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  • Cerimonie nuziali onorevoli agli occhi di Dio e dell’uomo
    La Torre di Guardia 2006 | 15 ottobre
    • Cerimonie nuziali onorevoli agli occhi di Dio e dell’uomo

      “Ebbe luogo a Cana di Galilea una festa nuziale . . . Gesù e i suoi discepoli furono pure invitati alla festa nuziale”. — GIOVANNI 2:1, 2.

      1. A cosa fa pensare l’episodio relativo alle nozze di Cana?

      GESÙ, sua madre e alcuni suoi discepoli conobbero la gioia che si prova vedendo due servitori di Dio sposarsi in maniera onorevole. Anzi, Cristo rese indimenticabile un’occasione del genere compiendovi il suo primo miracolo di cui si abbia notizia, e accrescendo così la gioia di quell’evento. (Giovanni 2:1-11) Anche voi vi sarete rallegrati assistendo a matrimoni di cristiani che si sposano con l’obiettivo di servire Geova felicemente e insieme. Magari state programmando il giorno del vostro matrimonio, oppure volete aiutare un amico o un’amica a organizzare bene il suo. Cosa si può fare per conseguire questo risultato?

      2. Cosa ha da dire la Bibbia in relazione alle nozze?

      2 I cristiani hanno riscontrato che quando un uomo e una donna pensano di sposarsi i consigli dell’ispirata Parola di Dio sono molto utili. (2 Timoteo 3:16, 17) È vero che la Bibbia non dice nei dettagli come si deve celebrare un matrimonio cristiano. Questo è ragionevole, perché le usanze e persino le disposizioni di legge variano da un posto all’altro e da un’epoca all’altra. Per fare un esempio, nell’antico Israele non c’era una vera e propria cerimonia nuziale. Il giorno delle nozze lo sposo conduceva la sposa nella propria casa o in casa di suo padre. (Genesi 24:67; Isaia 61:10; Matteo 1:24) Questo gesto compiuto pubblicamente costituiva il matrimonio, senza bisogno di cerimonie formali come quelle in uso oggi.

      3. Mentre si trovava a Cana, Gesù contribuì alla riuscita di quale evento?

      3 Agli occhi degli israeliti, con quel gesto i due diventavano marito e moglie. In seguito ci poteva essere una festa in onore degli sposi, come quella di cui si parla in Giovanni 2:1. Molte traduzioni bibliche, nel rendere questo versetto, dicono che a Cana “ci fu uno sposalizio”, o “si fecero delle nozze”. Il termine usato nella lingua originale però significa “festa nuziale” o “banchetto nuziale”.a (Matteo 22:2-10; 25:10; Luca 14:8) Il testo biblico dice chiaramente che Gesù fu presente a una festa nuziale ebraica e che contribuì alla sua riuscita. Il punto, comunque, è che il modo in cui ci si sposava al tempo di Gesù è diverso dal modo in cui ci si sposa oggi.

      4. Cosa decidono di fare alcuni cristiani per il loro matrimonio, e perché?

      4 Oggi in molti paesi i cristiani che vogliono sposarsi devono soddisfare certi requisiti di natura legale. Soddisfatti questi requisiti, i due si possono sposare con qualsiasi procedura legalmente valida. Possono farlo con una semplice cerimonia tenuta da un giudice, un sindaco o un ministro di culto autorizzato dallo Stato. Alcuni scelgono di sposarsi in questo modo, e magari invitano qualche parente o compagno di fede a essere presente per fare da testimone o per partecipare alla gioia di quell’importante occasione. (Geremia 33:11; Giovanni 3:29) In maniera analoga, può darsi che altri cristiani scelgano di non tenere una grande festa nuziale, un ricevimento che richiederebbe un grosso sforzo organizzativo ed economico. Può darsi che preferiscano organizzare un pasto tranquillo con pochi intimi. Indipendentemente dalle nostre preferenze al riguardo, dovremmo riconoscere che altri cristiani maturi possono pensarla diversamente da noi. — Romani 14:3, 4.

      5. Perché molti cristiani desiderano che al loro matrimonio venga pronunciato un discorso, e su cosa verte questo discorso?

      5 In genere le coppie cristiane desiderano che al loro matrimonio venga pronunciato un discorso biblico.b Riconoscono che Geova ha dato origine al matrimonio e che la sua Parola contiene buoni consigli per la riuscita e la felicità della vita matrimoniale. (Genesi 2:22-24; Marco 10:6-9; Efesini 5:22-33) Inoltre, in genere gli sposi desiderano che parenti e amici cristiani partecipino alla gioia dell’occasione. Ma come ci si deve comportare di fronte alla grande varietà di norme e procedure legali, per non parlare delle usanze e tradizioni locali? Questo articolo prenderà in considerazione situazioni che si verificano in varie parti del mondo. Alcune di queste potrebbero essere molto diverse da quelle che conoscete o che sono comuni dalle vostre parti. Ciò nonostante, noterete che esistono alcuni princìpi o aspetti comuni che sono importanti per i servitori di Dio.

      Un matrimonio onorevole e legale

      6, 7. Perché dovremmo badare agli aspetti legali del matrimonio, e cosa può richiedere questo?

      6 Nonostante sia stato Geova a istituire il matrimonio, i governi umani hanno un certo grado di controllo sulle azioni di chi si sposa. Questo è appropriato. Gesù disse: “Rendete a Cesare le cose di Cesare, ma a Dio le cose di Dio”. (Marco 12:17) In maniera analoga, l’apostolo Paolo diede questa esortazione: “Ogni anima sia sottoposta alle autorità superiori, poiché non c’è autorità se non da Dio; le autorità esistenti sono poste nelle loro rispettive posizioni da Dio”. — Romani 13:1; Tito 3:1.

      7 Nella maggior parte dei paesi è Cesare, ovvero l’autorità civile, a stabilire chi può sposarsi. Perciò i cristiani che, non avendo impedimenti scritturali, decidono di unirsi in matrimonio ubbidiscono in maniera coscienziosa alle leggi locali. Questo può significare ottenere una licenza di matrimonio, avvalersi di un funzionario autorizzato dallo Stato, e magari registrare il matrimonio una volta che questo è stato celebrato. Quando Cesare Augusto ordinò una “registrazione”, Giuseppe e Maria ubbidirono e andarono a Betleem “a farsi registrare”. — Luca 2:1-5.

      8. Quand’è che un matrimonio diventa vincolante, e pertanto quali pratiche evitano i testimoni di Geova?

      8 Quando due cristiani si sposano in un modo che soddisfa i requisiti legali ed è riconosciuto dalla comunità, la loro unione è vincolante agli occhi di Dio. Per questo motivo i testimoni di Geova non ripetono il matrimonio tenendo più di una cerimonia con valore legale, né rinnovano i voti matrimoniali, ad esempio in occasione del 25º o del 50º anniversario di matrimonio. (Matteo 5:37) (Alcune denominazioni religiose, invece, non riconoscono la validità dei matrimoni civili consentiti dalla legge, sostenendo che il matrimonio è valido solo se un sacerdote o un ecclesiastico celebra un rito o dichiara i due marito e moglie). In molti paesi il governo autorizza un ministro dei testimoni di Geova a celebrare matrimoni. Se ciò è possibile, probabilmente tale ministro vorrà celebrare il matrimonio nella Sala del Regno, dove per l’occasione sarà pronunciato anche un discorso. La Sala del Regno è il centro della vera adorazione nella zona ed è il luogo adatto per pronunciare un discorso sul matrimonio, che è un’istituzione di Geova Dio.

      9. (a) Cosa può scegliere di fare una coppia cristiana che si sposa con rito civile? (b) Che ruolo possono avere gli anziani nel pianificare il matrimonio?

      9 In altri paesi la legge richiede che il matrimonio venga celebrato in un ufficio governativo, ad esempio in municipio, o davanti a un ufficiale dello stato civile. Spesso le coppie cristiane scelgono di far seguire a questo adempimento legale un discorso di matrimonio, che viene pronunciato nella Sala del Regno lo stesso giorno o il giorno seguente. (I due non vorranno far passare molti giorni tra la cerimonia civile e il discorso biblico, in quanto il loro matrimonio è già valido davanti a Dio e agli uomini, inclusa la congregazione cristiana). Se una coppia che intende sposarsi con rito civile desidera che venga pronunciato un discorso in una certa Sala del Regno, dovrebbe chiedere in anticipo il permesso agli anziani che formano il comitato di servizio della congregazione. Oltre ad accertarsi che i due abbiano una buona reputazione, questi sorveglianti verificheranno che l’orario del matrimonio non interferisca con le normali adunanze e con le altre attività in programma nella sala. (1 Corinti 14:33, 40) In più, prenderanno in esame le eventuali richieste della coppia relative agli addobbi della sala e decideranno se annunciare o no che la sala verrà usata per tale matrimonio.

      10. Se la legge richiede che abbia luogo un matrimonio civile, in che modo questo influirà sul discorso di matrimonio?

      10 L’anziano che pronuncerà il discorso di matrimonio si sforzerà di farlo in maniera calorosa, spiritualmente edificante e dignitosa. Se è già stato celebrato un matrimonio civile, l’oratore chiarirà che i due si sono sposati secondo la legge di Cesare. Se nella cerimonia civile non sono stati pronunciati i voti matrimoniali, gli sposi potrebbero volerli pronunciare durante il discorso.c Se invece gli sposi hanno già pronunciato i voti matrimoniali nel corso della cerimonia civile, ma desiderano ugualmente ripeterli davanti a Geova e davanti alla congregazione, lo faranno parlando al passato, così da indicare che sono già stati ‘aggiogati insieme’. — Matteo 19:6; 22:21.

      11. Come ci si sposa in certi luoghi, e come influisce questo sul discorso di matrimonio?

      11 In certi luoghi può darsi che la legge non richieda che gli sposi formalizzino il loro matrimonio con qualche cerimonia, nemmeno con una cerimonia civile celebrata da un funzionario governativo. Il matrimonio ha luogo quando i due firmano una domanda di registrazione di matrimonio e la presentano a un funzionario. A quel punto il loro matrimonio viene registrato. Da quel momento i due vengono considerati marito e moglie, e quella diventa la data del loro matrimonio. Come abbiamo già detto, la coppia che si sposa in questo modo può desiderare che subito dopo tale registrazione venga pronunciato un discorso biblico nella Sala del Regno. Il fratello spiritualmente maturo scelto per pronunciare questo discorso informerà tutti i presenti che i due sono sposati in virtù della registrazione appena avvenuta. Se si sceglie di pronunciare i voti matrimoniali, lo si farà in armonia con quanto già visto nel paragrafo 10 e nella relativa nota in calce. I presenti nella Sala del Regno si rallegreranno con gli sposi e trarranno beneficio dai consigli tratti dalla Parola di Dio. — Il Cantico dei Cantici 3:11.

      Matrimonio consuetudinario e matrimonio civile

      12. Cosa si intende per matrimonio consuetudinario, e cosa è consigliabile fare dopo un tale matrimonio?

      12 In alcuni paesi esiste quello che potremmo definire matrimonio consuetudinario (o tribale). Con questo termine non intendiamo la semplice convivenza, né qualche forma di unione consensuale che viene in una certa misura riconosciuta localmente ma che non ha pieno valore legale di matrimonio (come quello che in certi paesi è chiamato common-law marriage).d Intendiamo un matrimonio che viene celebrato pubblicamente secondo la consuetudine accettata in una certa tribù o regione. Questo può implicare il completo pagamento e l’accettazione di un prezzo della sposa, in virtù del quale la coppia risulta unita in matrimonio legalmente e scritturalmente. Il governo considera valido, legale e vincolante questo tipo di matrimonio consuetudinario. Dopo ciò in genere è possibile registrare l’avvenuto matrimonio consuetudinario, e a quel punto gli sposi possono ricevere un certificato ufficiale. Registrare il matrimonio può essere una tutela sia per la coppia che per la moglie, nell’eventualità che dovesse rimanere vedova, nonché per gli eventuali figli. La congregazione incoraggerà chiunque contrae un matrimonio consuetudinario a registrare quanto prima la propria unione. È degno di nota che sotto la Legge mosaica si teneva una registrazione ufficiale dei matrimoni e delle nascite. — Matteo 1:1-16.

      13. Dopo un matrimonio consuetudinario, cos’è appropriato fare per quanto riguarda il discorso nuziale?

      13 I due che si sposano legalmente seguendo le modalità del matrimonio consuetudinario diventano marito e moglie nel momento stesso in cui ha luogo tale matrimonio. Come abbiamo visto sopra, può darsi che i cristiani che si sposano legalmente in questo modo desiderino che venga pronunciato un discorso di matrimonio nella Sala del Regno, nel corso del quale pronunciare i voti matrimoniali. In questo caso l’oratore spiegherà che i due sono già stati uniti in matrimonio in armonia con le leggi di Cesare. Questo tipo di discorso si pronuncerà una volta sola. C’è un solo matrimonio — in questo caso quello consuetudinario (tribale), che ha valore legale — e un solo discorso scritturale. Pronunciare tale discorso al più presto dopo che ha avuto luogo il matrimonio, meglio se nello stesso giorno, contribuisce a onorare il matrimonio cristiano nella comunità.

      14. Cosa potrebbe fare un cristiano se fosse possibile sposarsi sia con un matrimonio civile che con uno consuetudinario?

      14 In certi paesi dove il matrimonio consuetudinario ha valore legale è possibile anche sposarsi con rito civile. Il matrimonio civile in genere si celebra davanti a un funzionario governativo, e può richiedere che si pronuncino i voti matrimoniali e si firmi un registro. Alcune coppie cristiane preferiscono sposarsi in questo modo anziché con un matrimonio consuetudinario. Dal punto di vista legale non c’è nessun bisogno di fare entrambe le cose; ciascuna delle due procedure ha validità legale. Anche in questo caso vale quanto detto nei paragrafi 9 e 10 in relazione al discorso di matrimonio e ai voti matrimoniali. L’importante è che gli sposi vengano uniti in matrimonio in un modo che sia onorevole agli occhi di Dio e dell’uomo. — Luca 20:25; 1 Pietro 2:13, 14.

      Mantenere onorevole la cerimonia nuziale

      15, 16. Che ruolo dovrebbe avere l’onore nel giorno delle nozze?

      15 Quando un re persiano si trovò di fronte a un problema matrimoniale, uno dei suoi consiglieri di fiducia di nome Memucan gli diede un suggerimento il cui scopo era far sì che ‘tutte le mogli rendessero onore ai loro mariti’. (Ester 1:20) Nei matrimoni cristiani la moglie non ha bisogno che qualche re umano le imponga di onorare il marito; è lei stessa che desidera farlo. In maniera simile, il marito cristiano dà onore alla moglie e la loda. (Proverbi 31:11, 30; 1 Pietro 3:7) Per mostrarsi onore all’interno del matrimonio non bisogna aspettare che passino anni. Tale onore dovrebbe essere evidente fin dall’inizio, fin dal giorno delle nozze.

      16 Marito e moglie non sono i soli a dover mostrare onore il giorno delle nozze. Se un anziano cristiano pronuncia un discorso di matrimonio, anche questo dovrebbe essere onorevole e dignitoso. Il discorso dovrebbe essere diretto agli sposi. Per onorarli, l’oratore non pronuncerà battute umoristiche e non si rifarà a detti popolari. Non farà osservazioni troppo personali che potrebbero mettere in imbarazzo gli sposi e gli ascoltatori. Al contrario, si sforzerà di essere caloroso ed edificante, dando risalto all’Istitutore del matrimonio e ai suoi eccellenti consigli. Pronunciando un discorso di matrimonio dignitoso, l’anziano contribuirà a far sì che la cerimonia nuziale onori Geova Dio.

      17. Perché i matrimoni cristiani devono tener conto della legge?

      17 In questo articolo avrete notato molte informazioni relative agli aspetti legali della cerimonia nuziale. Può darsi che certi aspetti non si applichino direttamente alla vostra realtà locale. Ad ogni modo, tutti noi dovremmo capire quanto è importante che i matrimoni celebrati fra testimoni di Geova rispettino le leggi del posto, ovvero i requisiti stabiliti da Cesare. (Luca 20:25) Paolo scrisse questa esortazione: “Rendete a tutti ciò che è dovuto, a chi chiede la tassa, la tassa; a chi chiede il tributo, il tributo; . . . a chi chiede onore, tale onore”. (Romani 13:7) È quindi appropriato che i cristiani, sin dal giorno delle nozze, onorino la disposizione che Dio ha stabilito al presente.

      18. Quale eventuale aspetto del giorno delle nozze merita la nostra attenzione, e dove possiamo trovare informazioni al riguardo?

      18 Spesso, quando due cristiani si sposano, alla cerimonia nuziale fa seguito una festa, un pranzo o un rinfresco. Ricorderete che Gesù scelse di essere presente a una festa nuziale. Se si tiene una festa di questo tipo, in che modo i consigli biblici possono aiutarci a far sì che anch’essa renda onore a Dio e contribuisca alla buona reputazione degli sposi e della congregazione cristiana? L’articolo che segue parlerà proprio di questo.e

  • Date prova della vostra fede con la condotta
    La Torre di Guardia 2006 | 15 ottobre
    • Date prova della vostra fede con la condotta

      “La fede, se non ha opere, è in se stessa morta”. — GIACOMO 2:17.

      1. Perché per i primi cristiani erano importanti sia la fede che le opere?

      IN LINEA di massima, i primi cristiani diedero prova della loro fede con il proprio modo di vivere. Il discepolo Giacomo rivolse a tutti i cristiani l’esortazione: “Divenite operatori della parola, e non solo uditori”. E aggiunse: “Come il corpo senza spirito è morto, così anche la fede senza opere è morta”. (Giacomo 1:22; 2:26) Circa 35 anni dopo che ebbe scritto queste parole, molti cristiani continuavano a dare prova della propria fede compiendo opere appropriate. Purtroppo, però, alcuni non lo facevano. Gesù lodò la congregazione di Smirne, ma a molti della congregazione di Sardi disse: “Conosco le tue opere, che hai nome d’esser vivo, ma sei morto”. — Rivelazione (Apocalisse) 2:8-11; 3:1.

      2. Cosa dovrebbero chiedersi i veri cristiani in relazione alla propria fede?

      2 Per questo motivo Gesù incoraggiò i cristiani di Sardi — e per estensione tutti coloro che in seguito avrebbero letto le sue parole — a dimostrare l’amore che avevano avuto all’inizio per la verità cristiana e a rimanere spiritualmente svegli. (Rivelazione 3:2, 3) Ciascuno di noi può chiedersi: ‘Che dire delle mie opere? Le mie azioni dimostrano chiaramente che sto facendo del mio meglio per dar prova della mia fede in tutto ciò che faccio, anche in quei campi che non hanno direttamente a che fare con l’opera di predicazione o con le adunanze di congregazione?’ (Luca 16:10) Si potrebbero analizzare molti campi, ma limitiamoci ad uno solo: le occasioni in cui si sta in compagnia, comprese le feste che spesso vengono organizzate in occasione dei matrimoni cristiani.

      Occasioni per stare in compagnia

      3. Qual è il punto di vista biblico circa le occasioni in cui si sta in compagnia?

      3 A tutti noi in genere fa piacere essere invitati insieme ad altri cristiani per stare piacevolmente in compagnia. Geova è il “felice Dio”, e vuole che i suoi servitori siano felici. (1 Timoteo 1:11) Egli ha fatto sì che Salomone includesse nella Bibbia questa constatazione: “Io stesso lodai l’allegrezza, perché il genere umano non ha nulla di meglio sotto il sole che mangiare e bere e rallegrarsi, e che questo li accompagni nel loro duro lavoro nei giorni della loro vita”. (Ecclesiaste 3:1, 4, 13; 8:15) Ci si può rallegrare in questo modo quando si consuma un pasto insieme come famiglia oppure quando si organizza qualche occasione per passare un po’ di tempo in compagnia di alcuni compagni di fede. — Giobbe 1:4, 5, 18; Luca 10:38-42; 14:12-14.

      4. Di cosa si dovrebbe preoccupare chi organizza una festicciola o invita altri per stare in compagnia?

      4 Se organizzate una festicciola o una riunione del genere e ne siete responsabili, dovreste riflettere bene su ciò che avrà luogo, anche se invitate solo pochi compagni di fede per mangiare qualcosa e fare una chiacchierata. (Romani 12:13) Vorrete accertarvi che “ogni cosa abbia luogo decentemente”, in armonia con la “sapienza dall’alto”. (1 Corinti 14:40; Giacomo 3:17) L’apostolo Paolo scrisse: “Sia che mangiate o che beviate o che facciate qualsiasi altra cosa, fate ogni cosa alla gloria di Dio. Astenetevi dal divenire causa d’inciampo”. (1 Corinti 10:31, 32) Quali sono alcuni aspetti a cui bisogna prestare particolarmente attenzione? Pensandoci in anticipo potrete essere sicuri che ciò che farete voi e i vostri ospiti dimostrerà che la vostra fede è all’opera. — Romani 12:2.

      Che atmosfera ci sarà?

      5. Perché chi organizza una festa o invita degli ospiti deve valutare con attenzione se ci saranno alcolici e musica?

      5 Chi organizza una festa o invita degli amici deve decidere se è il caso di servire bevande alcoliche. Queste non sono necessarie perché l’occasione risulti incoraggiante. Ricordate che Gesù provvide da mangiare per un folto gruppo di persone che erano venute a lui: moltiplicò pani e pesci. Il racconto non dice che egli abbia provveduto miracolosamente del vino, anche se sappiamo che sarebbe stato in grado di farlo. (Matteo 14:14-21) Se decidete di servire bevande alcoliche, fate in modo che ce ne sia una quantità moderata e accertatevi che ci siano valide alternative per chi preferisce bevande analcoliche. (1 Timoteo 3:2, 3, 8; 5:23; 1 Pietro 4:3) Evitate nel modo più assoluto che qualcuno si senta obbligato a bere qualcosa che potrebbe mordere “proprio come un serpente”. (Proverbi 23:29-32) Che dire di ascoltare musica o cantare? Se decidete che ci sarà della musica sicuramente sceglierete i brani con attenzione, tenendo conto sia del ritmo che dei testi. (Colossesi 3:8; Giacomo 1:21) Molti cristiani hanno riscontrato che suonare le Melodie del Regno o anche cantare insieme questi cantici contribuisce a creare una bella atmosfera. (Efesini 5:19, 20) E, naturalmente, di tanto in tanto controllate il volume, in modo che la musica non impedisca di fare piacevoli conversazioni né disturbi gli eventuali vicini. — Matteo 7:12.

      6. In relazione alla conversazione e ad altre attività, cosa può fare un padrone di casa per dimostrare che la sua fede è viva?

      6 Quando stanno in compagnia i cristiani possono parlare di vari argomenti, leggere qualcosa ad alta voce, oppure raccontare esperienze interessanti. Se la conversazione prende una piega indesiderata, il padrone di casa può riportarla con tatto sul binario giusto. Egli dovrebbe anche stare attento che nessuno monopolizzi la conversazione. Se nota che questo sta succedendo, può intervenire con discrezione e includere altri nella conversazione, magari incoraggiando i giovani a esprimersi oppure proponendo un argomento su cui tutti hanno qualcosa da dire. In questo modo stare in compagnia sarà piacevole sia per i giovani che per i meno giovani. Se voi che siete gli organizzatori guidate le cose con tatto e saggezza, ‘la vostra ragionevolezza diverrà nota’ ai presenti. (Filippesi 4:5) Questi noteranno che la vostra è una fede viva, che influisce su ogni aspetto della vostra vita.

      Nozze e ricevimenti nuziali

      7. Perché è importante programmare bene i matrimoni e i relativi festeggiamenti?

      7 Un’occasione particolarmente gioiosa sono i matrimoni cristiani. Gli antichi servitori di Dio, compresi Gesù e i suoi discepoli, partecipavano di buon grado a simili avvenimenti felici, e anche ai relativi festeggiamenti. (Genesi 29:21, 22; Giovanni 2:1, 2) Oggi come oggi, però, l’esperienza indica chiaramente che ci vuole molto impegno per programmare tutto ciò che riguarda i festeggiamenti legati al matrimonio, se si vuole mostrare buon giudizio ed equilibrio cristiano. Ad ogni modo, questi sono aspetti normali della vita in cui ogni cristiano ha modo di dare prova della sua fede.

      8, 9. Che relazione c’è fra ciò che si fa in molti matrimoni e quanto leggiamo in 1 Giovanni 2:16, 17?

      8 Per molti che non conoscono i princìpi cristiani né hanno alcun rispetto per essi i matrimoni rappresentano occasioni per andare agli eccessi, o in cui comunque gli eccessi vengono tollerati. Una rivista europea ha riportato il racconto che una sposina ha fatto delle proprie nozze “regali”: “Avevamo una carrozza scoperta trainata da quattro cavalli, con al seguito altre 12 carrozze e una diligenza con la banda che suonava. Il menu era squisito e la musica stupenda; è stato fantastico. Era proprio quello che desideravo: per quel giorno sono stata regina”.

      9 Anche se le usanze variano da paese a paese, le parole di questa donna non fanno che confermare ciò che scrisse l’apostolo Giovanni: “Tutto ciò che è nel mondo — il desiderio della carne e il desiderio degli occhi e la vistosa ostentazione dei propri mezzi di sostentamento — non ha origine dal Padre, ma ha origine dal mondo”. Riuscite a immaginarvi una coppia di cristiani maturi che vuole avere un matrimonio “regale” con un ricevimento sfarzoso, da favola? Al contrario, i cristiani maturi terranno conto del fatto che “chi fa la volontà di Dio rimane per sempre”. — 1 Giovanni 2:16, 17.

      10. (a) Perché chi vuole essere ragionevole deve programmare bene il giorno delle nozze? (b) Come si dovrebbe procedere nella scelta degli invitati?

      10 Gli sposi cristiani vogliono mostrare senso pratico ed essere ragionevoli, e la Bibbia li può aiutare in questo. Sanno che il giorno delle nozze, per importante che sia, non è che l’inizio della vita matrimoniale di due cristiani che hanno davanti a sé la vita eterna. Nessuno li obbliga a tenere una grande festa nuziale. Se scelgono di dare un ricevimento, calcoleranno la spesa che questo comporta e ne decideranno la natura. (Luca 14:28) Una volta sposati, dal punto di vista scritturale il capofamiglia sarà il marito. (1 Corinti 11:3; Efesini 5:22, 23) Per questo motivo è lo sposo ad avere la principale responsabilità del ricevimento nuziale. Naturalmente, egli si consulterà amorevolmente con la sua futura sposa per decidere, ad esempio, chi desiderano o possono permettersi di invitare. Può darsi che non sia possibile o pratico invitare tutti gli amici e i parenti; alcune decisioni richiederanno quindi modestia. I due dovrebbero poter contare sul fatto che, anche se non potranno invitare qualche compagno di fede, questi capirà la situazione e non si offenderà. — Ecclesiaste 7:9.

      Il “direttore del banchetto”

      11. Che ruolo può avere un “direttore del banchetto” in un matrimonio?

      11 Se una coppia di sposi decide di organizzare un ricevimento per festeggiare il proprio matrimonio, cosa può fare perché l’occasione rimanga dignitosa? Da decenni i testimoni di Geova riconoscono che è saggio imitare un aspetto menzionato in relazione alla festa nuziale di Cana a cui partecipò Gesù. Lì c’era un “direttore del banchetto”, sicuramente un compagno di fede responsabile. (Giovanni 2:9, 10) In maniera analoga, è saggio che lo sposo scelga un fratello cristiano spiritualmente maturo perché ricopra questo ruolo importante. Dopo aver chiarito quali sono i desideri e le preferenze dello sposo, il “direttore del banchetto” potrà occuparsi di tutti i dettagli sia prima che durante il ricevimento.

      12. Quali valutazioni dovrebbe fare lo sposo per quanto riguarda il consumo di alcolici?

      12 In armonia con quanto detto al paragrafo 5, alcune coppie scelgono di non servire alcolici alla propria festa nuziale per evitare che qualcuno, eccedendo nel bere, rovini la gioia e la riuscita dell’occasione. (Romani 13:13; 1 Corinti 5:11) Se invece gli sposi decidono che ci saranno alcolici, lo sposo si accerterà che vengano serviti o resi disponibili con moderazione. Alle nozze a cui partecipò Gesù a Cana il vino c’era, ed egli stesso provvide vino di ottima qualità. Fatto degno di nota, il direttore di quel banchetto fece questo commento: “Ogni altro uomo offre prima il vino eccellente, e quando sono ebbri, quello inferiore. Tu hai riservato il vino eccellente fino ad ora”. (Giovanni 2:10) Di sicuro Gesù non contribuì a nessun caso di ubriachezza, in quanto considerava sbagliato ubriacarsi. (Luca 12:45, 46) Nel manifestare la sua sorpresa per la qualità del vino, il direttore fece capire che aveva assistito a matrimoni in cui alcuni degli ospiti si erano ubriacati. (Atti 2:15; 1 Tessalonicesi 5:7) Pertanto, sia lo sposo che il cristiano fidato a cui egli dà l’incarico di “direttore del banchetto” dovrebbero accertarsi che tutti i presenti seguano il chiaro ammonimento: “Non vi ubriacate di vino, in cui è dissolutezza”. — Efesini 5:18; Proverbi 20:1; Osea 4:11.

      13. A cosa dovrebbe prestare attenzione una coppia di sposi se decide che ci sarà della musica alla festa nuziale, e perché?

      13 Come in tutte le circostanze in cui si sta in compagnia, se ci sarà della musica si presterà debita attenzione al volume, in modo da non ostacolare la conversazione. Un anziano cristiano ha osservato: “Nel corso della serata, man mano che il tempo passa e la conversazione si fa più animata o si comincia a ballare, a volte il volume della musica aumenta. Quello che all’inizio era un sottofondo musicale può aumentare di volume fino a impedire la conversazione. Un ricevimento nuziale è un’occasione per stare in piacevole compagnia. Sarebbe un vero peccato perdere quest’occasione per colpa della musica ad alto volume!” Anche qui lo sposo e il “direttore del banchetto” devono comportarsi in maniera responsabile, non lasciando che siano i musicisti, pagati o no, a decidere cosa suonare e il volume della musica. Paolo scrisse: “Qualunque cosa facciate in parola o in opera, fate ogni cosa nel nome del Signore Gesù”. (Colossesi 3:17) Quando torneranno a casa dopo una festa o un ricevimento nuziale, gli ospiti potranno dire che la musica attestava che gli sposi facevano ogni cosa nel nome di Gesù? Dovrebbe essere così.

      14. Quali piacevoli ricordi dovrebbe lasciare un matrimonio in un cristiano?

      14 Non c’è dubbio che i matrimoni ben organizzati si ricordano con piacere. Adam e Edyta, che sono sposati da trent’anni, parlando di un matrimonio a cui sono stati invitati hanno detto: “Si sentiva proprio che c’era un’atmosfera cristiana. C’erano cantici di lode a Geova, ma anche altre eccellenti forme di intrattenimento. I balli e la musica non erano la cosa più importante. È stata un’occasione piacevole ed edificante, e tutto si è svolto in armonia con i princìpi biblici”. È chiaro che la sposa e lo sposo possono fare molto perché si possa dire di loro che danno prova della loro fede con le opere.

      Regali di nozze

      15. Quale consiglio biblico si può applicare per quanto riguarda i regali di nozze?

      15 In molti paesi è normale che amici e parenti facciano un regalo agli sposi. Se decidete di fare un regalo, cosa potreste tenere presente? Ebbene, ricordate ciò che disse l’apostolo Giovanni a proposito della “vistosa ostentazione dei propri mezzi di sostentamento”. Egli non mise in relazione tale ostentazione con i cristiani che dimostrano la loro fede con le azioni, ma con il ‘mondo che passa’. (1 Giovanni 2:16, 17) Alla luce delle ispirate parole di Giovanni, sarebbe giusto che gli sposi identificassero davanti a tutti chi ha fatto ciascun regalo? I cristiani della Macedonia e dell’Acaia fecero delle contribuzioni per i fratelli di Gerusalemme, ma nulla fa pensare che i loro nomi fossero resi noti. (Romani 15:26) Molti cristiani che fanno un regalo di nozze preferiscono rimanere anonimi anziché attirare indebita attenzione su di sé. Sotto questo aspetto, è bene ricordare il consiglio di Gesù contenuto in Matteo 6:1-4.

      16. In che modo gli sposi possono evitare di ferire i sentimenti altrui in relazione ai regali di nozze?

      16 Identificando chi ha fatto i regali si potrebbe ‘suscitare competizione’, come se bisognasse stabilire chi ha fatto il regalo più bello o più costoso. Perciò, gli sposi cristiani giudiziosi non annunceranno pubblicamente il nome di coloro che hanno fatto i regali. Annunciando tali nomi potrebbero mettere in imbarazzo altri che forse non si potevano permettere di fare un regalo. (Galati 5:26; 6:10) Naturalmente, non è sbagliato che lo sposo e la sposa sappiano chi è stato a far loro un determinato regalo. Lo possono sapere ad esempio da un bigliettino adatto che accompagna il regalo ma che non sarà letto in pubblico. Quando compriamo, facciamo o riceviamo regali di nozze, tutti noi abbiamo l’opportunità di dimostrare che anche in una faccenda personale come questa la nostra fede influisce sulle nostre azioni.a

      17. Quale obiettivo dovrebbero avere i cristiani per quanto riguarda la fede e le opere?

      17 È chiaro che dar prova della nostra fede non significa solo rispettare una serie di norme morali, frequentare le adunanze cristiane e partecipare all’opera di predicazione. Possa ciascuno di noi avere una fede viva che influisce su tutte le sue azioni. Se le nostre opere saranno “pienamente compiute”, anche nei campi che abbiamo preso in considerazione, daremo prova della nostra fede. — Rivelazione 3:2.

      18. In che modo le parole di Giovanni 13:17 si possono applicare ai matrimoni e alle altre occasioni in cui i cristiani stanno in compagnia?

      18 Dopo aver dato l’esempio ai suoi fedeli apostoli lavando loro umilmente i piedi, Gesù disse: “Conoscendo queste cose, siete felici se le fate”. (Giovanni 13:4-17) Forse viviamo in una parte del mondo in cui non è necessario o comune lavare i piedi agli altri, ad esempio agli ospiti. Ma come abbiamo visto in questo articolo ci sono altri aspetti della vita in cui possiamo manifestare la nostra fede mostrando amore e considerazione per il prossimo, ad esempio quando stiamo in compagnia e ai matrimoni cristiani. Questo vale sia che a sposarci siamo noi, sia che siamo invitati a un matrimonio o a un ricevimento nuziale in cui potremo stare in piacevole compagnia di cristiani decisi a dimostrare la propria fede con le azioni.

      [Nota in calce]

      a L’articolo che segue, intitolato “Come accrescere la gioia e la dignità del giorno delle nozze”, tratta ulteriori aspetti relativi agli sposalizi e ai ricevimenti nuziali.

      Come rispondereste?

      Come potete dar prova della vostra fede...

      • quando organizzate una festa o un’occasione per stare in compagnia?

      • quando organizzate un matrimonio o un ricevimento nuziale?

      • quando fate o ricevete un regalo di nozze?

      [Immagine a pagina 24]

      Anche quando invitate solo poche persone, fatevi guidare dalla “sapienza dall’alto”

  • Come accrescere la gioia e la dignità del giorno delle nozze
    La Torre di Guardia 2006 | 15 ottobre
    • Come accrescere la gioia e la dignità del giorno delle nozze

      “IL GIORNO del nostro matrimonio è stato uno dei più belli e importanti della mia vita”, dice Gordon, che si è sposato quasi 60 anni fa. Cos’è che rende così importante il giorno del matrimonio per i veri cristiani? È il giorno in cui ci si assume un solenne impegno con le persone che si amano: il proprio coniuge e Geova Dio. (Matteo 22:37; Efesini 5:22-29) Chi sta progettando il proprio matrimonio, quindi, vorrà godersi il giorno delle nozze ma vorrà anche onorare l’Istitutore del matrimonio. — Genesi 2:18-24; Matteo 19:5, 6.

      Cosa può fare lo sposo per accrescere la dignità di questo felice evento? In che modo la sposa può mostrare onore al marito e a Geova? E cosa possono fare gli altri per accrescere la gioia del giorno delle nozze? Per rispondere a queste domande analizzeremo alcuni princìpi biblici: applicandoli si ridurranno al minimo i problemi che potrebbero offuscare la gioia e la dignità di questa occasione speciale.

      Chi ha la responsabilità?

      In molti paesi i ministri di culto dei testimoni di Geova possono celebrare matrimoni legalmente validi. Anche laddove la parte legale deve essere svolta da un funzionario civile, gli sposi possono desiderare che venga pronunciato un discorso biblico. Questo discorso di solito incoraggia lo sposo a riflettere sul ruolo di capofamiglia affidatogli da Dio. (1 Corinti 11:3) In armonia con questo, è lo sposo ad avere la responsabilità principale di ciò che ha luogo il giorno delle nozze. Naturalmente, in genere i preparativi per la cerimonia e per l’eventuale festa o rinfresco nuziale si fanno con grande anticipo. Perché questo può non essere semplice?

      Un motivo è che i parenti dello sposo o della sposa possono cercare di imporre le loro idee su come dovrebbe essere il giorno delle nozze. Rodolfo, un ministro che ha celebrato parecchi matrimoni, osserva: “A volte lo sposo è sottoposto a enormi pressioni da parte dei parenti, soprattutto se questi contribuiscono a pagare le spese del ricevimento nuziale. I parenti possono avere idee molto precise su come, secondo loro, si dovrebbero svolgere la cerimonia nuziale e il ricevimento. Questo potrebbe minacciare il ruolo scritturale dello sposo quale responsabile dell’occasione”.

      Max, che celebra matrimoni da più di 35 anni, osserva: “Ho notato che è sempre più comune che sia la sposa a decidere come si svolgeranno la cerimonia e il ricevimento nuziali, mentre lo sposo ha meno voce in capitolo”. David, che ha pure celebrato molti matrimoni, dice: “Lo sposo a volte non è abituato a prendere la direttiva e di solito non si occupa a sufficienza dei preparativi per il giorno delle nozze”. Cosa può fare lo sposo per assolvere bene la sua responsabilità?

      Dove c’è dialogo c’è più gioia

      Per assolvere bene la sua responsabilità in relazione ai preparativi per il giorno delle nozze, lo sposo deve saper comunicare. La Bibbia giustamente osserva: “I piani sono frustrati dove non si parla in maniera confidenziale”. (Proverbi 15:22) Questo però si può in gran parte evitare se lo sposo parla in anticipo dei preparativi per il giorno delle nozze con la sposa, con i familiari e con altri che possono dare validi consigli basati sulla Bibbia.

      È molto importante che due fidanzati chiariscano innanzi tutto fra di loro quali progetti hanno e ragionino sulle diverse possibilità. Come mai? Ebbene, notate cosa hanno da dire Ivan e Delwyn, che sono felicemente sposati da molti anni ma che provengono da culture diverse. Ricordando il tempo in cui facevano progetti per il giorno delle nozze, Ivan spiega: “Avevo le idee molto chiare su come volevo che fosse il mio matrimonio; ci doveva essere una festa con tutti i miei amici, una torta nuziale, e la sposa in abito bianco. Delwyn, invece, voleva un matrimonio semplice e con pochi invitati, senza torta nuziale. Pensava addirittura di non indossare un abito da sposa”.

      Come fece questa coppia a trovare un accordo? Ragionando insieme in maniera gentile e franca. (Proverbi 12:18) Ivan aggiunge: “Studiammo articoli basati sulla Bibbia che trattavano l’argomento del giorno delle nozze, come quelli pubblicati nella Torre di Guardia del 15 settembre 1984.a Quelle informazioni ci aiutarono a vedere il giorno delle nozze in un’ottica spirituale. Provenendo da ambienti diversi, dovemmo trovare un compromesso in vari campi in cui entravano in gioco i gusti personali. Ci venimmo incontro”.

      Anche Aret e Penny hanno fatto una cosa del genere. Parlando del giorno del loro matrimonio, Aret dice: “Io e Penny ragionammo sui punti in cui i nostri desideri erano diversi, e raggiungemmo un accordo. Chiedemmo a Geova in preghiera di benedire il giorno delle nostre nozze. Chiesi anche consiglio ai nostri genitori e ad alcune altre coppie mature all’interno della congregazione. I loro suggerimenti furono utilissimi. Il giorno del matrimonio tutto andò a meraviglia”.

      Dignità nell’abbigliamento e nell’aspetto

      È comprensibile che sia la sposa che lo sposo vogliano essere vestiti bene il giorno delle nozze. (Salmo 45:8-15) Questo può richiedere tempo, impegno e denaro da parte loro. Quali princìpi biblici possono aiutarli a scegliere abiti che siano belli e al tempo stesso dignitosi?

      Parliamo del vestito della sposa. Anche se è vero che i gusti cambiano da persona a persona e da nazione a nazione, l’esortazione della Bibbia vale dappertutto. Le donne devono adornarsi “con veste convenevole, con modestia e sanità di mente”. Per le donne cristiane questo vale sempre, e il giorno delle nozze non fa certo eccezione. In realtà perché l’evento sia gioioso non c’è bisogno di indossare un “abbigliamento molto costoso”. (1 Timoteo 2:9; 1 Pietro 3:3, 4) Com’è bello quando si segue questo consiglio!

      David, menzionato sopra, osserva: “La maggior parte degli sposi si sforzano di seguire i princìpi della Bibbia, e sono da lodare per questo. D’altra parte, è capitato anche di vedere spose e damigelle vestite in maniera non modesta, con ampie scollature o vestiti molto trasparenti”. Un anziano cristiano maturo, quando si incontra con la sposa e lo sposo prima del giorno delle nozze, li aiuta a mantenere un punto di vista spirituale. In che modo? Chiede loro se il vestito che pensano di indossare sarebbe abbastanza modesto da poterlo portare a un’adunanza cristiana. Chiaramente, il vestito potrà avere uno stile diverso da quello dei vestiti che normalmente si indossano alle adunanze, e forse rifletterà le usanze locali, ma dovrebbe comunque essere abbastanza modesto da soddisfare le norme cristiane di dignità. Anche se agli occhi di qualcuno del mondo le norme morali della Bibbia potrebbero sembrare troppo rigide, i veri cristiani sono contenti di resistere ai tentativi del mondo di modellarli secondo il suo stampo. — Romani 12:2; 1 Pietro 4:4.

      “Anziché preoccuparci soprattutto dei vestiti o del ricevimento”, dice Penny, “Aret e io ci siamo concentrati sulla cerimonia, la parte spirituale dell’occasione. È stata l’aspetto più importante della giornata. Quello che ricordo con più piacere non è cosa indossavo o cosa ho mangiato; sono le persone con cui ho passato la giornata e la felicità che provavo sposando l’uomo che amo”. Le coppie cristiane fanno bene a riflettere su queste parole quando fanno programmi per il loro matrimonio.

      La Sala del Regno: una cornice dignitosa

      Molte coppie cristiane scelgono di tenere la propria cerimonia nuziale in una Sala del Regno, se questa è disponibile. Come mai? Una coppia spiega: “Ci rendevamo conto che il matrimonio è sacro, una disposizione di Geova. Il fatto di sposarci nella Sala del Regno, il nostro luogo di adorazione, è stato un modo per ricordare sin dall’inizio che Geova doveva essere parte integrante del nostro matrimonio. Un altro vantaggio di tenere la cerimonia nella Sala del Regno anziché altrove è che abbiamo potuto mostrare ai parenti non Testimoni che hanno assistito al nostro matrimonio quanto è importante per noi adorare Geova”.

      Se gli anziani di congregazione responsabili della Sala del Regno ne concedono l’uso per un matrimonio, gli sposi li informeranno in anticipo dei preparativi che pensano di fare. Un modo in cui la sposa e lo sposo possono mostrare il giusto rispetto per gli invitati è facendo di tutto per non arrivare in ritardo rispetto all’orario previsto per l’inizio della cerimonia. E non c’è dubbio che i due vorranno accertarsi che ogni cosa avvenga in maniera dignitosa.b (1 Corinti 14:40) Eviteranno perciò le trovate di cattivo gusto che caratterizzano molti matrimoni mondani. — 1 Giovanni 2:15, 16.

      Anche gli invitati possono dimostrare di considerare il matrimonio come lo considera Geova. Ad esempio, non si aspetteranno che si superi quanto è stato fatto in occasione di altri matrimoni cristiani, come se ci fosse una specie di gara a chi organizza il matrimonio più sontuoso. I cristiani maturi, inoltre, si rendono conto che è più importante e utile essere presenti nella Sala del Regno per il discorso basato sulla Bibbia che partecipare poi all’eventuale festa o ricevimento nuziale. Se gli impegni o le circostanze costringessero un cristiano a fare una scelta, sicuramente sarebbe meglio essere presenti nella Sala del Regno. Un anziano di nome William dice: “Se gli invitati, senza avere validi motivi, non si fanno vedere nella Sala del Regno ma si presentano in seguito al ricevimento, mostrano scarso apprezzamento per il carattere sacro dell’occasione. Anche se non siamo invitati al ricevimento possiamo ugualmente dare sostegno agli sposi e un’ottima testimonianza ai parenti increduli intervenuti essendo presenti alla cerimonia che si tiene nella Sala del Regno”.

      Una gioia che continua nel tempo

      Il mondo del commercio ha trasformato il giorno delle nozze in una macchina per far soldi. Stando a una notizia recente, negli Stati Uniti per sposarsi si spendono in media “22.000 dollari, vale a dire metà del reddito medio [annuale] di una famiglia americana”. Come conseguenza della propaganda commerciale, spesso per organizzare quell’unica giornata i giovani sposi (o le loro famiglie) contraggono debiti onerosi che poi devono portarsi dietro per anni. È un modo saggio per iniziare la propria vita matrimoniale? Le persone che non conoscono i princìpi biblici né hanno alcun rispetto per essi possono anche decidere di spendere cifre esorbitanti, ma com’è diverso il punto di vista dei veri cristiani!

      Limitando le dimensioni del matrimonio a ciò che è ragionevole e nei limiti delle proprie possibilità economiche e concentrandosi sull’aspetto spirituale dell’avvenimento, molte coppie cristiane sono state in grado di usare il proprio tempo e le proprie risorse in armonia con la propria dedicazione a Dio. (Matteo 6:33) Prendete il caso di Lloyd e Alexandra, che si sono sposati 17 anni fa e da allora hanno continuato a svolgere il ministero a tempo pieno. Lloyd dice: “Può darsi che a qualcuno il nostro matrimonio sia sembrato alquanto semplice, ma io e Alexandra ne siamo stati molto soddisfatti. Volevamo che il nostro matrimonio non fosse principalmente un peso economico, ma un giorno gioioso in cui celebrare la disposizione di Geova per la felicità della coppia”.

      Alexandra aggiunge: “Prima di sposarmi svolgevo il ministero di pioniera, e non volevo rinunciare a questo privilegio solo per avere un matrimonio sfarzoso. Il giorno delle nostre nozze è stato un giorno speciale. D’altra parte, non è stato che il primo giorno della nostra vita insieme. Abbiamo seguito il consiglio di non concentrarci troppo sul giorno in cui ci siamo sposati, e abbiamo ricercato la guida di Geova nella nostra vita da sposati. Questo ci ha permesso senza dubbio di avere la benedizione di Geova”.c

      È vero, il giorno delle nozze è un’occasione speciale. Le scelte che si fanno in relazione a quel giorno possono costituire un modello che condizionerà la vita matrimoniale per anni. Pertanto, lasciatevi guidare da Geova. (Proverbi 3:5, 6) Tenete presente soprattutto il significato spirituale di quel giorno. Sostenetevi l’un l’altro nell’assolvere i ruoli che Dio vi ha affidato. Potrete così porre un solido fondamento per il vostro matrimonio, e con la benedizione di Geova proverete una gioia che continuerà a lungo dopo il giorno delle nozze. — Proverbi 18:22.

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