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Bestie simbolichePerspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
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Mentre Giovanni osserva questa bestia, gli viene detto che cinque dei sette re rappresentati dalle sette teste erano già caduti, uno esisteva in quel tempo e il settimo doveva ancora venire. La stessa bestia di colore scarlatto è un ottavo re, ma viene dai precedenti sette o ne è il prodotto.
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Bestie simbolichePerspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
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Alcuni studiosi vorrebbero applicare questa visione alla Roma pagana, e le sette teste a sette imperatori romani, seguiti da un ottavo imperatore. Non sono però d’accordo su quali imperatori includere. La Bibbia stessa non menziona che tre imperatori romani per nome, e un quarto (Nerone) col titolo di “Cesare”. Altri studiosi ritengono che le “teste” o “re” rappresentino potenze mondiali, come nel libro di Daniele. Si noti che nelle Scritture Ebraiche la Bibbia menziona cinque potenze mondiali, cioè Egitto, Assiria, Babilonia, Media-Persia e Grecia, mentre le Scritture Greche ne menzionano una sesta, Roma, al potere ai giorni di Giovanni. Questo lascerebbe senza nome il settimo “re”, ma il fatto che non era ancora comparso quando Giovanni scrisse Rivelazione spiega tale anonimato. L’ottavo re, la simbolica bestia scarlatta, in certo qual modo riunisce in se stesso quelle sette teste pur derivando allo stesso tempo da loro.
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