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AlessandroPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
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Invece di inseguire i persiani in rotta dopo due vittorie decisive riportate in Asia Minore (la prima presso il fiume Granico e la seconda nella pianura di Isso, dove il grande esercito persiano, ritenuto forte di mezzo milione di uomini, venne sbaragliato), Alessandro rivolse l’attenzione alla città insulare di Tiro. Secoli prima era stato predetto che le mura, le torri, le case e la polvere stessa di Tiro sarebbero state scagliate in mare. (Ez 26:4, 12) È dunque assai significativo che Alessandro si sia servito dei detriti della città continentale, distrutta anni prima da Nabucodonosor, per costruire una strada rialzata lunga 800 m e raggiungere così la città insulare. Nel luglio del 332 a.E.V. gli attacchi della sua flotta e delle sue macchine da guerra ridussero in rovina quell’orgogliosa signora dei mari.
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