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CroceRagioniamo facendo uso delle Scritture
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simbolo senza il cerchio intorno, e con i quattro bracci verticali e orizzontali uguali; e questo era il simbolo particolarmente venerato come ‘disco solare’. Bisogna dire che Costantino era un adoratore del dio-sole, e non entrò nella ‘Chiesa’ che un quarto di secolo dopo aver visto tale croce nei cieli”. — The Companion Bible, cit., Appendice n. 162; vedi anche The Non-Christian Cross, cit., pp. 133-141.
La venerazione della croce è scritturale?
1 Cor. 10:14, CEI: “Miei cari, fuggite l’idolatria”. (Un idolo è un’immagine o simbolo che è oggetto di intensa devozione, venerazione o adorazione).
Eso. 20:4, 5, CEI: “Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù nel cielo né di quanto è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai”. (Si noti che Dio vietò anche solo di farsi immagini dinanzi alle quali prostrarsi).
È interessante ciò che dice un’enciclopedia cattolica: “La rappresentazione della morte di redenzione di Cristo sul Golgota non ricorre nell’arte simbolica dei primi secoli cristiani. I primi cristiani, influenzati dalla proibizione delle immagini scolpite contenuta nel Vecchio Testamento, erano riluttanti a raffigurare perfino lo strumento della Passione del Signore”. — New Catholic Encyclopedia (1967), Vol. IV, p. 486.
A proposito dei cristiani del I secolo un libro dice: “Non v’era l’uso del crocifisso né alcuna rappresentazione materiale della croce”. — History of the Christian Church, di J. F. Hurst, New York, 1897, Vol. I, p. 366.
Fa differenza se uno è devoto alla croce ma non la adora?
Cosa provereste se un vostro carissimo amico fosse messo a morte dietro false accuse? Vi fareste una copia dello strumento con cui è stato ucciso? Lo considerereste un oggetto caro o lo aborrireste?
Nell’antico Israele, giudei infedeli piangevano la morte del falso dio Tammuz. Geova disse che ciò che facevano era ‘detestabile’. (Ezec. 8:13, 14) La storia spiega che Tammuz era un dio babilonese, il cui simbolo era la croce. Fin dal suo inizio ai giorni di Nimrod, Babilonia fu nemica di Geova e della vera adorazione. (Gen. 10:8-10; Ger. 50:29) Chi è devoto alla croce onora quindi un simbolo di un culto che si oppone al vero Dio.
Come si legge in Ezechiele 8:17, i giudei apostati inoltre ‘stendevano il germoglio al naso di Geova’. Egli definì ‘detestabile’ e ‘offensivo’ ciò che stavano facendo. Perché? Questo “germoglio”, spiegano alcuni commentatori, era una rappresentazione dell’organo sessuale maschile, usata nell’adorazione fallica. Come deve quindi considerare Geova l’uso della croce, che, come si è visto, era impiegata nell’antichità come simbolo nei culti fallici?
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Culto degli antenatiRagioniamo facendo uso delle Scritture
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Culto degli antenati
Definizione: Usanza di onorare e venerare (con cerimonie o in altro modo) gli antenati morti, nella convinzione che siano coscienti in un reame invisibile e possano aiutare i vivi o far loro del male, per cui occorra placarli. Insegnamento non biblico.
Gli antenati morti sono consapevoli di ciò che fanno i vivi? Sono in grado di aiutarli?
Eccl. 9:5: “I viventi sono consci che moriranno; ma in quanto ai morti, non sono consci di nulla”.
Giob. 14:10, 21: “L’uomo terreno spira, e dov’è egli? . . . I suoi figli sono onorati, ma egli non lo sa”.
Sal. 49:10, 17-19: “Anche il saggio muore, lo stupido e l’irragionevole periscono insieme, e devono lasciare ad altri i loro mezzi di sostentamento . . . Alla sua morte non può portare con sé assolutamente nulla; la sua gloria non scenderà insieme a lui stesso. . . . La sua anima giunge infine solo fino alla generazione dei suoi antenati. Mai più vedranno la luce”.
Non è forse vero che il cibo posto su un altare o su una
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