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DarioPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
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Alcuni studiosi dicono che Cambise (II) fu fatto “re di Babilonia” dal padre Ciro subito dopo la conquista della città. Anche se in effetti Cambise rappresentava ogni anno il padre durante la festa del “capodanno” tenuta a Babilonia, sembra che per il resto del tempo risiedesse a Sippar. Ricerche basate sullo studio dei testi cuneiformi rivelano che Cambise assunse per la prima volta il titolo di “re di Babilonia” il 1º nisan del 530 a.E.V., come coreggente di Ciro, che si accingeva a iniziare la campagna militare in cui trovò la morte. I tentativi di associare Dario con Cambise II figlio di Ciro non tengono conto del fatto che Dario aveva “circa sessantadue anni” all’epoca della caduta di Babilonia. — Da 5:31.
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DarioPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
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In armonia con quanto sopra, alcuni studiosi ritengono probabile che Dario il Medo fosse in realtà un viceré che governava sul regno dei caldei ma subordinato a Ciro, il supremo monarca dell’impero persiano. Olmstead osserva: “Nei rapporti con i sudditi babilonesi, Ciro era ‘re di Babilonia, re delle nazioni’. Sostenendo in tal modo che l’antica dinastia di monarchi rimaneva ininterrotta, egli lusingava la loro vanità, si assicurava la loro lealtà . . . Ma era il satrapo Gobria che rappresentava l’autorità sovrana dopo la partenza del re”. (Op. cit., p. 71) Quelli che sostengono che il Dario della Bibbia fosse senz’altro un viceré fanno notare che viene detto che “ricevette il regno” e che era stato “fatto re sul regno dei caldei” a riprova che era subordinato a un altro monarca. — Da 5:31; 9:1; cfr. 7:27, dove il “Supremo”, Geova Dio, dà il Regno ai “santi”.
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