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Uomo dell’illegalitàPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
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Ai giorni dell’apostolo Paolo l’identità di questo “uomo dell’illegalità” costituiva un “mistero” o segreto religioso. Tuttora nella mente di molti la sua identità è avvolta nel mistero, perché la sua malvagità viene praticata sotto un manto di santa devozione. (2Ts 2:7)
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Uomo dell’illegalitàPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
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All’opera ai giorni degli apostoli. L’apostolo Paolo disse che il mistero ‘era già all’opera’. (2Ts 2:7) C’erano quelli che cercavano di insegnare false dottrine, alcuni dei quali disturbavano la congregazione di Tessalonica, e questa è in parte la ragione per cui Paolo scrisse la seconda lettera ai Tessalonicesi. C’erano anticristi quando Giovanni scrisse le sue lettere, e senza dubbio anche prima. Giovanni parlò dell’“ultima ora” del periodo apostolico e disse: “Come avete udito che viene l’anticristo, così ora sono sorti molti anticristi . . . Sono usciti da noi, ma non erano della nostra sorta; poiché se fossero stati della nostra sorta, sarebbero rimasti con noi. Ma sono usciti affinché fosse manifesto che non tutti sono della nostra sorta”. — 1Gv 2:18, 19; vedi ANTICRISTO.
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