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    Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
    • non si comporta indecentemente, non cerca i propri interessi, non si irrita. Non tiene conto del male.

  • Amore
    Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
    • 1Co 13:4

  • Amore
    Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
    • L’amore “non si comporta indecentemente”. Non ha cattive maniere. Non tiene un comportamento indecente, quale immoralità sessuale o condotta scandalosa. Non è villano, volgare, scortese, insolente, sguaiato o irrispettoso. Chi ha amore eviterà di fare cose che, per l’impressione che danno o per la loro natura, turbano i fratelli cristiani. Paolo ordinò alla congregazione di Corinto: “Ogni cosa abbia luogo decentemente e secondo disposizione”. (1Co 14:40) L’amore spingerà a comportarsi in maniera onorevole anche di fronte a quanti non sono credenti cristiani. — Ro 13:13; 1Ts 4:12; 1Tm 3:7.

      L’amore “non cerca i propri interessi”. Segue questo principio: “Ciascuno continui a cercare non il proprio vantaggio, ma quello altrui”. (1Co 10:24) Così si manifesta vero interesse per il bene eterno degli altri. Questo sincero interesse per gli altri è una delle più forti motivazioni dell’amore e anche una delle più efficaci e benefiche. Chi ha amore non pretende che si faccia tutto a modo suo. Paolo disse: “Ai deboli divenni debole, per guadagnare i deboli. Son divenuto ogni cosa a persone di ogni sorta, per salvare a tutti i costi alcuni. Ma faccio tutto per amore della buona notizia, per divenirne partecipe con altri”. (1Co 9:22, 23) L’amore non rivendica neanche i suoi “diritti”; si preoccupa maggiormente del benessere spirituale altrui. — Ro 14:13, 15.

      L’amore “non si irrita”. Non cerca l’occasione o la scusa per arrabbiarsi. Non è incline agli accessi d’ira, che sono un’opera della carne. (Gal 5:19, 20) Chi ha amore non si offende facilmente per ciò che altri dicono o fanno. Non ha paura che possa essere ferita la sua “dignità”.

      L’amore “non tiene conto del male”. Non si reputa danneggiato e quindi non tiene conto del danno come se fosse qualcosa per cui ‘fare i conti’, da definire o liquidare a suo tempo, troncando nel frattempo ogni rapporto tra il danneggiato e chi ne è la causa. Questo sarebbe uno spirito vendicativo, condannato dalla Bibbia. (Le 19:18; Ro 12:19) L’amore non attribuirà ad altri motivi errati ma sarà pronto a fare concessioni e ad accordare loro il beneficio del dubbio. — Ro 14:1, 5.

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