-
SatanaPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
-
-
L’apostolo Paolo associa Satana con “le malvage forze spirituali che sono nei luoghi celesti”, delle quali parla come dei “governanti mondiali di queste tenebre”. (Ef 6:11, 12) A motivo della forza che esercita nel reame invisibile nelle immediate vicinanze della terra, Satana è “il governante dell’autorità dell’aria”. (Ef 2:2) In Rivelazione viene mostrato che “svia l’intera terra abitata”. (Ri 12:9) L’apostolo Giovanni dice che “tutto il mondo giace nel potere del malvagio”. (1Gv 5:19) Egli è dunque “il governante di questo mondo”. (Gv 12:31) Perciò Giacomo scrisse che “l’amicizia del mondo è inimicizia con Dio”. — Gc 4:4.
La sua lotta per annientare il “Seme”. Satana tentò subito di impedire l’adempimento della promessa circa il “seme” che doveva venire tramite Abraamo. (Ge 12:7) Evidentemente cercò di far contaminare Sara affinché non fosse idonea per generare il seme; ma Dio la protesse. (Ge 20:1-18) Fece tutto il possibile per annientare coloro che Dio scelse come seme di Abraamo, gli israeliti, inducendoli a peccare e facendo intervenire altre nazioni contro di loro, come risulta da tutta la storia biblica. Nei suoi ambiziosi tentativi di lottare contro Dio, Satana raggiunse un punto culminante, e ottenne quello che gli parve un successo, quando il re di Babilonia, la terza potenza mondiale della storia biblica, conquistò Gerusalemme, rovesciò il regno di Sedechia discendente di Davide e distrusse il tempio di Geova, lasciando Gerusalemme e Giuda nella desolazione. — Ez 21:25-27.
Come strumento di Satana, la dinastia regnante di Babilonia, inizialmente rappresentata da Nabucodonosor, tenne Israele in esilio per 68 anni, fino alla caduta di Babilonia. Babilonia non aveva alcuna intenzione di lasciare andare i suoi prigionieri e perciò rifletteva i vanagloriosi e ambiziosi tentativi dello stesso Satana, che si opponeva come dio rivale al Sovrano Universale, Geova. I re babilonesi, che adoravano il dio idolatrico Marduk, la dea Ishtar, e una schiera di altre divinità, erano in realtà adoratori dei demoni e, facendo parte del mondo ostile a Geova, erano dominati da Satana. — Sl 96:5; 1Co 10:20; Ef 2:12; Col 1:21.
Satana suscitò nel re di Babilonia l’ambizione di avere il dominio completo della terra, inclusi il “trono di Geova” (1Cr 29:23) e le “stelle di Dio”, i re della discendenza di Davide che sedevano sul trono sul monte Moria (per estensione, Sion). Questo “re”, cioè la dinastia di Babilonia, ‘s’innalzò’ nel suo cuore ed era ai suoi propri occhi e agli occhi dei suoi ammiratori un “risplendente”, un “figlio dell’aurora”. (In alcune versioni, come nella Vulgata latina, si trova il termine “Lucifero”. Questo termine però è semplicemente la traduzione dell’ebraico hehlèl, “risplendente”. Hehlèl non è un nome né un titolo, ma un termine che descrive l’ambiziosa posizione assunta dalla dinastia dei re di Babilonia discendenti da Nabucodonosor). (Isa 14:4-21) Poiché Babilonia era uno strumento di Satana, il suo “re” rifletteva lo stesso desiderio ambizioso di Satana. Ancora una volta Geova intervenne per salvare il suo popolo riportandolo in patria, finché non fosse venuto il vero Seme della promessa. — Esd 1:1-6.
-
-
SatanaPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
-
-
In uno dei suoi tentativi Satana mostrò a Gesù tutti i regni del mondo, affermando che gli appartenevano. Gesù non smentì questa affermazione. Comunque rifiutò di prendere in considerazione anche solo per un attimo qualsiasi “scorciatoia” per impadronirsi del potere regale, e non pensò neanche per un istante di fare qualcosa solo per il proprio piacere. La sua immediata risposta a Satana fu: “Va via, Satana! Poiché è scritto: ‘Devi adorare Geova il tuo Dio, e a lui solo devi rendere sacro servizio’”. Allora il Diavolo “si ritirò da lui fino ad altro tempo conveniente”. (Mt 4:1-11; Lu 4:13) Questo illustra la veracità delle parole scritte in seguito da Giacomo: “Opponetevi al Diavolo, ed egli fuggirà da voi”. — Gc 4:7.
-
-
SatanaPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
-
-
Durante tutto il suo ministero Gesù fu in pericolo: Satana usò agenti umani per opporsi a lui, cercando di farlo inciampare o di ucciderlo. Una volta la popolazione voleva prendere Gesù per farlo re. Ma egli non volle neanche prendere in considerazione una cosa del genere: avrebbe assunto il potere regale solo al tempo e nel modo stabilito da Dio. (Gv 6:15) Un’altra volta quelli della sua stessa città cercarono di ucciderlo. (Lu 4:22-30) Era continuamente molestato da coloro di cui Satana si serviva nel tentativo di farlo cadere in una trappola. (Mt 22:15) Ma nonostante tutti i suoi sforzi Satana non riuscì a far peccare Gesù nel benché minimo pensiero o atto. Fu dimostrato inequivocabilmente che Satana era bugiardo e che la sua sfida alla sovranità di Dio e all’integrità dei Suoi servitori non aveva avuto successo. Per questo poco prima di morire Gesù disse: “Ora vi è il giudizio di questo mondo; ora il governante di questo mondo sarà cacciato fuori”, completamente screditato. (Gv 12:31) Satana, per mezzo del peccato, aveva forte presa su tutta l’umanità. Ma, sapendo che Satana avrebbe presto provocato la sua morte, Gesù, dopo aver celebrato l’ultima Pasqua con i discepoli, poté dire: “Viene il governante del mondo. Ed egli non ha presa su di me”. — Gv 14:30.
Qualche ora dopo Satana riuscì a far mettere a morte Gesù, servendosi prima di uno degli apostoli, poi delle autorità ebraiche e infine della potenza mondiale romana che lo condannò a una morte dolorosa e ignominiosa. (Lu 22:3; Gv 13:26, 27; capp. 18, 19) In questo caso Satana agì come “colui che ha i mezzi per causare la morte, cioè il Diavolo”. (Eb 2:14; Lu 22:53) Ma così facendo non promosse la sua causa; anzi, adempì involontariamente la profezia secondo la quale Gesù doveva morire come sacrificio. La morte di Gesù nell’innocenza provvide il prezzo di riscatto per il genere umano; e con la sua morte (e la successiva risurrezione per opera di Dio) Gesù poteva ora aiutare il genere umano peccatore a sfuggire alla stretta di Satana, poiché, come è scritto, Gesù divenne sangue e carne “affinché mediante la sua morte riducesse a nulla colui che ha i mezzi per causare la morte, cioè il Diavolo, ed emancipasse tutti quelli che per timore della morte erano per tutta la vita sottoposti a schiavitù”. — Eb 2:14, 15.
-