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Giorno di espiazionePerspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
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Il capro su cui era caduta la sorte “per Geova” era immolato come offerta per il peccato del popolo. (Le 16:8-10) Il sommo sacerdote portava allora il sangue del capro per Geova nel Santissimo, e con questo faceva espiazione per le dodici tribù non sacerdotali d’Israele. Come era stato fatto col sangue del toro, il sangue del capro veniva spruzzato “verso il coperchio e davanti al coperchio” dell’Arca. — Le 16:15.
In questo modo Aaronne faceva espiazione anche per il luogo santo e per la tenda di adunanza.
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Giorno di espiazionePerspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
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Veniva sacrificato anche il capro per Geova, e il suo sangue era spruzzato davanti all’Arca nel Santissimo a favore delle tribù non sacerdotali d’Israele. (Le 16:15) Similmente l’unico sacrificio di Gesù Cristo reca beneficio anche all’umanità che non fa parte dell’Israele spirituale. Erano necessari due capri, perché uno solo non poteva servire come sacrificio letterale ed essere usato poi per portare via i peccati d’Israele.
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