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LaodiceaPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
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Laodicea godeva di grande prosperità essendo una città industriale e un centro bancario. Indice della grande ricchezza della città è il fatto che quando fu gravemente danneggiata da un terremoto durante il regno di Nerone, venne ricostruita senza alcun aiuto finanziario di Roma. (Tacito, Annali, XIV, 27) La lucente lana nera di Laodicea e gli indumenti con essa confezionati erano molto rinomati. In questa città, sede di una famosa scuola di medicina, probabilmente si produceva anche il medicamento per gli occhi chiamato “polvere frigia”. Una delle principali divinità venerate a Laodicea era Asclepio, dio della medicina.
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LaodiceaPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
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In quel tempo, verso la fine del I secolo E.V., la congregazione di Laodicea aveva poco per cui essere lodata. Benché materialmente ricca, era spiritualmente povera. Invece dell’oro letterale che passava per le mani dei banchieri laodicesi, invece degli abiti di lucente lana nera confezionati nella città, invece del medicamento per gli occhi prodotto dai medici laodicesi, invece delle bollenti acque medicamentose delle sorgenti della vicina Ierapoli, la congregazione di Laodicea aveva bisogno di cose simili ma in senso spirituale. Aveva bisogno di “oro raffinato dal fuoco” per arricchire la sua personalità (cfr. 1Co 3:10-14; 1Pt 1:6, 7), di abiti bianchi per avere un aspetto cristiano irreprensibile, senza caratteristiche non cristiane vergognose come la nudità fisica. (Cfr. Ri 16:15; 19:8). Aveva bisogno di “collirio” spirituale che potesse eliminare la sua cecità davanti alla verità biblica e alle responsabilità cristiane. (Cfr. Isa 29:18; 2Pt 1:5-10; 1Gv 2:11). Avrebbe potuto comprare queste cose da Cristo Gesù, colui che bussava alla porta, se lo avesse fatto entrare accogliendolo in modo ospitale. (Cfr. Isa 55:1, 2).
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