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Oro dalla rocciaSvegliatevi! 1978 | 22 ottobre
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polvere di zinco. Questo fa precipitare l’oro della soluzione.
Mediante l’amalgamazione e il trattamento col cianuro viene estratto oltre il 90 per cento dell’oro contenuto nel minerale originale. Ma a questo punto il materiale estratto non assomiglia neanche all’oro. L’amalgama oro-mercurio si presenta sotto forma di palle grigio-argento e il precipitato zinco-oro è una melma marrone scuro. Entrambe queste sostanze devono ora passare all’impianto per il trattamento chimico.
Ricuperato il resto
Come avviene la trasformazione dell’amalgama oro-mercurio? Il mercurio bolle a 357 gradi centigradi, mentre l’oro non fonde nemmeno finché non raggiunge la temperatura di 1.063 gradi centigradi. Quindi il primo passo per trattare l’amalgama è quello della distillazione. L’amalgama è posto in una storta di ferro cui è applicato un tubo d’uscita raffreddato mediante acqua corrente. La storta viene riscaldata finché il mercurio evapora, lasciando l’oro. Il mercurio comunque viene raccolto e usato di nuovo.
Il precipitato oro-zinco dev’essere trattato in un altro modo. Mediante un acido che scioglie lo zinco viene liberato l’oro. Quindi l’oro residuo viene lavato e asciugato.
A questo punto l’oro di entrambi i concentrati è pronto per la fusione, insieme all’oro rimasto sul “letto” del crivello. L’oro viene messo in grandi crogioli di grafite, insieme a varie sostanze chimiche che facilitano la fusione e anche la formazione della loppa. Questi crogioli sono scaldati in una fornace refrattaria aperta che funziona a petrolio. L’oro liquefatto viene mescolato e versato prontamente nelle forme di ghisa dei lingotti. Le impurità, essendo più leggere del metallo prezioso, galleggiano formando una schiuma che si solidifica in una crosta detta loppa. Dopo che si è raffreddata per alcuni minuti, la loppa è eliminata con un martello e i lingotti sono ripuliti. Dopo che ne è stata esaminata la purezza, i lingotti sono contrassegnati con un numero e preparati per la spedizione.
Dopo aver fatto tutta questa fatica per estrarre poche once d’oro da molte tonnellate di minerale, non è meraviglia che questo metallo giallo abbia un prezzo così alto. E il paradosso è che in gran parte è nascosto nelle camere di sicurezza delle banche, dove non è di alcuna diretta utilità per l’uomo!
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“A prova di annegamento”Svegliatevi! 1978 | 22 ottobre
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“A prova di annegamento”
OGNI anno migliaia di persone annegano. Alcuni esperti di nuoto affermano che il 95 per cento di questi annegamenti si potrebbe evitare imparando semplici tecniche per stare a galla. Un metodo nuovo è detto “a prova di annegamento”. Consiste nell’insegnare sia a chi sa nuotare che a chi non sa nuotare come stare a galla con ogni tipo di condizioni meteorologiche.
Il dott. Reagh Wetmore, esperto di nuoto che lavora presso l’Università di Boston, dichiara: “Camminare nell’acqua, galleggiare sul dorso e battere il crawl sono cose che possono causare panico ed esaurimento”. Il metodo “a prova di annegamento”, invece, fa stare a galla la persona in posizione eretta, con la testa appena qualche centimetro sotto il livello dell’acqua, e le braccia e le gambe penzoloni. Quando periodicamente c’è bisogno d’aria, la persona può sollevare la testa e spingere il corpo in alto con una versione modificata di nuoto a rana. Si afferma che questo metodo si avvalga della naturale facoltà di galleggiamento del corpo, facendo risparmiare energia e controllando la respirazione.
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