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    Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
    • Inclinazione mentale impellente. Rùach e pnèuma sono usati entrambi per indicare la forza che spinge a manifestare un determinato atteggiamento o sentimento o a seguire una determinata linea d’azione. Tale forza insita nella persona è invisibile, ma produce effetti visibili. Questo uso dei termini ebraico e greco resi “spirito”, e fondamentalmente attinenti all’alito o all’aria in movimento, trova riscontro in diverse espressioni italiane. Infatti diciamo che uno ‘si dà delle arie’, oppure che ha ‘un’aria calma’ o ‘un cattivo spirito’. Parlando di un gruppo di persone e della forza dominante che le spinge ad agire si può dire di ‘entrare nello spirito dell’occasione’ per cui sono riunite, o riferirsi allo ‘spirito di violenza’ da cui sono pervase. Metaforicamente possiamo riferirci a ‘un’atmosfera di malcontento’ o a ‘venti di trasformazione o rivoluzione che investono una nazione’. Con tutte queste espressioni ci riferiamo a questa invisibile forza attivante, che opera nei singoli individui e li spinge a parlare e ad agire in un determinato modo.

      Similmente leggiamo dell’“amarezza di spirito” provata da Isacco e Rebecca a motivo del matrimonio di Esaù con donne ittite (Ge 26:34, 35), e dello ‘spirito triste’ che aveva pervaso Acab, togliendogli l’appetito. (1Re 21:5) Uno “spirito di gelosia” poteva indurre un uomo a sospettare della moglie, al punto di accusarla di adulterio. — Nu 5:14, 30.

      Il significato fondamentale di forza che sospinge e determina le parole e le azioni di una persona è evidente anche nella descrizione di Giosuè come di un “uomo in cui c’è spirito” (Nu 27:18), e di Caleb che aveva manifestato uno “spirito diverso” da quello della maggioranza degli israeliti demoralizzati dal rapporto negativo fatto dai dieci esploratori. (Nu 14:24) Elia era un uomo molto energico e vigoroso nel servizio zelante che rendeva a Dio, ed Eliseo, suo successore, chiese di avere “due parti” dello spirito di Elia. (2Re 2:9, 15) Giovanni il Battezzatore manifestò lo stesso vigoroso ed energico zelo di Elia e per questo faceva una profonda impressione sui suoi ascoltatori; quindi si poteva dire che era venuto “con lo spirito e la potenza di Elia”. (Lu 1:17)

  • Spirito
    Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
    • Senz’altro a motivo del potente effetto che la forza attivante ha sulla mente, Paolo esorta “ad essere rinnovati nella forza che fa operare [forma di pnèuma] la vostra mente, e a rivestire la nuova personalità che fu creata secondo la volontà di Dio in vera giustizia e lealtà”. — Ef 4:23, 24.

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