianti
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Lodate Iah per i suoi giudizi!Rivelazione: Il suo grandioso culmine è vicino!
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Capitolo 38
Lodate Iah per i suoi giudizi!
1. Quali parole ode Giovanni che sono “come l’alta voce di una grande folla nel cielo”?
BABILONIA LA GRANDE non esiste più! Questa è davvero una notizia rallegrante. Non sorprende che Giovanni oda entusiastiche esclamazioni di lode in cielo! “Dopo queste cose udii ciò che era come l’alta voce di una grande folla nel cielo. Dicevano: ‘Alleluia!a La salvezza e la gloria e la potenza appartengono al nostro Dio, perché i suoi giudizi sono veraci e giusti. Poiché egli ha eseguito il giudizio contro la grande meretrice che corrompeva la terra con la sua fornicazione, e ha vendicato il sangue dei suoi schiavi dalla mano di lei’. E subito dissero per la seconda volta: ‘Alleluia!b E il fumo di lei continua ad ascendere per i secoli dei secoli’”. — Rivelazione 19:1-3.
2. (a) Cosa significa la parola “Alleluia”, e cosa dimostra il fatto che a questo punto Giovanni la oda pronunciare due volte? (b) A chi va la gloria per la distruzione di Babilonia la Grande? Spiegate.
2 Sì, Alleluia! Questa parola significa “Lodate Iah”, e “Iah” è la forma abbreviata del nome divino, Geova. Ci viene qui rammentata l’esortazione del salmista: “Ogni cosa che respira, lodi Iah. Lodate Iah!” (Salmo 150:6) Il fatto che a questo punto di Rivelazione Giovanni oda l’esultante coro celeste cantare due volte “Alleluia!” dimostra la continuità della divina rivelazione di verità. L’Iddio delle Scritture Greche Cristiane è lo stesso Dio delle precedenti Scritture Ebraiche, e il suo nome è Geova. L’Iddio che provocò la caduta dell’antica Babilonia ha ora giudicato e distrutto Babilonia la Grande. Gli sia ascritta ogni gloria per questa impresa! Il potere che ha determinato la rovina di Babilonia la Grande appartiene a lui, non alle nazioni di cui egli si è servito per devastarla. Solo a Geova dobbiamo attribuire la salvezza. — Isaia 12:2; Rivelazione 4:11; 7:10, 12.
3. Perché la grande meretrice ha veramente meritato il suo giudizio?
3 Perché la grande meretrice ha veramente meritato questo giudizio? Secondo la legge che Geova diede a Noè — e attraverso lui a tutto il genere umano — l’arbitrario spargimento di sangue è punibile con la pena di morte. Questo fu riaffermato nella Legge data da Dio a Israele. (Genesi 9:6; Numeri 35:20, 21) Inoltre sotto la Legge mosaica l’adulterio, sia letterale che spirituale, era punito con la morte. (Levitico 20:10; Deuteronomio 13:1-5) Per migliaia di anni Babilonia la Grande si è macchiata di sangue, ed è stata una grande fornicatrice. Per esempio, il divieto di sposarsi imposto dalla Chiesa Cattolica ai suoi preti ne ha indotto diversi a commettere gravi atti di immoralità, e oggi non pochi di loro contraggono l’AIDS. (1 Corinti 6:9, 10; 1 Timoteo 4:1-3) Ma i suoi peccati più gravi, ‘ammassatisi fino al cielo’, sono i suoi spaventosi atti di fornicazione spirituale, in quanto insegna falsità e si allea con politici corrotti. (Rivelazione 18:5) Poiché la punizione l’ha infine raggiunta, la moltitudine celeste fa ora echeggiare un secondo alleluia.
4. Cos’è simboleggiato dal fatto che il fumo di Babilonia la Grande “continua ad ascendere per i secoli dei secoli”?
4 Babilonia la Grande è stata incendiata come una città vinta, e il suo fumo “continua ad ascendere per i secoli dei secoli”. Quando una città letterale viene incendiata dagli eserciti vincitori, il fumo continua ad ascendere finché la cenere è calda. Chiunque cercasse di riedificarla mentre è ancora fumante resterebbe semplicemente scottato dalle rovine incandescenti. Poiché il fumo di Babilonia la Grande ascenderà “per i secoli dei secoli” a conferma del carattere definitivo del suo giudizio, nessuno potrà mai far risorgere quell’empia città. La falsa religione sarà scomparsa per sempre. Sì, alleluia! — Confronta Isaia 34:5, 9, 10.
5. (a) Cosa fanno e cosa dicono i 24 anziani e le quattro creature viventi? (b) Perché questi alleluia sono assai più melodiosi dei cori di alleluia cantati nelle chiese della cristianità?
5 In una precedente visione Giovanni ha visto intorno al trono quattro creature viventi, insieme ai 24 anziani che rappresentano gli eredi del Regno nella loro gloriosa posizione celeste. (Rivelazione 4:8-11) Ora egli li vede di nuovo mentre intonano un possente terzo alleluia per la distruzione di Babilonia la Grande: “E i ventiquattro anziani e le quattro creature viventi si prostrarono e adorarono l’Iddio seduto sul trono, dicendo: ‘Amen! Alleluia!’”c (Rivelazione 19:4) Questo grandioso coro di alleluia va così ad aggiungersi al “nuovo cantico” di lode rivolto all’Agnello. (Rivelazione 5:8, 9) Ora essi cantano il magnifico inno di vittoria, ascrivendo ogni gloria al Sovrano Signore Geova per la sua decisiva vittoria sulla grande meretrice, Babilonia la Grande. Questi alleluia sono assai più melodiosi di qualsiasi coro di alleluia cantato nelle chiese della cristianità, dove Geova, o Iah, è stato disonorato e disprezzato. Quel canto ipocrita che reca biasimo sul nome di Geova sarà stato messo a tacere per sempre!
6. Quale “voce” si ode, cosa esorta a fare, e chi partecipa al canto?
6 Fu nel 1918 che Geova cominciò a ricompensare ‘quelli che temono il suo nome, i piccoli e i grandi’. I primi fra questi furono i cristiani unti che erano morti fedeli e che egli risuscitò e introdusse nei ranghi dei 24 anziani in cielo. (Rivelazione 11:18) Altri si uniscono loro nel canto di alleluia, poiché Giovanni riferisce: “E dal trono uscì una voce che diceva: ‘Lodate il nostro Dio, voi tutti suoi schiavi, che lo temete, piccoli e grandi’”. (Rivelazione 19:5) Questa è la “voce” del Portavoce di Geova, il suo stesso Figlio Gesù Cristo, che sta “in mezzo al trono”. (Rivelazione 5:6) Non solo in cielo, ma anche qui sulla terra ‘tutti i suoi schiavi’ partecipano al canto, con l’unta classe di Giovanni che prende la direttiva sulla terra. Con che esultanza tutti questi ubbidiscono al comando di ‘lodare il nostro Dio’!
7. Dopo la distruzione di Babilonia la Grande, chi loderà Geova?
7 Sì, anche i componenti della grande folla sono annoverati fra questi schiavi. Dal 1935 hanno cominciato a uscire da Babilonia la Grande e hanno sperimentato l’adempimento della promessa di Dio: “[Egli] benedirà quelli che temono Geova, sia i piccoli che i grandi”. (Salmo 115:13) Quando Babilonia, la meretrice, sarà distrutta, milioni di loro si uniranno nel ‘lodare il nostro Dio’ insieme alla classe di Giovanni e a tutte le schiere celesti. In seguito quelli risuscitati sulla terra, siano essi stati persone preminenti o no, canteranno senza dubbio altri alleluia quando apprenderanno che Babilonia la Grande è scomparsa per sempre. (Rivelazione 20:12, 15) A Geova vada quindi ogni lode per la sua splendida vittoria sulla millenaria meretrice!
8. Ora, prima che Babilonia la Grande venga distrutta, quale incentivo dovrebbero costituire per noi i celesti cori di lode cui assisté Giovanni?
8 Che incentivo tutto ciò costituisce per noi a partecipare pienamente all’opera di Dio per i nostri giorni! Possano tutti i servitori di Iah impegnarsi con tutto il cuore e con tutta l’anima nel dichiarare i giudizi di Dio, insieme alla meravigliosa speranza del Regno, ora, prima che Babilonia la Grande venga disarcionata e distrutta. — Isaia 61:1-3; 1 Corinti 15:58.
‘Alleluia: Geova regna!’
9. Perché l’ultimo alleluia ha un suono così possente?
9 Ci sono altri motivi per rallegrarsi, come riferisce ora Giovanni: “E udii ciò che era come la voce di una grande folla e come il suono di molte acque e come il suono di forti tuoni. Dissero: ‘Alleluia,d perché Geova il nostro Dio, l’Onnipotente, ha cominciato a regnare’”. (Rivelazione 19:6) Quest’ultimo alleluia conferisce solidità e simmetria alla proclamazione. È un possente suono celestiale, più grandioso di qualsiasi coro umano, più maestoso di qualsiasi cascata d’acqua sulla terra, più tremendo di qualsiasi temporale terrestre. Le miriadi di voci celesti celebrano il fatto che “Geova il nostro Dio, l’Onnipotente, ha cominciato a regnare”.
10. In che senso si può dire che Geova comincia a regnare dopo la devastazione di Babilonia la Grande?
10 Ma in che senso Geova comincia a regnare? Sono trascorsi millenni da che il salmista dichiarò: “Dio è il mio Re da molto tempo fa”. (Salmo 74:12) La regalità di Geova era antica già a quel tempo, per cui come può il coro universale cantare che “Geova . . . ha cominciato a regnare”? Può farlo nel senso che, quando Babilonia la Grande viene distrutta, cessa di esistere quella presuntuosa rivale di Geova che distoglieva gli uomini dall’ubbidire a lui quale Sovrano universale. La falsa religione non inciterà più i governanti della terra a opporglisi. Quando l’antica Babilonia cadde dalla sua posizione di dominio mondiale, Sion udì questa vittoriosa proclamazione: “Il tuo Dio è divenuto re!” (Isaia 52:7) Dopo la nascita del Regno nel 1914, i 24 anziani proclamarono: “Ti ringraziamo, Geova Dio . . . perché hai preso il tuo gran potere e hai cominciato a regnare”. (Rivelazione 11:17) Ora, dopo la devastazione di Babilonia la Grande, si ode di nuovo il grido: “Geova . . . ha cominciato a regnare”. Non resta più alcun dio di fattura umana a contrastare la sovranità del vero Dio, Geova!
Il matrimonio dell’Agnello è imminente!
11, 12. (a) Cosa disse l’antica Gerusalemme rivolgendosi all’antica Babilonia, e come questo stabilisce un modello per quanto riguarda la Nuova Gerusalemme e Babilonia la Grande? (b) Dopo la vittoria su Babilonia la Grande, cosa cantano e annunciano le schiere celesti?
11 “O mia nemica”! Così Gerusalemme, sede del tempio in cui si adorava Geova, si rivolse all’idolatra Babilonia. (Michea 7:8) Similmente “la città santa, la Nuova Gerusalemme”, composta dei 144.000 membri della sposa, ha avuto ogni ragione per considerare Babilonia la Grande sua nemica. (Rivelazione 21:2) Ma alla fine sulla grande meretrice si sono abbattute avversità, calamità e rovina. Le sue pratiche spiritiche e i suoi astrologi non sono stati in grado di salvarla. (Confronta Isaia 47:1, 11-13). Davvero una grande vittoria per la vera adorazione!
12 Essendo scomparsa per sempre la disgustante meretrice, Babilonia la Grande, l’attenzione può ora concentrarsi sulla virginea sposa dell’Agnello! Quindi le schiere celesti cantano esultanti alla lode di Geova: “Rallegriamoci ed esultiamo, e diamo a lui la gloria, perché è arrivato il matrimonio dell’Agnello e la sua moglie si è preparata. Sì, le è stato concesso di adornarsi di lino fine, splendente e puro, poiché il lino fine rappresenta gli atti giusti dei santi”. — Rivelazione 19:7, 8.
13. Quali preparativi per il matrimonio dell’Agnello sono stati fatti nel corso dei secoli?
13 Nel corso dei secoli Gesù ha fatto amorevoli preparativi per questo matrimonio celeste. (Matteo 28:20; 2 Corinti 11:2) Ha purificato i 144.000 membri dell’Israele spirituale “per presentare la congregazione a sé nel suo splendore, non avendo essa né macchia né grinza né alcunché di simile, ma affinché fosse santa e senza biasimo”. (Efesini 5:25-27) Per poter conseguire “il premio della superna chiamata di Dio”, ciascun cristiano unto ha dovuto spogliarsi della vecchia personalità con le sue pratiche, indossare la nuova personalità cristiana e compiere atti giusti “con tutta l’anima come a Geova”. — Filippesi 3:8, 13, 14; Colossesi 3:9, 10, 23.
14. In che modo Satana ha cercato di contaminare i futuri componenti della moglie dell’Agnello?
14 Dalla Pentecoste del 33 E.V. in poi, Satana si è servito di Babilonia la Grande per cercare di contaminare i futuri componenti della moglie dell’Agnello. Verso la fine del I secolo egli aveva piantato semi della religione babilonica nella congregazione. (1 Corinti 15:12; 2 Timoteo 2:18; Rivelazione 2:6, 14, 20) L’apostolo Paolo descrive quelli che sovvertivano la fede con queste parole: “Poiché tali uomini sono apostoli falsi, operai ingannevoli, che si trasformano in apostoli di Cristo. E non c’è da meravigliarsene, poiché Satana stesso continua a trasformarsi in angelo di luce”. (2 Corinti 11:13, 14) Nei secoli successivi l’apostata cristianità, come il resto di Babilonia la Grande, si rivestì di ricchezze e privilegi, di “porpora e scarlatto, . . . oro e pietra preziosa e perle”. (Rivelazione 17:4) Il suo clero e i suoi papi fecero causa comune con imperatori sanguinari, come Costantino e Carlo Magno. Essa non si è mai adornata degli “atti giusti dei santi”. Come falsa sposa, è stata davvero un capolavoro d’inganno satanico. Finalmente sarà sparita per sempre!
La moglie dell’Agnello si è preparata
15. Come ha luogo il suggellamento, e cosa si richiede dai cristiani unti?
15 Così ora, dopo quasi 2.000 anni, tutti i 144.000 membri della classe della sposa sono pronti. Ma a che punto nel corso del tempo si può dire che ‘la moglie dell’Agnello si è preparata’? Progressivamente, dalla Pentecoste del 33 E.V. in poi, credenti unti sono stati “suggellati col promesso spirito santo”, in vista di un futuro “giorno della liberazione mediante riscatto”. Per citare le parole dell’apostolo Paolo, Dio “ha anche posto su di noi il suo suggello e ci ha dato la caparra di ciò che deve venire, cioè lo spirito, nei nostri cuori”. (Efesini 1:13; 4:30; 2 Corinti 1:22) Ciascun cristiano unto è ‘chiamato ed eletto’, e si è dimostrato ‘fedele’. — Rivelazione 17:14.
16. (a) Quand’è che Paolo fu suggellato in maniera completa, e come lo sappiamo? (b) Quand’è che la moglie dell’Agnello si sarà completamente “preparata”?
16 Dopo decenni di prove, Paolo stesso poté dichiarare: “Ho combattuto l’eccellente combattimento, ho corso la corsa sino alla fine, ho osservato la fede. Da ora in poi mi è riservata la corona della giustizia, che il Signore, il giusto giudice, mi darà come ricompensa in quel giorno, ma non solo a me, bensì anche a tutti quelli che hanno amato la sua manifestazione”. (2 Timoteo 4:7, 8) Pare che l’apostolo fosse stato suggellato in maniera completa, sebbene fosse ancora nella carne e dovesse ancora affrontare il martirio. Similmente dovrà arrivare il tempo in cui tutti i rimanenti dei 144.000 sulla terra saranno stati individualmente suggellati come appartenenti a Geova. (2 Timoteo 2:19) Allora la moglie dell’Agnello si sarà completamente preparata, nel senso che la stragrande maggioranza dei 144.000 avrà già ricevuto la propria ricompensa in cielo e quelli ancora sulla terra saranno stati definitivamente approvati e suggellati come fedeli.
17. Quando potrà essere celebrato il matrimonio dell’Agnello?
17 A questo punto della tabella di marcia di Geova, una volta completato il suggellamento dei 144.000, gli angeli libereranno i quattro venti della grande tribolazione. (Rivelazione 7:1-3) Per prima cosa sarà eseguito il giudizio contro la meretrice, Babilonia la Grande. Il Cristo vittorioso procederà quindi rapidamente verso Armaghedon per distruggere il resto dell’organizzazione di Satana sulla terra e infine inabissare Satana e i suoi demoni. (Rivelazione 19:11–20:3) Se ci saranno ancora degli unti sulla terra, senza dubbio riceveranno la loro ricompensa celeste subito dopo che Cristo avrà completato la sua vittoria, e si uniranno agli altri componenti della classe della sposa. Allora, al tempo stabilito da Dio, potrà essere celebrato il matrimonio dell’Agnello!
18. In che modo il Salmo 45 conferma l’ordine degli avvenimenti relativi al matrimonio dell’Agnello?
18 L’ordine degli avvenimenti è illustrato dalle parole profetiche del Salmo 45. Prima il Re intronizzato cavalca per sconfiggere i suoi nemici. (Vv. 1-7) Poi viene celebrato il matrimonio, mentre la sposa celeste ha al suo seguito sulla terra le vergini compagne, la grande folla. (Vv. 8-15) Successivamente il matrimonio porta frutto: l’umanità risuscitata viene elevata alla perfezione sotto la sorveglianza di “principi in tutta la terra”. (Vv. 16, 17) Quali splendide benedizioni accompagnano il matrimonio dell’Agnello!
Felici gli invitati
19. Qual è la quarta delle sette felicità descritte in Rivelazione, e chi prova questa particolare felicità?
19 Giovanni menziona ora la quarta delle sette felicità descritte in Rivelazione: “Ed egli [l’angelo che ha rivelato queste cose a Giovanni] mi dice: ‘Scrivi: Felici gli invitati al pasto serale del matrimonio dell’Agnello’. E mi dice: ‘Queste sono le veraci parole di Dio’”. (Rivelazione 19:9)e Gli invitati al “pasto serale del matrimonio dell’Agnello” sono i membri della classe della sposa. (Confronta Matteo 22:1-14). L’intero gruppo dell’unta sposa prova la felicità che deriva dall’aver ricevuto questo invito. La maggioranza degli invitati sono già andati in cielo, il luogo in cui si tiene il pasto serale delle nozze. Anche quelli ancora sulla terra sono felici di essere stati invitati. Il loro posto al pasto serale delle nozze è sicuro. (Giovanni 14:1-3; 1 Pietro 1:3-9) Quando saranno risuscitati alla vita celeste, allora la sposa riunita al completo si accingerà a gustare con l’Agnello l’indicibile felicità di quel matrimonio.
20. (a) Qual è il senso della frase “Queste sono le veraci parole di Dio”? (b) Che effetto ebbero su Giovanni le parole dell’angelo, e quale fu la reazione dell’angelo?
20 L’angelo aggiunge che “queste sono le veraci parole di Dio”. Qui “veraci” traduce il termine greco alethinòs, che significa “genuino” o “affidabile”. Dato che queste parole in realtà provengono da Geova, sono fedeli e degne di fiducia. (Confronta 1 Giovanni 4:1-3; Rivelazione 21:5; 22:6). Come invitato a quella festa nuziale, Giovanni deve aver provato grande gioia nell’udire questo e nel pregustare le benedizioni in serbo per la classe della sposa. In effetti ne fu così commosso che l’angelo dovette dargli un consiglio, come riferisce Giovanni: “Allora caddi davanti ai suoi piedi per adorarlo. Ma egli mi dice: ‘Sta attento! Non farlo! Io sono solo un compagno di schiavitù tuo e dei tuoi fratelli che hanno il compito di rendere testimonianza a Gesù. Adora Dio’”. — Rivelazione 19:10a.
21. (a) Cosa apprendiamo da Rivelazione circa gli angeli? (b) I cristiani come dovrebbero considerare gli angeli?
21 Tutto il libro di Rivelazione è una straordinaria testimonianza della fedeltà e della sollecitudine degli angeli. Essi hanno relazione col canale della verità rivelata. (Rivelazione 1:1) Collaborano con gli uomini nel predicare la buona notizia e nel versare le simboliche piaghe. (Rivelazione 14:6, 7; 16:1) Hanno combattuto al fianco di Gesù per scacciare Satana e i suoi angeli dal cielo, e combatteranno di nuovo al suo fianco ad Armaghedon. (Rivelazione 12:7; 19:11-14) Hanno addirittura accesso dinanzi a Geova in persona. (Matteo 18:10; Rivelazione 15:6) Nondimeno sono solo umili schiavi di Dio. Nella pura adorazione non c’è posto per il culto degli angeli e nemmeno per l’adorazione relativa, per l’usanza cioè di adorare Dio attraverso qualche “santo” o angelo. (Colossesi 2:18) I cristiani adorano solo Geova, rivolgendo a lui le loro richieste nel nome di Gesù. — Giovanni 14:12, 13.
Il ruolo di Gesù nella profezia
22. Cosa dice l’angelo a Giovanni, e cosa significano le sue parole?
22 L’angelo quindi dice: “Poiché il rendere testimonianza a Gesù è ciò che ispira la profezia”. (Rivelazione 19:10b) In che senso? Nel senso che tutte le profezie ispirate sono imperniate su Gesù e sul ruolo che egli svolge nel proposito di Geova. La prima profezia della Bibbia promise la venuta di un seme. (Genesi 3:15) Gesù divenne quel Seme. Successive rivelazioni edificarono su quella promessa fondamentale una grandiosa struttura di verità profetiche. Al credente gentile Cornelio l’apostolo Pietro disse: “A [Gesù] tutti i profeti rendono testimonianza”. (Atti 10:43) Una ventina d’anni dopo l’apostolo Paolo disse: “Per quante siano le promesse di Dio, sono state Sì per mezzo di [Gesù]”. (2 Corinti 1:20) Dopo altri 43 anni Giovanni stesso ci ricorda: ‘La verità è venuta per mezzo di Gesù Cristo’. — Giovanni 1:17.
23. Perché l’elevata posizione e autorità di Gesù non sminuisce l’adorazione che rendiamo a Geova?
23 Questo sminuisce in qualche modo l’adorazione che rendiamo a Geova? No. Ricordate l’avvertimento dell’angelo: “Adora Dio”. Gesù non cerca mai di rivaleggiare con Geova. (Filippesi 2:6) È vero che a tutti gli angeli è detto di ‘rendere omaggio a Gesù’, e tutta la creazione deve riconoscere il suo alto incarico affinché “nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio”. Ma si noti che questo avviene “alla gloria di Dio Padre” e per suo ordine. (Ebrei 1:6; Filippesi 2:9-11) Geova ha conferito a Gesù la sua alta autorità, e riconoscendo quell’autorità noi diamo gloria a Dio. Rifiutare di sottomettersi al dominio di Gesù equivale a rigettare Geova Dio stesso. — Salmo 2:11, 12.
24. Quali due straordinari avvenimenti attendiamo, e quali parole dovremmo quindi esprimere?
24 Esprimiamo quindi all’unisono le parole iniziali dei Salmi da 146 a 150: “Lodate Iah!” Il coro di alleluia risuoni possentemente in attesa del trionfo di Geova sul babilonico impero mondiale della falsa religione! E possa l’avvicinarsi del matrimonio dell’Agnello essere fonte di indicibile gioia!
[Note in calce]
a Traduzione del Nuovo Mondo con riferimenti, nota in calce.
b Traduzione del Nuovo Mondo con riferimenti, nota in calce.
c Traduzione del Nuovo Mondo con riferimenti, nota in calce.
d Traduzione del Nuovo Mondo con riferimenti, nota in calce.
e Vedi anche Rivelazione 1:3; 14:13; 16:15.
[Riquadro a pagina 273]
“Epistola a Sodoma e Gomorra”
Così titolava il quotidiano londinese Daily Telegraph del 12 novembre 1987 su una mozione presentata al Sinodo generale della Chiesa d’Inghilterra. La mozione chiedeva l’espulsione dei “cristiani” omosessuali dalla chiesa. Il giornalista Godfrey Barker scriveva: “L’arcivescovo di Canterbury ha fatto ieri questa sconfortante riflessione: ‘Se San Paolo dovesse scrivere una lettera alla Chiesa d’Inghilterra, c’è da chiedersi che specie di lettera potrebbe essere’”. Barker stesso commentava: “La risposta è: un’epistola a Sodoma e Gomorra”, e aggiungeva: “[L’arcivescovo] Runcie se la immagina simile al primo capitolo di Romani”.
Il giornalista citava le parole di Paolo in Romani 1:26-32: “Dio li ha abbandonati a passioni infami; . . . [commettono] atti ignominiosi uomini con uomini . . . pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo continuano a farle, ma anche approvano chi le fa”. E concludeva dicendo: “San Paolo si preoccupava semplicemente di quelli seduti sui banchi di chiesa. Il problema di Runcie riguarda quelli che stanno sul pulpito”.
Perché l’arcivescovo ha un problema del genere? Il quotidiano londinese Daily Mail del 22 ottobre 1987 aveva scritto a grossi caratteri: “‘Un vicario su tre è gay’ . . . Espellere gli omosessuali ‘significherebbe chiudere la Chiesa d’Inghilterra’”. Veniva citato il “reverendo” segretario generale del Movimento cristiano delle lesbiche e dei gay, il quale avrebbe detto: “Se questa mozione venisse accettata, rovinerebbe la Chiesa, e l’arcivescovo di Canterbury lo sa. Secondo un calcolo approssimativo, riteniamo che il 30-40 per cento degli ecclesiastici della Chiesa d’Inghilterra sia gay. E si tratta di quelli che più attivamente contribuiscono al ministero della Chiesa”. Senza dubbio il numero sempre più basso di coloro che frequentano le chiese è in parte un riflesso del disgusto che provano per quel fiorente ministero omosessuale.
Qual è stata la decisione del sinodo? La stragrande maggioranza, 388 membri (il 95 per cento degli ecclesiastici), ha votato a favore di una mozione più mite. A questo riguardo l’Economist del 14 novembre 1987 riferiva: “La Chiesa d’Inghilterra è contraria alle pratiche omosessuali, ma non troppo. Il sinodo generale, il parlamento della Chiesa, tenendo presente il clero omosessuale, ha deciso questa settimana che gli atti omosessuali, a differenza della fornicazione e dell’adulterio, non sono un peccato: semplicemente ‘vengono meno rispetto all’ideale’ secondo cui ‘il rapporto sessuale è un atto d’impegno totale che trova il suo giusto posto all’interno di una relazione coniugale permanente’”. Mettendo in contrasto l’atteggiamento dell’arcivescovo di Canterbury con l’esplicita dichiarazione dell’apostolo Paolo in Romani 1:26, 27, l’Economist citava le parole di Paolo con sotto la dicitura “San Paolo aveva le idee chiare”.
Anche Gesù Cristo aveva le idee chiare e le espresse esplicitamente. Affermò che ‘nel Giorno del Giudizio sarebbe stato più sopportabile per il paese di Sodoma’ che per i capi religiosi che respingevano il suo messaggio. (Matteo 11:23, 24) Qui Gesù usò un’iperbole per mostrare che quei capi religiosi che rigettavano il Figlio di Dio e il suo insegnamento erano ancor più riprensibili dei sodomiti. Giuda 7 dice che quei sodomiti subirono “la punizione giudiziaria del fuoco eterno”, cioè la distruzione eterna. (Matteo 25:41, 46) Qual severo giudizio riceveranno dunque i capi cosiddetti cristiani che guidano alla cieca i loro greggi accecati allontanandoli dalle alte norme morali del Regno di Dio e conducendoli nelle permissive e degradate vie di questo mondo! (Matteo 15:14) Con riferimento alla falsa religione, Babilonia la Grande, la voce dal cielo grida con tono d’urgenza: “Uscite da essa, o popolo mio, se non volete partecipare con lei ai suoi peccati, e se non volete ricevere parte delle sue piaghe”. — Rivelazione 18:2, 4.
[Immagini a pagina 275]
Risuonano in cielo quattro alleluia, con cui Iah viene lodato per la sua definitiva vittoria su Babilonia la Grande
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Il Re guerriero trionfa ad ArmaghedonRivelazione: Il suo grandioso culmine è vicino!
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Capitolo 39
Il Re guerriero trionfa ad Armaghedon
Visione 13: Rivelazione 19:11-21
Contenuto: Gesù guida gli eserciti celesti per distruggere il sistema di cose di Satana
Tempo in cui si adempie: Dopo la distruzione di Babilonia la Grande
1. Cos’è Armaghedon, e come ci si arriverà?
ARMAGHEDON: una parola che incute timore a molti! Ma per coloro che amano la giustizia, addita il giorno lungamente atteso in cui Geova eseguirà il giudizio finale sulle nazioni. Non è una guerra umana, ma la “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente”, il suo giorno di vendetta contro i governanti della terra. (Rivelazione 16:14, 16; Ezechiele 25:17) Con la devastazione di Babilonia la Grande sarà già iniziata la grande tribolazione. Poi, istigate da Satana, la bestia selvaggia di colore scarlatto e le sue dieci corna concentreranno il loro attacco sul popolo di Geova. Il Diavolo, più adirato che mai contro l’organizzazione di Dio paragonata a una donna, è deciso a impiegare i suoi accoliti per far guerra ad oltranza ai rimanenti del seme di lei. (Rivelazione 12:17) Questa è l’ultima opportunità per Satana!
2. Chi è Gog di Magog, e in che modo Geova lo induce ad attaccare il Suo stesso popolo?
2 Il perfido attacco del Diavolo è vividamente descritto nel capitolo 38 di Ezechiele. Lì Satana, espulso dal cielo, è chiamato “Gog del paese di Magog”. Geova mette dei simbolici uncini nelle mascelle di Gog, trascinando lui e le sue numerose forze militari all’attacco. In che modo? Facendo sì che Gog veda i Suoi Testimoni come un popolo indifeso, “raccolto dalle nazioni, un popolo che accumula ricchezze e proprietà, quelli che dimorano al centro della terra”. Essi si trovano al centro della scena terrestre quale unico popolo che ha rifiutato di adorare la bestia selvaggia e la sua immagine. La loro forza e la loro prosperità spirituali fanno infuriare Gog. Così Gog e le sue numerose forze militari, fra cui la bestia selvaggia che ascende dal mare con le sue dieci corna, confluiscono per la strage. A differenza di Babilonia la Grande, però, il puro popolo di Dio gode della protezione divina! — Ezechiele 38:1, 4, 11, 12, 15; Rivelazione 13:1.
3. In che modo Geova sbaraglia le forze militarizzate di Gog?
3 In che modo Geova sbaraglia Gog e tutta la sua folla? Ascoltate! “‘Certamente chiamerò contro di lui in tutta la mia regione montagnosa la spada’, è l’espressione del Sovrano Signore Geova. ‘La spada di ciascuno sarà contro il suo proprio fratello’”. Ma in quel combattimento né le armi nucleari né quelle convenzionali saranno di alcun aiuto, perché Geova dichiara: “Certamente verrò in giudizio con lui, con la pestilenza e col sangue; e farò piovere un rovescio di pioggia inondatrice e chicchi di grandine, fuoco e zolfo su di lui e sulle sue schiere e sui molti popoli che saranno con lui. E certamente mi magnificherò e mi santificherò e mi farò conoscere davanti agli occhi di molte nazioni; e dovranno conoscere che io sono Geova”. — Ezechiele 38:21-23; 39:11; confronta Giosuè 10:8-14; Giudici 7:19-22; 2 Cronache 20:15, 22-24; Giobbe 38:22, 23.
Colui che è chiamato “Fedele e Verace”
4. In che modo Giovanni descrive Gesù Cristo in assetto di guerra?
4 Geova chiama una spada. Chi la brandisce? Tornando a Rivelazione, troviamo la risposta in un’altra emozionante visione. I cieli si aprono dinanzi agli occhi di Giovanni per rivelare qualcosa che incute veramente un timore reverenziale: Gesù Cristo stesso in assetto di guerra! Giovanni dice: “E vidi il cielo aperto, ed ecco, un cavallo bianco. E colui che vi sedeva sopra è chiamato Fedele e Verace, e giudica e guerreggia con giustizia. I suoi occhi sono una fiamma di fuoco, e sulla sua testa ci sono molti diademi”. — Rivelazione 19:11, 12a.
5, 6. Cosa simboleggiano (a) il “cavallo bianco”? (b) il nome “Fedele e Verace”? (c) gli occhi simili a “una fiamma di fuoco”? (d) i “molti diademi”?
5 Come nella precedente visione dei quattro cavalieri, questo “cavallo bianco” è un appropriato simbolo di guerra giusta. (Rivelazione 6:2) E chi tra i figli di Dio potrebbe essere più giusto di questo potente Guerriero? Essendo chiamato “Fedele e Verace”, egli dev’essere “il testimone fedele e verace”, Gesù Cristo. (Rivelazione 3:14) Guerreggia per eseguire i giusti giudizi di Geova. Pertanto egli agisce in questo ruolo in qualità di Giudice costituito da Geova, di “Dio potente”. (Isaia 9:6) I suoi occhi sono tremendi, come una “fiamma di fuoco”, rivolti all’imminente distruzione infuocata dei suoi nemici.
6 Sulla testa di questo Re guerriero ci sono dei diademi. La bestia selvaggia che Giovanni ha visto ascendere dal mare aveva dieci diademi, simbolo del suo temporaneo dominio sulla scena terrestre. (Rivelazione 13:1) Gesù, invece, ha “molti diademi”. Il suo glorioso dominio è incomparabile, in quanto egli è “il Re di quelli che governano come re e il Signore di quelli che governano come signori”. — 1 Timoteo 6:15.
7. Cosa rappresenta il nome scritto che Gesù ha?
7 Giovanni prosegue la descrizione: “Egli ha un nome scritto che nessuno conosce se non lui solo”. (Rivelazione 19:12b) La Bibbia parla già del Figlio di Dio con nomi come Gesù, Emmanuele e Michele. Ma sembra che questo “nome” non dichiarato rappresenti la posizione e i privilegi che Gesù ha durante il giorno del Signore. (Confronta Rivelazione 2:17). Isaia, descrivendo il ruolo di Gesù dal 1914, dice: “Sarà chiamato col nome di Consigliere meraviglioso, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace”. (Isaia 9:6) L’apostolo Paolo mise in relazione il nome di Gesù con i Suoi altissimi privilegi di servizio quando scrisse riguardo a lui: “Dio lo ha esaltato a una posizione superiore e gli ha benignamente dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio”. — Filippesi 2:9, 10.
8. Perché solo Gesù può conoscere quel nome scritto, e chi fa egli partecipe di alcuni suoi alti privilegi?
8 I privilegi di Gesù sono esclusivi. A parte Geova, solo Gesù può comprendere cosa significhi occupare tale posizione elevata. (Confronta Matteo 11:27). Perciò, di tutte le creature di Dio, solo Gesù può comprendere pienamente il significato di questo nome. Ciò nonostante, Gesù fa partecipe la sua sposa di alcuni di questi privilegi. Egli infatti promette: “[Su] colui che vince . . . scriverò . . . quel mio nuovo nome”. — Rivelazione 3:12.
9. Cosa indica il fatto che (a) Gesù è “adorno di un mantello asperso di sangue”? (b) Gesù è chiamato “La Parola di Dio”?
9 Giovanni aggiunge: “Ed è adorno di un mantello asperso di sangue, e il suo nome è La Parola di Dio”. (Rivelazione 19:13) Di quale “sangue” si tratta? Potrebbe trattarsi del sangue di Gesù, versato a favore dell’umanità. (Rivelazione 1:5) Ma, in questo contesto, è più probabile che si riferisca al sangue dei suoi nemici che viene versato quando i giudizi di Geova sono eseguiti su di loro. Questo ci ricorda la precedente visione in cui la vite della terra viene vendemmiata e calcata nel grande strettoio dell’ira di Dio, finché il sangue arriva all’altezza dei “freni dei cavalli”, a significare una grande vittoria sui nemici di Dio. (Rivelazione 14:18-20) In modo analogo il sangue di cui è asperso il mantello di Gesù conferma che la sua vittoria è decisiva e completa. (Confronta Isaia 63:1-6). Ora Giovanni parla di un altro nome di Gesù, questa volta un nome ben noto — “La Parola di Dio” — che identifica questo Re guerriero come principale Portavoce di Geova e Difensore della verità. — Giovanni 1:1; Rivelazione 1:1.
Quelli che combattono insieme a Gesù
10, 11. (a) Come mostra Giovanni che Gesù non è solo nel combattere? (b) Cosa denota il fatto che i cavalli sono bianchi e che i cavalieri sono vestiti di “lino fine, bianco e puro”? (c) Da chi sono costituiti gli “eserciti” celesti?
10 Gesù non è solo nel combattere questa battaglia. Giovanni riferisce: “E gli eserciti che erano nel cielo lo seguivano su cavalli bianchi, ed erano vestiti di lino fine, bianco e puro”. (Rivelazione 19:14) Il fatto che i cavalli siano “bianchi” denota una guerra giusta. Il “lino fine” si addice ai cavalieri del Re, e il suo luminoso candore è indice di una reputazione pura e giusta dinanzi a Geova. Da chi sono quindi costituiti questi “eserciti”? Senza dubbio includono i santi angeli. Già agli inizi del giorno del Signore, Michele e i suoi angeli hanno scacciato Satana e i suoi demoni dal cielo. (Rivelazione 12:7-9) Inoltre “tutti gli angeli” saranno al servizio di Gesù quando sederà sul suo glorioso trono per giudicare le nazioni e gli abitanti della terra. (Matteo 25:31, 32) Senz’altro nella guerra decisiva, quando i giudizi di Dio verranno eseguiti in maniera definitiva, Gesù sarà nuovamente accompagnato dai suoi angeli.
11 Ma ci saranno anche altri. Quando inviò il suo messaggio alla congregazione di Tiatira, Gesù promise: “A colui che vince e osserva le mie opere sino alla fine darò autorità sulle nazioni, e pascerà il popolo con una verga di ferro così che saranno frantumati come vasi d’argilla, come ho ricevuto dal Padre mio”. (Rivelazione 2:26, 27) Senza dubbio, quando giungerà il tempo, quei fratelli di Cristo che sono già in cielo avranno una parte nel pascere uomini e nazioni con quella verga di ferro.
12. (a) Ad Armaghedon, i servitori di Dio sulla terra prenderanno parte al combattimento? (b) In che modo il popolo di Geova sulla terra è implicato in Armaghedon?
12 Che dire però dei servitori di Dio qui sulla terra? La classe di Giovanni non avrà nessuna parte attiva nel combattimento di Armaghedon; né l’avranno i suoi leali compagni, quei popoli da tutte le nazioni che stanno affluendo nella spirituale casa di adorazione di Geova. Queste persone pacifiche hanno già fatto delle loro spade vomeri. (Isaia 2:2-4) Nondimeno, sono implicate in notevole misura! Come abbiamo già visto, sarà il popolo di Geova, apparentemente indifeso, a essere perfidamente attaccato da Gog e da tutta la sua folla. Per il Re guerriero di Geova, appoggiato dagli eserciti celesti, quello sarà il segnale per scatenare una guerra di sterminio contro quelle nazioni. (Ezechiele 39:6, 7, 11; confronta Daniele 11:44–12:1). Come spettatori, i servitori di Dio sulla terra seguiranno gli avvenimenti con grande interesse. Armaghedon significherà la loro salvezza, ed essi vivranno per l’eternità essendo stati testimoni oculari della grande guerra in cui Geova sarà stato rivendicato.
13. Come sappiamo che i testimoni di Geova non sono contro nessun governo?
13 Significa questo che i testimoni di Geova siano contro i governi? Niente affatto! Essi ubbidiscono al consiglio dell’apostolo Paolo: “Ogni anima sia sottoposta alle autorità superiori”. Si rendono conto che, finché dura il sistema attuale, queste “autorità superiori” esistono col permesso di Dio per mantenere un certo grado di ordine nella società umana. Perciò i testimoni di Geova pagano le tasse, ubbidiscono alle leggi, rispettano il codice stradale, ottemperano alle necessarie registrazioni, e via dicendo. (Romani 13:1, 6, 7) Seguono inoltre i princìpi biblici essendo veraci e onesti, mostrando amore al prossimo, edificando un forte nucleo familiare che segue alte norme morali, ed educando i figli perché siano cittadini esemplari. Così facendo, non solo rendono “a Cesare le cose di Cesare, ma a Dio le cose di Dio”. (Luca 20:25; 1 Pietro 2:13-17) Dato che la Parola di Dio mostra che le potenze governative di questo mondo sono temporanee, i testimoni di Geova si preparano ora per una vita migliore, la vera vita, che diverrà presto realtà sotto il dominio del Regno di Cristo. (1 Timoteo 6:17-19) Anche se non prenderanno in alcun modo parte al rovesciamento delle potenze di questo mondo, i Testimoni nutrono un riverente timore per ciò che l’ispirata Parola di Dio, la Sacra Bibbia, dice riguardo al giudizio che Geova sta per eseguire ad Armaghedon. — Isaia 26:20, 21; Ebrei 12:28, 29.
Verso la battaglia finale!
14. Cosa simboleggia la “lunga spada affilata” che esce dalla bocca di Gesù?
14 Con quale autorità Gesù completa la sua vittoria? Giovanni dice: “E dalla sua bocca esce una lunga spada affilata, affinché colpisca con essa le nazioni, ed egli le pascerà con una verga di ferro”. (Rivelazione 19:15a) Questa “lunga spada affilata” rappresenta l’autorità che Dio ha dato a Gesù di emanare ordini per mettere a morte tutti quelli che si rifiutano di sostenere il Regno di Dio. (Rivelazione 1:16; 2:16) Questo vivido simbolismo fa da parallelo alle seguenti parole di Isaia: “[Geova] rendeva la mia bocca come una spada affilata. Mi ha nascosto all’ombra della sua mano. E gradualmente fece di me una freccia forbita”. (Isaia 49:2) Qui Isaia prefigurava Gesù, che proclama ed esegue i giudizi di Dio, come con un’infallibile freccia.
15. A questo punto, chi sarà stato già smascherato e giudicato, e di che cosa questo segnerà l’inizio?
15 A questo punto Gesù avrà già agito in adempimento di queste parole di Paolo: “Allora, in realtà, sarà rivelato l’illegale, che il Signore Gesù sopprimerà con lo spirito della sua bocca e ridurrà a nulla mediante la manifestazione della sua presenza”. Sì, la presenza (greco parousìa) di Gesù è stata dimostrata dal 1914 in poi dallo smascheramento e dal giudizio dell’uomo dell’illegalità, il clero della cristianità. Quella presenza sarà manifestata in maniera appariscente quando le dieci corna della bestia selvaggia di colore scarlatto eseguiranno quel giudizio e devasteranno la cristianità insieme al resto di Babilonia la Grande. (2 Tessalonicesi 2:1-3, 8) Quello segnerà l’inizio della grande tribolazione! Dopo di ciò Gesù rivolgerà la sua attenzione a ciò che resterà dell’organizzazione di Satana, conforme a questa profezia: “Deve colpire la terra con la verga della sua bocca; e con lo spirito delle sue labbra metterà a morte il malvagio”. — Isaia 11:4.
16. In che modo i Salmi e Geremia descrivono il ruolo del Re guerriero incaricato da Geova?
16 Il Re guerriero, incaricato da Geova, farà una distinzione fra quelli che sopravvivranno e quelli che moriranno. Parlando profeticamente a questo Figlio di Dio, Geova dice: “Spezzerai [i governanti della terra] con uno scettro di ferro, [li] frantumerai come un vaso di vasaio”. E, rivolgendosi a questi corrotti capi di governo e ai loro lacchè, Geremia dice: “Urlate, pastori, e gridate! E voltolatevi, maestosi del gregge, perché i vostri giorni per essere scannati e per le vostre dispersioni si sono compiuti, e dovete cadere come un vaso desiderabile!” Per quanto quei governanti possano essere apparsi desiderabili a un mondo malvagio, un solo colpo dello scettro di ferro del Re li frantumerà, come si rompe un bel vaso. Accadrà proprio ciò che profetizzò Davide riguardo al Signore Gesù: “La verga della tua forza Geova manderà da Sion, dicendo: ‘Sottoponi in mezzo ai tuoi nemici’. Geova stesso alla tua destra certamente farà a pezzi i re nel giorno della sua ira. Eseguirà il giudizio fra le nazioni; causerà una pienezza di corpi morti”. — Salmo 2:9, 12; 83:17, 18; 110:1, 2, 5, 6; Geremia 25:34.
17. (a) Come descrive Giovanni l’intervento del Re guerriero come giustiziere? (b) Menzionate alcune profezie indicanti come sarà calamitoso per le nazioni il giorno dell’ira di Geova.
17 Questo potente re guerriero compare di nuovo nella scena successiva della visione: “E calca lo strettoio del vino del furore dell’ira di Dio Onnipotente”. (Rivelazione 19:15b) In una precedente visione Giovanni aveva già visto calcare lo “strettoio dell’ira di Dio”. (Rivelazione 14:18-20) Anche Isaia descrive uno strettoio di morte, e altri profeti parlano di come sarà calamitoso per tutte le nazioni il giorno dell’ira di Dio. — Isaia 24:1-6; 63:1-4; Geremia 25:30-33; Daniele 2:44; Sofonia 3:8; Zaccaria 14:3, 12, 13; Rivelazione 6:15-17.
18. Cosa rivela il profeta Gioele circa il giudizio di Geova contro tutte le nazioni?
18 Il profeta Gioele mette in relazione uno strettoio con la venuta di Geova per “giudicare tutte le nazioni all’intorno”. Ed è Geova a emanare l’ordine, senz’altro al Suo Giudice associato, Gesù, e ai suoi eserciti celesti: “Mettete la falce, poiché la messe è matura. Venite, scendete, poiché lo strettoio è pieno. I tini realmente traboccano; poiché la loro malizia è abbondante. Folle, folle sono nel bassopiano della decisione, poiché il giorno di Geova è vicino nel bassopiano della decisione. Il sole e la luna stessi certamente si oscureranno, e le medesime stelle realmente ritireranno il loro fulgore. E da Sion ruggirà Geova stesso, e da Gerusalemme emetterà la sua voce. E il cielo e la terra certamente sobbalzeranno; ma Geova sarà un rifugio per il suo popolo, e una fortezza per i figli d’Israele. E dovrete conoscere che io sono Geova vostro Dio”. — Gioele 3:12-17.
19. (a) Come verrà data risposta alla domanda di 1 Pietro 4:17? (b) Quale nome è scritto sul mantello di Gesù, e perché si rivelerà appropriato?
19 Quello sarà davvero un giorno di sventura per le nazioni e gli uomini disubbidienti, ma un giorno di sollievo per tutti quelli che avranno fatto di Geova e del suo Re guerriero il loro rifugio! (2 Tessalonicesi 1:6-9) Il giudizio che cominciò dalla casa di Dio nel 1918 avrà fatto il suo corso raggiungendo l’apice e rispondendo alla domanda di 1 Pietro 4:17: “Quale sarà la fine di quelli che non sono ubbidienti alla buona notizia di Dio?” Il glorioso Vincitore avrà calcato lo strettoio sin in fondo, dimostrando di essere l’alto Personaggio del quale Giovanni dice: “E sul mantello, e sulla coscia, ha scritto un nome, Re dei re e Signore dei signori”. (Rivelazione 19:16) Avrà dimostrato di essere assai più potente di qualsiasi governante terreno, di qualsiasi re o signore umano. La sua dignità e il suo splendore sono eccelsi. Egli ha cavalcato “nella causa della verità e dell’umiltà e della giustizia” e ha trionfato per sempre! (Salmo 45:4) Sulle sue vesti asperse di sangue sta scritto il nome conferitogli dal Sovrano Signore Geova, del quale egli è il Vindice!
Il grande pasto serale di Dio
20. Come descrive Giovanni “il grande pasto serale di Dio”, facendoci ricordare quale precedente profezia analoga?
20 Nella visione di Ezechiele, dopo la distruzione della folla di Gog, gli uccelli e gli animali selvatici vengono invitati a un banchetto! Essi ripuliscono il paesaggio dai cadaveri, mangiando i corpi morti dei nemici di Geova. (Ezechiele 39:11, 17-20) Le successive parole di Giovanni richiamano alla mente con grande vividezza quell’antica profezia: “E vidi un angelo che stava in piedi nel sole, e gridò ad alta voce e disse a tutti gli uccelli che volano in mezzo al cielo: ‘Venite, radunatevi per il grande pasto serale di Dio, per mangiare le carni di re e le carni di comandanti militari e le carni di uomini forti e le carni di cavalli e di quelli che vi siedono sopra, e le carni di tutti, di liberi e schiavi e piccoli e grandi’”. — Rivelazione 19:17, 18.
21. Cosa indica (a) il fatto che l’angelo ‘sta in piedi nel sole’? (b) il fatto che i morti vengono lasciati sulla superficie del suolo? (c) l’elenco di quelli i cui cadaveri saranno lasciati insepolti? (d) l’espressione “il grande pasto serale di Dio”?
21 L’angelo ‘sta in piedi nel sole’, una posizione dominante per richiamare l’attenzione degli uccelli. Egli li invita a essere pronti a rimpinzarsi delle carni di quelli che stanno per essere uccisi dal Re guerriero e dai suoi eserciti celesti. Il fatto che i morti debbano essere lasciati sulla superficie del suolo ne sottolinea la fine ignominiosa. Come l’antica Izebel, non riceveranno un’onorevole sepoltura. (2 Re 9:36, 37) L’elenco di quelli i cui cadaveri saranno lasciati insepolti mostra quali dimensioni assumerà la distruzione: re, comandanti militari, uomini forti, uomini liberi e schiavi, senza eccezioni. Ogni traccia del mondo ribelle in opposizione a Geova sarà stata eliminata. Dopo ciò non esisterà più un irrequieto mare di uomini confusi. (Rivelazione 21:1) Questo è “il grande pasto serale di Dio”, dato che è Geova a invitare gli uccelli a parteciparvi.
22. Come riassume Giovanni lo svolgimento della guerra finale?
22 Giovanni riassume lo svolgimento della guerra finale: “E vidi la bestia selvaggia e i re della terra e i loro eserciti radunati per far guerra contro colui che sedeva sul cavallo e contro il suo esercito. E la bestia selvaggia fu presa, e con essa il falso profeta che aveva compiuto davanti ad essa i segni con cui aveva sviato quelli che avevano ricevuto il marchio della bestia selvaggia e quelli che rendono adorazione alla sua immagine. Mentre erano ancora vivi, furono entrambi scagliati nel lago di fuoco che brucia con zolfo. Ma i restanti furono uccisi con la lunga spada di colui che sedeva sul cavallo, la quale spada usciva dalla sua bocca. E tutti gli uccelli si saziarono delle loro carni”. — Rivelazione 19:19-21.
23. (a) In che senso la “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente” viene combattuta ad “Armaghedon”? (b) Di quale avvertimento non hanno tenuto conto i “re della terra”, e con quale conseguenza?
23 Dopo il versamento della sesta coppa dell’ira di Geova, Giovanni ha riferito che i “re dell’intera terra abitata” vengono radunati dalla propaganda demonica alla “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente”. Questa guerra si combatte ad Armaghedon, che non è un luogo letterale, ma una situazione mondiale che rende necessaria l’esecuzione del giudizio di Geova. (Rivelazione 16:12, 14, 16) Ora Giovanni vede le linee di battaglia. Lì, schierati contro Dio, si trovano tutti “i re della terra e i loro eserciti”. Essi si sono caparbiamente rifiutati di sottomettersi al Re costituito da Geova. Egli li aveva debitamente avvertiti con questo messaggio ispirato: “Baciate il figlio, affinché [Geova] non si adiri e voi non periate dalla via”. Non essendosi sottomessi al dominio di Cristo, devono morire. — Salmo 2:12.
24. (a) Quale giudizio viene eseguito sulla bestia selvaggia e sul falso profeta, e in che senso sono “ancora vivi”? (b) Perché il “lago di fuoco” dev’essere simbolico?
24 La bestia selvaggia con sette teste e dieci corna che ascende dal mare, la quale simboleggia l’organizzazione politica di Satana, viene precipitata nell’oblio insieme al falso profeta, la settima potenza mondiale. (Rivelazione 13:1, 11-13; 16:13) Mentre sono ancora “vivi”, cioè attivi nell’opporsi congiuntamente al popolo di Dio sulla terra, vengono scagliati nel “lago di fuoco”. Si tratta forse di un lago di fuoco letterale? No, come non sono letterali la bestia selvaggia e il falso profeta. Piuttosto, esso è un simbolo di distruzione completa, definitiva, un luogo da cui non si ritorna. È qui che in seguito vengono gettati la morte e l’Ades, come pure il Diavolo stesso. (Rivelazione 20:10, 14) Non è certo un inferno di eterno tormento per i malvagi, dal momento che l’idea stessa di un simile luogo è detestabile a Geova. — Geremia 19:5; 32:35; 1 Giovanni 4:8, 16.
25. (a) Chi sono quelli che vengono “uccisi con la lunga spada di colui che sedeva sul cavallo”? (b) C’è da aspettarsi che qualcuno di quegli “uccisi” venga risuscitato?
25 Tutti gli altri che non facevano direttamente parte del governo, ma che ciò nonostante erano una componente irriformabile del presente mondo corrotto dell’umanità, vengono similmente “uccisi con la lunga spada di colui che sedeva sul cavallo”. Gesù li dichiarerà meritevoli di morte. Poiché nel loro caso non è menzionato il lago di fuoco, dobbiamo aspettarci che vengano risuscitati? In nessun luogo è detto che quelli allora uccisi dal Giudice costituito da Geova saranno risuscitati. Come disse Gesù stesso, tutti quelli che non sono “pecore” vanno nel “fuoco eterno preparato per il Diavolo e per i suoi angeli”, cioè allo “stroncamento eterno”. (Matteo 25:33, 41, 46) Questo sarà il momento culminante del “giorno del giudizio e della distruzione degli uomini empi”. — 2 Pietro 3:7; Naum 1:2, 7-9; Malachia 4:1.
26. Indicate in breve l’esito di Armaghedon.
26 In questo modo l’intera organizzazione terrena di Satana perverrà alla sua fine. Il “precedente cielo” del dominio politico sarà scomparso. La “terra”, il sistema apparentemente stabile che Satana ha edificato nel corso dei secoli, sarà stata completamente distrutta. Il “mare”, la massa dell’umanità malvagia che si oppone a Geova, non esisterà più. (Rivelazione 21:1; 2 Pietro 3:10) Ma cos’ha in serbo Geova per Satana stesso? Giovanni lo spiega.
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Stritolata la testa del SerpenteRivelazione: Il suo grandioso culmine è vicino!
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Capitolo 40
Stritolata la testa del Serpente
Visione 14: Rivelazione 20:1-10
Contenuto: L’inabissamento di Satana, il Regno millenario, la prova finale dell’umanità e la distruzione di Satana
Tempo in cui si adempie: Dalla fine della grande tribolazione alla distruzione di Satana
1. Come si è andata adempiendo la prima profezia della Bibbia?
RICORDATE la prima profezia della Bibbia? Fu pronunciata da Geova Dio quando disse al Serpente: “Io porrò inimicizia fra te e la donna e fra il tuo seme e il seme di lei. Egli ti schiaccerà la testa e tu gli schiaccerai il calcagno”. (Genesi 3:15) Ora l’adempimento di quella profezia giunge al culmine! Abbiamo tracciato la storia della guerra di Satana contro l’organizzazione celeste di Geova paragonata a una donna. (Rivelazione 12:1, 9) Il seme terreno del Serpente, con la sua religione, la sua politica e la sua alta finanza, ha perseguitato spietatamente il seme della donna, Gesù Cristo e i suoi 144.000 unti seguaci, qui sulla terra. (Giovanni 8:37, 44; Galati 3:16, 29) Gesù subì una morte atroce per mano di Satana. Ma questa si rivelò una ferita al calcagno, perché il terzo giorno Dio risuscitò il suo fedele Figlio. — Atti 10:38-40.
2. Come viene schiacciato il Serpente, e cosa accade al seme terreno del Serpente?
2 Che dire del Serpente e del suo seme? Verso il 56 E.V. l’apostolo Paolo scrisse una lunga lettera ai cristiani di Roma. Nella conclusione, li incoraggiò dicendo: “Da parte sua, l’Iddio che dà pace stritolerà fra breve Satana sotto i vostri piedi”. (Romani 16:20) Non si tratta di una semplice scalfittura. Satana dev’essere stritolato! Qui Paolo usò un verbo greco, syntrìbo, che significa schiacciare fino a ridurre in poltiglia, calpestare, distruggere completamente stritolando. In quanto al seme umano del Serpente, subisce un vero tormento nel giorno del Signore, un tormento che culminerà alla grande tribolazione col completo stritolamento di Babilonia la Grande e dei sistemi politici del mondo, insieme ai loro accoliti militari e del mondo finanziario. (Rivelazione, capitoli 18 e 19). Così Geova fa giungere al culmine l’inimicizia fra i due semi. Il Seme della donna di Dio trionfa sul seme terreno del Serpente, e quel seme non esisterà più.
Inabissato Satana
3. Come dice Giovanni, cosa accadrà a Satana?
3 Cos’è dunque in serbo per Satana stesso e per i suoi demoni? Giovanni dice: “E vidi scendere dal cielo un angelo con la chiave dell’abisso e una grande catena in mano. Ed egli afferrò il dragone, l’originale serpente, che è il Diavolo e Satana, e lo legò per mille anni. E lo scagliò nell’abisso e chiuse e sigillò questo sopra di lui, affinché non sviasse più le nazioni fino a quando fossero finiti i mille anni. Dopo queste cose dev’essere sciolto per un po’ di tempo”. — Rivelazione 20:1-3.
4. Chi è l’angelo con la chiave dell’abisso, e come lo sappiamo?
4 Chi è questo angelo? Per poter togliere di mezzo l’arcinemico di Geova, egli deve avere una forza tremenda. Ha “la chiave dell’abisso e una grande catena”. Non ci ricorda questo una visione precedente? Sì, quella delle locuste, il cui re è chiamato “l’angelo dell’abisso”! (Rivelazione 9:11) Qui vediamo dunque di nuovo all’opera il principale Vindice di Geova, il glorificato Gesù Cristo. Questo arcangelo, che ha espulso Satana dal cielo, che ha giudicato Babilonia la Grande e che ha tolto di mezzo “i re della terra e i loro eserciti” ad Armaghedon, non si farebbe certo da parte lasciando a un angelo di grado inferiore il compito di assestare a Satana il colpo maestro inabissandolo! — Rivelazione 12:7-9; 18:1, 2; 19:11-21.
5. Cosa fa l’angelo dell’abisso a Satana il Diavolo, e perché?
5 Quando il gran dragone color fuoco fu scagliato giù dal cielo, fu definito “l’originale serpente, colui che è chiamato Diavolo e Satana, che svia l’intera terra abitata”. (Rivelazione 12:3, 9) Ora, sul punto di essere afferrato e inabissato, egli è nuovamente descritto per esteso come “il dragone, l’originale serpente, che è il Diavolo e Satana”. Questo infame divoratore, ingannatore, calunniatore e oppositore è incatenato e scagliato “nell’abisso”, che viene chiuso e sigillato ermeticamente, ‘affinché non svii più le nazioni’. Questo inabissamento di Satana è per mille anni, durante i quali la sua influenza sull’umanità non sarà superiore a quella di un prigioniero rinchiuso in una profonda segreta. L’angelo dell’abisso precluderà a Satana qualsiasi contatto col Regno di giustizia. Che sollievo per l’umanità!
6. (a) Che prove abbiamo che anche i demoni vanno nell’abisso? (b) Cosa può ora cominciare, e perché?
6 Che accadrà ai demoni? Anch’essi sono stati “riservati al giudizio”. (2 Pietro 2:4) Satana è chiamato “Beelzebub governante dei demoni”. (Luca 11:15, 18; Matteo 10:25) Vista la loro lunga collaborazione con Satana, non meriterebbero anch’essi il medesimo giudizio? L’abisso è da molto tempo oggetto di timore per questi demoni; in un’occasione in cui furono affrontati da Gesù, “lo supplicavano di non ordinar loro di andare nell’abisso”. (Luca 8:31) Ma quando Satana sarà inabissato, i suoi angeli saranno sicuramente scagliati nell’abisso con lui. (Confronta Isaia 24:21, 22). Dopo l’inabissamento di Satana e dei suoi demoni potrà iniziare il Regno millenario di Gesù Cristo.
7. (a) Quale sarà la condizione di Satana e dei suoi demoni mentre saranno nell’abisso, e come lo sappiamo? (b) Ades e abisso sono la stessa cosa? (Vedi nota in calce).
7 Mentre saranno nell’abisso, Satana e i suoi demoni saranno attivi? Ebbene, rammentate la bestia selvaggia di colore scarlatto con sette teste che “era, ma non è, e sta per ascendere dall’abisso”. (Rivelazione 17:8) Finché era nell’abisso, ‘non era’. Era inerte, immobilizzata, morta a tutti gli effetti. Similmente, parlando di Gesù, l’apostolo Paolo disse: “‘Chi scenderà nell’abisso?’ cioè per far salire Cristo dai morti”. (Romani 10:7) Mentre era in quell’abisso, Gesù era morto.a È quindi ragionevole concludere che durante i mille anni in cui saranno nell’abisso Satana e i suoi demoni saranno in uno stato di inattività simile alla morte. Che buona notizia per quelli che amano la giustizia!
Giudici per mille anni
8, 9. Cosa dice ora Giovanni riguardo a quelli seduti su troni, e chi sono essi?
8 Dopo i mille anni, Satana sarà liberato dall’abisso per un breve tempo. Perché? Prima di rispondere, Giovanni richiama la nostra attenzione sull’inizio di quel periodo di tempo. Leggiamo: “E vidi dei troni, e c’erano quelli che sedettero su di essi, e fu dato loro il potere di giudicare”. (Rivelazione 20:4a) Chi sono questi che siedono su troni e che regnano nei cieli col glorificato Gesù?
9 Sono i “santi” che secondo Daniele governano nel Regno con Colui che è “simile a un figlio dell’uomo”. (Daniele 7:13, 14, 18) Sono le stesse persone rappresentate dai 24 anziani che siedono su troni celesti alla presenza stessa di Geova. (Rivelazione 4:4) Includono i dodici apostoli, ai quali Gesù promise: “Nella ricreazione, quando il Figlio dell’uomo sederà sul suo glorioso trono, anche voi che mi avete seguito sederete su dodici troni, giudicando le dodici tribù d’Israele”. (Matteo 19:28) Includono anche Paolo, come pure i cristiani di Corinto che rimasero fedeli. (1 Corinti 4:8; 6:2, 3) Includono anche i membri della congregazione di Laodicea che vinsero. — Rivelazione 3:21.
10. (a) Come descrive ora Giovanni i 144.000 re? (b) In base a ciò che Giovanni ha detto in precedenza, chi c’è fra i 144.000 re?
10 Per questi unti vincitori, “comprati di fra il genere umano come primizie a Dio e all’Agnello”, sono riservati dei troni, 144.000. (Rivelazione 14:1, 4) “Sì”, continua Giovanni, “vidi le anime di quelli che furono giustiziati con la scure per la testimonianza che avevano reso a Gesù e per aver parlato di Dio, e quelli che non avevano adorato né la bestia selvaggia né la sua immagine e che non avevano ricevuto il marchio sulla loro fronte e sulla loro mano”. (Rivelazione 20:4b) Fra quei re, perciò, ci sono gli unti martiri cristiani che in precedenza, all’apertura del quinto sigillo, avevano chiesto a Geova quanto egli avrebbe ancora aspettato prima di vendicare il loro sangue. A quel tempo fu data loro una lunga veste bianca e fu detto loro di aspettare ancora un po’. Ma ora sono stati vendicati mediante la devastazione di Babilonia la Grande, la distruzione delle nazioni per mano del Re dei re e Signore dei signori, e l’inabissamento di Satana. — Rivelazione 6:9-11; 17:16; 19:15, 16.
11. (a) Come dobbiamo intendere l’espressione “giustiziati con la scure”? (b) Perché si può dire che tutti i 144.000 sono morti di una morte di sacrificio?
11 Tutti questi 144.000 giudici regali sono forse stati fisicamente “giustiziati con la scure”? È probabile che relativamente pochi di loro lo siano stati in senso letterale. Questa espressione, però, include senz’altro tutti quegli unti cristiani che in un modo o nell’altro subiscono il martirio.b (Matteo 10:22, 28) Certo Satana li avrebbe volentieri fatti giustiziare tutti con la scure, ma in effetti non tutti gli unti fratelli di Gesù vengono martirizzati. Molti di loro muoiono di malattia o vecchiaia. Anche questi, però, appartengono al gruppo che Giovanni ora vede. La morte di tutti loro è, sotto un certo aspetto, una morte di sacrificio. (Romani 6:3-5) Inoltre, nessuno di loro faceva parte del mondo, per cui tutti loro sono stati odiati dal mondo e, in effetti, sono divenuti morti ai suoi occhi. (Giovanni 15:19; 1 Corinti 4:13) Nessuno di loro ha adorato la bestia selvaggia o la sua immagine, e alla loro morte nessuno di loro aveva il marchio della bestia. Sono tutti morti vincitori. — 1 Giovanni 5:4; Rivelazione 2:7; 3:12; 12:11.
12. Cosa riferisce Giovanni circa i 144.000 re, e quando vengono alla vita?
12 Ora questi vincitori sono di nuovo in vita! Giovanni riferisce: “Ed essi vennero alla vita e regnarono col Cristo per mille anni”. (Rivelazione 20:4c) Significa questo che tali giudici non vengono risuscitati se non dopo la distruzione delle nazioni e l’inabissamento di Satana e dei suoi demoni? No, in maggioranza sono già vivi e attivi, visto che hanno cavalcato con Gesù contro le nazioni ad Armaghedon. (Rivelazione 2:26, 27; 19:14) Infatti Paolo spiegò che la loro risurrezione comincia subito dopo l’inizio della presenza di Gesù nel 1914 e che alcuni vengono risuscitati prima di altri. (1 Corinti 15:51-54; 1 Tessalonicesi 4:15-17) Perciò essi vengono alla vita nel corso di un certo arco di tempo man mano che individualmente ricevono il dono della vita immortale nei cieli. — 2 Tessalonicesi 1:7; 2 Pietro 3:11-14.
13. (a) Come vanno intesi i mille anni durante i quali i 144.000 regnano, e perché? (b) Cosa pensava dei mille anni Papia di Gerapoli? (Vedi nota in calce).
13 Saranno re e giudici per mille anni. Questi mille anni sono letterali o vanno intesi simbolicamente come un periodo di tempo lungo, imprecisato? “Migliaia” può voler significare un numero elevato, indefinito, come in 1 Samuele 21:11. Ma qui “mille” è letterale, dato che in Rivelazione 20:5-7 ricorre tre volte come “i mille anni”. Paolo chiamò questo periodo di giudizio “un giorno”, quando disse: “[Dio] ha stabilito un giorno in cui si propone di giudicare la terra abitata con giustizia”. (Atti 17:31) Dato che Pietro dice che presso Geova un giorno è come mille anni, è appropriato che questo Giorno del Giudizio sia di mille anni letterali.c — 2 Pietro 3:8.
Il resto dei morti
14. (a) Quale dichiarazione inserisce Giovanni circa “il resto dei morti”? (b) Quali parole dell’apostolo Paolo fanno luce sull’espressione ‘venire alla vita’?
14 Ma chi sarà giudicato da questi giudici, visto che l’apostolo Giovanni inserisce qui la frase “(il resto dei morti non venne alla vita finché i mille anni non furono finiti)”? (Rivelazione 20:5a) Ancora una volta l’espressione ‘venire alla vita’ dev’essere intesa alla luce del contesto. Questa espressione può avere significato diverso a seconda delle circostanze. Per esempio, riguardo ai suoi conservi cristiani unti, Paolo disse: “Dio vi rese viventi benché foste morti nei vostri falli e nei vostri peccati”. (Efesini 2:1) Sì, i cristiani unti dallo spirito venivano ‘resi viventi’ già nel I secolo, essendo dichiarati giusti sulla base della loro fede nel sacrificio di Gesù. — Romani 3:23, 24.
15. (a) Di quale posizione godevano presso Dio i testimoni di Geova precristiani? (b) Come ‘vengono alla vita’ le altre pecore, e quando possederanno la terra nel senso più completo?
15 Similmente i testimoni di Geova precristiani furono dichiarati giusti come amici di Dio; e di Abraamo, Isacco e Giacobbe fu detto che erano “viventi” pur essendo essi fisicamente morti. (Matteo 22:31, 32; Giacomo 2:21, 23) Comunque, sia loro che tutti gli altri che saranno risuscitati, come pure la grande folla di fedeli altre pecore che sopravvivranno ad Armaghedon e gli eventuali figli che nasceranno loro nel nuovo mondo, dovranno ancora essere elevati alla perfezione umana. Questo sarà fatto da Cristo e dai re e sacerdoti a lui associati durante il millenario Giorno del Giudizio, sulla base del sacrificio di riscatto di Gesù. Per la fine di quel Giorno, “il resto dei morti” saranno ‘venuti alla vita’ nel senso che saranno uomini perfetti. Come vedremo, dovranno allora superare una prova finale, ma la affronteranno da uomini ormai perfetti. Quando avranno superato la prova, Dio li dichiarerà degni di vivere per sempre, giusti nel senso più completo. In loro si adempirà appieno la promessa: “I giusti stessi possederanno la terra, e risiederanno su di essa per sempre”. (Salmo 37:29) Che splendido futuro è in serbo per l’umanità ubbidiente!
La prima risurrezione
16. Come descrive Giovanni la risurrezione di quelli che regnano con Cristo, e perché?
16 Tornando ora a quelli che “vennero alla vita e regnarono col Cristo”, Giovanni scrive: “Questa è la prima risurrezione”. (Rivelazione 20:5b) La prima in che senso? È la “prima risurrezione” in ordine di tempo, perché quelli che la ricevono sono “primizie a Dio e all’Agnello”. (Rivelazione 14:4) È prima anche in ordine di importanza, dato che quelli che vi partecipano diventano coregnanti di Gesù nel suo Regno celeste e giudicano il resto dell’umanità. Infine è prima per qualità. A parte Gesù Cristo stesso, quelli risuscitati nella prima risurrezione sono le uniche creature di cui la Bibbia dice che ricevono l’immortalità. — 1 Corinti 15:53; 1 Timoteo 6:16.
17. (a) In che modo Giovanni descrive la meravigliosa prospettiva dei cristiani unti? (b) Cos’è la “seconda morte”, e perché essa “non ha autorità” sui 144.000 vincitori?
17 Che meravigliosa prospettiva per questi unti! Giovanni dichiara: “Felice e santo è chiunque prende parte alla prima risurrezione; su questi non ha autorità la seconda morte”. (Rivelazione 20:6a) Come Gesù promise ai cristiani di Smirne, questi vincitori che prendono parte alla “prima risurrezione” non corrono il pericolo di essere danneggiati dalla “seconda morte”, simbolo di annientamento, di distruzione senza alcuna speranza di risurrezione. (Rivelazione 2:11; 20:14) La seconda morte “non ha autorità” su questi vincitori, perché essi avranno rivestito l’incorruzione e l’immortalità. — 1 Corinti 15:53.
18. Cosa dice ora Giovanni riguardo ai nuovi governanti della terra, e quale impresa essi compiranno?
18 Che differenza rispetto ai re della terra durante il periodo in cui Satana ha esercitato la sua autorità! Essi al massimo hanno regnato per soli 50 o 60 anni, e la maggioranza per pochi anni soltanto. Molti di loro hanno oppresso il genere umano. A prescindere da questo, come potevano le nazioni trarre benefìci permanenti sotto governanti che cambiavano in continuazione e politiche in perenne mutamento? Al contrario, riguardo ai nuovi governanti della terra Giovanni dice: “Ma saranno sacerdoti di Dio e del Cristo, e regneranno con lui per i mille anni”. (Rivelazione 20:6b) Per mille anni essi costituiranno con Gesù l’unico governo esistente. Il loro servizio sacerdotale, consistente nell’applicare il valore del perfetto sacrificio umano di Gesù, eleverà gli uomini ubbidienti alla perfezione spirituale, morale e fisica. Il loro servizio regale permetterà di edificare una società umana mondiale che rispecchierà la giustizia e la santità di Geova. Quali giudici per mille anni, essi, insieme a Gesù, guideranno amorevolmente gli esseri umani dalla giusta disposizione verso la meta della vita eterna. — Giovanni 3:16.
La prova finale
19. Quale sarà la condizione della terra e quella dell’umanità alla fine del Regno millenario, e cosa farà allora Gesù?
19 Per la fine del Regno millenario l’intera terra avrà assunto un aspetto simile a quello dell’Eden originale. Sarà un vero e proprio paradiso. L’umanità perfetta non avrà più bisogno di un sommo sacerdote che interceda per essa dinanzi a Dio, dato che ogni traccia del peccato adamico sarà stata cancellata e l’ultimo nemico, la morte, sarà stato ridotto a nulla. Il Regno di Cristo avrà realizzato il proposito di Dio di creare un mondo unito sotto un solo governo. A questo punto Gesù ‘consegnerà il regno al suo Dio e Padre’. — 1 Corinti 15:22-26; Romani 15:12.
20. Come riferisce Giovanni, cosa avverrà quando sarà giunto il tempo della prova finale?
20 Sarà giunto così il tempo della prova finale. A differenza dei primi esseri umani nell’Eden, quel mondo del genere umano reso perfetto rimarrà saldo nella sua integrità? Giovanni dice ciò che accadrà: “Ora appena saranno finiti i mille anni, Satana sarà sciolto dalla sua prigione, e uscirà per sviare quelle nazioni che sono ai quattro angoli della terra, Gog e Magog, per radunarli alla guerra. Il numero di questi è come la sabbia del mare. E avanzarono sull’estensione della terra e circondarono il campo dei santi e la città diletta”. — Rivelazione 20:7-9a.
21. Come agirà Satana nel suo ultimo tentativo, e perché non dovremmo sorprenderci se alcuni seguiranno Satana anche dopo il Regno millenario?
21 Quale sarà l’esito dell’ultimo tentativo di Satana? Egli ingannerà “quelle nazioni che sono ai quattro angoli della terra, Gog e Magog”, e le condurrà alla “guerra”. Chi mai, dopo mille anni di gioioso e costruttivo dominio teocratico, potrebbe schierarsi dalla parte di Satana? Ebbene, non dimenticate che Satana riuscì a sviare i perfetti Adamo ed Eva mentre godevano la vita nel Paradiso di Eden. E riuscì a sviare celesti angeli che avevano visto i cattivi risultati della ribellione originale. (2 Pietro 2:4; Giuda 6) Non dovremmo quindi sorprenderci se alcuni esseri umani perfetti saranno adescati da Satana e lo seguiranno anche dopo mille splendidi anni di governo da parte del Regno di Dio.
22. (a) Cosa indica l’espressione “quelle nazioni che sono ai quattro angoli della terra”? (b) Perché i ribelli sono chiamati “Gog e Magog”?
22 La Bibbia chiama questi ribelli le “nazioni che sono ai quattro angoli della terra”. Questo non vuol dire che l’umanità si sarà nuovamente divisa in entità nazionali indipendenti fra loro. Significa semplicemente che questi si separeranno dai giusti e leali adoratori di Geova e manifesteranno il medesimo cattivo spirito che mostrano oggi le nazioni. Nell’intento di distruggere il governo teocratico sulla terra ‘escogiteranno un disegno dannoso’, come il Gog di Magog della profezia di Ezechiele. (Ezechiele 38:3, 10-12) Per questo sono chiamati “Gog e Magog”.
23. Cosa indica il fatto che il numero dei ribelli è “come la sabbia del mare”?
23 Il numero di quelli che si uniranno a Satana nella sua rivolta sarà “come la sabbia del mare”. Ovvero? Non c’è un numero prestabilito. (Confronta Giosuè 11:4; Giudici 7:12). Alla fine il numero totale dei ribelli dipenderà da come ciascun individuo reagirà agli ingannevoli stratagemmi di Satana. Indubbiamente, però, il numero dovrà essere considerevole, visto che si sentiranno abbastanza forti da poter sopraffare “il campo dei santi e la città diletta”.
24. (a) Cos’è la “città diletta”, e come potrà essere circondata? (b) Cosa rappresenta il “campo dei santi”?
24 La “città diletta” dev’essere la città di cui parla il glorificato Gesù Cristo ai suoi seguaci in Rivelazione 3:12 e che egli chiama la “città del mio Dio, la nuova Gerusalemme che discende dal cielo, dal mio Dio”. Trattandosi di un’organizzazione celeste, come potranno quelle forze terrene ‘circondarla’? Lo faranno circondando “il campo dei santi”. Un campo si trova all’esterno di una città, per cui “il campo dei santi” deve rappresentare quelli che sulla terra, fuori della sede celeste della Nuova Gerusalemme, sostengono lealmente la disposizione governativa di Geova. Quando i ribelli guidati da Satana attaccheranno quei fedeli, il Signore Gesù lo considererà un attacco contro di lui. (Matteo 25:40, 45) “Quelle nazioni” cercheranno di cancellare tutto ciò che la celeste Nuova Gerusalemme avrà realizzato facendo della terra un paradiso. Attaccando quindi “il campo dei santi” essi attaccheranno anche “la città diletta”.
Il lago di fuoco e zolfo
25. Come descrive Giovanni l’esito dell’attacco dei ribelli contro il “campo dei santi”, e cosa significherà questo per Satana?
25 Riuscirà questo ultimo tentativo di Satana? Certamente no, non più di quanto riuscirà l’attacco che Gog di Magog deve sferrare contro l’Israele spirituale nei nostri giorni! (Ezechiele 38:18-23) Giovanni ne descrive vividamente l’esito: “Ma fuoco scese dal cielo e li divorò. E il Diavolo che li sviava fu scagliato nel lago di fuoco e zolfo, dove erano già la bestia selvaggia e il falso profeta”. (Rivelazione 20:9b-10a) Questa volta Satana, l’originale Serpente, non sarà semplicemente inabissato, ma letteralmente stritolato, cancellato dall’esistenza, annientato completamente come col fuoco.
26. Perché il “lago di fuoco e zolfo” non può essere un letterale luogo di tormento?
26 Abbiamo già visto che il “lago di fuoco e zolfo” non può essere un letterale luogo di tormento. (Rivelazione 19:20) Se Satana dovesse soffrire lì pene atroci per tutta l’eternità, Geova dovrebbe conservarlo in vita. Tuttavia la vita è un dono, non una punizione. La morte è la punizione per il peccato, e secondo la Bibbia le creature morte non sentono dolore. (Romani 6:23; Ecclesiaste 9:5, 10) Più avanti inoltre leggiamo che la morte stessa, insieme all’Ades, verrà scagliata in questo lago di fuoco e zolfo. La morte e l’Ades non possono certo soffrire! — Rivelazione 20:14.
27. In che modo ciò che accadde a Sodoma e Gomorra ci aiuta a comprendere cosa significa il lago di fuoco e zolfo?
27 Tutto questo conferma che il lago di fuoco e zolfo è simbolico. Inoltre, la menzione di fuoco e zolfo richiama alla mente la sorte delle antiche Sodoma e Gomorra, distrutte da Dio per la loro grande malvagità. Quando arrivò la loro ora, “Geova fece piovere zolfo e fuoco da Geova, dai cieli, su Sodoma e Gomorra”. (Genesi 19:24) Ciò che si abbatté sulle due città è chiamato “la punizione giudiziaria del fuoco eterno”. (Giuda 7) Eppure quelle due città non subirono un tormento eterno. Furono eliminate, cancellate per sempre, insieme ai loro depravati abitanti. Quelle città oggi non esistono, e nessuno può dire con certezza dove fossero situate.
28. Cos’è il lago di fuoco e zolfo, e perché differisce dalla morte, dall’Ades e dall’abisso?
28 In armonia con ciò, la Bibbia stessa spiega il significato del lago di fuoco e zolfo: “Questo significa la seconda morte, il lago di fuoco”. (Rivelazione 20:14) Coincide chiaramente con la Geenna di cui parlò Gesù, un luogo in cui i malvagi sono definitivamente distrutti, non tormentati per sempre. (Matteo 10:28) Rappresenta la distruzione completa, totale, senza alcuna speranza di risurrezione. Infatti, mentre si parla di chiavi della morte, dell’Ades e dell’abisso, non si parla mai di una chiave del lago di fuoco e zolfo. (Rivelazione 1:18; 20:1) Esso non libererà mai i suoi prigionieri. — Confronta Marco 9:43-47.
Tormentati giorno e notte per sempre
29, 30. Cosa dice Giovanni riguardo al Diavolo, alla bestia selvaggia e al falso profeta, e come va inteso questo?
29 Parlando del Diavolo, della bestia selvaggia e del falso profeta, Giovanni ora dice: “E saranno tormentati giorno e notte per i secoli dei secoli”. (Rivelazione 20:10b) Cosa può voler dire questo? Come abbiamo già menzionato, non è logico pensare che dei simboli, come la bestia selvaggia e il falso profeta, nonché la morte e l’Ades, possano essere tormentati in senso letterale. Non abbiamo quindi motivo di ritenere che Satana debba soffrire per tutta l’eternità. Egli dev’essere annientato.
30 Il verbo greco qui tradotto ‘tormentare’, basanìzo, significa basilarmente “provo [metalli] alla pietra di paragone”. Solo come secondo significato troviamo “metto alla prova dei tormenti . . . torturo”. (Vocabolario greco-italiano di Lorenzo Rocci) Nel contesto, l’uso di questo verbo greco indica che ciò che accadrà a Satana servirà per tutta l’eternità come pietra di paragone per quanto riguarda la questione della legittimità e della giustezza del dominio di Geova. La contesa della sovranità sarà stata risolta una volta per sempre. Non sarà mai più necessario permettere per un lungo periodo di tempo una sfida alla sovranità di Geova per dimostrarne l’infondatezza. — Confronta Salmo 92:1, 15.
31. In che modo due termini greci affini a quello tradotto ‘tormentare’ ci aiutano a comprendere in che consiste la punizione inflitta a Satana il Diavolo?
31 C’è da aggiungere che il termine affine basanistès, “tormentatore”, è usato nella Bibbia nel senso di “carceriere”. (Matteo 18:34, Interlineare del Regno [inglese]) In armonia con ciò, Satana sarà imprigionato nel lago di fuoco per sempre; non verrà mai rilasciato. Infine, nella Settanta greca, ben nota a Giovanni, il vocabolo affine bàsanos è usato in riferimento all’umiliazione che porta alla morte. (Ezechiele 32:24, 30) Questo ci aiuta a comprendere che la punizione inflitta a Satana è un’umiliante morte eterna nel lago di fuoco e zolfo. Le sue opere periranno con lui. — 1 Giovanni 3:8.
32. Quale punizione subiranno i demoni, e come lo sappiamo?
32 Ancora una volta, in questo versetto non sono menzionati i demoni. Saranno essi rilasciati con Satana alla fine dei mille anni per subire poi la punizione della morte eterna insieme a lui? Tutto indica di sì. Nella parabola delle pecore e dei capri, Gesù disse che i capri sarebbero andati “nel fuoco eterno preparato per il Diavolo e per i suoi angeli”. (Matteo 25:41) L’espressione “fuoco eterno” deve riferirsi al lago di fuoco e zolfo in cui Satana dev’essere gettato. Gli angeli del Diavolo furono espulsi dal cielo con lui. Evidentemente saranno andati nell’abisso con lui all’inizio del Regno millenario. Logicamente, quindi, saranno pure distrutti insieme a lui nel lago di fuoco e zolfo. — Matteo 8:29.
33. Quale ultimo dettaglio di Genesi 3:15 si sarà allora adempiuto, e su che cosa lo spirito di Geova richiama ora l’attenzione di Giovanni?
33 In questo modo l’ultimo dettaglio della profezia riportata in Genesi 3:15 si sarà adempiuto. Quando Satana verrà scagliato nel lago di fuoco, morirà come muore un serpente la cui testa venga stritolata sotto un calcagno di ferro. Egli e i suoi demoni saranno spariti per sempre. Nel libro di Rivelazione non si parla più di loro. Ora, avendo profeticamente tolto di mezzo costoro, lo spirito di Geova richiama l’attenzione su una questione di grande interesse per quelli che nutrono una speranza terrena: Quale sarà per il genere umano il risultato del Regno celeste del “Re dei re” e di quelli che sono “chiamati ed eletti e fedeli” con lui? (Rivelazione 17:14) Per rispondere, Giovanni ci riporta nuovamente all’inizio del Regno millenario.
[Note in calce]
a Altri passi biblici dicono che Gesù mentre era morto era nell’Ades. (Atti 2:31) Non dovremmo comunque concludere che Ades e abisso siano sempre sinonimi. Mentre la bestia selvaggia e Satana vanno nell’abisso, solo degli uomini è detto che vanno nell’Ades, dove dormono nella morte fino alla loro risurrezione. — Giobbe 14:13; Rivelazione 20:13.
b A quanto pare, la scure (greco pèlekus) era lo strumento tradizionalmente usato a Roma per le esecuzioni capitali, anche se ai giorni di Giovanni si usava più spesso la spada. (Atti 12:2) Perciò il termine greco qui usato, pepelekismènon (“giustiziati con la scure”), significa semplicemente “giustiziati”.
c Fatto interessante, Eusebio di Cesarea, storico del IV secolo, afferma che Papia di Gerapoli — che si dice abbia ricevuto parte delle sue cognizioni bibliche da allievi di Giovanni, lo scrittore di Rivelazione — credeva in un letterale Regno millenario di Cristo (quantunque Eusebio non fosse affatto d’accordo con lui). — Storia ecclesiastica di Eusebio di Cesarea, III, 39, ed. Rusconi, 1979, pp. 210-13.
[Immagine a pagina 293]
Il Mar Morto. Possibile ubicazione di Sodoma e Gomorra
[Immagini a pagina 294]
“Io porrò inimicizia fra te e la donna e fra il tuo seme e il seme di lei. Egli ti schiaccerà la testa e tu gli schiaccerai il calcagno”
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Il divino Giorno del Giudizio e il suo felice esitoRivelazione: Il suo grandioso culmine è vicino!
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Capitolo 41
Il divino Giorno del Giudizio e il suo felice esito
Visione 15: Rivelazione 20:11–21:8
Contenuto: La risurrezione generale, il Giorno del Giudizio, e le benedizioni dei nuovi cieli e di una nuova terra
Tempo in cui si adempie: Il Regno millenario
1. (a) Cosa perse l’umanità quando Adamo ed Eva peccarono? (b) Quale proposito di Dio non è cambiato, e come lo sappiamo?
COME esseri umani, siamo stati creati per vivere per sempre. Se Adamo ed Eva avessero ubbidito ai comandi di Dio non sarebbero mai morti. (Genesi 1:28; 2:8, 16, 17; Ecclesiaste 3:10, 11) Ma quando peccarono, persero la perfezione e la vita sia per sé che per la loro progenie, e così la morte cominciò a regnare sul genere umano come un implacabile nemico. (Romani 5:12, 14; 1 Corinti 15:26) Ciò nonostante, il proposito di Dio di far vivere per sempre uomini perfetti su una terra paradisiaca non cambiò. Spinto dal suo grande amore per l’umanità, Dio mandò sulla terra il suo unigenito Figlio, Gesù, che diede la sua perfetta vita umana come riscatto per “molti” della progenie di Adamo. (Matteo 20:28; Giovanni 3:16) Gesù può ora impiegare il valore legale del suo sacrificio per riportare l’umanità credente alla vita perfetta su una terra paradisiaca. (1 Pietro 3:18; 1 Giovanni 2:2) Che splendida ragione ha l’umanità di ‘gioire e rallegrarsi’! — Isaia 25:8, 9.
2. Cosa riferisce Giovanni in Rivelazione 20:11, e cos’è il “grande trono bianco”?
2 Ora che Satana è stato confinato nell’abisso, ha inizio il glorioso Regno millenario di Gesù. Questo è il “giorno” in cui Dio “si propone di giudicare la terra abitata con giustizia mediante un uomo che ha costituito”. (Atti 17:31; 2 Pietro 3:8) Giovanni dichiara: “E vidi un grande trono bianco e colui che vi sedeva sopra. Dalla sua presenza fuggirono la terra e il cielo, e non fu trovato luogo per loro”. (Rivelazione 20:11) Cos’è questo “grande trono bianco”? Non può che essere il seggio giudiziario di “Dio giudice di tutti”. (Ebrei 12:23) Egli giudicherà allora l’umanità per stabilire chi beneficerà del sacrificio di riscatto di Gesù. — Marco 10:45.
3. (a) Cos’è indicato dal fatto che il trono di Dio sia definito “grande” e “bianco”? (b) Chi sarà a giudicare nel Giorno del Giudizio, e su quale base?
3 Il trono di Dio è “grande”, a sottolineare la maestà di Geova come Sovrano Signore, ed è “bianco”, cosa che richiama l’attenzione sulla sua impeccabile giustizia. Egli è il Giudice supremo dell’umanità. (Salmo 19:7-11; Isaia 33:22; 51:5, 8) Ha però delegato a Gesù Cristo il compito di giudicare: “Il Padre non giudica nessuno, ma ha affidato tutto il giudizio al Figlio”. (Giovanni 5:22) Con Gesù ci sono i 144.000, ai quali è stato dato “il potere di giudicare . . . per mille anni”. (Rivelazione 20:4) Nondimeno, sono le norme di Geova a stabilire ciò che accadrà a ciascuna persona durante il Giorno del Giudizio.
4. Qual è il senso dell’espressione “fuggirono la terra e il cielo”?
4 In che senso “fuggirono la terra e il cielo”? Si tratta dello stesso cielo che si ritirò come un rotolo all’apertura del sesto sigillo: le potenze umane dominanti che sono ‘custodite per il fuoco e riservate al giorno del giudizio e della distruzione degli uomini empi’. (Rivelazione 6:14; 2 Pietro 3:7) La terra è l’organizzato sistema di cose che esiste sotto tale dominio. (Rivelazione 8:7) La distruzione della bestia selvaggia e dei re della terra e i loro eserciti, insieme a quelli che hanno ricevuto il marchio della bestia selvaggia e quelli che rendono adorazione alla sua immagine, contrassegna la fuga di questo cielo e di questa terra. (Rivelazione 19:19-21) Dopo che è stato eseguito il giudizio sulla terra e sul cielo di Satana, il grande Giudice decreta un altro Giorno di Giudizio.
Il millenario Giorno del Giudizio
5. Dopo la scomparsa della vecchia terra e del vecchio cielo, chi resta da giudicare?
5 Chi resta da giudicare dopo la scomparsa della vecchia terra e del vecchio cielo? Non l’unto rimanente dei 144.000, poiché questi sono già stati giudicati e suggellati. Qualora vi fossero ancora degli unti in vita sulla terra dopo Armaghedon, dovranno morire entro breve tempo e ricevere la loro ricompensa celeste mediante la risurrezione. (1 Pietro 4:17; Rivelazione 7:2-4) Comunque i milioni di componenti della grande folla che ora sono venuti fuori dalla grande tribolazione stanno in piedi bene in vista “dinanzi al trono”. Questi sono già stati considerati giusti per sopravvivere in virtù della loro fede nel sangue versato da Gesù, ma il loro giudizio deve proseguire per tutti i mille anni mentre Gesù continuerà a guidarli alle “fonti delle acque della vita”. Una volta riportati alla perfezione umana e successivamente messi alla prova, saranno dichiarati giusti nel senso più pieno. (Rivelazione 7:9, 10, 14, 17) I bambini che sopravvivranno alla grande tribolazione e tutti i figli nati alla grande folla durante il Millennio dovranno essere similmente giudicati durante i mille anni. — Confronta Genesi 1:28; 9:7; 1 Corinti 7:14.
6. (a) Quale moltitudine vede Giovanni, e cosa indica l’espressione “grandi e piccoli”? (b) Come verranno senza dubbio risuscitati gli innumerevoli milioni di morti che sono nella memoria di Dio?
6 Giovanni nota però una moltitudine assai più numerosa della grande folla di sopravvissuti. Saranno miliardi di persone! “E vidi i morti, grandi e piccoli, in piedi davanti al trono, e dei rotoli furono aperti”. (Rivelazione 20:12a) L’espressione “grandi e piccoli” include gli uomini preminenti e quelli meno preminenti che sono vissuti e morti sulla terra negli scorsi 6.000 anni. Come si legge nel Vangelo scritto dall’apostolo Giovanni poco dopo Rivelazione, Gesù disse che il Padre “gli ha dato autorità di giudicare, perché è Figlio dell’uomo. Non vi meravigliate di questo, perché l’ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe commemorative udranno la sua voce e ne verranno fuori”. (Giovanni 5:27-29) Che stupenda prospettiva: l’inverso dei decessi e dei funerali avvenuti in tutta la storia! Senza dubbio questi innumerevoli milioni di morti che sono nella memoria di Dio verranno risuscitati gradualmente, così che la grande folla — numericamente assai inferiore — sarà in grado di risolvere i problemi che potranno sorgere a motivo del fatto che da principio i risuscitati saranno forse inclini a seguire il loro vecchio modo di vivere, con le sue debolezze e i suoi atteggiamenti carnali.
Chi verrà risuscitato e giudicato?
7, 8. (a) Quale rotolo viene aperto, e cosa ha luogo dopo ciò? (b) Per chi non ci sarà nessuna risurrezione?
7 Giovanni aggiunge: “Ma fu aperto un altro rotolo; è il rotolo della vita. E i morti furono giudicati dalle cose scritte nei rotoli secondo le loro opere. E il mare diede i morti che erano in esso, e la morte e l’Ades diedero i morti che erano in essi, e furono giudicati individualmente secondo le loro opere”. (Rivelazione 20:12b, 13) Uno spettacolo davvero sbalorditivo! ‘Il mare, la morte e l’Ades’ vi hanno tutti una parte, ma si noti che questi termini non si escludono a vicenda.a Giona, quand’era nel ventre del pesce, e quindi in mezzo al mare, disse che era nello Sceol, o Ades. (Giona 2:2) Chi è trattenuto nella stretta della morte adamica probabilmente è anche nell’Ades. Queste parole profetiche costituiscono una solida garanzia che nessuno sarà dimenticato per sbaglio.
8 C’è ovviamente un numero sconosciuto di persone che non saranno risuscitate. Fra queste ci saranno gli scribi e i farisei impenitenti che rigettarono Gesù e gli apostoli, il religioso “uomo dell’illegalità” e i cristiani unti “che si sono allontanati”. (2 Tessalonicesi 2:3; Ebrei 6:4-6; Matteo 23:29-33) Gesù parlò anche di persone simili a capri in vita alla fine del mondo, le quali sarebbero andate nel “fuoco eterno preparato per il Diavolo e per i suoi angeli”, cioè allo “stroncamento eterno”. (Matteo 25:41, 46) Per tutti questi non ci sarà nessuna risurrezione!
9. Come indica l’apostolo Paolo che alcuni saranno particolarmente favoriti nella risurrezione, e chi includono questi?
9 D’altra parte, alcuni saranno particolarmente favoriti nella risurrezione. L’apostolo Paolo lo indicò quando disse: “Ho in Dio la speranza . . . che ci sarà una risurrezione sia dei giusti che degli ingiusti”. (Atti 24:15) Per quanto riguarda la risurrezione terrena, i “giusti” includeranno fedeli uomini e donne dell’antichità — Abraamo, Raab e molti altri — che furono dichiarati giusti come amici di Dio. (Giacomo 2:21, 23, 25) In questo stesso gruppo ci saranno quelle giuste altre pecore che sono morte fedeli a Geova nei tempi moderni. Probabilmente tutti questi che hanno mantenuto l’integrità saranno risuscitati agli inizi del Regno millenario di Gesù. (Giobbe 14:13-15; 27:5; Daniele 12:13; Ebrei 11:35, 39, 40) Senza dubbio a molti di questi giusti risuscitati saranno affidati speciali privilegi di sorveglianza nell’enorme opera di ristabilire il Paradiso. — Salmo 45:16; confronta Isaia 32:1, 16-18; 61:5; 65:21-23.
10. Chi sono gli “ingiusti” che saranno risuscitati?
10 Chi sono invece gli “ingiusti” menzionati in Atti 24:15? Includono le grandi masse di persone morte nel corso della storia, in particolare coloro che vissero in ‘tempi di ignoranza’. (Atti 17:30) Questi, a motivo del luogo in cui nacquero o dell’epoca in cui vissero, non ebbero l’opportunità di conoscere la volontà di Geova e di ubbidire ad essa. Inoltre, possono esserci alcuni che in effetti udirono il messaggio della salvezza, ma che non l’accettarono pienamente a quel tempo o che morirono prima di aver fatto progresso fino alla dedicazione e al battesimo. Nella risurrezione costoro dovranno fare ulteriori cambiamenti nel loro modo di pensare e di agire, se vorranno cogliere questa opportunità di ricevere la vita eterna.
Il rotolo della vita
11. (a) Cos’è il “rotolo della vita”, e quali nomi vi sono scritti? (b) Perché durante il Regno millenario il rotolo della vita sarà aperto?
11 Giovanni parla del “rotolo della vita”, un elenco di persone che attendono di ricevere la vita eterna da Geova. In questo rotolo sono stati scritti i nomi degli unti fratelli di Gesù, della grande folla e di uomini fedeli dell’antichità, come Mosè. (Esodo 32:32, 33; Daniele 12:1; Rivelazione 3:5) Finora il nome di nessuno degli “ingiusti” che verranno risuscitati è stato scritto nel rotolo della vita. Perciò durante il Regno millenario il rotolo della vita sarà aperto per consentire che vi siano scritti i nomi di altri che diverranno idonei. Quelli i cui nomi non verranno scritti nel rotolo o libro della vita saranno “scagliati nel lago di fuoco”. — Rivelazione 20:15; confronta Ebrei 3:19.
12. Cosa determinerà se il nome di una persona verrà scritto nel rotolo della vita che sarà stato aperto, e in che modo il Giudice costituito da Geova ha dato l’esempio?
12 Cosa determinerà se il nome di una persona verrà allora scritto nel rotolo della vita che sarà stato aperto? Il fattore determinante sarà lo stesso che al tempo di Adamo ed Eva: l’ubbidienza a Geova. Ai diletti conservi cristiani l’apostolo Giovanni scrisse: “Il mondo passa e pure il suo desiderio, ma chi fa la volontà di Dio rimane per sempre”. (1 Giovanni 2:4-7, 17) In quanto all’ubbidienza, il Giudice costituito da Geova ha dato l’esempio: “Benché fosse Figlio, [Gesù] imparò l’ubbidienza dalle cose che soffrì; e dopo essere stato reso perfetto divenne per tutti quelli che gli ubbidiscono responsabile di salvezza eterna”. — Ebrei 5:8, 9.
Aperti altri rotoli
13. Come i risuscitati dovranno dar prova della loro ubbidienza, e quali princìpi dovranno seguire?
13 Come dovranno quei risuscitati dar prova della loro ubbidienza? Gesù stesso additò i due grandi comandamenti, dicendo: “Il primo è: ‘Ascolta, Israele: Geova nostro Dio è un solo Geova, e tu devi amare Geova tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima e con tutta la tua mente e con tutta la tua forza’. Il secondo è questo: ‘Devi amare il tuo prossimo come te stesso’”. (Marco 12:29-31) Dovranno anche seguire gli immutabili princìpi di Geova, come ad esempio ripudiare il furto, la menzogna, l’omicidio e l’immoralità. — 1 Timoteo 1:8-11; Rivelazione 21:8.
14. Quali altri rotoli saranno aperti, e cosa conterranno?
14 Comunque, Giovanni ha appena menzionato altri rotoli che verranno aperti durante il Regno millenario. (Rivelazione 20:12) Di cosa si tratta? A volte Geova ha dato specifiche istruzioni per determinate situazioni. Per esempio, ai giorni di Mosè provvide una dettagliata serie di leggi che, se messe in pratica, avrebbero significato vita per gli israeliti. (Deuteronomio 4:40; 32:45-47) Nel I secolo furono date nuove istruzioni per aiutare i fedeli a seguire i princìpi di Geova sotto il sistema di cose cristiano. (Matteo 28:19, 20; Giovanni 13:34; 15:9, 10) Ora Giovanni riferisce che i morti devono essere “giudicati dalle cose scritte nei rotoli secondo le loro opere”. Evidentemente, quindi, l’apertura di questi rotoli renderà noto nei particolari ciò che Geova richiederà dall’umanità durante i mille anni. Applicando nella loro vita le norme e i comandamenti contenuti in quei rotoli gli uomini ubbidienti saranno in grado di prolungare i loro giorni, raggiungendo infine la vita eterna.
15. Quale campagna educativa si renderà necessaria durante la risurrezione, e come procederà probabilmente la risurrezione?
15 Che estesa campagna di istruzione teocratica si renderà necessaria! Nel 2005 i testimoni di Geova conducevano in media 6.061.534 studi biblici in vari paesi del mondo. Ma durante la risurrezione si condurranno senza dubbio innumerevoli milioni di studi, basati sulla Bibbia e sui nuovi rotoli! Tutti i servitori di Dio dovranno divenire insegnanti e darsi da fare. Man mano che i risuscitati faranno progresso, senz’altro parteciperanno anch’essi a questo vasto programma d’insegnamento. Probabilmente la risurrezione procederà in modo tale che quelli che saranno in vita potranno avere la gioia di accogliere e istruire i loro familiari e conoscenti di un tempo, i quali a loro volta potranno accogliere e istruire altri. (Confronta 1 Corinti 15:19-28, 58). Gli oltre sei milioni di testimoni di Geova che oggi divulgano attivamente la verità stanno ponendo un buon fondamento per i privilegi che sperano di ricevere durante la risurrezione. — Isaia 50:4; 54:13.
16. (a) Quali nomi non saranno scritti nel rotolo o libro della vita? (b) Chi sono quelli la cui risurrezione risulterà essere “di vita”?
16 Con riferimento alla risurrezione sulla terra, Gesù disse che ‘quelli che hanno fatto cose buone verranno fuori a una risurrezione di vita, quelli che hanno praticato cose vili a una risurrezione di giudizio’. Qui “vita” e “giudizio” sono in antitesi fra loro, a indicare che quei risuscitati i quali, dopo essere stati istruiti nelle Scritture e nei rotoli ispirati, ‘avranno praticato cose vili’ verranno giudicati indegni della vita. I loro nomi non saranno scritti nel rotolo o libro della vita. (Giovanni 5:29) Questo varrà anche per coloro i quali, pur avendo in precedenza seguito una condotta fedele, per qualche ragione si allontaneranno durante il Regno millenario. I nomi possono essere cancellati. (Esodo 32:32, 33) Quelli invece che seguiranno ubbidientemente le cose scritte nei rotoli manterranno il loro nome nell’elenco scritto, il rotolo della vita, e continueranno a vivere. La loro risulterà essere una risurrezione “di vita”.
La fine della morte e dell’Ades
17. (a) Quale meravigliosa azione descrive Giovanni? (b) Quando sarà svuotato l’Ades? (c) Quando la morte adamica sarà ‘scagliata nel lago di fuoco’?
17 A questo punto Giovanni descrive qualcosa di veramente meraviglioso! “E la morte e l’Ades furono scagliati nel lago di fuoco. Questo significa la seconda morte, il lago di fuoco. Inoltre, chiunque non fu trovato scritto nel libro della vita fu scagliato nel lago di fuoco”. (Rivelazione 20:14, 15) Per la fine del millenario Giorno del Giudizio, “la morte e l’Ades” saranno stati completamente eliminati. Perché ci vorranno mille anni? L’Ades, la comune tomba di tutto il genere umano, sarà svuotato quando l’ultimo dei morti che si trovano nella memoria di Dio sarà stato risuscitato. Ma finché ci saranno uomini con la tara del peccato ereditato, la morte adamica sarà ancora presente in loro. Tutti quelli risuscitati sulla terra, come pure la grande folla sopravvissuta ad Armaghedon, avranno bisogno di ubbidire al contenuto dei rotoli finché il valore del riscatto di Gesù non sarà stato applicato in modo tale da debellare completamente malattie, vecchiaia e altre infermità ereditate. Allora la morte adamica e l’Ades verranno “scagliati nel lago di fuoco”. Saranno scomparsi per sempre!
18. (a) Come descrive l’apostolo Paolo il buon esito del dominio di Gesù quale Re? (b) Cosa farà Gesù della famiglia umana resa perfetta? (c) Quali altre cose avranno luogo alla fine dei mille anni?
18 Così il programma descritto dall’apostolo Paolo nella sua lettera ai Corinti sarà completamente realizzato: “Poiché [Gesù] deve regnare finché Dio non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. Come ultimo nemico, sarà ridotta a nulla la morte” adamica. Cosa avverrà allora? “Quando tutte le cose gli saranno state sottoposte, allora anche il Figlio stesso si sottoporrà a Colui che gli ha sottoposto tutte le cose”. In altre parole, Gesù ‘consegnerà il regno al suo Dio e Padre’. (1 Corinti 15:24-28) Sì, avendo sconfitto la morte adamica grazie al valore del suo sacrificio di riscatto, Gesù restituirà al Padre suo, Geova, una famiglia umana resa perfetta. Sarà evidentemente a questo punto, alla fine dei mille anni, che Satana verrà liberato e che avrà luogo la prova finale per determinare quali nomi dovranno rimanere permanentemente scritti nel rotolo della vita. “Sforzatevi con vigore” affinché il vostro nome possa essere fra quelli! — Luca 13:24; Rivelazione 20:5.
[Nota in calce]
a Quelli risuscitati dal mare non includono i corrotti abitanti della terra periti nel Diluvio dei giorni di Noè; quella distruzione fu definitiva, come lo sarà l’esecuzione del giudizio di Geova alla grande tribolazione. — Matteo 25:41, 46; 2 Pietro 3:5-7.
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Anche i nomi dei risuscitati “ingiusti” che ubbidiranno ai rotoli aperti durante il Regno millenario potranno essere scritti nel rotolo della vita
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Un nuovo cielo e una nuova terraRivelazione: Il suo grandioso culmine è vicino!
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Capitolo 42
Un nuovo cielo e una nuova terra
1. Cosa descrive Giovanni quando l’angelo lo riporta all’inizio del Regno millenario?
QUESTA splendida visione continua a dischiudersi mentre l’angelo riporta Giovanni all’inizio del Regno millenario. Cosa descrive egli? “E vidi un nuovo cielo e una nuova terra; poiché il precedente cielo e la precedente terra erano passati, e il mare non è più”. (Rivelazione 21:1) Che scena incantevole si offre alla vista!
2. (a) Come si adempì sui giudei ristabiliti nel 537 a.E.V. la profezia di Isaia circa nuovi cieli e nuova terra? (b) Come sappiamo che la profezia di Isaia deve avere un’ulteriore applicazione, e come si adempie questa promessa?
2 Centinaia d’anni prima del tempo di Giovanni, Geova aveva detto a Isaia: “Poiché, ecco, io creo nuovi cieli e nuova terra; e le cose precedenti non saranno ricordate, né saliranno in cuore”. (Isaia 65:17; 66:22) Questa profezia si adempì inizialmente quando giudei fedeli tornarono a Gerusalemme nel 537 a.E.V. dopo un esilio di 70 anni in Babilonia. In quella restaurazione, essi costituivano una società purificata, una “nuova terra”, sotto un nuovo sistema governativo, “nuovi cieli”. L’apostolo Pietro, comunque, additò un’ulteriore applicazione di quella profezia quando disse: “Ma secondo la sua promessa noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, e in questi dimorerà la giustizia”. (2 Pietro 3:13) Giovanni ora mostra che questa promessa si adempie durante il giorno del Signore. “Il precedente cielo e la precedente terra”, l’organizzato sistema di cose di Satana con la sua struttura governativa controllata da Satana e dai suoi demoni, passeranno. Il turbolento “mare” dell’umanità malvagia e ribelle cesserà di esistere. Al loro posto ci saranno “un nuovo cielo e una nuova terra”, una nuova società terrena sotto un nuovo governo, il Regno di Dio. — Confronta Rivelazione 20:11.
3. (a) Cosa descrive Giovanni, e cos’è la Nuova Gerusalemme? (b) In che senso la Nuova Gerusalemme ‘scende dal cielo’?
3 Giovanni prosegue dicendo: “E vidi la città santa, la Nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio, e preparata come una sposa adorna per il suo marito”. (Rivelazione 21:2) La Nuova Gerusalemme è la sposa di Cristo, composta dai cristiani unti che rimangono fedeli sino alla morte e che vengono destati per divenire re e sacerdoti col glorificato Gesù. (Rivelazione 3:12; 20:6) Come la Gerusalemme terrena divenne la sede del governo dell’antico Israele, la magnifica Nuova Gerusalemme e il suo Sposo formano il governo del nuovo sistema di cose. Questo è il nuovo cielo. La ‘sposa scende dal cielo’ non letteralmente, ma nel senso che rivolge l’attenzione alla terra. La sposa dell’Agnello sarà sua leale consorte nell’agire quale giusto governo su tutta l’umanità. Che benedizione per la nuova terra!
4. Quale promessa fa Dio che è simile a quella che fece alla nazione d’Israele appena formata?
4 Giovanni aggiunge: “Allora udii un’alta voce dal trono dire: ‘Ecco, la tenda di Dio è col genere umano ed egli risiederà con loro, ed essi saranno suoi popoli. E Dio stesso sarà con loro’”. (Rivelazione 21:3) Quando stipulò il patto della Legge con la nuova nazione d’Israele, Geova promise: “Certamente metterò in mezzo a voi il mio tabernacolo, e la mia anima non vi aborrirà. E in realtà camminerò in mezzo a voi e mi mostrerò vostro Dio, e voi, da parte vostra, vi mostrerete mio popolo”. (Levitico 26:11, 12) Ora Geova fa una promessa simile agli uomini fedeli. Durante il millenario Giorno del Giudizio essi gli diverranno un popolo particolarmente caro.
5. (a) In che modo Dio risiederà col genere umano durante il Regno millenario? (b) In che modo Dio risiederà fra il genere umano dopo il Regno millenario?
5 Durante il Regno millenario Geova “risiederà” fra il genere umano secondo una disposizione temporanea, essendo rappresentato dal suo Figlio regale, Gesù Cristo. Alla fine del Regno millenario, però, quando Gesù restituirà il Regno al Padre suo, non ci sarà più bisogno di un rappresentante regale o di un intercessore. Geova risiederà spiritualmente con i “suoi popoli” in modo permanente e diretto. (Confronta Giovanni 4:23, 24). Che straordinario privilegio per l’umanità ristabilita!
6, 7. (a) Quali meravigliose promesse rivela Giovanni, e chi riceverà queste benedizioni? (b) Come descrive Isaia un paradiso sia spirituale che fisico?
6 Giovanni continua: “Ed egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi, e la morte non ci sarà più, né ci sarà più cordoglio né grido né dolore. Le cose precedenti sono passate”. (Rivelazione 21:4) Ancora una volta ci vengono rammentate precedenti promesse ispirate. Anche Isaia attendeva il tempo in cui morte e cordoglio non sarebbero più esistiti e la mestizia sarebbe stata sostituita dall’esultanza. (Isaia 25:8; 35:10; 51:11; 65:19) Ora Giovanni conferma che queste promesse hanno un meraviglioso adempimento durante il millenario Giorno del Giudizio. La prima a ricevere queste benedizioni sarà la grande folla. “L’Agnello, che è in mezzo al trono”, continuando a pascerli, “li guiderà alle fonti delle acque della vita. E Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi”. (Rivelazione 7:9, 17) Ma alla fine con loro ci saranno tutti i risuscitati che eserciteranno fede nei provvedimenti di Geova, per godere così di un paradiso sia spirituale che fisico.
7 “In quel tempo”, dice Isaia, “gli occhi dei ciechi saranno aperti, e i medesimi orecchi dei sordi saranno sturati”. Sì, “in quel tempo lo zoppo salterà proprio come fa il cervo, e la lingua del muto griderà di gioia”. (Isaia 35:5, 6) Sempre in quel tempo “edificheranno case e le occuperanno; e certamente pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto. Non edificheranno e qualcun altro occuperà; non pianteranno e qualcun altro mangerà. Poiché come i giorni dell’albero saranno i giorni del mio popolo; e i miei eletti useranno appieno l’opera delle loro proprie mani”. (Isaia 65:21, 22) Non saranno quindi sradicati dalla terra.
8. Cosa dice Geova stesso circa l’attendibilità di queste splendide promesse?
8 Che magnifiche prospettive si presentano alla nostra mente allorché meditiamo su queste promesse! Stupendi provvedimenti sono in serbo per l’umanità fedele sotto l’amorevole governo celeste. Queste promesse sono forse troppo belle per essere vere? Sono soltanto i sogni di un vecchio esiliato sull’isola di Patmos? Geova stesso risponde: “E Colui che sedeva sul trono disse: ‘Ecco, faccio ogni cosa nuova’. E dice: ‘Scrivi, perché queste parole sono fedeli e veraci’. E mi disse: ‘Sono avvenute! Io sono l’Alfa e l’Omega, il principio e la fine’”. — Rivelazione 21:5, 6a.
9. Perché la realizzazione di queste benedizioni future può essere considerata assolutamente certa?
9 È come se Geova stesso firmasse per l’umanità fedele una garanzia attestante il diritto di ricevere queste future benedizioni. Chi oserebbe dubitare di un simile Garante? Queste promesse di Geova sono così certe che egli ne parla come se si fossero già adempiute: “Sono avvenute!” Non è forse Geova “l’Alfa e l’Omega . . . , Colui che è e che era e che viene, l’Onnipotente”? (Rivelazione 1:8) Certo! Egli stesso dichiara: “Io sono il primo e io sono l’ultimo, e oltre a me non c’è nessun Dio”. (Isaia 44:6) Come tale egli può ispirare profezie e adempierle nei minimi particolari. Come rafforza questo la nostra fede! Perciò egli promette: “Ecco, faccio ogni cosa nuova”! Anziché mettere in dubbio l’adempimento di queste meravigliose promesse, facciamo senz’altro bene a chiederci: ‘Cosa devo fare personalmente per ereditare tali benedizioni?’
“Acqua” per gli assetati
10. Quale “acqua” offre Geova, e cosa rappresenta?
10 È Geova stesso a dichiarare: “A chi ha sete darò della fonte dell’acqua della vita gratuitamente”. (Rivelazione 21:6b) Per placare tale sete, la persona dev’essere consapevole del suo bisogno spirituale ed essere disposta ad accettare l’“acqua” che Geova provvede. (Isaia 55:1; Matteo 5:3) Quale “acqua”? Gesù stesso rispose a questa domanda quando diede testimonianza a una donna nei pressi di un pozzo in Samaria. Le disse: “Chiunque beve dell’acqua che io gli darò non avrà mai più sete, ma l’acqua che gli darò diverrà in lui una fonte d’acqua zampillante per impartire vita eterna”. Quella “fonte dell’acqua della vita” scaturisce da Dio attraverso Cristo come suo provvedimento per riportare l’umanità alla vita perfetta. Come la samaritana, dovremmo essere ansiosi di bere a grandi sorsi da quella fonte! E, come quella donna, dovremmo essere pronti a mettere da parte gli interessi di questo mondo per annunciare ad altri la buona notizia! — Giovanni 4:14, 15, 28, 29.
Quelli che vincono
11. Quale promessa fa Geova, e a chi si applicano in primo luogo queste parole?
11 Coloro che bevono di quell’“acqua” rinfrescante devono anche vincere, in quanto Geova aggiunge: “Chiunque vince erediterà queste cose, e io gli sarò Dio ed egli mi sarà figlio”. (Rivelazione 21:7) Questa promessa è simile a quelle contenute nei messaggi alle sette congregazioni; queste parole devono dunque applicarsi in primo luogo ai discepoli unti. (Rivelazione 2:7, 11, 17, 26-28; 3:5, 12, 21) Nel corso dei secoli i fratelli spirituali di Cristo hanno ansiosamente atteso il privilegio di far parte della Nuova Gerusalemme. Se vincono, come vinse Gesù, le loro speranze si realizzeranno. — Giovanni 16:33.
12. Come si adempirà nel caso della grande folla la promessa di Geova riportata in Rivelazione 21:7?
12 Anche i componenti della grande folla proveniente da tutte le nazioni confidano in questa promessa. Anch’essi devono vincere, servendo lealmente Dio finché non verranno fuori dalla grande tribolazione. Allora entreranno nella loro eredità terrena, il ‘regno preparato per loro dalla fondazione del mondo’. (Matteo 25:34) Questi e gli altri appartenenti alle pecore terrene del Signore che supereranno la prova alla fine dei mille anni sono chiamati “santi”. (Rivelazione 20:9) Avranno una sacra relazione filiale col loro Creatore, Geova Dio, in qualità di membri della sua organizzazione universale. — Isaia 66:22; Giovanni 20:31; Romani 8:21.
13, 14. Per ereditare le splendide promesse di Dio, quali pratiche dobbiamo risolutamente evitare, e perché?
13 Avendo questa grandiosa prospettiva, com’è importante che i testimoni di Geova si mantengano ora puri dalle contaminazioni del mondo di Satana! Dobbiamo essere forti, risoluti e determinati a far sì che il Diavolo non ci trascini mai dalla parte di quelli che Geova stesso qui descrive: “Ma in quanto ai codardi e a quelli senza fede e a quelli che sono disgustanti nella loro impurità e agli assassini e ai fornicatori e a quelli che praticano lo spiritismo e agli idolatri e a tutti i bugiardi, la loro parte sarà nel lago che brucia con fuoco e zolfo. Questo significa la seconda morte”. (Rivelazione 21:8) Sì, chi vuole ereditare le promesse deve evitare le pratiche che hanno insudiciato questo vecchio sistema di cose. Deve vincere rimanendo fedele nonostante tutte le pressioni e le tentazioni. — Romani 8:35-39.
14 La cristianità, sebbene asserisca di essere la sposa di Cristo, è caratterizzata dalle disgustanti pratiche qui descritte da Giovanni. Essa andrà quindi alla distruzione eterna insieme al resto di Babilonia la Grande. (Rivelazione 18:8, 21) Allo stesso modo, qualsiasi componente degli unti o della grande folla cominci a praticare tali cose empie o a incoraggiarle, va incontro alla distruzione eterna. Se persiste nel compiere queste azioni, non erediterà le promesse. E nella nuova terra, chiunque cercasse di introdurre pratiche simili sarà distrutto prontamente, subendo la seconda morte senza speranza di risurrezione. — Isaia 65:20.
15. Chi sono i vincitori principali, e con quale visione la Rivelazione giunge a un sublime culmine?
15 Vincitori principali sono l’Agnello, Gesù Cristo, e i 144.000 membri della sua sposa, la Nuova Gerusalemme. Com’è dunque appropriato che la Rivelazione giunga a un sublime culmine con una straordinaria visione finale della Nuova Gerusalemme! Giovanni descrive ora quest’ultima visione.
[Immagini a pagina 302]
Nella società della nuova terra tutti svolgeranno un lavoro piacevole e godranno della reciproca compagnia
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